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Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Nuova Repubblica.Il soggetto di questo articolo appare nella Era del Nuovo Ordine Jedi. Il soggetto di questo articolo appare nella Era Legacy.

DarthCaedus
Jacen Solo / Darth Caedus
Info biografiche
Pianeta di origine

Coruscant

Nascita

9 ABY

Morte

41 ABY

Descrizione fisica
Specie

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1,79 m

Colore capelli

Marroni

Colore occhi

Marroni

Info cronologiche e politiche
Affiliazione/i
Maestri
Apprendisti

Figlio di Han Solo e Leia Organa, Jacen Solo era un Cavaliere Jedi che si dimostrò cruciale nello sconfiggere gli Yuuzhan Vong e nel proteggere La Galassia durante la Guerra degli Yuuzhan Vong. Nipote di Darth Fener, Darth Caedus era un Signore dei Sith che andò contro la sua famiglia e i suoi amici, tradendo i suoi principi e guidando l'Alleanza Galattica che una volta proteggeva in un regno di terrore mentre tentava di portare ordine e stabilità in una galassia divisa. Il desiderio di Solo era di proteggere la galassia e la sua volontà di raggiunger il suo scopo a qualunque costo fu la causa che portò la sua caduta ai Sith.

Biografia[]

Infanzia[]

Oltre a sua sorella, Jaina, Jacen aveva un fratello, Anakin Solo. Jacen era nato durante il termine della crisi Thrawn, ed era stato promesso come premio a Joruus C'baoth in cambio della sua lealtà verso l'ammiraglio Thrawn.

Durante la giovinezza, Jacen venne lasciato con la sorella su mondi sicuri, per essere protetti dall'Impero che era di nuovo sotto il governo di Palpatine risorto. Han e Leia decisero che sarebbe stato meglio tenere la famiglia unita. Lui e la sorella vennero controllati da Chewbacca, C-3PO e da Winter. Quando i due raggiunsero l'anno e mezzo di età, nacque nel frattempo Anakin Solo.

Qualche tempo dopo Jacen riuscì a difendere lo zio Luke Skywalker che era stato reso privo di sensi dalle azioni dello spirito del Signore Oscuro dei Sith Exar Kun. Nessuno degli studenti poté vedere lo spirito separato dal corpo di Luke eccetto Jacen. Luke guidò Jacen per difendere il corpo dai predatori e il bambino, di soli due anni, riuscì anche a prendere e usare la spada laser di Skywalker.

Addestramento Jedi[]

All'età di 13 anni Jacen si recò con la sorella al Praxeum di Luke per addestrarsi nelle vie della Forza. Riuscì a sviluppare una affinità e sensibilità verso la natura e la Forza Vivente. Poteva comunicare istintivamente con gli animali. Lui e la sorella si fecero amici uno Wookiee, Lowbacca, che era il nipote di Chewbacca, e una Strega di Dathomir, la principessa guerriera Tenel Ka. In breve tempo Jacen imparò molte tecniche Jedi e partecipò a molte missioni.

Secondo Imperium[]

Nell'esplorazione della giungla circostante, Jacen, Jaina, Tenel Ka e Lowbacca scoprirono un TIE Fighter distrutto del periodo della Battaglia di Yavin. Jaina decise di installare una iperguida e di sistemarlo per renderlo operativo. Jacen e Jaina vennero catturati dal pilota del TIE, Qorl, che era rimasto nella giungla per 19 anni. Tenel Ka e Lowie riuscirono a fuggire e a tornare al Praxeum. Qorl costrinse i due a lavorare al TIE fighter, e in seguito il pilota scoprì cosa era accaduto all'Impero Galattico.

Qorl scoprì l'Accademia dell'Ombra, una zona di addestramento per Jedi Oscuri, che era sotto il comando di uno degli studenti falliti di Luke Skywalker, Brakiss. L'accademia era affiliata con un movimento imperiale chiamato Secondo Imperium che rifiutava di riconoscere il trattato di pace firmato tra l'Imperial Remnant e la Repubblica. I tre giovani Jedi venner portati all'Accademia per essere addestrati come Jedi Oscuri, rinchiusi in celle.

Durante la prigionia, Jacen imparò una importante lezione. Il giovane Jedi desiderava da tempo di costruire una spada laser, ma scoprì quanto fossero pericolose e quanta saggezza e maturità serviva per usarne una. Jacen riuscì a liberarsi dalla sua cella usando una gemma Corusca proveniente dalla Stazione GemDiver di Lando Calrissian. Dopo aver liberato Lowbacca e la sorella procedettero con il sabotaggio dei sistemi di sicurezza dell'Accademia dell'Ombra. Nel frattempo giunsero Luke Skywalker e Tenel Ka, che affrontarono i leader della Accademia, Brakiss e Tamith Kai. Luke sconfisse Brakiss e Tenel ferì Tamith al ginocchio, permettendo così ai giovani di rubare una nave imperiale e fuggire assieme a loro nell'iperspazio. I gemelli Solo, Lowbacca e Tenel Ka ritornarono a Coruscant per una vacanza e ritrovarono il giovane amico d'infanzia Zekk. Zekk era stato preso come allievo all'Accademia dell'Ombra che aveva scoperto il suo potenziale prima dei gemelli. Zekk diventò il Cavaliere Oscurissimo dell'accademia e dovette combattere diverse volte contro Jacen e Jaina. I gemelli raggiunsero quindi la maturità necessaria per costruire le proprie spade laser.

