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Dar'Nala | |
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Info biografiche | |
Descrizione fisica | |
Specie | |
Sesso | |
Colore occhi |
neri, rossi (Lato Oscuro) |
Colore pelle |
rossa |
Info cronologiche e politiche | |
Era/e | |
Affiliazione/i |
Dar'Nala era una femmina Togruta al servizio della Repubblica Galattica come Maestro Jedi durante la Grande Guerra Galattica contro l'Impero Sith. Durante la guerra, Satele Shan fu la sua padawan fino alla nomina a cavaliere jedi, avvenuta durante le ultime fasi del conflitto. Dar'Nala e Shan continuarono a lavorare insieme e furono scelte per rappresentare l'Ordine Jedi alla conferenza di pace su Alderaan nel 3653 BBY. La conferenza, organizzata dai Sith, era in realtà un modo per distrarre e attirare le forze della Repubblica lontano dal vero obiettivo dell'Impero: Coruscant, capitale della Repubblica.
Dopo l'attacco paralizzante dell'Impero su Coruscant, i delegati della Repubblica e i Jedi su Alderaan furono costretti ad accettare l'accordo di pace redatto dall'Impero, il Trattato di Coruscant. Dar'Nala si oppose fermamente alla firma del documento ma accettò il suggerimento del Gran Maestro Jedi Zym e del Senatore Paran Am-Ris. All'indomani della conferenza, Dar'Nala iniziò a cospirare segretamente con altri individui all'interno della Repubblica per porre fine alla pace e riaccendere la guerra con l'Impero Sith. A tal fine, il Jedi Togruta manipolò forze della Repubblica e dei Sith per farli combattere apertamente uno contro l'altro e allo stesso tempo cercava di riaccendere le rivalità tra le forze imperiali. Alla fine simulò la propria morte per poter operare in anonimato per un periodo di tempo, durante il quale organizzò l'assassinio di personaggi politici della Repubblica e la continuazione dei conflitti che ebbero inizio durante la Grande Guerra.
Le ultime intenzioni di Dar'Nala erano quelle di assassinare Darth Baras, il Signore dei Sith che redasse e presentò il trattato su Alderaan. Collaborò con il tenente Harron Tavus, il Cavaliere Jedi Fortris Gall e il mercenario Wookiee Dalborra per affrontare e uccidere Lord Baras nella Grotta di Cristallo su Dantooine. Il combattimento tra Dar'Nala e Baras venne interrotto da Satele Shan, che aveva seguito Tavus sul pianeta. Come risposta alla devozione della sua allieva nei confronti del Trattato, Dar'Nala tentò di uccidere Tavus, percependo i sentimenti di Shan nei confronti del tenente. Gall comprese finalmente l'oscura ossessione con la quale il maestro Jedi perseguiva i suoi obiettivi e impedì alla Togruta di commettere l'omicidio, mentre Dalborra la uccise spezzandole il collo.
Biografia[]
La Grande Guerra Galattica[]
Dar'Nala era una femmina Togruta vissuta durante il millennio tra le Vecchie Guerre Sith e le Nuove Guerre Sith . Ad un certo punto della sua vita fu identificata come sensibile alla Forza ed entrò nell'Ordine Jedi. Alla fine ottenne il rango di Maestro Jedi e prese come sua apprendista Satele Shan. Shan era la diretta discendente del leggendario Cavaliere Jedi Bastila Shan e Dar'Nala credeva che lei avesse un dono simile a quello della sua antenata. Shan raggiunse il rango di Cavaliere durante la Grande Guerra Galattica tra la Repubblica Galattica e il risorto Impero Sith, ma continuò a lavorare al fianco del suo maestro per tutto il resto del conflitto.
Negoziati di pace su Alderaan[]
La Grande Guerra Galattica coinvolse e devastò la Repubblica per quasi trent'anni. Con l'economia bloccata e con la continua diminuzione dei territori il Senato Galattico era sull'orlo della disperazione cercando una possibile tregua, la quale fu proposta dai Sith sotto forma di deliberazione di pace sul pianeta del Nucleo, Alderaan. Il Senato accettò l'offerta e Dar'Nala, Shan, Aryn Leener e Syo Bakarn furono selezionati per rappresentare l'Ordine Jedi durante l'incontro. I jedi accompagnarono la delegazione Repubblicana guidata dal Senatore Cereano Paran Am-Ris sul pianeta, con l'ordine di raggiungere una possibile tregua con l'Impero. All'insaputa di Shan, degli altri Jedi e di Am-Ris, Dar'Nala diede inizio a un piano per evitare ogni sorta di risoluzione di pace che l'incontro potesse raggiungere, avendo coltivato dentro di sé un profondo odio per i Sith durante tutto il corso della Guerra.
