" Abbiamo perso un vero soldato. "
" Era veramente uno di noi "
- Rex e Cody dopo la morte di 99
Clone 99 era un Clone del Cacciatore di Taglie Mandaloriano Jango Fett . Durante la fase di clonazione, tuttavia, qualcosa non funzionò a dovere e 99 nacque con numerose anomalie genetiche che influirono negativamente sul suo sviluppo fisico, oltretutto era affetto da una forma di invecchiamento precoce, per tutti questi motivi non era idoneo a nessun tipo di servizio attivo, ma visto il suo orgoglio ed il suo attaccamento ai Cloni Cadetti, per i quali era divenuto una specie di nonno, venne utilizzato per lavori di manutenzione alle armi ed ai materiali utilizzati durante l'addestramento.
Biografia[]
" Questo è quello per cui sono stato allevato "
- Ultime parole di 99 prima di morire
Curvo, claudicante, la pelle incartapecorita, ingobbito dalle malformazioni, 99 si muoveva nel complesso che ospitava i Cloni Cadetti su Kamino , il suo passo strascicato era noto a tutti, e tutti sapevano che da lui avrebbero sempre trovato un aiuto, una parola di consolazione se le cose andavano male e di sostegno nei momenti difficili o di crisi.
99 era così, nato con numerose malformazioni genetiche, affetto da una forma di invecchiamento precoce, incredibilmente fiero di essere parte della comunità dei Cloni, non avrebbe mai accettato di essere messo da parte ed era riuscito a ritagliarsi un compito, anzi, una serie di compiti che gli avevano garantito la permanenza all'interno della struttura di addestramento.
99 curava la manutenzione delle attrezzature usate dai cadetti
Curava la manutenzione delle attrezzature e delle armi utilizzate dai Cadetti per l'addestramento, eseguiva piccole riparazioni, ma soprattutto, vista la sua intelligenza, saggezza, umiltà e gentilezza aveva quasi naturalmente assunto il ruolo di nonno per i Cadetti più giovani, che in qualche modo considerava come suoi figli e nipoti.
La squadra Domino[]
" Smettila di chiamarmi Hevy, siamo solo numeri, 99, solo numeri. "
" Non per me, Hevy, non per me "
- 99 parla ad Hevy
99 conosceva tutti i Cloni per nome, non chiamava mai nessuno per matricola, e questo faceva sì che fosse amato ed ascoltato da tutti, si era particolarmente affezionato ai componenti della Squadra Domino : Echo , Fives , Cutup , Droidbait ed Hevy .
99 era convinto che questa squadra avesse delle grosse possibilità, ma sapeva anche che il Cadetto a lui più simpatico, Hevy, era anche il più testardo, ribelle, indisciplinato, spaccone ed individualista che avesse mai conosciuto.
99, seguiva gli addestramenti della Domino e assistette anche alla prova finale, che fallì proprio per l'atteggiamento di Hevy, 99 sapeva che Hevy, impulsivo com'era, ne avrebbe fatta qualcuna delle sue, così lo attese.
Quando Hevy uscì dall' alloggiamento della squadra deciso ad andarsene, si trovò dinanzi 99, che con gentilezza, ma fermamente lo mise di fronte alle proprie responsabilità ed alle proprie mancanze, fu un discorso lungo, e 99 riuscì dove tutti gli istruttori avevano fallito: far riflettere Hevy.
Il giorno dopo, la Domino ripetè la prova e la superò brillantemente, i suoi membri divennero Soldati Cloni, dopo la cerimonia Hevy lo cercò per ringraziarlo e per avergli fatto capire l'importanza dei compagni, gli consegnò la medaglia che aveva ricevuto durante l'investitura, 99 si schernì, ma Hevy insistette, dicendogli che nessuno la meritava più di lui, lo chiamò fratello e poi lo salutò, dicendogli che si sarebbero rivisti.
Non si rividero mai più.
La battaglia della luna Rishi[]
Tutti sapevano, cos'era successo sulla Stazione d'ascolto della luna Rishi , dell'eroismo dai giovani soldati Clone e
Echo e Fives raccontano a 99 la battaglia della luna Rishi
soprattutto dell'eroismo di Hevy, ma nessuno se la sentiva di raccontare a 99 cosa era in realtà accaduto, la squadra Domino non esisteva più, si erano salvati in due, Echo e Fives, e furono proprio loro a cercarlo ed a raccontargli per filo e per segno cosa era accaduto, di come Hevy avesse in definitiva salvato Kamino e tutti i Cloni che vi vivevano. 99 ne fu molto dispiaciuto ma nello stesso tempo si sentiva fiero di lui, lo sapeva, lo sentiva che quel ragazzo avrebbe fatto grandi cose.
Non basta il fisico per combattere, serve anche il cuore.[]
Pochi mesi dopo la Battaglia della luna Rishi , nel 21 BBY , le Forze Separatiste, guidate dal generaleGrievous e da Asajj Ventress , tentarono un altro assalto al complesso militare di Tipoca City , le forze guidate da Asajj Ventress riuscirono a scendere sul pianeta ed attaccare la cittadella militare.
L'attacco fu devastante, e nonostante Anakin Skywalker ed Obi-Wan Kenobi fossero riusciti a far giungere la 501° Legione come rinforzo, i difensori erano in grave difficoltà, subivano molte perdite e cedevano terreno, 99 non partecipava ai combattimenti ma cercava di aiutare come poteva, la sua priorità era la salvezza dei giovani Cadetti, ma i combattimenti si avvicinavano sempre di più e 99 continuava a trasferire i Cadetti in luoghi più sicuri, ma erano soluzioni momentanee, poi improvvisamente si trovò con Cody, Rex, Echo e Fives, erano a corto di uomini, i Droidi guidati da Asajj Ventress li tallonavano e lo stesso Grievous stava per unirsi agli attaccanti.
