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Armitage | |
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- "Ehi, Armitage, pensi che verranno a salvarci? Sono sicuro che gli piacerebbe. Si addice al suo temperamento artistico. Vero, Armitage?"
- ―Austin, sull'opinione che potrebbe avere Armitage sull'essere bloccati nelle Regioni Ignote.
Armitage era un maschio umano che visse durante il periodo imperiale. Originario del pianeta delle Colonie Faro, Armitage studiò come artista e aveva deciso di frequentare il Conservatorio delle Arti Pangalattiche di Miele Nova fino a quando non si arruolò nell'Impero Galattico come ufficiale del Servizio Correttivo Imperiale. All'inizio della sua carriera Armitage venne assegnato a bordo della chiatta prigione imperiale Purge sotto il comando del capitano delle guardie Jareth Sartoris. Durante il periodo di tempo trascorso a bordo della nave, aveva difficoltà a fraternizzare con i suoi compagni ufficiali, poiché il suo spirito artistico era spesso in contrasto con il loro comportamento chiassoso. Nell'1 BBY la Purge subì gravi danni ai suoi motori mentre trasportava i prigionieri alla struttura detentiva sulla luna detentiva Gradiente Sette, lasciando la nave alla deriva nello spazio delle Regioni Ignote.
La Purge si era arenata proprio nei pressi dello Star Destroyer classe Imperial I Vector, ormai caduto preda dalle vittime non morte del Progetto Bioarmi Imperiali I71A. Credendo che lo Star Destroyer fosse una nave fantasma, il direttore Bissley Kloth ordinò che un gruppo di ufficiali e tecnici salisse a bordo della nave da guerra e recuperasse dei pezzi di ricambio utilizzabili. Armitage venne compreso nella squadra di recupero, per poi essere separato dal resto della sua squadra durante il suo tentativo di evitare di parlare con i suoi colleghi. Durante la sua esplorazione del Vector, si avvicinò ad un laboratorio contenente una vasca riempita con più di una trentina di polmoni umani che erano stati espiantati chissà quanto tempo tempo prima. Prima che potesse riunirsi alla squadra principale e tornare alla Purge, Armitage fu ucciso dai membri dell'equipaggio infetti del Vector.
Biografia[]
Vita nel Servizio Correzioni Imperiali[]
- "La cosa più importante è che potremmo riuscire a recuperare dei componenti per aggiustare i nostri motori e rimetterci in marcia prima che sia troppo tardi. Di conseguenza, voglio che una squadra composta dal capitano Sartoris e dagli ufficiali Austin, Vesek e Armitage si rechi insieme ai nostri ingegneri sullo Star Destroyer e recuperi questi componenti."
- ―Il direttore Bissley Kloth mentre espone la missione per riparare la Purge.
Armitage era un maschio umano originario della colonia di Faro. Visse sul pianeta con i suoi fratelli e sorelle più giovani e studiò per intraprendere la carriera di artista. Armitage si era specializzato in dipinti a muro e creò spesso opere di questo tipo per intrattenere i suoi fratelli. Sperava un giorno di poter frequentare il Conservatorio delle Arti Pangalattiche di Miele Nova, ma prima di riuscire a realizzare il suo sogno, Armitage si unì all'Impero Galattico ed entrò nel Servizio Correttivo Imperiale.
Come Ufficiale Correttivo Imperiale, Armitage era incaricato di sorvegliare i prigionieri dell'Impero in varie strutture di detenzione. Durante uno dei suoi primi incarichi come ufficiale junior si trovò a far parte dell'equipaggio della chiatta prigione imperiale Purge, dove il giovane servì accanto a truppe di assaltatori e altri ufficiali più anziani sotto il direttore Bissley Kloth e il capitano delle guardie Jareth Sartoris. Durante questo periodo il talento di Armitage come artista rimase in gran parte inutilizzato, salvo per le poche volte che i suoi compagni gli chiesero di disegnare delle donne o dei macchinari dei loro pianeti d'origine, come ad esempio uno speeder o un flitter. Quando ne aveva l'opportunità, il novellino cercava evitare la compagnia dei suoi compagni ufficiali, in quanto il suo temperamento artistico non si adeguava ai loro caratteri generalmente ottusi.