Dopo che la delegazione della Repubblica arrivò su Alderaan, Dar'Nala e Shan andarono alla sala conferenza e decisero dove prendere posto. Il maestro Jedi percepì l'agitazione del suo vecchio Padawan, quindi ricordò a Shan che se voleva diventare un maestro doveva rilassare la mente e imparare a pazientare. Shan concordò, tuttavia confidò al suo Maestro che lei non poteva ignorare la sua percezione, ossia che il Consiglio Jedi fosse ignaro di quale ulteriore motivo avesse spinto i Sith a proporre la pace. Mentre parlavano il Signore dei Sith Darth Baras e la delegazione imperiale arrivarono e le due fazioni iniziarono subito a discutere per la tregua. L'incontro fu interrotto poco dopo da un'urgente holotrasmissione per il senatore Am-Ris dalla capitale repubblicana, Coruscant. La trasmissione era da parte del Cancelliere Supremo della Repubblica che freneticamente sollecitò Am-Ris a interrompere l'incontro in quanto i Sith avevano invaso Coruscant e stavano perdendo tempo su quel pianeta. Dar'Nala e il resto della delegazione guardarono con orrore come il Supremo Cancelliere venne ucciso da Darth Angral, il Signore dei Sith che guidava l'assalto.
Shan attaccò Baras in risposta all'attacco a Coruscant. Il Signore dei Sith spiegò che la capitale repubblicana era tenuta in ostaggio e le negoziazioni su Alderaan sarebbero andate come l'Impero desiderava, senza che i Jedi si potessero intromettere. Dar'Nala dichiarò che la delegazione della Repubblica non avrebbe mai accettato le richieste dell'Impero, ma fu richiamata alla calma dal Senatore Am-Ris. Dar'Nala richiamò Shan e la delegazione si ritirò a discutere degli eventi. Erano impossibilitati a stabilire un contatto con qualunque autorità su Coruscant; Dar'Nala e Am-Ris durante la notte organizzarono un incontro con il Gran Mestro Zym via ologramma. Zym era lontano dalla capitale al momento dell'assalto, d'accordo con il senatore Am-Ris che senza alcuna notizia da Coruscant non potevano essere certi del danno che i Sith avevano inflitto sulla capitale. Fu deciso che la delegazione avrebbe accettato le richieste dell'Impero Sith e il Maestro Dar'Nala avrebbe chiesto scusa a Lord Baras per il comportamento di Satele Shan e il violento attacco del giorno precedente.
Le due fazioni ritornarono ai loro negoziati, quando Lord Baras presentò al Senatore Am-Ris il trattato di Coruscant, un editto per la pace tra la Repubblica e l'Impero fortemente a favore dei Sith, che non ebbe altra scelta se non accettare. La delegazione repubblicana firmò il trattato, la guerra finì e l'Impero Sith fu dichiarato vincitore.
Agire contro il Trattato[]
Le trame e la finta morte[]
Il controllo di Coruscant tornò in mano alla Repubblica; il Senato e l'Ordine Jedi si occuparono dell'economia del loro governo in modo che fosse conforme ai termini del Trattato. Altrove, Dar'Nala iniziò ad attuare il suo piano per distruggere la fragile pace che si era venuta a creare con il trattato, mettendo su una rete di persone all'interno dell'Esercito della Repubblica e dell'Ordine Jedi, per il solo desiderio di vedere la Repubblica combattere e sconfiggere i Sith. Durante questi preparativi, il Maestro Zym decise di assegnare a lei e a Shan il compito di visitare i territori dell'Orlo Esterno a bordo della nave da trasporto repubblicana Envoy e di monitorare il ritiro delle truppe dalla frontiera. I due Jedi vennero accompagnati nella loro missione dal droide protocollare SP-99, costruito e programmato dall'Impero Sith per monitorare le attività degli agenti della Repubblica e assicurarsi che aderissero del tutto al Trattato di Coruscant.