99 suggerì di tendere un'imboscata agli avversari nella zona delle camerette dei Cadetti, queste camerette erano a scomparsa, perciò se i giovani Cadetti fossero stati armati, avrebbero potuto cogliere alle spalle i Droidi massacrandoli, bisognava però armare i cadetti, la decisione non fu facile, ma era l'unica soluzione possibile in quelle circostanze.
99 guidò i suoi compagni, attraverso percorsi che solo lui conosceva, sino ad un'armeria, lì prelevarono tutto ciò che potevano trasportare e ritornarono al posto dell'agguato, 99 si era caricato in spalla uno zaino pieno di detonatori termici, finalmente poteva aiutare i suoi compagni.
Si appostarono dietro delle casse ed attesero, quando i Droidi avanzanti giunsero dinanzi alle loro posizioni, Rex, Cody, Echo e Fives scatenarono un inferno di fuoco, gli attaccanti si bloccarono ma poi ripresero l'attacco, 99 passava i detonatori a Cody il più velocemente possibile, ma non ne aveva in numero infinito , i Droidi si stavano fermando, presto sarebbe scattata la trappola, ma servivano altri detonatori, 99 decise di andare a prenderli, abbandonò la protezione delle casse e si avviò con il suo passo lento e strascicato lungo il corridoio che portava all'armeria, nonostante i suoi compagni lo implorassero di mettersi al riparo, 99 continuò, i detonatori servivano, i suoi Cadetti erano in pericolo, i suoi fratelli stavano combattendo per la salvezza di tutti e lui doveva portare loro i detonatori.
Fu colpito una prima volta ad una gamba, cadde, incurante del dolore, si rialzò, aveva una sola idea in testa, ai suoi amici servivano i detonatori, fece pochi passi quando fu colpito altre due volte alla schiena, morì, così, ringraziando la sorte di averlo fatto morire da soldato, ciò che avrebbe dovuto essere.
Rex, Cody e gli altri non poterono fare nulla per lui, il combattimento era in corso, dovevano fermare l'attacco, poi le camerette a scomparsa si aprirono ed i giovani Cadetti colpirono i Droidi alle spalle, il combattimento terminò presto, i Droidi superstiti si ritirarono e finalmente poterono dedicarsi a 99, ma ormai era tardi, 99 era morto, l'unica cosa che poterono fare, fu rendergli omaggio, riconoscergli che era un vero Clone, un vero combattente, e viste le sue condizioni, migliore di loro.
Personalità e carattere[]
Nascere soldato, con tutte le caratteristiche di un soldato e non poterlo essere, non per scelta, ma per una serie di
99 si occupava dei lavori manuali più umili, tuttavia grazie al suo incarico conosceva benissimo le armi e dove trovarle.
errori nella fase di clonazione, essere prigioniero nel corpo di uno storpio, aiutare i suoi compagni a diventare ciò che lui non potrà mai essere, vederli partire, andare a combattere e non vederli ritornare, e nonostante tutto rimanere li, sacrificare la propria vita nel tentativo di portare loro il necessario perché possano continuare a lottare.
Che forza ci vuole per vivere una vita così, sapendo che le armature che puliva lui non le avrebbe mai indossate, che non avrebbe mai potuto usare le armi cui faceva manutenzione,.
Chi era realmente 99?
Come poteva continuare a restare in quei luoghi dove tutto gli ricordava costantemente ciò che sarebbe dovuto essere e non era.
Orgoglio di far parte di un gruppo di persone speciali, spirito di servizio, la consapevolezza di avere un lavoro da svolgere che nessun altro era in grado di fare, l'umiltà di accettare le prese in giro di pochi sciocchi, di non intervenire se non nei momenti più opportuni, la saggezza di chi ha sofferto e soffre, la capacità di capire il momento in cui consolare ed il momento in cui redarguire.
Hevy, ad esempio, non avrebbe mai accettato che un suo compagno gli dicesse quello che gli disse 99, e così tanti altri, 99 era una specie di nonno per i giovani Cloni e per i più anziani un fratello maggiore, amato, rispettato e soprattutto ascoltato.
La fine di 99 fu un logico coronamento di una vita di servizio, di senso del dovere e di rimpianti per ciò che avrebbe dovuto essere e che non sarebbe mai stato.
99 non cercò la morte, non volle sacrificarsi volontariamente, ma cercava di fare quello che per lui era un dovere, aiutare i compagni e dimostrò che nonostante le sue menomazioni era in grado di farlo anche a costo della vita.
Nessuno gli avrebbe mai chiesto di fare ciò che fece, nessuno lo avrebbe mai preteso, ma 99 era un soldato Clone e sentiva di doverlo fare, era forse l'unica occasione della sua vita per combattere con i suoi simili, e la colse al volo, fino alle estreme conseguenze.
Dietro le quinte[]
> L'immagine di 99, apparve la prima volta in un assortimento di carte da gico collezionabili in vendita online sul sito StarWars.com, era stato creato per la serie televisiva Star Wars: The Clone Wars , apparve negli episodi " Clone Cadets " e " ARC Troopers " nel Settembre 2010.
> La voce di 99 è dell'attore Dee Bradley Baker , che ha fornito la voce alla maggior parte dei Cloni presenti nella serie.