
Alpha-3 classe Nimbus Ala-V
Verso la fine delle Guerre dei Cloni , la Kuat Systems Engineering , progettò e costruì un nuivo Caccia Stellare, l'Alpha-3 Classe Nimbus, denominato V-Wing ( Ala-V ), era un caccia strano, completamente diverso da qualsiasi altro caccia precedente, anche se in qualche modo poteva ricordare il Delta-7 e l' ETA-2 , ma la vera rivoluzione era il concetto operativo che sottintendeva all'uso del nuovo caccia.
Il problema era affrontare i Caccia Droidi, i Tri-caccia Droidi ed i Droidi Avvoltoio ; questi erano veloci, ipermanovrabili, bene armati, relativamente facili da costruire ed economici, ma sopra ogni cosa erano tanti, quello che l'Ala-V doveva fare era contrastare questi sciami di caccia, perciò il nuovo caccia doveva essere compatto, veloce, molto manovrabile, leggero e potentemente armato, doveva essere un caccia senza fronzoli, doveva essere il più leggero possibile, montare il motore più potente disponibile, l'armamento più pesante possibile, ma sopra ogni cosa doveva essere economico ed avere la possibilità di essere costruito in massa, niente iperguida , niente supporti vitali.
Non aveva bisogno di iperguida, in quanto non doveva fare salti iperspaziali, faceva parte integrante del sistema d'arma costituito dallo Star Destroyer Classe Venator , l'hangar del Venator conteneva 192 Alpha-3, che venivano lanciati a sciami, sia in difesa della flotta, sia per l'attacco alla flotta avversaria, i supporti vitali non esistevano ed addirittura la cabina di pilotaggio non era pressurizzata, il pilota indossava una tuta di volo particolare, pressurizzata e dotata di supporti vitali autonomi, in definitiva era il concetto operativo che venne poi ulteriolmente sviluppato nel Caccia TIE.

L'aerodinamica era esasperata, l'Alpha-3 praticamente era un cuneo, la prua affilata che man mano si allargava sino a giungere alla cabina di pilotaggio, unica parte sporgente, le ali praticamente non esistevano, in pratica l'unica superficie portante era la parte inferiore della fusoliera, piatta e larga, in pratica un lifting body , i motori, due motori a ioni , erano montati uno sopra l'alto, sovrapposti, la soluzione offriva parecchi vantaggi, in specie aerodinamici, in pratica consentiva di " stringere " la fusoliera e di renderla più affilata, lo sviluppo in altezza, era coperto dalla cabina di pilotaggio.
Il caccia raggiungeva la velocità di 1450 Km/orari, lungo 7,90 metri, armato con due cannoni doppio laser, era estremamente manovrabile, oltre che veloce inoltre, la posizione dei motori e le soluzioni aerodinamiche gli permettevano raggi di curvatura estremamente veloci, cioè ad alto numero di G, questo era il non avere una cabina di pilotaggio pressurizzata, obbligava il pilota infatti ad indossare una tuta di volo dotata di accorgimenti particolari, tra cui anche un sistema di pressurizzazione che in pratica la trasformavano in una tuta antiG, consentendo al pilota di sopportare notevoli accelerazioni laterali, nonchè angolari.
La tuta era dotata di supporti vitali che consentivano al pilota di eiettarsi, nel caso fosse necessario, e di sopravvivere

Spaccato di un Alpha-3
nello spazio per un tempo sufficiente al recupero.
L'alloggiamento per il Droide Astromeccanico era ricavato dietro la cabina di pilotaggio, prima del castello dei motori, i cannoni, a tiro rapido, erano montati negli snodi delle ali del caccia ed avevano una limitata possibilità di brandeggio, erano dotati di condensatori per il recupero dell'energia, le ali, che si sviluppavano in verticale, erano montate su due snodi che permettevano di aprirle o chiuderle, in posizione aperta, quella di combattimento, oppure chiusa, quella di volo normale; in questa posizione le ali assumevano la forma di una V, da cui il nome Ala-V.
Sopra il droide astromeccanico erano montati due dissipatori di calore, che avevano il difficile compito di disperdere il calore prodotto dai motori, non erano però sufficienti, anche le ali eranodotate di radiatori e partecipavano allo smaltimento; il droide astromeccnico, della serie Q7 , era addetto alla risoluzione dei problemi di navigazione e di manutenzione, nonchè ai calcoli dell'iperguida, infatti anche per Alpha-3 era previsto l'uso dell'anello di iperguida.
L'Alpha-3, divenne il caccia più presente nelle navi da battaglia della Flotta Repubblicana, ed era anche il preferito dai piloti Cloni, proprio perchè la sua manovrabilità gli permetteva di ingaggiare con efficacia i caccia Droidi, in molti casi vennero usate delle formazioni miste, composte da ARC-170 , ETA-2 Actis e Alpha-3, proprio per sfruttare nel miglior modo possibile le caratteristiche dei vari tipi di caccia.