Nell'1 BBY la Purge intraprese un viaggio verso una prigione sulla luna di detenzione imperiale Gradiente Sette. Dopo aver raccolto circa 500 criminali per tutta la galassia, la chiatta iniziò il suo viaggio verso la luna. Parecchie settimane dopo l'inizio del viaggio, i prigionieri a bordo della Purge avviarono una rivolta nel livello detentivo noto come Popolazione Generale, istigati dai detenuti Han Solo e Chewbacca. La rivolta venne però rapidamente soppressa dagli ufficiali e dagli assaltatori, e Solo e Chewbacca furono condannati al confinamento nelle celle di isolamento fino alla fine del viaggio. Un pò di tempo dopo la rivolta, la Purge subì dei danni critici ai suoi motori (la causa fu con ogni probabilità l'averli lasciati attivi troppo a lungo o una pessima manutenzione) durante il viaggio attraverso le Regioni Ignote. In risposta alla crisi, il direttore Kloth convocò Armitage nel suo ufficio, assieme al capitano Sartoris e agli ufficiali Austin e Vesek. Dopo che i tre ufficiali si incontrarono con Sartoris sul tragitto che li avrebbe condotti all'ufficio di Kloth, Austin e Vesek discussero dei problemi che avevano colpito la Purge specularono sulle possibilità dell'Impero di salvarli. Austin prese in giro Armitage dopo avergli chiesto la sua opinione, sostenendo che gli sarebbe piaciuto l'isolamento nelle Regioni Ignote per via del suo "temperamento artistico". Dopodichè gli chiese dei suoi capelli ben pettinati e ben curati e scherzò che Armitage l'aveva fatto per attirare l'attenzione della dottoressa Zahara Cody, la sola donna a bordo della Purge. Sartoris intimò ad Austin di stare zitto, salvando Armitage da ulteriori prese in giro da parte dei suoi compagni ufficiali.
Dopo l'arrivo del gruppo nel suo ufficio, Kloth spiegò ai quattro ufficiali che i motori della nave erano danneggiati e bisognosi di riparazioni. Essendo distanti ancora sette giorni dall'arrivo a Gradiente Sette, coloro che erano a bordo della Purge erano da considerarsi tutti alla deriva nello spazio. Armitage sospirò esasperato a sentire la notizia, ma venne sentito solo da Sartoris. Kloth continuò a informare gli uomini che il computer di navigazione aveva scansionato il sistema e rilevato un altro vascello imperiale - uno Star Destroyer classe Imperial I identificato come Vector. Anche se la Purge aveva tentato di contattarlo su tutte le frequenze per richiedere assistenza, lo Star Destroyer non rispose, spingendo l'equipaggio della chiatta prigione ad avviare una bioscansione della nave. La scansione indicò che il Destroyer, in grado di ospitare un equipaggio di 10.000 persone o più, ne conteneva solo dieci o dodici. La rivelazione sconvolse gli ufficiali, che dubitavano che l'Impero avrebbe abbandonato uno Star Destroyer di quelle dimensioni nelle Regioni Ignote. Nonostante le preoccupazioni espresse da Sartoris che la situazione fosse troppo rischiosa, Kloth insistette sul fatto che poteva esserci un errore nelle letture dei sensori della Purge. Il direttore sosteneva che il Vector rappresentava la loro unica speranza di ripartire e ricominciare il loro viaggio programmato verso Gradiente Sette, e così ordinò a Sartoris, Austin, Vesek e Armitage di guidare una squadra di ricognizione fino allo Star Destroyer per recuperare alcune parti di ricambio che avrebbero potuto essere utilizzate per riparare i motori della chiatta.
Morte sul Vector[]
- Zahara Cody: "Dove sono gli altri cinque?"
- Bissley Kloth: "Non ci sono. Il secondo gruppo non è mai tornato."