Ciò che aveva imparato Jacen non lo aveva invece Tenel Ka, che per tenersi al passo con gli amici costruì in fretta una spada laser. Usò un cristallo imperfetto e la lama andò in cortocurcuito durante un incontro di allenamento con Jacen. La sua spada passò attraverso l'aria dove la lama di Tenel si era spenta, e le tagliò accidentalmente il braccio sinistro. Nonostante Tenel la prese bene, Jacen ne fu profondamente colpito.

I compagni Jedi arrivarono su Kashyyyk, il pianeta natale di Lowbacca dove la sorella Sirrakuk stava per intraprendere un rituale Wookiee. In breve arrivarono le forze del Secondo Imperium, guidate da Zekk, che attaccarono la città di Thikkiiana, un centro di esportazione di tecnologia per computer. I quattro allievi Jedi sconfissero gran parte delle forze Imperiali; Jaina affrontò il giovane Zekk nei bassi livelli del pianeta, ricoperti di giungla. Zekk non si sentiva di combattere contro i propri "amici" e invece li avvertì di stare lontano dall'obiettivo successivo dell'Imperium, il Praxeum.

I quattro Jedi tornarono in fretta al Praxeum mettendo in allarme gli Jedi rimasti. Una flotta dell'Imperium si affacciò sui cieli di Yavin IV, rilasciando legioni di stormtrooper e Jedi Oscuri. I gemelli, con l'aiuto degli amici all'accademia, riuscirono a sconfiggere l'Accademia dell'Ombra e il Secondo Imperium, mettendo fine alla minaccia per i Jedi e la Repubblica.

Alleanza delle Diversità[]

In seguito alla sconfitta del Secondo Imperium, i gemelli Solo aiutarono a ricostruire l'Accademia e continuarono il loro addestramento Jedi. Zekk rifiutò di usare la Forza di nuovo e diventò un cacciatore di taglie.

Raynar Thul venne a sapere che suo padre Bornan Thul - un mercante e barone - era sparito durante un viaggio per tenere una conferenza con Nolaa Tarkona, il Twi'lek leader della Alleanza delle Diversità, una organizzazione fanatica aliena che si proponeva di punire gli umani per le crudeltà inflitte dll'umanocentrico Impero Galattico. Noola Tarkona era la sorella di Oola, la schiava di Jabba the Hutt. Essendo una Twi'lek l'organizzazione aveva la sua base su Ryloth. Quando Nolaa venne a sapere che Bornan era scomparso, piazzò una taglia consistente su di lui.

Jacen e Jaina viaggiarono verso il sistema Alderaan per cercare nella cintura di asteroidi che un tempo era il pianeta Alderaan. I gemelli atterrarono su un asteroide deserto. Vennero sorpresi da Boba Fett, che aveva preso l'identità falsa di Ailyn Vel. Fortunatamente per loro, Zekk arrivò a salvarli; ma rifiutò di ritornare all'accademia.

Nella ricerca di Bornan Thul, i gemelli Solo si unirono a Raynar Thul, Tenel Ka e Lowbacca. Nolaa Tarkona aveva cercato di raggruppare più sostenitori possibile in tutta la Galassia. Lowbacca fece l'errore di lasciarsi convincere dal compagno Wookiee Raaba e di unirsi all'alleanza.

Zekk salvò Bornan dai cacciatori di taglie e capì il motivo per cui era sparito. Bornan aveva incontrato una fabbrica su un asteroide sconosciuto che conteneva delle scorte di batteri venefici creati dal Generale Evir Derricote circa 20 anni prima. Nolaa Tarkona, che conosceva l'ubicazione dell'asteroide, aveva intenzione di rilasciare una piaga mortale contro tutti gli umani. Pensando che Lowbacca conoscesse solo la facciata pubblica dell'alleanza, i gemelli Solo arrivarono su Ryloth ma vennero arrestati dalle autorità locali e messi a lavorare nelle pericolose miniere ryll di Ryloth. Lowbacca venne a sapere che l'Alleanza lo aveva ingannato attraverso Raaba e si rivoltò contro di loro, aiutando i suoi amici a fuggire.

Luke richiese che una squadra di ispezione venisse mandata su Ryloth per investigare sulla aggressione della Alleanza. Bornan, Raynar, Zekk, Jacen e Jaina Solo, Tenel Ka, e Lowbacca radunarono dell'esplosivo e si recarono presso la fabbrica per distruggerla. Mentre ebbero quasi finito di piazzare le cariche le navi dell'Alleanza si mostrarono per combatterli. Bornan si sacrificò per evitare che la malattia pericolosa per gli umani si diffondesse e disse a Raynar di andare via dall'asteroide.

