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TOR logo Questo articolo fa parte del Progetto The Old Republic.

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Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Vecchia Repubblica.Questo è un articolo completo. Questo è un articolo tra i migliori della Jawapedia.

Prima

Raid al Forsaken Den

Dopo

Raid al magazzino della Gilda dei Mercanti Migrantori

Battaglia della Forge
Morr Din
Conflitto

Rivolta dei Predoni Flesh

Data

3643 BBY

Luogo

La Forge, Tython

Esiti
Combattenti

Ordine Jedi

Predoni Flesh

Comandanti

Apprendista di Orgus Din

Forze
Vittime

Nessuna

  • Molti Predoni Flesh
  • Molti Droidi da Guerra Tythoniani
"Sei più forte di qualsiasi altro Jedi che abbia mai conosciuto. Tu potresti redimere l'Ordine e distruggere i Jedi. Capisco. Tu sei l'arma che sono venuto a creare."
―Bengel Morr dopo la sua sconfitta[src]

Nel 3643 BBY, in prossimità della fine della Guerra Fredda, sul pianeta Tython ci fu una battaglia tra le forze del Jedi Oscuro Bengel Morr e un Padawan. Morr, ex Padawan del Maestro Jedi Orgus Din, era diventato pazzo dopo il Sacco di Coruscant e l'annessa distruzione del Tempio Jedi da parte dei Sith, al quale Morr assistette trovandosi al suo interno. Così, dando la colpa di tutta questa devastazione all'Ordine Jedi, meditò, in preda alla pazzia, alla distruzione dei Jedi per creare così un nuovo Ordine, capace di distruggere i Sith. Così su Tython, il Nautolano creò un esercito composto da nativi, i terribili Predoni Flesh, coi quali attaccò l'Ordine, cercando in questo modo di distruggerlo.

Durante il conflitto tra i Predoni e i Jedi, Morr fece un accordo con i Pellegrini del Villaggio Kalikori, i quali avrebbero dovuto consegnargli il Maestro Din, in cambio della pace con i Flesh (infatti i Pellegrini erano da anni in guerra con i Flesh). Una volta ottenuto Din, Mor conbiò i termini dell'accordo e ordinò ai Pellegrini di uccidere anche l'apprendista di Din. Una volta giunto al villaggio però l'apprendista fu avvisato dalla matriarca Ranna Tao'Ven e riuscì a scampare dall'agguato tesogli dagli abitanti. Una volta riuscito a calmare gli animi, l'apprendista riuscì a scoprire, sempre grazie alla matriarca, la posizione del suo Maestro. Così, insieme a T7-O1, egli si diresse in un luogo conosciuto come Forge, situato vicino ad una città in rovina, nella speranza di salvare il suo Maestro.

Lì, davanti alla Forge, avvenne la feroce battaglia: nonostante l'esperienza di Morr e il numero maggiore dei Predoni Flesh, l'apprendista e T7-O1 riuscirono a sconfiggerli. Dopo di che, Morr, lasciato vivo, fu portato al Tempio Jedi di Tython per essere curato, mentre l'apprendista entrò nella Forge per creare la sua prima Spada Laser. La costruzione di questa spada però causò il risveglio di un Jurgoran addormentato: così l'apprendista fu costretto ad ucciderlo, prima di tornare al Tempio. Successivamente, il giovane apprendista fu nominato Cavaliere Jedi e fu mandato su Coruscant per una nuova missione.

Preludio[]

Il Padawan: "Voi avete consegnato il mio Maestro al nemico!"
Ranna Tao'Ven: "No, puoi ancora salvarlo. Bengel Morr ha portato Orgus in un posto chiamato Forge. Riattiva il tuo droide, magari sa dove trovarli."
―Il Padawan e Ranna Tao'Ven[src]
Questa sezione dell'articolo presume che il giocatore scelga solo opzioni "lato chiaro" nel corso del gioco. Versioni alternative verranno annotate nella sezione "Dietro le quinte". Nota: Gli eventi in questa sezione potrebbero non essere confermati come canonici.

