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Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era dell'Ascesa dell'Impero. Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Ribellione.

DVBeforeTheArmor
Anakin Skywalker
Info biografiche
Pianeta di origine

Tatooine

Nato

42 BBY

Morto

4 ABY, Seconda Morte Nera

Descrizione fisica
Specie

Umano

Sesso

Maschio

Altezza
  • 1,85 metri (a 20 anni)
  • 2,02 metri in armatura
Colore capelli

Biondi/marroni

Colore occhi

Blu, gialli e rossi (Lato oscuro)

Protesi cibernetiche

Mano destra. gambe e altre parti del corpo (sostituite con l'armatura di Dart Fener)

Info cronologiche e politiche
Era/e
Affiliazione/i
Maestri
Apprendisti

Ahsoka Tano


Anakin Skywalker fu un leggendario Cavaliere Jedi, che servì la Repubblica Galattica nei suoi anni finali, prima di diventare Darth Vader (in Italia chiamato Dart Fener), un Signore Oscuro dei Sith. Era il figlio di Shmi Skywalker. Più tardi nella sua vita diventò il marito segreto della senatrice di Naboo, Padmé Amidala, e diventò il padre del leggendario Jedi, Luke Skywalker e Leila Organa Solo. Fu anche il nonno di Ben Skywalker e Jaina, Jacen e Anakin Solo. Fu il bisnonno di Allana e antenato di Nat, Kol e Cade Skywalker.

Biografia[]

Vita iniziale[]

200px-AnakinShmi

Shmi ed Anakin arrivano su Tatooine per servire Gardulla the Hutt.

Anakin nacque nel 42 BBY su un mondo sconosciuto e venne poi cresciuto su Tatooine dall'età di 3 anni. Sua madre, Shmi Skywalker, affermò che suo figlio era stato concepito senza atto carnale, e non capiva come potesse essere accaduto. Qui-Gon Jinn interpretò questo segno come parte di una profezia riguardante il Prescelto, che avrebbe distrutto i Sith e portato equilibrio nella Forza. Il saggio Maestro suggerì l'ipotesi che Anakin fosse stato creato dai midichlorian, a causa dell'elevatissimo conteggio che aveva di essi nel sangue, pari ad un valore di oltre 20.000, superiore perfino a Yoda. Altre voci, smentite poi da Lucas in persona, suggerivano che il Signore Oscuro Darth Plagueis avesse scoperto il modo di manipolare i midichlorian per creare la vita, essendo responsabile della nascita di Anakin.

Infanzia[]

"Incerto, il futuro di questo ragazzo è."
―Yoda[src]

Quando Anakin aveva 3 anni, lui e sua mamma divennero schiavi di Gardulla the Hutt. Anni dopo vennero venduti al Toydoriano Watto, che li trattava umanamente. Quando Qui-Gon e Padmé Amidala lo incontrarono, era un generoso bambino di 9 anni, capace di riparare qualsiasi cosa, al punto che aveva costruito da solo il suo sguscio e il suo droide protocollare, C-3PO.

Qui-Gon Jinn riuscì a dare la libertà al ragazzo vincendo una scommessa contro Watto. I riflessi sorprendenti di Anakin gli avevano fatto vincere la scommessa riguardante la corsa con gli sgusci dove il ragazzo riuscì a vincere. Anche se Anakin venne liberato, Shmi dovette rimanere con Watto. Anche dopo gli eventi della Battaglia di Naboo, dove Anakin partecipò coraggiosamente, la Repubblica non fece nulla per liberarla. La sua libertà arrivò sotto forma di un gentile contadino, Cliegg Lars, che la comprò da Watto.

Kenobi era davvero colpito dalla potenza del ragazzo nella Forza, ma inizialmente non era d'accordo sull'addestrarlo, perché ormai era già troppo vecchio e legato sentimentalmente a sua madre. La rivelazione delle doti di Anakin cementarono le convinzioni di Qui-Gon, che chiese al Consiglio Jedi di poterlo prendere come Padawan dopo che Obi-Wan fosse stato promosso Cavaliere. La richiesta venne respinta, in quanto il ragazzo era troppo vecchio, e le sue emozioni avrebbero influito sul suo addestramento. In particolare, esibì molta paura e rabbia, a causa del molto tempo passato come schiavo. Non potendo andare da nessuna parte su Coruscant, Anakin seguì i suoi amici nella missione per liberare Naboo.

Anakin finì in mezzo alla battaglia, e aiutò le forze di Naboo e quelle Gungan a vincere la resistenza della Federazione dei Mercanti distruggendo la nave di controllo orbitale. La vittoria venne resa triste dalla morte di Qui-Gon, ucciso dal Signore dei Sith Darth Maul. Morente, chiese a Obi-Wan di addestrare il ragazzo.

Kenobi sentì di non poter rifiutare. Le imprese eroiche di Anakin in battaglia fecero cambiare idea al Consiglio, che diede possibilità a Obi-Wan di prenderlo come Padawan. Intanto il Supremo Cancelliere Palpatine promise ad Anakin di seguire la sua carriera di Jedi con grande interesse. Padmé Amidala cominciò a entrare nel cuore del ragazzo, sviluppando così un attaccamento sentimentale pericoloso.