La flotta di Han Solo sconfisse la flotta nemica. Nolaa Tarkona riuscì a fuggire ma morì su un asteroide lontano a causa di una malattia mortale per i Twi'lek. Su Ryloth l'ultimo conflitto si risolse in maniera pacifica, in quanto i Twi'lek si convinsero della bontà del patto di collaborazione offerto dagli umani. Questo mise fine all'Alleanza delle Diversità e a una possibile minaccia al Nuovo Ordine Jedi e alla Repubblica. Zekk decise di entrare al Praxeum per addestrarsi come Jedi.

L'invasione degli Yuuzhan Vong[]

Luke prese quindi Jacen e Anakin come allievi personali. Jacen era in disaccordo con le interpretazioni della Forza da parte di Luke, ma le differenze erano anche maggiori quando si confrontava con Anakin.

Jacen partecipò alla guerra contro gli Yuuzhan Vong, ma aveva ancora dubbi riguardo la posizione degli Jedi nella Guerra. Dopo la disastrosa battaglia di Fondor Jacen cercò di smettere di partecipare ai conflitti; ma quando Leia Organa venne catturata da Tsavong Lah, il Maestro di Guerra degli Yuuzhan Vong, Jacen riuscì a sconfiggerlo attaccando con sorprendente ferocia e a scaraventarlo fuori da una finestra; da allora Jacen ritornò in prima linea e gli Yuuzhan Vong bollarono gli Jedi come eretici e come esseri inferiori da spazzare dalla Galassia.

Vergere[]

Quando Jacen venne catturato dai Vong, essi lo misero a disposizione di Vergere, una Jedi del Vecchio Ordine che aveva vissuto per molto tempo tra gli alieni. Jacen venne messo tra un gruppo di schiavi che prendevano ordine da un dhuryam, che era una forma avanzata di yammosk. Jacen capì che poteva percepire i Vong nella Forza, e usò la cosa a suo favore per scappare su Coruscant. Vergere svelò il suo piano e Jacen venne torturato per molti mesi, finché non cedette e colpì i suoi torturatori (e Vergere) con una ondata di fulmini. Dopo aver parlato con ciò che avrebbe potuto essere il fantasma di Anakin Solo, Vergere gli parlò nel suo appartamento chiedendo se era ancora uno Jedi oppure se era passato al Lato Oscuro. Nom Anor parlò al ragazzo offrendogli la spada laser di Anakin in cambio della sua conversione alla religione Vong. Jacen accettò - mentendo. Ganner Rhysode, che aveva fatto parte della squadra Myrkr, giunse su Coruscant dopo aver sentito che Jacen era vivo. Ganner venne ucciso mentre Jacen riuscì a convincere il Mondo Cervello a sabotare la Vong-formazione di Yuuzhan'tar. Vergere aiutò Jacen a fuggire da Coruscant, dicendo ad Anor che Jacen era il più pericoloso degli Jedi, ed era collegato alla fine della Guerra degli Yuuzhan Vong.

Jacen e Vergere tornarono su Mon Calamari, dove Jacen si riunì alla famiglia. Durante la battaglia di Ebaq IX, Jacen salvò Jaina, e Vergere si sacrificò per salvare il ragazzo e uccise i Guerrieri Vong sulla luna.

Fine della Guerra[]

Quando emerse la Alleanza Galattica, Jacen accompagnò lo zio Luke Skywalker nelle Regioni Ignote per trovare una soluzione al problema posto dagli Yuuzhan Vong. Assieme riuscirono a sventare una invasione dell'Imperial Remnant da parte degli alieni e scoprirono l'esistenza del pianeta vivente Zonama Sekot.

Negli ultimi mesi di conflitto Jacen aiutò a riconquistare Coruscant, dove uccise Onimi, il vero Supremo Signore degli Yuuzhan vong, in uno scontro con la Forza. Jacen raggiunse un livello di Forza superiore a quanto avesse mai fatto prima, che gli causò un invecchiamento fisico. Dopo la guerra, Jacen decise di passar del tempo assieme ad altra gente che usava la Forza.

Alleanza degli Jedi[]

Quarant'anni dopo la Battaglia di Yavin, Jacen e il cugino Ben Skywalker vennero mandati in missione per scoprire una fabbrica illegale di missili sul pianeta Adumar. La missione terminò con successo ma fece scoppiare problemi a livello politico, che resero possibile una frammentazione della giovane Alleanza Galattica. Per evitare una conseguenza pericolosa l'Alleanza preparò molte forze militari per riportare ordine sui mondi ribelli. Corellia venne scelto come obiettivo in cui iniziare a riportare ordine.

Diviso tra le due famiglie, i Solo e gli Jedi, Jacen scelse di rimanere con lo zio Luke Skywalker, dalla parte della Alleanza Galattica. Quando i Corelliani lanciarono un contrattacco iniziò un pesante conflitto armato. Con l'ombra oscura che si stava proiettando su tutto e con l'Alleanza che, agli occhi dei cittadini, stava diventando un Impero, Jacen decise di trovare la luce al termine di questo tunnel oscuro, e seguì una scia di indizi misteriosi che lo portarono ad un incontro particolare.