Prima di fare il salto nell'iperspazio per l'Orlo Esterno la Envoy visitò il settore Kuat tra il Nucleo dei pianeti. Durante la visita, Dar'Nala andò nelle stanze di Shan per parlare con lei degli ultimi avvenimenti: era infuriata per la loro missione che credeva fosse un modo del Gran Maestro Zym di tenerle lontane dalla gestione delle attività di risposta al Trattato. Shan, che era molto più a suo agio in quella situazione, invitò il suo Maestro alla calma, ma venne interrotta quando Dar'Nala percepì una presenza fuori dagli alloggi. Il Maestro Jedi accese la sua spada laser e scattò fuori dalla porta, trovando semplicemente SP-99 che stava ascoltato la loro conversazione. Sia il droide che Shan ricordarono a Dar'Nala che era semplicemente la sua programmazione monitorarli, ma lei si infuriò comunque. Alla fine non distrusse il droide, in quanto sarebbe stata una chiara violazione del Trattato, limitandosi a lasciare Shan da sola pensando di trovare un momento migliore per poterle parlare in privato.
Dar'Nala passò il resto del suo viaggio sul ponte di comando. Mentre stavano passando attraverso il settore Kuat la Envoy incontrò un incrociatore da guerra imperiale sotto il comando del capitano Sivill dell'Armata Sith. Sperando di farlo passare come un atto d'aggressione contro la Repubblica, Dar'Nala diede ordine all'Envoy di fare fuoco sull'incrociatore. Sivill rispose al fuoco e poi preparò una squadra per abbordare il trasporto della Repubblica. Dar'Nala incontrò il gruppo sul ponte dell'Envoy e finse di opporre resistenza alla cattura del Capitano Sivill. In realtà il Maestro Jedi aveva come piano quello di farsi prendere come ostaggio così da poter accedere all'incrociatore Sith e dare a Shan l'opportunità di scappare e dire alla Repubblica che l'Impero aveva "attaccato". Dopo che Dar'Nala fu intrappolata con una rete elettrificata Shan arrivò sul ponte, ma rapidamente fuggì al comando del suo maestro di informare il Consiglio Jedi della violazione del trattato da parte dei Sith.
Shan e SP-99 fuggirono dalla Envoy grazie a un guscio di salvataggio mentre Dar'Nala fu portata sull'incrociatore e messa in una gabbia di forza nel centro detenzione della nave. Mentre era imprigionata venne interrogata e torturata più volte da Sivill, deciso a sapere per quale motivo avesse violato il trattato e avesse attaccato il suo incrociatore. Dar'Nala, con l'intenzione di seminare discordia tra i Sith, si rifiutò categoricamente di ammettere di aver dato l'ordine di attaccare, invece insinuò che furono i superiori del Capitano Sivill ad aver ordinato di dare inizio al conflitto tra le due navi e che la stava torturando per il puro piacere di farlo, per il suo desiderio sadico di vedere il dolore del Maestro Jedi. Sivill non si fece influenzare dalle sue parole e rispose sottoponendola a prolungate folgorazioni tramite il campo di tortura della gabbia di forza.
Sivill lasciò il centro di detenzione dopo aver torturato Dar'Nala. Con il capitano lontano, il maestro Jedi venne avvicinato da Braden, un cacciatore di taglie anche lui prigioniero a bordo dell'incrociatore. Dalla sua cella Braden commentò di non avere mai visto nessuno sopravvivere a tante scariche elettriche e chiese a Dar'Nala perché non avesse risposto alle domande di Sivill. La togruta disse di non aver risposto perché conosceva la verità dietro l'attacco, ma Braden la contraddisse dicendo che la verità avrebbe fatto poco se Sivill l'avesse uccisa. Come risposta Dar'Nala usò la forza per disattivare il campo che teneva prigioniero il cacciatore di taglie e lo reclutò per fargli da messaggero. Braden domandò perché non avesse liberato se stessa ma Dar'Nala gli rispose che era troppo debole dopo la tortura subita e lei non sarebbe mai stata in grado di lasciare la nave viva. Il cacciatore di taglie accettò di portare il suo messaggio a Shan e al Maestro Zym. Il messaggio consisteva nel racconto (inventato) di come Dar'Nala fosse riuscita a capire dai pensieri di Sivill che l'attacco all'Envoy fosse stato ordinato da Lord Baras.