Hay-0

Adolescenza[]

"Le sue abilità lo hanno reso... Be', arrogante."
―Obi-Wan Kenobi[src]

Anakin sviluppò una forte insicurezza, che celava dietro una falsa arroganza: quasi nessuno (a parte Padmé) riuscì a comprendere che il giovane era pieno di paure e molti ritenevano che fosse arrogante a causa della sua rapida ascesa da schiavo a figura importante dell'Ordine Jedi. Le sue abilità naturali da sole non bastavano per far sparire le sue paure: nel libro Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith di Matthew Stover, il giovane pensa spesso con angoscia che "essere il migliore non sarà mai abbastanza". Spesso era in contrasto con le autorità Jedi le quali, però, erano ben lontane dal tentare di capirlo, e anzi spesso lo mettevano contro il suo maestro: i Jedi avevano perso la capacità di capire la gente, la capacità di amare. Nonostante le discussioni con il maestro, Anakin considerava questo come un padre, sostenendo che eguagliasse Yoda in saggezza e avesse la potenza di Mace Windu. Intanto l'amicizia con il Cancelliere continuava a svilupparsi, con Palpatine che dava corda al giovane Jedi comportandosi sempre in modo confacente ed adulatorio.

Riunione con Padmé[]

"Ani? Caspita come sei cresciuto."
―Padmé Amidala[src]

Dopo un attentato alla vita di Padmé, Anakin venne assegnato come sua guardia personale. Anakin non la vedeva da circa 10 anni, nonostante la pensasse ogni giorno da quando si erano incontrati a Naboo: l'aveva sempre amata e aveva sempre sperato di sposarla. Parlando con lei, le rivelò i suoi sentimenti nei suoi confronti, disse il suo punto di vista riguardo ad un certo tipo di governo, e la sua idea riguardo all'avere un leader forte. Entrambi erano però divisi sia socialmente, sia dai loro doveri. Anakin cercò di non inseguire il suo sogno di amore, che entrava in aperta violazione del Codice Jedi, che imponeva il celibato e un totale distaccamento da ogni cosa, eccetto la Forza: prova ne sia che quando uscì Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni, tra i vari poster ufficiali ce ne era uno che diceva Un Jedi non dovrebbe conoscere la rabbia, né l'odio, né l'amore. ("A Jedi should not know anger. Nor hatred. Nor love."). Per giunta, la stessa Padmé dice ad Anakin nel suddetto film "Ma io credevo che ai Jedi fosse proibito amare". Anakin aveva degli incubi ricorrenti su sua madre, Shmi, e andò insieme a Padmé su Tatooine per trovarla e controllare che stesse bene. Scoprirono che un certo Cliegg Lars aveva sposato Shmi, avendo un figlio, Owen Lars, e alla sua fattoria Anakin venne a sapere da Cliegg che la madre era stata portata via dai Sabbipodi. Anakin decise di andare alla ricerca di Shmi, scoprendo il campo dei Tusken, e localizzando la tenda in cui Shmi era tenuta prigioniera. La povera donna era quasi completamente disidratata, sfigurata, e non dormiva da molto tempo. Shmi morì con un sorriso tra le braccia del suo figlio, presumibilmente a causa di un'insufficienza cardiaca.

Anakin permise alla sua rabbia repressa di esplodere improvvisamente. Completamente preso dalla rabbia e dall'odio verso i Sabbipodi, li uccise tutti anche, come confessò a Padmé, le donne e i bambini, inoltre aggiunse, in preda al lato oscuro, che un giorno avrebbe impedito la morte di molte persone che a lui erano care, volendo evitare loro la fine di sua madre. Un certo numero di Jedi, come anche il già morto Qui-Gon Jinn, percepirono lo shock di quel massacro, amplificato dalla potente presenza nella Forza di Anakin, che stava rasentando il Lato Oscuro. Il suo odio portò una corruzione intensa in quella zona di Tatooine, facendola diventare un posto avvelenato dall'oscurità, che corruppe le creature che vivevano intorno - diventando un posto simile a quello che era, migliaia di anni prima, il pianeta devastato Malachor V. Padmé venne impensierita dall'atto compiuto dall'amico, e provò a consolarlo, spiegandogli che la rabbia era un sentimento umano. Anakin le disse che temeva che i Jedi non l'avrebbero mai perdonato. Anakin venne a sapere che il suo mentore, Obi-Wan Kenobi, era stato preso come ostaggio dalle forze Separatiste. Onorando le parole del Maestro Windu, che gli aveva detto di proteggere la Senatrice ad ogni costo, Anakin seguì Padmé accompagnandola a Geonosis per salvare Obi-Wan: lui stesso era felice della decisione di Padmé così poteva andare a salvare l'amico con lei, senza disubbidire agli ordini del Consiglio. Allo stesso tempo, però, stavano ignorando le istruzioni di Windu, che aveva imposto loro di rimanere su Tatooine. Su Geonosis, Anakin e Padmé vennero catturati e mandati nell'arena dei gladiatori, e poco prima di entrarvi si confessarono l'amore l'uno per l'altra, che avevano tentato di negare fino a quel momento. L'arrivo tempestivo della squadra di Windu e di Yoda scongiurarono la morte dei tre amici. Anakin e Obi-Wan, liberatisi, inseguirono il Conte Dooku, Signore dei Sith e Capo della Confederazione. Dooku, messo alle strette, usò i Fulmini di Forza contro Anakin, che gli si era avventato contro con un atteggiamento spavaldo. Anakin perse quindi il braccio destro nel duello con spada laser contro il Conte, che era molto più esperto di lui. In seguito il braccio di Anakin venne sostituito con un braccio meccanico. Nei primi giorni delle Guerre dei Cloni, Anakin sposò in gran segreto Padmé Amidala, alla presenza di pochi amici intimi. Uno di loro, il Capitano Panaka, che era amico di Palpatine, rivelò al suddetto Cancelliere l'avvenimento segreto, mettendolo al corrente della relazione affettiva tra Anakin e Padmé.

