
Han Solo mentre assiste ad una funzione del culto su Ylesia.
Il Culto dell'Uno e del Tutto era una gigantesca truffa ideata dagli Hutt del kajidic Besadii durante l'era dell'Impero Galattico.
Storia[]
Sfondo[]
Questa idea, nata nella mente del capoclan Aruk Besadii Aora, era quella di costruire un ritiro religioso sul pianeta Ylesia che avrebbe attirato migliaia di pellegrini umanoidi che soffrivano sotto il dominio imperiale e bramavano una vita migliore. Una volta lì, i pellegrini sarebbero stati costretti a raffinare spezie per circa un anno, presumibilmente per migliorare se stessi attraverso il duro lavoro. La spezia veniva poi esportata dai Besadii in tutta la galassia rappresentando la maggior parte delle entrate del kajidic negli anni precedenti la Battaglia di Yavin. Infine i pellegrini venivano venduti come schiavi, specialmente all'Impero Galattico. I migliori (o, secondo le parole di Jalus Nebl, "i più carini") sarebbero finiti a fare i ballerini o nei bordelli imperiali, mentre i più forti e tutti gli alieni sarebbero stati portati a Kessel.
Il fulcro della religione era un fenomeno noto come Esultanza. Questa era originariamente una caratteristica biologica usata dai maschi dei t'landa Til - una specie senziente imparentata alla lontana con gli Hutt e che abitavano sullo stesso pianeta natale - per attirare le femmine come rituale di accoppiamento. Tuttavia Aruk scoprì che anche molti umanoidi ne erano estremamente sensibili, reagendo come se fosse una forte droga. Realizzando il pieno potenziale dell'Esultanza, inviò un certo numero di t'landa Til in tutta la galassia come "missionari"; essi avrebbero rivelato il potere dell'Esultanza spacciandolo per un "dono divino" e invitato le persone a recarsi su Ylesia come "pellegrini".
Gli insegnamenti esatti della religione non sono chiari, facendo vagamente riferimento all'"Uno e al Tutto", forse riferendosi all'unità spirituale della galassia. Tuttavia, il significato preciso contava poco; per ammissione dello stesso Aruk, tutto ciò che aveva fatto è stato "inventarsi una dottrina, scrivere degli inni sacri e comporre qualche canto e litania" e combinarli con l'Esultanza per darle l'aspetto di una religione legittima.
Calare il sipario[]
La truffa di Ylesia fu scoperta per la prima volta da Han Solo nel 10 BBY, quando lavorò brevemente come pilota per i t'landa Til. Credendolo un individuo dalla mentalità forte e che fosse marcio quanto loro, al di sopra delle meschine preoccupazioni per il benessere dei pellegrini, il Venerabilissimo Gran Sacerdote Teroenza gli rivelò lui stesso la grande menzogna al suo nuovo pilota, vantandosi del suo genio e deridendo la stupidità della sua congregazione. Solo, tuttavia, era inorridito, soprattutto perché aveva sviluppato un'attrazione romantica verso uno dei pellegrini, una corelliana come lui di nome Bria Tharen; essendosi dotato in quel momento di un registratore, rivelato la verità a Bria e i due fuggirono da Ylesia, rubando lo yacht di Teroenza e la sua collezione di antichità, oltre ad (involontariamente) uccidere Zavval, l'inviato di Aruk.
Anche se la ci vollero anni per superare gli effetti di dipendenza dell'Esultanza, Bria era determinata a superarla, e altrettanto determinata a vedere l'operazione dei Besadii chiusa per sempre. A partire dal 5 BBY Bria Tharen, ora comandante dell'Alleanza Ribelle, diresse diverse operazioni contro le spedizioni di commercio di schiavi di Ylesia, liberando un certo numero di "pellegrini" e portandoli nei centri di riabilitazione. Poi, nello 0 BBY, guidò un poderoso attacco di commando ribelli, assistiti da Han Solo e altri contrabbandieri e in parte finanziati dai Desilijic, gli acerrimi rivali dei Besadii, a Ylesia, uccidendo i sacerdoti t'landa Til e distruggendo l'intera operazione.
Comparse[]
- The Paradise Snare (Prima comparsa)
- The Hutt Gambit
- Rebel Dawn
Fonti[]
- The Essential Chronology (libro del mondo reale)
- The New Essential Chronology
- Lords of Nal Hutta