- ―La dr. Zahara Cody e il direttore Kloth mentre parlano della squadra di Armitage.[src]
Dopo aver lasciato l'ufficio di Kloth, Armitage e gli altri tre ufficiali si unirono al gruppo formato da quattro ingegneri - Greeley, Blandings, Phibes e Quatermass. Gli otto uomini percorsero il livello di amministrazione della Purge verso la postazione del pilota, dove un condotto d'attracco era stato collegato allo scafo del Vector. Appena prima di entrare nel condotto, furono raggiunti da due assaltatori, mandati da Kloth come protezione supplementare. La squadra composta ora da dieci persone entrò nel condotto e salì verso l'alto tramite il turboascensore interno. Anche se rimasero in silenzio per la maggior parte dell'ascesa, Austin iniziò una conversazione con Vesek e Greeley per quanto riguarda il il Destroyer e il loro piano d'azione una volta imbarcati. Sartoris tagliò corto, spiegando che si sarebbero divisi in due squadre da cinque - lui avrebbe avuto Austin, Vesek, Greeley e Blandings nella prima squadra, mentre Armitage avrebbe comandato il secondo gruppo, composto da Phibes, Quatermass e dai due assaltatori.
L'ascensore raggiunse la sua destinazione e depositò gli ufficiali, gli ingegneri e i due soldati nell'hangar principale del Vector. Gli uomini rimasero stupefatti dalle dimensioni titaniche del vascello, spingendo Sartoris a insistere sul fatto che le due squadre continuassero a contattarsi a vicenda e a tornare al condotto d'attracco entro un'ora esatta. Mentre Armitage e il resto degli uomini iniziarono a disperdersi per lo Star Destroyer alla ricerca dei componenti di ricambio, notarono una serie di astronavi sparse in un angolo dell'hangar, dietro a cui notarono nell'ombra un gruppo di figure muoversi. Gli uomini si spaventarono, in quanto l'hangar avrebbe dovuto essere privo di forme di vita. Con loro sommo sollievo scoprirono che erano semplicemente un gruppo di elevatori da carico binari della serie CLL che continuavano a lavorare ininterrottamente nonostante la scomparsa dei loro padroni. Dopo ciò. le due squadre si divisero, con il team di Sartoris diretto verso i livelli di manutenzione inferiori, mentre Armitage guidò la propria squadra verso il diciassettesimo quadrante.
Nonostante fosse il loro capo, Armitage aveva ancora difficoltà a farsi rispettare dagli ingegneri e dai soldati della squadra. Mentre i quattro discutevano della scarsa qualità del cibo nella sala mensa della Purge e immaginavano su quale parte del corpo la dottoressa Cody si lavasse sotto la doccia, l'ufficiale correttivo junior rimase in silenzio. I suoi compagni se ne accorsero e cominciarono a insinuare che il suo silenzio rifletteva un dispiacere della sua carriera nelle Correzioni Imperiali, suggerendo che avrebbe preferito una vita nella "vigliacca" Alleanza Ribelle pianificando un attacco contro l'Impero. Durante un tentativo di sfuggire alle loro sprezzanti osservazioni, Armitage si separò dalla sua squadra, sostenendo di indagare sulla discarica delle provviste nel sottolivello dodici. Invece arrivò fino al Biolaboratorio 177, dove trovò una grande vasca di gelatina piena di bolle, nella quale galleggiavano dei piccoli organismi rosa. Dopo aver guardato meglio, Armitage capì che gli organismi erano gruppi di polmoni umani, tutti respiranti all'unisono e collegati tramite dei cavi a una consolle di monitoraggio accanto alla vasca. Questa visione incuriosì Armitage, che contò le paia di polmoni fermandosi a trentatrè, e notò che avevano tutti la trachea, la laringe e l'apparato fonatorio conservati con cura. Mentre si avvicinava, si rese conto anche che un fluido denso e grigiastro stava uscendo dagli organi e, attraverso dei tubi, finendo dentro una serie di taniche nere su un lato della vasca.