Le Guerre dei Cloni[]

"Sei potente e saggio, Anakin, e sono davvero orgoglioso di te. Ti ho addestrato sin da quando eri un bambino: ti ho insegnato tutto ciò che conosco. E sei diventato un Jedi molto più grande di quanto io potessi mai sperare di diventare"
―Obi-Wan Kenobi[src]

Con l'inizio delle Guerre dei Cloni, Anakin stava per diventare un eroe alla pari di pochi altri. Un incomparabile pilota di caccia stellari, Anakin completò molte missioni su mondi differenti, includendo Kamino, Balamak, e Virujansi, rendendo ancora più solida la sua reputazione. Guadagnò il raro titolo di Tan, in riconoscimento delle sue doti di pilota eccezionali. Chiamato l'Eroe senza Paura, la guerra rese Anakin un vero uomo, ma ciò non lo rese più sicuro di se: dietro la sua arroganza il giovane Skywalker nascondeva infatti grande insicurezza e grande paura. Anakin non temeva per la propria vita, ma temeva moltissimo per le vite del suo Maestro, del Supremo Cancelliere Palpatine, le truppe di cloni sotto il suo comando, e pure R2-D2, che accompagnava Anakin fin dove poteva. Ma sopra tutto, Anakin temeva per la vita della sua amata, Padmé Amidala. Andava a trovarla quando poteva e così faceva anche lei: i due, malgrado fossero costretti a nascondersi, erano felici ed innamorati. Dopo le sue azioni eroiche nella battaglia di Praesitlyn, Anakin venne onorato con il titolo di Cavaliere Jedi, senza neppure passare il test finale, con una suggestiva cerimonia "Per volere della Forza".

Missione su Christophsis[]

Durante le guerre, Yoda le affidò una Padawan Torguta, Ahsoka Tano. Con lei, svolse l'importante missione di recuperare il figlio di Jabba the Hutt rapito dall'apprendista Sith Asajj Ventress. Dopo aver ritrovato il piccolo Hutt sul pianeta Teth, lo portarono su Tatooine dal padre. Qui Anakin si scontrò nuovamente col conte Dooku, ma fu costretto a trascurare il duello, per correre in salvo della sua Padawan.

La Crisi della Malevolence[]

Inoltre, fu uno dei maggiori fautori della distruzione della potentissima nave separatista Malevolence. Durante l'attacco riuscì prima a salvare il maestro Jedi Plo Koon, poi a danneggiarla guidando un attacco di bombardieri e infine a salvare Padmé, catturata dai separatisti, e a distruggerne internamente l'iperguida della nave, rendendola un facile bersaglio.

Un amico disperso[]

In seguito, si impegnò a ritrovare il suo amico droide R2-D2, catturato dal generale Grievous.

Catturando Dooku[]

Fu poi catturato da Darth Tyranus e rinchiuso in una cella su una fregata stellare classe Mugnificent, poi fu salvato da Obi-Wan e, inseguendo il signore oscuro precipitarono tutti e tre su Vanqor, Dooku fu catturato dai pirati mentre i Jedi furono salvati da Ahsoka Tano e una squadra di cloni. Si rincontrarono con Dooku quando vennero anche loro catturati dai pirati e Jar Jar Binks insieme a dei cloni li salvarono anche se Dooku scappò.

La "Mano Fantasma"[]

Poco prima della seconda battaglia di Coruscant, Obi-Wan e Anakin vennero mandati al pianeta ghiacciato di Nelvaan per cercare il generale Grievous. I Nelvaaniani chiamarono Anakin con il nome di Mano Fantasma, e lo sciamano mandò lui per salvare la loro gente da una pericolosa minaccia. Arrivò fino a un laboratorio della Tecno Unione dove alcuni uomini stavano facendo esperimenti su dei Nelvaaniani, creando dei droni con cannoni blaster al posto delle braccia. Con l'aiuto di un ultimo Nelvaaniano non ancora trasformato in drone, riuscì a sconfiggere gli scienziati. Anakin perse il suo braccio robotico nel combattimento, e dopo la vittoria, i Nelvaaniani droni si tagliarono un braccio meccanico in onore del loro salvatore.

Ultimi giorni della Guerra[]

In quel periodo il leader dei droidi, il Generale Grievous attaccò Coruscant e riuscì a catturare il Cancelliere Palpatine. Obi-Wan e Anakin tentarono di salvare il Cancelliere, che era stato preso secondo un piano ben preciso. Riuscirono ad abbordare la Invisible Hand, la nave ammiraglia di Grievous, e a raggiungere la torre in cui si trovava il Cancelliere. I due Jedi si fecero strada fino ad arrivare in una sala in cui Palpatine era tenuto prigioniero su una sedia. In quel momento Darth Tyranus entrò nella sala accompagnato da due droidi da battaglia, per combattere contro i due eroi. Palpatine disse che non potevano farcela contro un Signore dei Sith, e tuttavia Obi-Wan gli rispose che i Sith erano la loro specialità.

Obi-Wan e Anakin questa volta agirono assieme contro Tyranus con una buona coordinazione, fino a che il Sith usò il soffocamento di Forza contro Kenobi, calciando Anakin contemporaneamente. Con Obi-Wan a terra e svenuto, Anakin continuò il duello contro Dooku, lasciandosi prendere molto dalle emozioni. Al termine riuscì a vincere il duello, tagliando entrambe le mani del Sith, e sotto pressione di Palpatine, anche la sua testa. Questo atto instillò molti dubbi sui suoi modi di agire, calmati subito dal Cancelliere che gli disse che "aveva fatto ciò che era necessario".