Nel 3643 BBY su Tython, i feroci nativi del pianeta, i Predoni Flesh, iniziarono ad attaccare l'Ordine Jedi, da poco ritornato su Tython, dopo il Sacco di Coruscant. Grazie alla azioni eroiche del Maestro Orgus Din e dell' suo apprendista, i Jedi scoprirono che gli attacchi dei Flesh erano comandati dall'ex Padawan di Din, il Nautolano Bengel Morr. Morr infatti, diventato pazzo dopo la distruzione del Tempio Jedi (alla quale egli assistette di persona) avvenuta durante il Sacco, Morr giurò vendetta ai Sith, e vedendo l'Ordine Jedi troppo debole per sconfiggerli, decise di distruggere l'Ordine per crearne uno così forte da riuscire ad eliminare i Sith. Poco prima del suo arrivo a Tython, egli prese come apprendista il giovane umano Callef. Una volta giunti sul pianeta, i due reclutarono i nativi come soldati e crearono un potente esercito, col quale iniziarono ad attaccare i Jedi e i Pellegrini del Villaggio Kalikori, un gruppo di Twi'lek che giunto su Tython alcuni anni prima. Il piano di Morr iniziò quando Callef guidò un invasione verso i territori dello Gnarls. Nonostante l'attacco a sorpresa, i Flesh furono sconfitti dai Jedi, in particolare grazie ad un giovane Padawan appena giunto su Tython, il quale riuscì ad uccidere lo stesso Callef.

Bengel Morr

Bengel Morr, il capo dei Predoni Flesh

La guerra su Tython[]

"Tutti i cosiddetti Jedi su Tython moriranno. È una promessa. Il tuo intero ordine è debole. Non avete fatto nulla per fermare l'avanzata dell'Impero Sith"
―Bengel Morr promette di distruggere il Padawan[src]

Din, che assistette alla sconfitta di Callef, e decise così di prendere quel giovane apprendista come suo Padawan, e gli incaricò diverse missioni per scoprire chi ci fosse dietro gli attacchi dei Flesh. Dopo aver salvato durante una missione il droide astromeccanico T7-O1, i due Jedi scoprirono dalle registrazioni del droide la vera identità del comandante dei Flesh: egli non era altro che Bengel Morr, ex allievo di Din, dichiarato fino ad allora disperso nella distruzione del Tempio Jedi di Coruscant. Dopo poco tempo, il giovane apprendista riuscì ad disabilitare un generatore di scudi, permettendo a Din e ad altri Maestri di distruggere la base comando dei Predoni Flesh. Lì Din scoprì le coordinate di tutti gli accampamenti dei Flesh, sparsi su tutto il pianeta: così mando tutti i Maestri, i Cavalieri e i Padawan a distruggere tutti i campi dei Flesh, in modo tale da eliminare la loro minaccia una volta per tutte.

Mentre Din e il suo apprendista erano nelle loro rispettive missioni, i due ricevettero un segnale di soccorso preveniente dal Villaggio Kalikori: allora entrambi si diressero subito verso il villaggio dei Pellegrini essendo stati gli unici Jedi a ricevere il messaggio di soccorso.

Il tradimento[]

Il Padawan: "Il Maestro Orgus ha risposto ad una chiamata di soccorso. Dovevo incontrarlo qui. Che cosa è successo?"
Ranna Tao'Ven: "Niente. Non abbiamo inviato alcun segnale di soccorso. Le cose sono tranquille da quando te ne sei andato. Non visto nè parlato col Maestro Din"
―Il Padawan e Ranna Tao'Ven[src]

Ciò che Din e il suo apprendista non potevano sapere era che quel segnale di soccorso era in realtà una trappola: infatti dopo aver appreso che tutti i Maestri Jedi si erano sparpagliati per tutto il pianeta, Morr ne approfittò per colpire il suo Maestro. Per prima il Nautolano contattò il capo scout Moorint e altri abitanti del Villaggio Kalikori per proporre loro un affare: se i Pellegrini avessero consegnato Din e il suo apprendista al Jedi Oscuro, egli avrebbe fatto cessare ogni attacco Flesh nei confronti dei Twi'lek. Vedendola dunque come un'opportunità per vivere finalmente in pace, gli abitanti accettarono l'accordo e avvisarono la matriarca, Ranna Tao'Ven, la quale, pur contrariata fu costretta a mandare il falso segnale di soccorso. Din, arrivato per primo al villaggio, fu subito colto di sorpresa e catturato da alcuni Predoni Flesh, i quali lo portarono subito da Morr, presso il luogo conosciuto come la Forge.

Ranna

Ranna Tao'Ven, la matriarca del Villaggio Kalikori

Intanto l'apprendista arrivò subito dopo e si diresse di corsa dalla matriarca. Giunto a casa sua, l'apprendista chiese informazioni riguardo il segnale di soccorso mandato dal villaggio. Ranna, mentendo, disse di non sapere nulla riguardo ad un segnale di soccorso, e ben presto l'apprendista fu colpito alle spalle e svenne, mentre T7-O1 fu disattivato da un Blaster a Ioni.