Assieme a Ben Skywalker e Nelani Dinn, una femmina Jedi che era attratta da lui, Jacen seguì una donna di nome Brisha Syo su un asteroide, il nascondiglio di Darth Vectivus. Syo rivelò di essere in realtà Lumiya, una Sith che un tempo aveva conosciuto suo nonno, Anakin Skywalker. Lumiya rivelò a Jacen la vera identità di Vergere e i suoi scopi, e il giovane vide in una visione molte cose che confermarono ciò che la donna stava dicendo: solo accettando gli insegnamenti Sith Jacen avrebbe potuto fermare una guerra distruttiva che avrebbe coinvolto tutta la Galassia. Dopo aver combattuto una visione oscura di Luke, e dopo aver visto sé stesso come possibile futuro Signore Oscuro dei Sith, Jacen uccise Nelani quando provò ad arrestare Lumiya, e il ragazzo accettò di diventare l'apprendista della Sith. Lasciarono l'asteroide per iniziare l'adderstramento e per cercare un allievo per Jacen; la scelta sarebbe stata Ben (che Lumiya riteneva troppo indottrinato nelle vie Jedi) oppure un'altra persona.

Curiosità[]

Timothy Zahn originalmente aveva pensato di usare il nome "Jasen" invece di "Jacen", ma l'editrice alla Bantam, Betsy Mitchell, suggerì di cambiare la "s" in "c" per rendere un effetto meno anni '80.

Comparse[]

  • The Last Command (Prima comparsa)
  • Star Wars: Dark Empire
  • Jedi Academy Trilogy
  • The Crystal Star
  • Star Wars: Union
  • Young Jedi Knights
  • New Jedi Order
  • Dark Nest Trilogy
  • Betrayal
  • Bloodlines
  • Tempest
  • Exile
  • Sacrifice
  • Inferno
  • Fury
  • Revelation
  • Invincible

Fonti[]

  • From Heir to Last Command In viaggio per la Forza Jacen Solo all'inizio della sua cerca. Con la guerra finita, Jacen decise di assentarsi dall'Ordine Jedi ed intraprendere un viaggio per scoprire di più sul grande mistero della Forza. La guerra l'aveva particolarmente segnato e sentiva pertanto che scoprire di più sulla Forza lo avrebbe aiutato a ritrovare sé stesso.

Inizialmente Jacen conobbe gli Aing-Tii, manipolatori del tempo, ed imparò da Tadar'Ro, insegnandogli una tecnica che gli permetteva di catapultare la propria coscienza nel passato e nel futuro per farne esperienza e poterli toccare con mano. Jacen tentò di usare questa tecnica per tornare indietro nel tempo e salvare suo fratello Anakin, scoprendo però che poteva solo rivivere il passato, non cambiarlo.

Durante la sua permanenza con gli Aing-Tii, Jacen volle avere contatto anche con i misteriosi Camminatori della Mente, misteriosi abitanti dell'antica costruzione celestiale, la Stazione Sinkhole, che utilizzavano un'oscura tecnica per proiettare la propria coscienza in quello che definivano "oltre le ombre" e avere così, secondo loro, una visione più profonda della Forza. Jacen apprese questa tecnica, nota come Cammino della Mente, ma rifiutò il sapere supremo offerto dalla Pozza della Conoscenza. Sul Trono del Bilancio vide però il futuro: un oscuro figuro seduto su un trono scintillante e attorniato da discepoli. La rivelazione lo turbò molto e lo convinse a proseguire la sua ricerca.

Jacen visitò dunque i Jensaarai, una setta di utilizzatori della Forza devoti al Potentium, ma il suo comportamento li offese e ben presto il Jedi li lasciò per fare visita alle Streghe di Dathomir, le quali lo criticarono a loro volta perché egli pretendeva di impossessarsi delle loro conoscenze senza però abbracciare il loro credo.

Dopo un viaggio nelle Regioni Ignote, dove conobbe la Catena Infuocata e gli Stregoni di Rhand, Solo approdò su Dorin per apprendere le vie dei Saggi Baran Do, venendo istruito da Koro Ziil. In cambio della conoscenza per predire il pericolo ed estendere i propri sensi, Jacen insegnò a Ziil ad usare la spada laser.

Ultima tappa del viaggio di Jacen fu presso i Fallanassi, praticanti della Bianca Corrente, nome con qui questi maghi identificavano la Forza. Mentre veniva addestrato da Akanah Norand Goss Pell, Jacen udì una misteriosa chiamata dalle Regioni Ignote, che si tramutò ben presto in una supplica di aiuto avvertita attraverso la Forza. Benché Pell sentisse che in lui mancava la luce necessaria per abbandonare l'apprendistato, Jacen decise di partire comunque.

La crisi del Nido Oscuro[]

Dopo aver viaggiato a lungo, Jacen sentì un richiamo attraverso la Forza, e seguì la sorella nelle Regioni Ignote corsa in aiuto degli insettoidi Killik contro una forza d’invasione Chiss. Ritornò nello spazio dell'Alleanza dopo che i suoi genitori e i suoi zii andarono a riprenderli assieme agli altri Jedi che avevano risposto al richiamo.