Anakin

Anakin dopo essere diventato allievo di Lord Sidious.

Anakin liberò Palpatine dalla sedia e insieme ad Obi-Wan fuggirono dai quartieri, per venire catturati da Grievous. Essendosi poi liberati, Anakin riuscì a guidare quel che rimaneva della nave in fiamme su cui erano verso Coruscant, dove il giovane si riunì con la moglie in segreto. Padmé informò Anakin che stava aspettando un figlio. Venne in seguito preoccupato da visioni riguardanti Padmé, che sembrava stesse morendo durante il parto. Palpatine diede ad Anakin un posto nel Consiglio Jedi come proprio rappresentante, e i Maestri acconsentirono, non senza dubbi, e tuttavia non gli diedero il grado di Maestro Jedi. In più, i Maestri ordinarono ad Anakin di tenere sotto controllo le mosse del Cancelliere. Questo fece perdere fiducia al ragazzo, e divenne incerto sulla lealtà dei Jedi.

Continuando a incontrarsi con Palpatine, il Cancelliere cominciò a coltivare il lato oscuro, che era presente in Anakin, come lo era in qualsiasi altro Jedi. Conoscendo le sue paure per Padmé, Palpatine gli raccontò una storia; la storia del Signore dei Sith Darth Plagueis, che era così potente nel Lato Oscuro da riuscire a prevenire la morte delle persone a lui più care. Palpatine in seguito rivelò la sua vera natura oscura, e offrì ad Anakin la possibilità di conoscere la via del Lato Oscuro e gli insegnamenti dei Sith per salvare Padmé. Anakin riferì l'accaduto a Mace Windu che prese con sé tre Maestri, Agen Kolar, Saesee Tiin, e Kit Fisto, per affrontare il Signore Oscuro. Palpatine duellò con i Jedi, uccidendone tre in poco tempo. Windu e Palpatine continuarono a combattere finché Mace non emerse in posizione di vantaggio, puntando la spada laser contro il Sith apparentemente inerme (è probabile che avesse sentito l'arrivo del ragazzo e che stesse fingendo, pur correndo un rischio altissimo). Anakin arrivò in tempo per vedere Windu che si stava preparando ad uccidere Palpatine. Dopo che Mace ebbe bloccato i fulmini di Forza del Sith, decise di ucciderlo senza fargli affrontare un processo, poiché Palpatine controllava ormai tutto il Senato Galattico. Anakin gli disse che un atto del genere non sarebbe stato degno di un Jedi; tuttavia Mace era troppo immerso nel potere del Vaapad e si mosse per uccidere il Signore Oscuro. In un lampo Anakin attivò la sua spada e tagliò il braccio di Mace, con Palpatine che colse subito l'occasione per uccidere il Maestro Jedi con i fulmini.

"Potere! Illimitato potere!"
―Darth Sidious dopo l'intervento di Skywalker

Anakin Skywalker trasformato in Dart Fener provando orrore e disperazione per ciò che aveva appena compiuto, cedette completamente al Lato Oscuro, con Palpatine che gli disse che aveva compiuto il suo destino. Il giovane si inginocchiò di fronte al Signore Oscuro, accettando di diventare suo apprendista.

"La Forza è potente in te. Un potente Sith tu diventerai. D'ora in poi, sarai conosciuto con il nome di Dart... Fener!"
―Darth Sidious[src]

Allievo contro Maestro[]

Darth-vader

Lord Dart Fener.

"Corrotto dal Lato Oscuro il giovane Skywalker è. Il ragazzo che hai addestrato più non esiste... Consumato da Dart Fener."
―Yoda[src]

Palpatine mise al comando della Legione 501 dei Clone Trooper Lord Fener che si dirigeva verso il Tempio Jedi per uccidere ogni Jedi e Padawan: solo così avrebbe aumentato il suo potere nel lato oscuro abbastanza per salvare Padmé, gli promise il malvagio Sith. Fener uccise tutti i Jedi presenti, inclusi i bambini. Fener andò in seguito su Mustafar, dove uccise tutti i capi Separatisti, incluso l'amico di Palpatine Nute Gunray. Padmé andò a Mustafar per provare a riportare Anakin al Lato Chiaro, essendo spaventata dalle voci che aveva udito su di lui, e volendo occuparsi insieme a lui del figlio che stava per nascere. A sua insaputa, Obi-Wan si era nascosto sulla navetta per trovare il suo allievo. Anakin, vedendo Obi-Wan, pensò che Padmé l'avesse tradito per farlo uccidere. Preso dalla rabbia usò la Forza per soffocare Padmé finché perse conoscenza. Obi-Wan provò a ragionare con il suo caro amico ma capì presto che ormai Anakin era corrotto oltre il possibile limite di redenzione.

Anakin e Obi-Wan duellarono a lungo percorrendo complessi metallici e strutture varie, fino ad arrivare nel mezzo del fiume di lava, dove Obi-Wan riuscì a saltare sulla riva e a raggiungere il vantaggio sul terreno. Anakin provò a saltare per uccidere Kenobi, nonostante Obi-Wan gli avesse detto di non provarci. Kenobi gli tagliò il braccio sinistro e le gambe, lasciandolo presso il fiume. Non avendo più né braccia né gambe naturali, Anakin aveva perso molto del suo potenziale (Vedi Curiosità). Il ragazzo provò a salvarsi aggrappandosi usando il suo braccio meccanico.