Braden partì per svolgere la missione che gli era stata affidata, lasciandosi dietro Dar'Nala ad affrontare l'ira di Sivill. Il capitano capì che dietro la fuga di Braden vi fosse Dar'Nala, quindi chiamò dal centro detenzione il Wookiee Dalborra. Sivill spiegò a Dar'Nala che la pena per chi aiutava i prigionieri a evadere è la morte e l'esecuzione dello Jedi sarebbe stata affidata a Dalborra, come Braden a sua volta sarebbe diventato la preda del wookiee. Dar'Nala tentò di ragionare con Dalborra e convincerlo a non ucciderla ma il wookiee eseguì lo stesso gli ordini di Sivill e attivò il campo elettrificato della gabbia di Dar'Nala. Il campo mandò una forte scarica elettrica al corpo di Dar'Nala lasciandola apparentemente morta.
La togruta finse la sua morte e alla prima occasione fuggì dalla nave. Essendo stato testimone oculare dell’avvenuta esecuzione, Sivill era convinto che Dar'Nala fosse morta e mandò una trasmissione ai suoi colleghi per riportare la morte del maestro jedi. La trasmissione fu intercettata dalle forze della Repubblica che la riportarono al Maestro Zym, che a sua volta informò Satele della presunta esecuzione del suo maestro. Mentre l'intera galassia la credeva morta, Dar'Nala proseguì con i suoi obiettivi. Si era unito alla sua missione anche il Cavaliere Jedi Fortris Gall, che aveva combattuto su Balmorra durante la Grande Guerra Galattica. D'accordo con il piano di Dar'Nala, Gall continuò a istigare alla violenza le forze repubblicane e imperiali su Balmorra nonostante il trattato. La jedi togruta usò i suoi poteri della Forza per controllare la mente di Dalborra, il wookiee che apparentemente l'aveva uccisa.
Sotterfugi nella Repubblica[]
Le sue prime intenzioni erano quelle di mettere a tacere Sivill, la cui morte non avrebbe fatto altro che aumentare le fiamme della discordia tra i Sith. Dar'Nala preparò delle bombe da piazzare sul suo shuttle, da far detonare solo una volta atterrato sul pianeta sacro dei Sith, Korriban. L'attentato fu un successo e spinse il guerrafondaio Darth Angral a sostenere che quella fosse la prova che la Repubblica stesse già violando il trattato. Le affermazioni di Angral portarono Baras a credere che il suo compagno Signore dei Sith avesse orchestrato l'attentato al fine di dare più credibilità alla sua posizione anti-trattato. I sith iniziarono ad avere lotte intestine, mentre Dar'Nala portava avanti il suo piano organizzando il prossimo assassinio ai danni della Repubblica. Lo jedi corrotto inviò Dalborra su Coruscant, dove il wookie commise un atto di terrorismo: bombardò buona parte della Torre del Senato nel tentativo di uccidere un buon numero di senatori che si erano dichiarati fedeli al trattato nonostante le continue aggressioni imperiali.
Dar'Nala era convinta che questi senatori fossero infiltrati imperiali che lavoravano nella Repubblica per indebolirne il governo e in modo che l'Impero potesse controllarlo meglio. Il bombardamento alla torre fu un successo specialmente perché avvenne in concomitanza con l’ assassinio del comandante dell’esercito repubblicano Gin Lesl e del Grande Maestro Zym. Entrambi gli eventi inizialmente furono riconosciuti come attentati imperiali, mentre invece quest'ultimo era il risultato del tentativo di Braden di consegnare il messaggio di Dar'Nala a Zym.
Gli eventi su Coruscant rinforzarono i dubbi riguardo alla lealtà dell’Impero sul trattato e incoraggiarono alcuni, come il Maggiore Repubblicano Dael su Dantooine, a continuare a combattere i Sith. Nel tentativo di calmare la situazione su Dantooine, il senatore Am-Ris mandò Satele Shan, Fortris Gall e il tenente Harron Tavus a convincere Dael a ritirarsi. Gall, agendo sotto gli ordini di Dar'Nala, incoraggiò Dael a continuare la battaglia, decisione appoggiata anche da Tavus. Visto che Tavus condivideva la visione della coalizione di Dar'Nala, Gall conferì con la togruta e i due accettarono il tenente nel loro piano. Dar'Nala, Gall e Dalborra preparano l'incontro con Tavus mentre su Korriban un altro piano di Dar'Nala andava a segno: il tentativo di assassinio ai danni di Lord Baras. L'assassino questa volta era un sith, il che portò Baras a credere che fosse Angral che tentava di eliminarlo.
