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Collettivo Ombra | |
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Info generali | |
Tipo di organizzazione |
Cartello criminale |
Leader | |
Membri |
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Info storiche | |
Fondazione | |
Scioglimento | |
Altre info | |
Era/e |
Caduta della Vecchia Repubblica |
Affiliazione/i |
Il Collettivo Ombra è stato un cartello criminale fondato durante le Guerre dei Cloni dall'ex Signore dei Sith Darth Maul. Nel corso della sua esistenza ha riunito in tempi diversi quattro dei cinque sindacati criminali più potenti della galassia, il Sole Nero, il Sindacato Pyke, il Cartello Hutt e l'Alba Cremisi, supportati da organizzazioni politico-religiose paramilitari come la Ronda della Morte mandaloriana e i Figli della Notte dathomiriani. All'apice del suo potere è arrivato ad avere il controllo sul sistema di Mandalore e su una lega di 2000 sistemi indipendenti da esso influenzati, oltre ad una buona parte delle attività gestite dai sindacati criminali della galassia.
Fondato con l'obiettivo di conquistare il pianeta di Mandalore e di permettere a Maul di ottenere la sua vendetta su Obi-Wan Kenobi e Darth Sidious, il Collettivo Ombra ha riunito sotto di sè il Sole Nero, il Sindacato Pyke e il Cartello Hutt, tre delle organizzazioni criminali più potenti della galassia. Dopo la conquista di Mandalore, sul quale è stato imposto un regime militare guidato dalla Ronda della Morte, Maul è stato fatto prigioniero da Sidious. Questo ha comportato l'uscita degli Hutt dal cartello e una guerra tra il Collettivo Ombra e la Confederazione dei Sistemi Indipendenti, dalla quale ne è uscito fortemente indebolito. Successivamente il cartello è riuscito a rafforzarsi nuovamente e ha visto l'ingresso dell'Alba Cremisi. L'assedio di Mandalore e la conseguente sconfitta del regime supportato dal Collettivo Ombra hanno causato l'uscita del Sole Nero e dei Pyke, sancendone il definitivo scioglimento.
Storia[]
Fondazione[]
Dopo essere stati sconfitti dal maestro Jedi Obi-Wan Kenobi e dal pirata Hondo Ohnaka su Florrum, l'ex Signore dei Sith Darth Maul e il suo fratello e apprendista Savage Opress si sono ritrovati alla deriva nello spazio a bordo di un guscio di salvataggio. Ormai in punto di morte, sono stati casualmente rinvenuti da un'astronave della Ronda della Morte. Trasportati sulla luna di Concordia, sono riusciti a convincere il leader della Ronda della Morte, Pre Vizsla, a unire le forze per riconquistare il pianeta di Mandalore.
Per ottenere le risorse necessarie a portare avanti una guerra contro Mandalore, Maul ha scelto di reclutare alcuni dei più potenti sindacati criminali della galassia. Il primo a essere contattato è stato il Sole Nero. La nuova alleanza si è quindi recata su Mustafar, dove era situato il quartier generale del Sole Nero. Dopo aver ricevuto un secco rifiuto dai capi del sindacato, Maul ha ordinato a Opress di giustiziarli. A questo punto il capitano delle guardie Ziton Moj, rimasto il membro di più alto grado ancora in vita, si è ritrovato costretto ad accettare di unirsi all'alleanza. Dopo aver saputo quanto successo al Sole Nero, il Sindacato Pyke si è recato spontaneamente su Mustafar, offrendosi di unirsi anch'esso a Maul.
L'obiettivo successivo è stato il Clan Hutt. Recatisi su Nal Hutta, dove era situato il Gran Consiglio Hutt, Maul e la Ronda della Morte si sono visti rifiutare la proposta di alleanza. Dopo aver messo in fuga i cacciatori di taglie al servizio degli Hutt, si sono quindi recati al palazzo di Jabba su Tatooine, dove nel frattempo si erano rifugiati i leader del sindacato criminale. Qui, ormai senza via d'uscita, Jabba the Hutt ha accettato di unirsi all'alleanza. Era così nato il Sindacato Ombra, ed era pronto a portare la guerra su Mandalore.
L'obiettivo di Maul era quello di instaurare su Mandalore e sulla lega di 2000 sistemi neutrali da esso influenzati una dittatura autocratica guidata da Vizsla. Quest'ultimo avrebbe poi dovuto garantire la protezione ad un fitto sottobosco criminale guidato dall'ex Signore dei Sith. Il leader della Ronda della Morte, tuttavia, puntava a sbarazzarsi di Maul una volta preso il potere sul suo pianeta natale.
Conquista di Mandalore[]
Con l'obiettivo di non perdere l'appoggio del popolo mandaloriano, Maul ha orchestrato un astuto piano per favorire l'ascesa al potere di Vizsla. Inizialmente le forze dei sindacati criminali hanno attaccato Sundari, capitale di Mandalore, prendendo il controllo delle infrastrutture principali e uccidendo le guardie che provavano a respingerli. Questo ha gettato la popolazione nel caos. La Duchessa Satine Kryze, governante di Mandalore nota per le sue posizioni pacifiste, si è così improvvisamente ritrovata a far fronte a un improvviso dissenso. Sfruttando ciò, le forze della Ronda della Morte hanno raggiunto Sundari e messo in fuga i sindacati, fingendo l'arresto di alcuni dei loro membri.