Il corpo di Anakin venne divorato dalle fiamme. Nello stesso istante, Obi-Wan recuperò la sua spada laser dalle ceneri sulla spiaggia, e se ne andò. Anakin, però, riuscì a rimanere in vita, alimentato dal suo odio e dalla sua rabbia. Il nuovo Imperatore Palpatine, che aveva sconfitto il Maestro Yoda nelle camere del Senato, percepì un disturbo nella Forza e arrivò in tempo per salvare il suo nuovo apprendista, facendo portare una capsula medica. Anakin aveva subito moltissime bruciature sulla pelle e anche all'interno dei polmoni, rendendo obbligatoria una cura immediata. Portandolo nel suo centro medico, Sidious ordinò ai droidi medici di operare con parti meccaniche per rimpiazzare gli arti del giovane. Gli venne messa una armatura sofisticata, in grado di gestire tutte le funzioni respiratorie e circolatorie del corpo di Anakin. Palpatine, dopo aver avuto conferma sul buono stato di salute dell'allievo, gli fece credere di aver ucciso Padmé in un impeto di rabbia. Con un urlo di Forza, Anakin fece tremare il centro medico, distruggendo accidentalmente diversi droidi. Da quel momento, il bene che c'era in lui venne quasi del tutto distrutto. Il suo unico scopo diventò servire il suo Maestro e Signore. Palpatine e Fener, sul ponte di comando della nave ammiraglia, guardarono la costruzione di una delle più terribili stazioni spaziali che la Galassia avesse mai visto, la Morte Nera, superata come potenza forse solo dalla antichissima Star Forge. Obi-Wan, nel frattempo, era riuscito a portare in salvo Padmé, che però morì nel dare alla luce due gemelli, Luke e Leila, rifiutandosi di continuare a vivere dopo aver visto che il suo Anakin era "morto", corrotto da Fener. Subito dopo la morte di Padmé, Yoda parlò con lo spirito di Qui-Gon, al quale chiese perdono di non aver capito la sua grandezza in vita, portando l'ordine alla rovina con la sua cecità e la sua incapacità di capire la Forza Vivente, e inginocchiandosi disse che era grato di divenire suo allievo, Qui-Gon sorrise e disse che "L'amore è la risposta all'oscurità". Yoda ed Obi-Wan diedero in adozione i figli di Anakin e Padmé: Luke ai Lars su Tatooine e Leila al Senatore Organa su Alderaan: quando quest'ultimo se ne andò con la piccola Leila, Yoda disse ad Obi-Wan che lo avrebbe aiutato a mettersi in contatto con lo spirito di Qui-Gon, per ricevere nuovo addestramento.

Al servizio dell'Imperatore[]

"Tu non conosci il potere del Lato Oscuro. Io DEVO obbedire al mio padrone."
―Dart Fener[src]

Molte delle missioni iniziali di Lord Fener vennero ordinate dallo stesso Imperatore, sia per provare le capacità del suo allievo mutilato, che per tener lontano il pensiero della morte di sua moglie. Alcune di queste furono l'uccisione di diversi Cavalieri Jedi, tenere a bada il Senatore Fang Zar su Alderaan, e un viaggio verso Kashyyyk per controllare il processo di schiavizzazione degli Wookiee. Qui, dopo avere ucciso uno Jedi, Kento Marek, Fener trova il figlio Galen Marek, soprannominato Starkiller, e percependo la Forza molto potente in lui, decide di prenderlo come apprendista e di tenerlo segreto a tutti, perfino all'imperatore Palpatine. Fener pilotava un incrociatore di classe Eta-2 di colore nero, durante alcune delle missioni eseguite nel periodo del Grande Sterminio dei Jedi. La sua nave personale in comando era il distruttore stellare Executor. Il compito più impegnativo di Fener era di eliminare tutti i sopravvissuti dell'Ordine 66, e in questo si fece aiutare molto dal suo apprendista segreto. Tra di loro vi erano Empatojayos Brand, An'ya Kuro, Halagad Ventor, Shaak Ti, Kazdan Paratus e Rahm Kota. Tuttavia, il soggetto che lui odiava di più, Obi-Wan Kenobi era sempre riuscito a sfuggirgli. Nonostante avesse una grande ricchezza e potere, Fener si concedeva pochi lussi. Aveva una magione a Coruscant e il suo castello personale, il Castello Bast, era su Vjun. La legione 501, la divisione di Storm Trooper che aveva un tempo comandato contro il Tempio Jedi, era diventata la sua scorta personale, con il nome di "Pugno di Fener".

Nel 7 BBY, Fener avviò un progetto di ricerca su Falleen. L'intento era di inventare una nuova arma biologica, ma quando ci fu un pericoloso incidente la popolazione intorno alla fabbrica venne contaminata. Per precauzione il Sith fece "sterilizzare" la zona, cosa che portò alla distruzione di circa 200.000 Falleen, inclusa la famiglia del Principe Xizor, la terza persona più importante della Galassia dopo Palpatine e Fener. Agli occhi dell'Impero questo atto era necessario per prevenire danni maggiori. Nell'1 BBY, Fener e Palpatine divennero il bersaglio di ufficiali Imperiali traditori, comandati dal Gran Moff Trachta. Trachta vedeva i Sith come stupidi e arcaici, e credeva che l'Impero non dovesse essere comandato da soli due uomini. Il loro piano fallì a causa di discordanze all'interno del piccolo gruppo. Nello stesso anno, uno dei cloni di Starkiller fuggì dalla prigione imperiale di Kamino. Fener ordinò a Boba Fett di rapire Juno Eclipse per attirarlo in trappola. Fett ebbe successo e Starkiller, dopo essersi unito all' Alleanza Ribelle, fornì al Generale Kota i dati sul centro di clonazione imperiale, che venne attaccato dalla flotta ribelle. Timira City venne conquistata dai ribelli e Fener venne arrestato da Kota per crimini contro la Repubblica. Venne trasportato fuori dal sistema di Kamino dalla Rogue Shadow. Il piano dei ribelli però venne sabotato da Fett, che riuscì a liberare il Signore dei Sith.