Armitage ammirò la strana vasca per un pò, mentre i polmoni cominciarono a respirare sempre più rapidamente, finché improvvisamente cominciarono a emettere un urlo acuto. Il rumore emesso dai polmoni era così forte e difficile da sopportare che Armitage dovette coprirsi le orecchie. Anche se Vesek stava cercando di contattarlo sul suo comlink, il novellino non riuscì a rispondere al suo compagno o a spiegare la sua situazione. Mentre Armitage si voltò per uscire dal biolaboratorio, adesso inorridito da quanto vedeva, si accorse di non essere solo. Era, infatti, entrato in uno dei diversi laboratori del Vector usati per la ricerca e la coltivazione del Progetto Bioarmi Imperiali I71A. La bioarma aveva ucciso l'intero equipaggio dello Star Destroyer trasformandoli in non morti cannibali che vagavano per la nave alla ricerca di vittime da divorare. Armitage e il resto della sua squadra furono assaliti e uccisi da queste creature senza che Sartoris e i suoi se ne accorgessero minimamente. Il capitano e la propria squadra tornarono alla Purge pensando che la squadra di Armitage fosse già tornata alla nave.
Personalità e tratti[]
Armitage era un individuo dalla mentalità artistica sin da bambino. Iniziò a studiare arte su Faro e sfruttò quella passione per intrattenere la sua famiglia. Nonostante questo interesse, le circostanze lo spinsero ad entrare nel Servizio Correttivo Imperiali - un ben misero destino rispetto al suo precedente sogno di frequentare il Conservatorio delle Arti Pangalattiche. Durante questo servizio Armitage continuò a creare dipinti a muro, ma in maniera estremamente limitata, in quanto i suoi compagni ufficiali non avevano molto interesse per i suoi talenti artistici. Quando gli chiedevano di riprodurre un'opera d'arte, le loro richieste riguardavano solitamente le donne o i veicoli. Ciò irritò molto Armitage. Odiava disegnare le macchine, perchè lo inducevano quasi ad odiare l'arte stessa. L'esperienza gli fece smettere di esprimersi, sebbene i suoi colleghi fossero a conoscenza del suo hobby.
Al servizio dell'Impero, Armitage trovò difficile adattarsi al comportamento dei suoi compagni ufficiali. A differenza di loro Armitage curava il proprio abbigliamento e si pettinava altrettanto bene. La recluta non era disposta a partecipare alle loro conversazioni banali e ripetitive riguardo al cibo della mensa e alle loro osservazioni sessuali sulla dottoressa Cody. Il suo silenzio su questi argomenti, oltre al suo "temperamento artistico" e al suo aspetto ben curato, gli fece guadagnare innumerevoli prese in giro da parte dalle guardie e dei soldati con cui servì a bordo della chiatta.
Fu questo che lo spinse a separarsi dalla sua squadra di ricerca sul Vector e ad esplorare la "nave fantasma" da solo. Dopo aver scoperto la vasca dei polmoni nel Biolaboratorio 177, Armitage rimase immediatamente colpito dalla sua strana bellezza, mettendosi anche a confrontare gli organi con dei piccoli angeli spelacchiati. Sentiva come se avesse una strana familiarità con i polmoni e come se stesse respirando assieme a loro mentre gli stessi respiravano in sintonia. Completamente ipnotizzato alla sua vista, Armitage decise che avrebbe disegnato la vasca - che aveva chiamato "vasca dei polmoni" - e le emozioni di meraviglia e stupore. Ma non appena i polmoni iniziarono a urlare, cambiò completamente opinione nei confronti dello strano esperimento e volle soltanto allontanarsi da lì. Non sarebbe mai tornato sulla chiatta prigione: appena voltatosi si accorse di avere compagnia, il che decretò la sua fine a bordo del Vector.
Curiosità[]
Armitage è stato introdotto come personaggio minore nel romanzo horror di Star Wars del 2009 Contagio Mortale scritto da Joe Schreiber. Il suo nome è evidentemente ispirato a quello dell'Ermitage, l'ex dimora degli zar a San Pietroburgo trasformata anni più tardi in un museo comprendente anche delle opere d'arte come quadri e simili.
Comparse[]
- Death Troopers (Prima comparsa)