Mentre il Padawan era svenuto, Morint confessò alla matriarca che Morr aveva cambiato i termini dell'accordo: ora loro dovevano uccidere l'apprendista di Din. Ranna protestò vivacemente, dando così il tempo al giovane Padawan di riprendersi e di utilizzare la Forza per convincere Moorint e gli altri ad andarsene. Dopo di che Ranna chiese perdono al giovane e lo informò sulla posizione di Din e di Morr. Dopo aver risistemato T7 e poco prima di mettersi in cammino, il Padawan rassicurò la matriarca accettando le sue scuse.

La battaglia[]

La corsa alla Forge[]

Il Padawan: "I Predoni Flesh hanno catturato il Maestro Orgus e l'hanno portato lì."
A-4P0: "Per le stelle! Che tempismo perfettamente tremendo. I Maestri del Tempio sono tutti alle prese con i Predoni Flesh. Li ho avvisati immediatamente, ma non saranno in grado di aiutarti."
―Il Padawan e A-4P0[src]

Mentre i cittadini del Villaggio discutevano riguardo il destino del giovane Padawan, il quale si stava dirigendo verso la Forge, Morr attese che le sue guardie gli consegnassero il Maestro Din e mandò il comandante del suo esercito, Keshk, presso le rovine di un'antica città, attendendo l'occasione migliore per attaccare il Tempio Jedi, lasciato ormai incustodito dai Jedi dispersi su tutto il pianeta. In più Morr prese con sé due dozzine di Adepti Flesh, Predoni Flesh sensibili alla Forza, per rafforzare le sue guardie del corpo.

Intanto con le informazioni date da Tao'Ven, T7 e il Padawan contattarono A-4PO, un droide di protocollo addetto agli Archivi Jedi del Tempio, per chiedergli di inviare le informazioni riguardo la Forge direttamente a T7. Mentre inviava le informazioni, A-4PO avvisò l'apprendista informandolo del fatto che tutti i Maestri Jedi erano occupati a distruggere gli accampamenti dei Flesh, e che quindi non sarebbero stato in grado di aiutarlo. Una volta localizzata la Forge, i due attraversarono il Sentiero Elarian e utilizzarono una grotta situata dietro la cascata del Fiume Tythos per raggiungere le rovine della città. Una volta giunti lì, il Padawan e T7 dovettero affrontare i soldati Flesh, guidati da Keshk, e aiutati da alcuni vecchi droidi da guerra, riprogrammati poco prima per inserirli nell'esercito dei nativi. Nonostante l'inferiorità numerica, i due riuscirono a sconfiggerli tutti, uccidendo pure Keshk.

Davanti alla Forge[]

"Ho percepito il tuo arrivo. La paura ti ha tradito. Sei debole, proprio come il mio vecchio Maestro. Tu cadrai. Con lui."
―Bengel Morr[src]

Dopo aver superato le rovine della città, i due entrarono in un tunnel. Superatolo, si ritrovarono in un canyon attraversato da un ponte di pietra. Lì i due combatterono contro due dozzine di Predoni Flesh e dopo aver superato il ponte, arrivarono finalmente alla Forge. Giunto lì, l'apprendista assistette alla sconfitta del suo Maestro, il quale fu scagliato per mezzo della Forza da Morr contro le scale di pietra che conducevano alla macchina della Forge, perdendo così i sensi.

Forge

La macchina della Forge, davanti alla quale si scatenò la battaglia

Esprimendo tutto il suo disprezzo verso la paura che attanagliava il giovane apprendista, Morr promise la caduta dell'Ordine Jedi. Domandandogli il Padawan l'origine di quest'odio profondo nei confronti dei Jedi, Morr rispose di aver visto Din arrendersi ai Sith dopo la distruzione del Tempio su Coruscant e di vedere le azioni dell'Ordine come segno di debolezza. Egli riteneva che i Jedi dovessero essere sacrificati alla Forza e che bisognasse ricreare un nuovo Ordine, più forte, capace di distruggere i Sith.

Sguainando dunque la sua Spada Laser di colore giallo, mandò le sue due guardie del corpo Flesh ad attaccare il giovane apprendista. Con l'aiuto di T7 però il Padawan sconfisse i due nativi e iniziò a duellare con Morr. Con grande sorpresa del Nautolano, il giovane riuscì a sconfiggerlo (nonostante egli utilizzasse solo una Vibrolama).