La ribellione[]

"Ora ti tengo!"
―Dart Fener[src]
"Lei mi ha deluso per l'ultima volta, ammiraglio!"
―Dart Fener[src]

Poco prima della Battaglia di Yavin, Fener venne incaricato del ritiro dei piani della Morte Nera, e venne incaricato di trovare la base nascosta dell'Alleanza Ribelle. Con un droide da interrogazione torturò Leila Organa e vide la morte di miliardi di persone durante la distruzione di Alderaan ordinata dal Gran Moff Tarkin. Fener duellò anche contro il suo vecchio mentore, Obi-Wan Kenobi, nel loro secondo e ultimo scontro. Nonostante il vago avvertimento del vecchio Kenobi, l'ex allievo colpì e uccise il Maestro Jedi, che diventò uno con la Forza e, grazie agli insegnamenti del suo vecchio Maestro Qui-Gon Jinn, un Fantasma di Forza. Per capire dove si trovasse la base Ribelle Fener permise a Luke e Ian Solo di salvare la Principessa Leila e fuggire dalla Morte Nera.

Durante la Battaglia di Yavin, pilotò un modello di TIE Fighter avanzato e riuscì quasi ad impedire a Luke Skywalker di distruggere la stazione spaziale. Il Millennium Falcon sparò a uno dei piloti di supporto della sua navetta, mandando Fener lontano dalla stazione in un moto rotatorio. Fener riprese il controllo e fuggì verso Coruscant, dove venne rimproverato dall'Imperatore per il suo fallimento nel fermare i Ribelli, rischiando quasi di morire. Continuò comunque la sua ricerca per trovare la base Ribelle, e riuscì a catturare un pilota della loro fazione, che sotto tortura rivelò il nome di colui che aveva distrutto la Morte Nera : Luke Skywalker - il figlio che credeva fosse morto tanto tempo prima.

Il figlio di Skywalker[]

"C'è una grossa interferenza nella Forza. Abbiamo un nuovo nemico, il giovane ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono assolutamente convinto che questo ragazzo sia il figlio di Anakin Skywalker!"
―Palpatine a Dart Fener[src]

Fener credeva che il suo figlio fosse morto con sua moglie, Padmé Amidala, su Polis Massa, ma dedusse che Luke era effettivamente suo figlio. Il Signore Oscuro divenne ossessionato dalla missione di recupero del figlio, cosa che piacevolmente lo riconduceva a trovare la base Ribelle.

Con queste informazioni Lord Fener pianificò varie strategie per catturare il giovane Jedi. Fece uso della famiglia nobile Tagge in un piano per catturare Skywalker sul mondo di Monastery. Usò anche un attore, somigliante a Obi-Wan Kenobi, per attirare Luke sul pianeta Aridus. Quando il Governatore Bin Essada venne a sapere che Skywalker e la Principessa Organa erano su Circarpous V, contattò il Signore Oscuro dei Sith. Fener arrivò su quel pianeta e affrontò per la prima volta il giovane Luke. Durante lo scontro contro Luke tagliò il braccio destro del padre in combattimento, ma nonostante ciò Fener continuò il duello. Il terreno sotto il Signore Oscuro franò e lui cadde, permettendo ai Ribelli di scappare.

Fener mandò diversi droidi segnalatori in molte regioni remote della Galassia, riuscendo a scoprire la Base Echo su Hoth. L'Ammiraglio Ozzel venne ucciso dalla rabbia di Fener quando rovinò il piano accurato che prevedeva il bombardamento orbitale della base Ribelle. A questo punto venne forzato a dare il via a uno scontro con le forze di terra, dando così tempo ad alcune forze Ribelli di scappare. Lord Fener stesso entrò nella base Echo e raggiunse lo hangar da cui il Millennium Falcon stava fuggendo. Mentre diversi caccia stellari stavano cercando il Falcon che si era nascosto in una cintura di asteroidi, Fener ricevette un nuovo ordine dall'Imperatore: dare la caccia a Luke Skywalker, suo figlio, che aveva distrutto la Morte Nera.

Palpatine sembrava non sapere nulla del piano che Lord Fener stava preparando in segreto. Inizialmente Fener stava addestrando segretamente la Mano dell'Imperatore Mara Jade per prenderla come apprendista, ed insieme avrebbero sconfitto Darth Sidious e governato la Galassia; ma con l'arrivo del figlio perduto gli si presentò una occasione ancora migliore, con la possibilità di avere l'unico membro della sua famiglia sopravvissuto a governare con lui. Per ingannare l'Imperatore, Fener suggerì di corrompere Luke verso il Lato Oscuro, e Palpatine accettò con piacere l'idea, pensando che Luke sarebbe stato una grande risorsa per l'Impero.