Jacen poi si diresse verso l’Ammasso di Hapes per chiedere alla sua vecchia amica e amata Tenel Ka di assisterlo nella risoluzione del conflitto Chiss/Killik, convinto che la flotta potesse fungere da cuscinetto fra i due contendenti e portarli poi ad una soluzione pacifica. Ella obbedì inviando una flotta di Dragoni da Battaglia hapani per proteggere i Killik. Tuttavia, Raynar rivelò a Jaina che Jacen era divenuto molto più potente persino della mente collettiva dei Killik, dubitava quindi sul fatto che Jacen potesse essere sotto controllo mentale quando aveva fatto la richiesta. Una delle tante abilità che aveva appreso durante i suoi viaggi era quella del “percorrimento di flusso”, che gli permetteva di manipolare il tempo e i destini delle persone sia passati che futuri.

Jacen Solo, la sorella Jaina e lo zio Luke Skywalker all'epoca della crisi con i Killik.

Questa impressionava e preoccupava i Maestri Jedi, i quali credevano che il potere di controllare il destino fosse troppo pericoloso da gestire per chiunque. Fu in questo periodo che Tenel Ka diede alla luce sua figlia Allana, la quale fu poi attaccata dai Gorog. Jacen respinse l’attacco con successo e mise al sicuro sua figlia. Posseduto da una inquietante paura che a Tenel Ka o alla piccola fosse fatto del male, Jacen usò la Forza per gettare la notta di Tenel Ka (la mandante dell’attacco) in uno stato comatoso. Immediatamente dopo, ebbe una visione di guerra senza fine che avrebbe distrutto la galassia, con i Killik nel cuore di essa. Determinato a salvare la figlia e la galassia da questa visione, decise di provare a provocare i Chiss affinchè distruggessero i Killik. Ma provocando una guerra, alcuni credettero che avesse aiutato la sua visione ad avverarsi. Jacen rivelò più tardi che la sua visione non rivelava chi fosse colui che avrebbe fatto scoppiare il conflitto, supportando la teoria che fu proprio lui a dare inizio alla guerra senza fine.

La ragione che stava dietro all’idea di attacco preventivo di Jacen era di impedire alle forze Chiss di iniziare una guerra secondo i loro metodi: e per un certo verso ebbe successo. Jacen in questo modo impedì un assalto genocida da parte dei Chiss per sterminare i Killik. Fu in grado di disturbare i loro tentativi di creare e rilasciare un’arma biologica contro i Killik. Ma, nonostante i tentativi del giovane Solo, la guerra si diffuse fino a coinvolgere anche l’Alleanza Galattica, quando le forze Killik cercarono di dominare le razze insettoidi dell’Alleanza. Sotto consiglio di Jacen però, i Jedi riuscirono a impedire tutti gli attacchi, eccetto uno rivolto alle riserve di bacta alleate.

Luke Skywalker iniziò a rispettare Jacen alla pari di un saggio e abile maestro, provocando la costernazione dei pari rango di Jacen. Luke iniziò a seguire i suoi consigli così tante volte, che gli diede ascolto persino quando Jacen gli disse che non era pronto per affrontare Lomi Plo, la Regina Oscura dei Gorog. Jacen sentì che i dubbi e le paure di Luke avrebbero reso Lomi Plo invisibile a lui. Jacen aiutò Luke a dominare alcuni dei suoi dubbi in merito alla morte di sua madre, e poi lo accompagnò ad affrontare Lomi Plo. Durante il duello, le preoccupazioni di Jacen trovarono riscontro, quando Luke esitò per un momento e permise ai dubbi di entrare nella sua mente.

Questo permise a Lomi Plo di bloccarlo, rendendolo incapace di qualsiasi movimento. In quell’istante, Jacen venne gravemente ferito dalla stessa Lomi Plo, mentre il giovane cercava di salvare Mara Skywalker. Un colpo preciso sparato da Mara spinse via Lomi Plo, così Mara potè occuparsi delle ferite di Jacen. Mentre i due si trovavano in un centro medico, Jacen insegnò a Luke a non fuggire dalle sue paure e dal suo dolore, ma ad accettarli ed abbracciarli. Fu tramite questa conoscenza che Luke fu in grado di eliminare i suoi dubbi e sconfiggere la Regina Oscura. Questo, assieme alla cattura di Raynar Thul, mise fine alla minaccia Killik ed alla Guerra dello Sciame.

Il nuovo Signore dei Sith[]

Tensioni a Corellia[]

Jacen all'inizio della crisi corelliana.

Jacen tornò quindi stabilmente a Coruscant ed intraprese l'addestramento di suo cugino Ben Skywalker. Al contempo continuò la sua relazione con Tenel Ka e naturalmente anche il rapporto con Allana, benché fossero entrambi tenuti assolutamente segreti.

La situazione galattica cominciava a surriscaldarsi nuovamente. I Cinque Mondi guidati da Corellia stavano apertamente sfidando l'Alleanza. Jacen e Ben furono inviati in missione su Adumar per ispezionare le fabbriche di armi qui presenti, scoprendo che effettivamente Corellia stava violando le norme alleate. Per impedire che i Cinque Mondi potessero continuare la loro sfida, Jacen e Ben vennero inviati in una nuova missione per disattivare la Stazione Centerpoint. Qui i due vennero attaccati dalle guardie di Thrackan Sal-Solo, Capo di Stato di Corellia, che si trovava a bordo della stazione. Ignorando le guardie, Jacen inseguì Sal-Solo, ricevendo una visione: se non lo avesse ucciso subito, la Galassia e la sua stessa famiglia avrebbero sofferto. Prima di poter completare la missione, però, Sal-Solo fuggì, ma Ben riuscì a disattivare la stazione.