Acclamato come un eroe dal popolo mandaloriano, Vizsla si è autoproclamato primo ministro, mettendo agli arresti Kryze. Ormai leader del suo pianeta, ha inoltre rotto il patto con Maul, facendo arrestare anche lui e Opress. L'ex Sith ha tuttavia sfruttato l'occasione per reclutare l'ex primo ministro Almec, da tempo in carcere per corruzione e cospirazione. Successivamente è evaso insieme a Opress e, sapendo che non si sarebbe potuto opporre per non contraddire le tradizioni mandaloriane, ha sfidato a duello Vizsla. La battaglia tra i due si è conclusa con la morte di quest'ultimo, mentre Maul è diventato il nuovo leader della Ronda della Morte.
Nonostante la maggior parte dei membri della Ronda della Morte abbiano accettato il comando di Maul, le Nite Owl, un sottogruppo guidato da Bo-Katan Kryze, sorella della Duchessa Satine ed ex braccio destro di Vizsla, si sono ribellate all'idea di un non mandaloriano alla guida di Mandalore e hanno iniziato una ribellione contro l'ex Sith, venendo di fatto costrette all'esilio. Almec ha succeduto Vizsla nel ruolo di primo ministro, pur essendo di fatto il fantoccio di Maul. La conquista di Mandalore era completata.
Guerra con i Separatisti[]
La rapida ascesa di Maul non era tuttavia passata inosservata al suo ex maestro Darth Sidious. Questo, temendo che l'ex allievo potesse trasformarsi in un rivale, si è recato personalmente su Mandalore per mettere fine al suo regno. Una volta giunto sul pianeta, ha sfidato a duello Opress e Maul, uccidendo il primo e facendo prigioniero il secondo. Trasportato nella Guglia, una fortezza militare controllata dalla Confederazione dei Sistemi Indipendenti situata sul pianeta Stygeon Prime, è stato liberato poco dopo da due guerrieri della Ronda della Morte inviati da Almec. Il gruppo si è quindi ricongiunto con le altre forze mandaloriane sulla luna di Zanbar, dove è stato attaccato dalle forze separatiste guidate dal Generale Grievous. Nella battaglia che ne è seguita entrambi gli schieramenti hanno subito enormi perdite, ma Maul è comunque riuscito a mettersi in fuga. Nel corso di questi eventi, inoltre, gli Hutt ne hanno approfittato per abbandonare il Collettivo Ombra.
Fuggito da Zanbar, Maul si è recato su Ord Mantell, dove ha incontrato i leader del Sole Nero e dei Pyke. Ai sindacati è stato ordinato di unirsi ai mandaloriani in una nuova battaglia con i Separatisti. A questi si è inoltre aggiunto un gruppo di Fratelli della Notte provenienti da Dathomir, pianeta natale di Maul. All'arrivo delle forze separatiste, guidate da Grievous e dal Conte Dooku, nuovo allievo di Darth Sidious, è scoppiata una feroce battaglia. Le forze del Sole Nero, dei Pyke e dei Fratelli della Notte sono rimaste sulla superficie di Ord Mantell per combattere le armate di droidi comandate da Dooku, mentre i mandaloriani, guidati da Maul, hanno ingaggiato una battaglia spaziale con le astronavi separatiste guidate da Grievous. Al termine della battaglia la vittoria di Maul è stata totale: le forze separatiste sono state decimate e sia Dooku che Grievous erano stati fatti prigionieri.
Venuti a sapere di quanto successo su Ord Mantell, i Jedi hanno lanciato un'investigazione per comprendere quanto successo. Una volta scoperto che Maul si era rifugiato in una vecchia fortezza della Ronda della Morte, i Jedi, coadiuvati dalle forze repubblicane, hanno deciso di attaccarla, consapevoli che la cattura di Dooku e Grievous avrebbe portato alla fine della guerra con i Separatisti. Nel caos che ne è seguito, Grievous è riuscito a fuggire, mentre Dooku ha accettato la proposta di Maul di unirsi a lui. I due sono poi riusciti a mettersi in fuga, riparando su Dathomir.
Una volta arrivato su Dathomir, Maul, consapevole del fatto che Dooku fosse in realtà ancora fedele a Sidious, lo ha portato al cospetto della Madre Talzin, la strega un tempo al comando delle Sorelle della Notte. Quest'ultima inizia ad operare un rituale sul conte, durante il quale gli sono state prelevate le energie vitali. Nel frattempo il Sole Nero e i Pyke, che avevano già perso Zanbar e Ord Mantell, si sono di nuovo ritrovati sotto attacco dei Separatisti e hanno più volte tentato di mettersi in contatto con Maul, senza però ricevere risposta. Sidious e Grievous, intanto, si sono infiltrati di nascosto su Dathomir e hanno raggiunto Maul e la Madre Talzin, iniziando con loro un duello. Nel frattempo i due sindacati criminali, non ricevendo risposta dall'ex Sith, hanno abbandonato il campo di battaglia e si sono dati alla fuga. La battaglia su Dathomir, invece, è terminata con la morte della Madre Talzin e con la fuga di Maul. Il Collettivo Ombra era in ginocchio.