Sconfitto, Morr sostenne di aver finalmente compreso ciò che gli aveva riservato la Forza: tutto ciò che aveva causato nel corso della Rivolta serviva per far diventare il Padawan una vera e propria arma capace distruggere i Sith una volta per tutte. Ad un tratto però il Nautolano riprese in mano la sua Spada Laser, ma fu subito fermato dal Padawan, il quale gli diede un pugno nello stomaco, facendolo accasciare a terra, privo di sensi. Subito dopo Din si riprese e si congratulò col suo apprendista per la sua vittoria e per aver risparmiato la vita a Morr. Così Din, prima di partire con Morr svenuto verso il Tempio Jedi, diede al giovane i componenti della Spada Laser e lo esortò a crearne una dentro la Forge.

La supposizione finisce qui


Conseguenze[]

Il risveglio di una bestia addormentata[]

"Quest'arma sarà una luce nell'oscurità"
―Il Padawan, durante la costruzione della sua Spada Laser[src]

Saliti i gradini, l'apprendista entrò dentro la Forge e cadde in una profonda meditazione. Utilizzando la Forza, egli riuscì a far combinare perfettamente tutti i vari pezzi della Spada Laser, compreso il cristallo che avrebbe poi dato il colore blu alla lama. Il riutilizzo della Forge fece risvegliare uno Jurgoran addormentato in una delle grotte situate nel canyon sottostante. Così il Guardiano della Forge risalì il canyon e blocco la strada all'apprendista e a T7: i due così furono costretti a fronteggiare e ad uccidere la bestia. Successivamente nel ritornare al Tempio, i due non incontrarono quasi nessuna opposizione poichè l'esercito dei Flesh, avendo perso i due principali comandanti, ovvero Morr e Keshk, stava iniziando a dissolversi completamente.

Una rivolta sedata[]

Questa sezione dell'articolo presume che il giocatore scelga solo opzioni "lato chiaro" nel corso del gioco. Versioni alternative verranno annotate nella sezione "Dietro le quinte". Nota: Gli eventi in questa sezione potrebbero non essere confermati come canonici.
"Sei arrivato su Tython come un Padawan, e ora te ne vai come un Cavaliere della Repubblica. Che la Forza sia con te"
―Il Gran Maestro Satele Shan[src]

Una volta tornato al Tempio, il Padawan incontrò l'Alto Consiglio Jedi. Lì Din stava spiegando al Gran Maestro Satele Shan e agli altri membri del Consiglio la situazione su Tython e una volta appreso che la matriarca Tao'Ven si era consegnata ai Jedi per essere giudicata, Shan chiese al Padawan come si sarebbe dovuto comportare il Consiglio con lei. L'apprendista di Din affermò che i Jedi dovevano rimanere alleati dei Pellegrini, sopratutto ora che i Predoni Flesh si stavano indebolendo.

Dopo essersi dichiarato d'accordo con il suo apprendista, Din cambiò l'argomento della discussione: grazie al coraggio e alla bravura con la quale era riuscito a sconfiggere Morr e i Flesh, Din propose di promuovere il suo apprendista al rango di Cavaliere Jedi. Ciò ebbe la piena approvazione da parte del Gran Maestro Shan, la quale diede al neo promosso Cavaliere il primo incarico: andare su Coruscant per indagare su una presenza oscura che il Consiglio aveva percepito già da tempo. Contemporaneamente T7 chiese al giovane cavaliere di poterlo accompagnare nel suo viaggio, una richiesta che fu accettata dal giovane ben volentieri. Intanto Morr, portato al Tempio, fu guarito completamente dalla sua pazzia.

La supposizione finisce qui


Dietro le quinte[]

La battaglia compare nel videogioco Star Wars: The Old Republic, ed è una delle quest finali del pianeta Tython se si sceglie la classe "Jedi Knight".

L'articolo presuppone che il giocatore abbia scelto sempre l'opzione del Lato Chiaro. Se si sceglie l'opzione del Lato Oscuro, il giocatore ucciderà i traditori del Villaggio Kalikori e rifiuterà le scuse di Ranna. Inoltre, sempre scegliondo il Lato Oscuro, il giocatore potrà uccidere anche Bengel Morr stesso, compromettendo così la sua comparsa nelle parti più avanzate del gioco. Infine lo Jurgoran può essere ucciso dal giocatore, ma non è obbligatorio.

L'articolo presuppone che il giocatore abbia finito il gioco al 100%.

Comparse[]

In altre lingue
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