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Prima

Seconda Battaglia di Althir

Dopo

Missione su Rakata Prime

Battaglia di Malachor V
Luogo

Malachor V

Esiti

Vittoria della Repubblica

Combattenti
Comandanti
  • Mandalore il Definitivo
Vittime
  • Maggior parte della flotta repubblica
  • Numerosi Jedi
  • Mandalore il Definitivo
  • Gran parte della Flotta Mandaloriana

La Battaglia di Malachor V, chiamata Ani'la Akaan -Grande Battaglia Finale- in Mando'a, fu l'ultimo scontro delle Guerre Mandaloriane che trasformò il pianeta Malachor V in una planetoide desertico e privo di vita.

Preparativi[]

Dopo la Seconda Battaglia di Althir, Revan sapeva bene che i Mandaloriani erano in rotta ma non completamente sconfitti. Ormai sempre più preda del Lato Oscuro della Forza e con piani ben più ambiziosi in mente, il generale jedi decise che era arrivato il momento di concludere le Guerre Mandaloriane.

Egli fece schierare nel Sistema Malachor un'imponente flotta da combattimento costituita principalmente da soldati e ufficiali, la cui fedeltà nei suoi riguardi era dubbia o addirittura avversa e fece in modo che gli esploratori mandaloriani avessero dati sufficientemente incoraggianti per poter ardire un attacco. Quindi fece portare nella flotta, in assoluta segretezza, una super-arma chiamata Generatore di Masse Oscure, fulcro della trappola con cui sperava di annientare i suoi nemici.

Lo scontro[]

Come previsto da Revan, i mandaloriani attaccarono in forze, sperando di eliminare una volta per tutte lo stratega che li aveva messi alle strette; inizialmente essi stavano effettivamente avendo la meglio sulle forze repubblicane ma ben presto le sorti della battaglia si capovolsero: non solo Revan riuscì ad assaltare la nave ammiraglia della flotta mandaloriana e ad uccidere il loro leader, Mandalore il Definitivo, ma contemporaneamente le forze oscure di Malachor V agirono sui Revanchisti corrompendoli al lato oscuro e dando loro un potere e una furia tale da mettere in difficoltà le forze nemiche. Essi furono quindi costretto a cedere terreno ai repubblicani e a ripiegare sempre più verso l'orbita di Malachor V.

Non appena raggiunsero la posizione giunta, il fedele Generale Jedi, fece scattare la trappola, attivando la super-arma segreta: un vortice gravitazionale schiacciò le navi nemiche sulla superficie planetaria, coinvolgendo però anche numerose navi repubblicane. Pochissime navi scamparono a quel massacro e i mandaloriani sopravvissuti trasmisero immediatamente la loro resa incondizionata alla Repubblica Galattica

Conseguenze[]

  • Distruzione di Malachor V, che divenne inabitabile da qualunque razza senziente.
  • Diaspora dei Mandaloriani: molti tornarono nel Sistema Mandalore ma la gran parte si disperse su centinaia di mondi dell'Orlo Esterno diventando mercenari o banditi.
  • Revan e Malak si sbarazzarono di tutti i soldati e ufficiali a loro non completamente fedeli o sospettosi nei loro riguardi. Quindi, considerati eroi in tutta la Galassia, partirono per le Regioni Ignote, ufficialmente per dare la caccia ai resti della flotta nemica.
  • La morte di così tante creature in un solo istante, creò un Eco della Forza che costrinse il generale Jedi a staccarsi dalla Forza. Egl tornò quindi su Coruscant per essere giudicato dal Consiglio Jedi per le sue azioni.
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