Jacen fu successivamente assegnato alla sicurezza dei negoziati fra il Primo Ministro dei Cinque Mondi, Aidel Saxan, ed il Comandante Supremo dell'Alleanza, l'Ammiraglio Gilad Pellaeon. Nonostante la presenza di svariati Jedi, Saxan fu assassinata e Pellaeon sfuggì per poco alla morte. Jacen e Ben cominciarono così ad indagare sui mandanti.

Jacen dovette gestire svariate situazioni di crisi nel periodo immediatamente successivo. Prima protesse un gruppo di ostaggi dall'attacco suicida del folle dottor Movac Artisser, lasciandolo morire anziché tentare di dissuaderlo, convinto che la morte di uno per la salvezza di tanti era un sacrificio fattibile. Quindi dovette salvare la figlia di un importante uomo d'affari rapita dalla Lega di Liberazione Logistica Lorrd.

Caduta nelle tenebre[]

Lumiya, la Maestra Sith di Jacen.

Una volta fatto ritorno, Jacen scoprì che l'Alleanza aveva arrestato Brisha Syo, considerata una complice dell'attentato a Saxan e Pellaeon. Ella disse ai Jedi che un misterioso Signore dei Sith si nascondeva in un asteroide nel sistema MZX32905. Jacen, Ben e Nelani Dinn cercarono questo Signore dei Sith nelle grotte, ma Ben venne tramortito e Jacen, al contrario, dovette combattere e distruggere un'apparizione malvagia di Luke Skywalker. Quindi, Syo si rivelò essere in realtà Lumiya, ex apprendista di Darth Vader.

Lumiya, che era stata educata anche da Vergere, voleva convertire Jacen al lato oscuro non per renderlo malvagio, ma per permettergli di portare la pace nella Galassia. Ella era infatti convinta che solo un nuovo Signore dei Sith avrebbe potuto mettere fine al caos imperante. Dinn tentò di opporsi e insistette che Lumiya doveva essere arrestata; sorprendentemente, ella accettò. Confuso, Jacen sondò il futuro alla ricerca delle varie possibilità e vide solamente due opzioni: in una, la Galassia soffriva; nell'altra, gli Skywalker vivevano felici ma Dinn moriva su un asteroide. Comprendendo che doveva compiere un atto efferato in nome del bene superiore, Jacen assassinò Dinn e accettò di apprendere le vie dei Sith.

C'era ancora molto da fare prima che Jacen potesse diventare un Signore dei Sith a tutti gli effetti. Egli decise dunque di fare ritorno su Coruscant, ma prima modificò la memoria di Ben, facendogli credere che avevano combattuto un semplice Jedi Oscuro e che questi aveva ucciso Dinn.

Scalata al potere[]

Si trattava ora per Solo di consolidare, o meglio di crearsi una posizione nell'Alleanza. Il suo acceso sostegno verso il governo dell'Alleanza lo allontanò da suo padre, Han, che era simpatizzante per la causa corelliana, ma almeno lo portò alle attenzioni del Capo di Stato Cal Omas.

Jacen cominciò così ad avvicinarsi ad Omas, nonché alla sua consigliera militare, l'Ammiraglio Cha Niathal. In particolare, dopo un attentato al Capo di Stato, propose ed ottenne la creazione di una nuova unità antiterrorismo, che si concretizzò nella Guardia dell'Alleanza Galattica, a capo della quale Omas ed il Senatore G'vli G'Sil (presidente del Consiglio di Sicurezza dell'Alleanza Galattica) vollero proprio Jacen, promosso così a colonnello. Poco dopo, contrario alla fondazione della Guardia, Pellaeon rassegnò le dimissioni da Comandante Supremo e venne sostituito proprio da Niathal, permettendo a Solo di avere una valida alleata a capo delle forze armate.

La GAG (nella quale Jacen reclutò pure Ben) si rivelò ben presto una polizia spietata e al di sopra della legge. Compiendo frequenti raid nei quartieri corelliani di Coruscant, Solo arrestò numerosi cittadini corelliani nel tentativo di costringere gli altri ad abbandonare il pianeta. L'efferatezza della GAG stupì anche Omas, ma Solo riuscì a mandare un chiaro messaggio, condiviso dal resto del governo alleato: nessuno poteva sfidare l'Alleanza Galattica. La GAG riuscì anche ad arrestare la cacciatrice di taglie Ailyn Vel, figlia di Boba Fett; durante l'interrogatorio, egli tentò di sondarle la mente, ma finì solo per ucciderla.

Successivamente Solo convinse Niathal ad accettare il blocco di Corellia, precedentemente rifiutato da Omas. Inoltre ottenne il comando delle squadriglie di caccia che sarebbero state presenti nel blocco, e si trovò nuovamente a lavorare fianco a fianco con sua sorella Jaina, che era comandante della Squadriglia Rogue. Durante la missione Jacen ingaggiò e distrusse un caccia corelliano, facendo sì che il blocco si trasformasse in un vero e proprio incidente militare.