Palpatine stava elaborando un proprio piano per eliminare Dart Fener ed eventualmente prendere Luke come nuovo allievo. Fener continuò a inseguire il Falcon e cominciò a pagare molti cacciatori di taglie per il compito, tra cui il Mandaloriano Boba Fett. Il Falcon apparve e scomparve quasi subito dal radar nascondendosi in un punto cieco della torre di comando della nave del Capitano Lorth Needa. Needa si prese la responsabilità dell'errore, chiedendo scusa a Lord Fener. Tuttavia, il Signore Oscuro accettò le scuse solo dopo averlo soffocato con la Forza. Il Falcon fuggì e si diresse verso Cloud City, una colonia mineraria amministrata dal vecchio amico di Ian Solo, Lando Calrissian. Boba Fett dedusse la strategia di Solo e seguì il Falcon fino alla città, avvertendo Fener. Il Signore Oscuro arrivò a Cloud City, sul pianeta Bespin e minacciò Lando Calrissian, forzandolo a stringere un patto poco equo. Quando il Falcon arrivò alla città, Fener catturò e torturò Ian Solo. Luke, che era su Dagobah ad addestrarsi sotto il Maestro Jedi Yoda, su suggerimento di Obi-Wan, che era d'accordo con l'ex capo dell'ordine nell'addestrarlo per spingerlo a riportare Anakin al bene (come spiegò Lucas in uno degli inserti speciali dei DVD della vecchia trilogia) ebbe una visione dei suoi amici in pericolo. Nonostante gli avvertimenti del saggio Maestro, Luke andò di fretta verso Cloud City per salvare gli amici. Intanto Fener fece ghiacciare Solo nella carbonite come prova, per vedere se il metodo poteva andare bene anche per il giovane Skywalker. Luke arrivò a Cloud City, ma Leila lo avvertì della presenza di una trappola tra i corridoi. Lando, Chewbecca e Leila fuggirono a bordo del Falcon, mentre Luke trovò Lord Fener. In un intenso duello, il Sith mostrò la propria conoscenza profonda del combattimento con spada laser, usando una forma modificata dello stile Djem-So contro il giovane Jedi.

"La Forza è con te, giovane Skywalker, ma tu non sei ancora un Jedi."
―Dart Fener[src]

Dopo aver tentato di corrompere lentamente Luke, sfidandolo, Fener lo fece arretrare verso un ponte che si affacciava sull'immenso pozzo del reattore di Cloud City. Il Signore Oscuro ebbe facilmente ragione del giovane Luke, dimostrando ancora una volta di essere uno dei migliori spadaccini mai esistiti, e tagliandogli la mano destra rivelando così la terribile verità: Dart Fener era suo padre.

"No, io sono tuo padre!"
―Dart Fener a Luke[src]

Fener chiese a Luke di unirsi a lui per distruggere l'Imperatore e governare la Galassia come padre e figlio, proprio mentre il giovane Skywalker era più in difficoltà e di conseguenza più debole alle tentazioni del Lato Oscuro della Forza, riprendendo l'idea che aveva avuto 20 anni prima con sua moglie. Profondamente scosso, Luke rifiutò l'offerta del padre e si gettò nel condotto di ventilazione. Appeso ad un'antenna da rilevazione con un braccio mozzato usò la Forza per chiamare Leila. Venne salvato dal Millennium Falcon in tempo. Fener risparmiò l'Ammiraglio Piett, anche se aveva fallito la cattura del Falcon; questo fu il primo segno di umanità che dimostrò come Anakin Skywalker non fosse completamente morto.

Lord Fener si trovò in seguito dentro a un complesso schema strategico contro il signore del crimine Xizor, Principe e capo dell'organizzazione criminale del Sole Nero. Il Falleen, che odiava da tempo Fener per il massacro della sua gente avvenuto circa 10 anni prima, stava provando a mettere in cattiva luce il Signore Oscuro davanti a Palpatine, tramite un piano che prevedeva l'uccisione di Luke Skywalker. Fener scoprì il piano di Xizor e lo uccise in un assalto nei cieli del Centro Imperiale, salvando anche l'Alleanza Ribelle.

Il ritorno di Anakin Skywalker[]

"So che c'è ancora del bene in te. L'Imperatore non è riuscito del tutto a privartene."
―Luke Skywalker[src]

Poco tempo dopo, intorno al 4 ABY, la Seconda Morte Nera era in fase di costruzione sotto il comando del Moff Jerjerrod, essendo parte di un piano elaborato contro la Ribellione. Dart Fener venne mandato per monitorare le ultime nuove riguardo alla costruzione. Il Signore dei Sith percepì Luke Skywalker che stava arrivando sulla luna boscosa di Endor, mentre l'Imperatore non era riuscito a percepirlo. Su Endor, a bordo della nave Executor, Fener tentò ancora una volta di persuadere Luke a convertirsi al Lato Oscuro, ma questa volta i suoi interessi erano volti alla protezione del proprio figlio. Questa è la seconda prova dell'esistenza del Lato Chiaro e di Anakin Skywalker dentro di lui, anche se chiusa in un angolo della mente del Signore Oscuro. Quando questo tentativo non ebbe successo, Fener lo portò dall'Imperatore sulla gigantesca stazione incompleta. Luke si vide costretto a duellare con suo padre, tentando sempre di convincerlo a rinunciare all'odio e alla rabbia.