Fallimento su Dantooine[]
Dar’Nala, Gall e Tavus si incontrarono ai resti della sede dell’Enclave Jedi su Dantooine, dove spie
imperiali e repubblicani fedeli al trattato non avrebbero potuto ascoltare. Tavus era sorpreso di vedere Dar'Nala poiché credeva che fosse stata uccisa, ma il maestro jedi rassicurò il tenente dicendo che le voci sulla sua morte erano solo meri strumenti per attuare i suoi piani. All’inizio Tavus prese gli obiettivi di Dar'Nala come un tradimento ma lei fu in grado di calmarlo e spiegargli la sua posizione e le sue preoccupazioni riguardo le vere motivazioni dei sith dietro il trattato. Alla fine Gall e Dar'Nala riuscirono a convincere Tavus ad unirsi alla loro causa e insieme a Dalborra iniziarono a muoversi per portare il piano verso la fase finale: l'assassinio di Lord Baras.
Con il Signore dei Sith fuori dai giochi la coalizione anti-trattato avrebbe potuto incolparlo per le violenze e gli omicidi mentre la guerra tra Repubblica e Impero tornava ad accendersi. Nel frattempo Darth Baras, sopravvissuto al primo tentativo di assassinio, si confrontò con Darth Angral e insieme i due giunsero alla conclusione che Dar'Nala fosse ancora viva e che stesse istigandoli alla violenza. Anche se nessuno dei due si fidava dell’altro, decisero di andare su Dantooine e insieme confrontarsi con lo jedi e ucciderlo. Dar'Nala, appreso ciò, insieme al suo piccolo gruppo di cospiratori si diresse verso la grotta di cristallo su Dantooine per incontrare i Signori dei Sith. All'interno della grotta Dar'Nala, Tavus, Dalborra e Gall scoprirono Baras e Angral con un piccolo contingente di soldati. Le due fazioni si combatterono l’un l’altra, Dar'Nala duellò con Baras mentre Tavus combatteva con Angral, Gall e Dalborra ingaggiarono battaglia con i soldati. Lo scontro fu brevemente interrotto dall’arrivo di Satele Shan che aveva seguito Tavus nella grotta. Dar'Nala scaraventò Baras contro la parete della caverna usando la Forza per poi spiegare alla sua ex-apprendista quali fossero i suoi obiettivi e la implorò di unirsi alla battaglia.
Insieme Dar’Nala e Satele duellarono con Baras mentre il Signore dei Sith cercava di allontanarsi dal massacro. Durante il combattimento riuscì a separarsi da Shan ma Dar'Nala continuava ad attaccare. Baras spiegò a entrambe che la battaglia stava mostrando il vero proposito del trattato: dimostrare l'ipocrisia dell'Ordine Jedi. Dar'Nala fu scaraventata via dal sith con una scarica di fulmini di Forza ma ordinò a Shan di continuare ad attaccare, tuttavia la giovane jedi si rifiutò sapendo che continuando a seguire il piano di Dar'Nala stava dimostrando che il Sith aveva ragione. Shan ordinò a Tavus, che ormai aveva preso il sopravvento su Angral, di lasciare il Signore dei Sith vivo. Assistere al suo piano che falliva portò Dar'Nala a dichiarare Tavus e Shan traditori e decise di punire la giovane jedi tentando di uccidere il tenente, poiché poteva sentire l’affetto che legava Satele a Tavus.
Tavus fu salvato da Fortris Gall che bloccò l'attacco di Dar'Nala con la sua spada laser. Come punizione il maestro Jedi buttò Gall a terra e ordinò a Dalborra di ucciderlo. Dalborra, che era riuscito a liberarsi dal controllo mentale di Dar'Nala, le lanciò un potente pugno sul viso causandole sanguinamento, seri danni fisici e infine la morte. Shan controllò il corpo del suo maestro mentre Dalborra si diede alla fuga e Lord Angral si preparava a riprendere la battaglia. Con il loro capo morto, Gall e Tavus seguirono l'esempio di Shan ritirandosi dalla grotta lasciando lì il corpo di Dar'Nala.
Gli obiettivi di Dar'Nala di rompere il Trattato non furono mai realizzati e il documento rimase valido per gli anni futuri. L'esperienza di Shan nell’aver contribuito alla sconfitta del suo maestro e nell’aver preservato la pace le permise di ottenere un posto nell’Alto Consiglio Jedi e un posto come Gran Maestro dell'Ordine.
Comparse[]
- The Old Republic: Deceived
- Star Wars: The Old Republic: Threat of Peace (Prima comparsa)
- Star Wars: The Old Republic (Voce nel codex)