Una volta tornato su Coruscant, Jacen fu affrontato da Luke, che impose di poter decidere sul coinvolgimento o meno di Ben nella GAG e che rivelò di avere avvertito che Lumiya era su Coruscant. Jacen infatti, temendo che la sua nuova Maestra avrebbe nutrito sentimenti di vendetta nei confronti di Luke, l'aveva introdotta segretamente sulla capitale per notare la sua reazione, rimanendo soddisfatto vedendo che non covava rancori. Nel contempo, di nascosto da Luke, Jacen continuò a studiare le azioni di Anakin Skywalker, determinato a seguirne l'esempio senza però ripeterne gli errori.

Fatto ritorno su Corellia per seguire il blocco, Jacen scoprì che si stava assemblando una flottiglia di navi filo-corelliane per sfidare l'operazione militare dell'Alleanza. Quando una nave tentò di forzare il blocco, Solo la attaccò, ma questa lo costrinse a fuggire, rispondendo al fuoco. Jacen ordinò a Jaina di distruggerla, ma questa rifiutò; Jacen pertanto trasmise l'ordine al resto della flotta e sottopose la sorella alla corte marziale per aver rifiutato l'ordine di un ufficiale superiore.

Poco dopo, Leia contattò Jacen, dicendogli che Han si era accordato con Fett, il quale avrebbe ucciso Thrackan Sal-Solo, ma chiedeva in cambio di poter vedere sua figlia. Jacen dovette confessare che era morta, e Han gli disse esplicitamente non riconoscerlo più.

Eroe galattico[]

Il nuovo Signore dei Sith sorge.

Essere un Sith, disse Lumiya durante uno dei loro incontri, richiedeva il sacrificio di una vita che si amava. Jacen temette subito che Lumiya avesse scoperto di Tenel Ka e Allana, e si convinse che non avrebbe mai potuto fare loro del male. Ben presto però dovette rassegnarsi all'idea di sacrificare Tenel Ka per il bene superiore della Galassia, al fine di non ripetere quello che era stato uno degli errori principali di Anakin: cedere ai suoi attaccamenti personali e perdere di vista il bene.

Quando Jacen scoprì di un piano per assassinare Tenel Ka, si mobilitò subito per salvarle la vita. Collegando il piano a ribelli corelliani, egli approntò la sua nave ammiraglia, l'Anakin Solo, e partì per Hapes. Qui trovò il Millennium Falcon e, in possesso di informazioni false che vedevano i suoi genitori implicati nel piano, ordinò di fare fuoco sul vascello, che riuscì però a sopravvivere. Quanto fu preoccupante per i Jedi che erano con lui, però, fu il fatto che non ebbe alcun rimorso nel dare l'ordine.

Nella battaglia che ne seguì, Jacen fu alla testa della flotta dell'Alleanza contro le forze fedeli al Consiglio d'Eredità, il gruppo ribelle che voleva assassinare Tenel Ka per imporre una Regina Madre che si alleasse a Corellia. Lo scontro vide la vittoria dell'Alleanza e Jacen fu acclamato come un eroe galattico, nonché salvatore del Consorzio Hapano. Inoltre scoprì che i suoi genitori non erano implicati nell'assassinio, e la famiglia poté così ricongiungersi.

Potere supremo[]

Il periodo successivo vide Jacen acquisire sempre maggior potere tanto come Sith quanto nell'Alleanza Galattica. La sua connessione alla Forza era più forte che mai e gli permetteva anche di nascondere completamente la sua presenza, occultandosi nella Forza stessa, un tratto che preoccupava non poco gli altri Maestri Jedi, Luke compreso.

Visto ormai come il leader delle forze dell'Alleanza contro la Confederazione, Jacen fu incaricato di condurre le trattative con l'eroe di guerra Wedge Antilles, passato dalla parte di Corellia, e di dirigere le forze alleate nella Battaglia di Corellia — che vide però la fine del blocco — e nella Battaglia di Gilatter VIII, sfuggendo ad una trappola tesa da Turr Phennir, nuovo comandante militare corelliano.

Quando continuava a tormentare Jacen era il sacrificio che doveva compiere per diventare un autentico Maestro Sith. Esclusa Tenel Ka, egli ipotizzò che potesse trattarsi di uno dei suoi genitori, ma tentennò quando Lumiya gli chiese se gli voleva davvero bene. L'altro "candidato" fu Ben, ma ancora una volta non riusciva ad esserne certo. La sua Maestra lo rimproverò spesso per essere troppo analitico e non badare accuratamente alle proprie emozioni.

Jacen continuò anche la sua scalata ai vertici dell'Alleanza. Con il pericolo corelliano ormai sradicato da Coruscant, trasformò la GAG in un organo di controspionaggio, assicurandosi maggior potere. Inoltre utilizzò il droide HM-3 per redigere emendamenti e leggi che concessero a lui e Niathal poteri speciali d'emergenza per gestire meglio la crisi; grazie a ciò, Jacen scoprì che Omas stava progettando di concludere delle trattative con il Primo Ministro di Corellia Dur Gejjen: la Confederazione avrebbe accettato la pace, ma Solo e Niathal andavano "rimossi". Jacen contattò immediatamente l'Ammiraglio, ed i due concordarono della necessità di agire rapidamente.