Durante una pausa nel combattimento, Fener esaminò la mente di Luke usando la Forza e scoprì che Leila era sua figlia, essendo la sorella gemella del giovane Luke. Minacciò di convertire sua sorella, se avesse fallito con Luke, segno della confusione del Sith. In quel momento il giovane rilasciò la sua rabbia, colpendo più e più volte Fener con la sua spada laser verde, costringendolo a rimanere indietro. Nello stesso istante, Anakin Skywalker iniziò a combattere con il Lato Oscuro. Riuscendo a far cadere il Signore Oscuro, Luke gli tagliò la mano meccanica, e si accorse che stava per diventare il successore di Fener sotto il comando di Palpatine.

Anakin/Fener in quel momento stava combattendo con se stesso, vergognandosi per gli anni passati in balia del lato oscuro.

Mentre l'Imperatore si stava avvicinando Luke lanciò via la sua spada laser, e si rifiutò di passare al Lato Oscuro. L'Imperatore, vedendo fallire il suo piano, in preda a una rabbia gelida scagliò un'ondata di fulmini di Forza sul giovane. In agonia, Luke chiese aiuto al padre. La compassione eruppe nell'animo di Anakin, non sopportando di vedere il proprio figlio soffrire e a causa del ricordo di come anche Dooku era stato tradito da Sidious molto tempo prima. Non era riuscito a salvare né sua madre né sua moglie, ma poteva ancora salvare suo figlio. Anakin, emerso dalle tenebre, fece ciò che avrebbe dovuto fare molto tempo prima: sollevò da terra l'Imperatore e lo scagliò dentro il reattore della Morte Nera, facendogli incontrare la sua morte, esplodendo in una tempesta di energia oscura. Anakin venne colpito dai fulmini scagliati dall'Imperatore, che avevano fatto andare in cortocircuito i sistemi elettronici che controllavano il sistema respiratorio della sua armatura, decretando la sua fine. Stremato, chiese a Luke di togliergli la maschera per vedere per la prima volta suo figlio con i suoi veri occhi, dopo tanto tempo. La sua pelle era ormai quasi bianca, non vedendo la luce naturale da ormai 23 anni. Anakin Skywalker, il Prescelto dei Jedi, era tornato dopo tanto tempo passato nell'oscurità, distruggendo i Sith dopo averli resi più potenti che mai e portando l'equilibrio nella Forza e compiere così l'antica profezia ricordata da Mace Windu. Anakin Skywalker, morente, fece pace con la Forza, e diventò tutt'uno con essa.

Dopo la morte[]

Luke fuggì dalla Morte Nera collassante con il corpo di Anakin, che bruciò quella notte stessa durante i festeggiamenti su Endor. Anakin fu in grado di raggiungere lo stato di Fantasma di Forza senza conoscerne i segreti, perché era stato concepito dalla Forza stessa, ed era già uno con essa. Quella stessa notte, durante la celebrazione su Endor, Luke riuscì a vedere lo spirito di Anakin Skywalker, ancora una volta insieme ai suoi vecchi amici Obi-Wan Kenobi e Yoda.

Anakin divenne così il Sith e il Jedi che portò la pace nell'universo.

Darth_Vader,_la_Storia_Completa.

Darth Vader, la Storia Completa.

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Dietro le quinte[]

  • George Lucas affermò che se Anakin non avesse subito le bruciature e la perdita di tutti e quattro gli arti, sarebbe stato due volte più potente dell'Imperatore, mentre in quelle condizioni aveva un potenziale pari circa all'80% di quello di Palpatine.
  • Durante le battaglie decisive che combatté si può notare che la confusione di Anakin spesso gli costò la vittoria. Dart Fener avrebbe potuto vincere la battaglia finale contro Luke, e la prova ne è il combattimento a Cloud City, sempre contro il figlio, nella quale il Signore dei Sith ha primeggiato.
  • Anakin è, a tutti gli effetti, il Prescelto dei Jedi: Lucas ha detto chiaramente che Anakin riporta l'equilibrio distruggendo i Sith e l'equilibrio a cui si riferisce è appunto la distruzione dei Sith, ma anche l'equilibro tra Forza Vivente (il particolare) e Forza Unificante (il generale), così come aveva cercato di far capire Qui-Gon ai Jedi decadenti.
  • La maschera di Dart Fener era stata inizialmente pensata come mezzo per respirare unicamente nello spazio siderale. Ma a Lucas piacque tanto che la rese un dettaglio permanente.
  • Dart Fener usa una variante di una tecnica di combattimento detta Djem-So; infatti tiene la spada con una mano sola, per avere una mano libera cosi da aiutarsi nel combattimento utilizzando delle tecniche della forza, in particolare i fulmini e la presa della forza per immobilizzare cosi l'avversario e attaccarlo con colpi terribili. Inoltre fonde il Djem-So al Juyo, combinando le evoluzioni acrobatiche del Djem-So alle violente eruzioni di emozioni del Juyo creando cosi combinazioni di colpi sia veloci che potenti e devastanti. Dart Fener fa uso dello stile Shien anche nei duelli col figlio Luke Skywalker soprattutto perché l'armatura che è obbligato ad indossare è un grosso ostacolo ai combattimenti acrobatici. Viene abilmente padroneggiata da Anakin Skywalker nell'episodio II, però questa sua bravura non riesce a sopraffare il signore oscuro Dooku che gli mozza un braccio.
  • Anakin utilizzava una spada laser blu a lama singola oppure verde (spada laser a doppia fase). Fener invece ne utilizzava una Rossa (tipica dei Sith) a lama singola.
  • Dart Fener (privo dell'h) è la versione italiana del nome originale Darth Vader, che è, invece, una derivazione di Dark Father (Padre Oscuro).
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