Assedio di Mandalore[]
Nonostante la disfatta contro i Separatisti, il Collettivo Ombra è riuscito comunque a rialzarsi. Avendo mantenuto saldo il controllo su Mandalore, Maul è riuscito a convincere il Sole Nero e i Pyke a riunirsi a lui. Qualche tempo dopo, inoltre, anche l'Alba Cremisi è entrata a far parte dell'alleanza. Nel frattempo, tuttavia, le Nite Owl, guidate da Bo-Katan Kryze, pianificavano dal loro esilio di riprendere il controllo su Mandalore. Quest'ultima ha contattato l'ex Jedi Ahsoka Tano per ottenere il suo supporto nel piano. Tano ha a sua volta contattato i suoi vecchi maestri Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, che le hanno affidato un battaglione di cloni guidato dal Capitano Rex.
Le forze congiunte delle Nite Owl e della Repubblica hanno così attaccato Sundari, prendendone rapidamente il controllo e facendo prigioniero il primo ministro Almec. Nel frattempo, avendo ricevuto notizia che Maul si nascondesse nelle fogne della città insieme ad un piccolo gruppo di fedelissimi, Tano si è addentrata all'interno di esse. Qui ha scoperto che questa era in realtà una trappola architettata dal nemico. Il duello tra i due si è concluso con un nulla di fatto, dal momento che le truppe guidate da Rex sono intervenute per salvare l'ex Jedi.
Maul ha quindi radunato le ultime forze mandaloriane a lui fedeli per lanciare un ultimo disperato attacco contro gli invasori. È iniziata quindi un'ultima feroce battaglia tra i super commando mandaloriani e le forze congiunte delle Nite Owl e della Repubblica. L'obiettivo dell'ex Sith, che grazie alle sue visioni aveva già previsto la fine della Repubblica e l'ascesa di Darth Sidious, era in realtà quello di sfruttare il caos per fuggire da Mandalore, abbandonando il pianeta al suo destino. Ciononostante i suoi piani sono stati sventati da Tano, che lo ha sconfitto e arrestato. Maul riuscirà comunque a fuggire durante il trasporto verso Coruscant, grazie all'esecuzione dell'Ordine 66.
Scioglimento[]
La perdita di Mandalore ha causato il definitivo scioglimento del Collettivo Ombra. A seguito della sconfitta, infatti, il Sole Nero e i Pyke sono usciti dal cartello e sono tornati ad operare in maniera indipendente. Solo l'Alba Cremisi è rimasta sotto il controllo di Maul, che negli anni successivi l'ha governata nell'ombra, servendosi di signori del crimine locali. La Ronda della Morte, già pesantemente indebolita dai precedenti conflitti, si è frammentata in tante piccole fazioni spesso in guerra tra di loro. I Fratelli della Notte, già gravemente indeboliti dal massacro delle Sorelle della Notte, hanno dato asilo a Maul nel corso della sua latitanza durante l'epoca imperiale, ma si sono poi estinti prima del 4 BBY (presumibilmente massacrati dall'Impero).
Forze armate[]
La principale forza armata del Collettivo Ombra era rappresentata dai guerrieri mandaloriani della Ronda della Morte, supportati in caso di necessità da quelle dei sindacati criminali, in particolare Sole Nero e Pyke. Anche i Fratelli della Notte hanno per breve tempo supportato le forze del Collettivo durante la guerra con i Separatisti. In seguito alla conquista di Mandalore, i guerrieri mandaloriani più di valore sono entrati a far parte dei super commando mandaloriani, un corpo speciale d'elité fedelissimo a Maul che, pur uscendone sconfitto, ha avuto un ruolo fondamentale durante l'assedio di Mandalore.
Comparse[]
Star Wars: The Clone Wars - Ombre su Mandalore
- Tales of Villainy: The Hostage — Star Wars Adventures 3
Star Wars: The Clone Wars - L'ombra della ragione
Star Wars: The Clone Wars - Il senza legge
- Kenobi's Shadow — The Clone Wars: Stories of Light and Dark
- Darth Maul — Figlio di Dathomir 1
- Darth Maul — Figlio di Dathomir 2
- Darth Maul — Figlio di Dathomir 3
- Darth Maul — Figlio di Dathomir 4
Star Wars: The Clone Wars - Di nuovo insieme
- The Clone Wars: Stagione 7: Volume 1
Star Wars: The Clone Wars - Vecchi amici non dimenticati
Star Wars: The Clone Wars - L'apprendista fantasma
Star Wars: The Clone Wars - Sconvolgimento