Alla riunione, Ben (su ordine di Solo, che voleva vendetta per il tentativo di assassinio contro Tenel Ka) assassinò Gejjen, ma Omas riuscì a fuggire. Nel contempo, Jacen passò un nuovo emendamento che permetteva alla GAG di arrestare il Capo di Stato qualora questo fosse stato percepito come un ostacolo per il proseguimento del conflitto. In tal modo, non appena fece ritorno, Jacen arrestò Omas accusandolo di attentare alla sicurezza dell'Alleanza. Niathal, sfruttando la propria autorità, proclamò sé stessa e Jacen Capi di Stato Congiunti.

Il sacrificio compiuto[]

Darth Caedus.

Poco dopo il colpo di stato, Solo accolse un gruppo di manifestanti in protesta e assicurò loro che il suo mandato sarebbe stato assolutamente temporaneo, e Niathal fece lo stesso con il Senato; il loro carisma gli permise di conquistare le simpatie del mondo politico e anche di molti cittadini. Felice che le cose andassero per il verso giusto, Jacen decise di permettersi un viaggio ad Hapes per ritrovare la sua amante e sua figlia; mentre faceva rapporto a Lumiya, fu sentito da Ben, che avvertì Mara Jade. Questa confrontò Jacen, dicendogli di essere disposta a perdonarlo, ma Solo finse innocenza e partì comunque, ignaro di essere seguito.

Mentre partiva, fu attaccato da Mara, a sua volta contrattaccata da Lumiya e costretta ad un atterraggio su Kavan. Solo atterrò a sua volta e fu attaccato da Mara, decisa a mettere fine alla sua caduta nel lato oscuro. Realizzando che proprio lei era il sacrificio che doveva compiere, Jacen combatté con valore e la uccise colpendola con un dardo avvelenato. Mentre moriva, realizzò di avere compiuto il primo passo verso la pace galattica. Lui e Lumiya si ritirarono su Ziost, dove la Maestra Sith accettò di fingere di essere responsabile della morte di Mara per allontanare i sospetti dal suo ormai ex apprendista.

Una volta tornato su Coruscant, Jacen comprese che il vero sacrificio era stato perdere l'amore e il rispetto di Ben. Finalmente libero, Jacen assunse il nuovo nome di Darth Caedus, Signore Oscuro dei Sith.

Guerra ai Jedi[]

Impegnato a consolidare il suo potere, Solo scelse un'apprendista, Tahiri Veila, che introdusse al suo Ordine Sith, quindi si impegnò ad eliminare i suoi nemici, tanto quelli interni quanto quelli esterni. Prima ingannò Ben, facendo sì che uccidesse Omas dopo avergli passato informazioni truccate per cui l'ex Capo di Stato era responsabile della morte di Mara. Quindi assegnò una poderosa flotta a difendere Kuat, rifiutando però l'aiuto della flotta hapana, temendo che ciò avrebbe sguarnito la sua amata. I suoi veri avversari però erano i Jedi: Luke aveva smesso di fidarsi di lui e si era recato su Kashyyyk nel tentativo di ottenere il sostegno degli Wookiee contro il Capo di Stato.

Caedus partecipa ai funerali di Mara Jade.

Caedus ordinò un attacco al Praxeum Jedi di Ossus, quindi si recò immediatamente su Kashyyyk con la Quinta Flotta e, dichiarati i Jedi traditori, ordinò agli Wookiee di cederli a lui. Il rifiuto degli Wookiee e l'arrivo della Confederazione diede inizio alla battaglia; nel contempo, Caedus mise Ben in un Abbraccio del Dolore a bordo dell'Anakin Solo, sperando di riuscire a convertirlo. Luke riuscì però ad abbordare l'ammiraglia e a liberare Ben; i due fuggirono, non prima però di avere ferito Caedus ed avergli sottratto la spada laser. Poco dopo, Tenel Ka sopraggiunse lì con la flotta hapana e, assistendo alla distruzione portata dall'Alleanza, si schierò dalla parte dei Jedi. Deluso e amareggiato, nonché valutando l'impossibilità strategica di vincere la battaglia, Caedus ordinò la ritirata.

La battaglia ebbe forti ripercussioni. Caedus fece rapire Allana, tenendola con sé su Coruscant, e ciò costrinse Tenel Ka a ritirare le proprie forze dalla Coalizione Jedi e ad isolarsi nel Consorzio; persino un tentativo di salvataggio guidato dai Maestri Kyle Katarn e Valin Horn fallì. Caedus lavorò strenuamente per elaborare nuovi piani strategici che gli permettessero di vincere la guerra, costruendo al contempo una nuova spada laser dalla lama rossa, ma costantemente braccato da feroci assassini bothan. L'unica a restare al suo fianco fu sua madre, Leia, che però cercò di dissuaderlo dal continuare a percorrere il lato oscuro.

Caedus accettò di incontrarsi con Sandras Koyan, capo del governo corelliano, in un luogo neutrale per discutere la resa, ma la riunione si rivelò essere una trappola e sorprendentemente i Corelliani rivelarono che la Stazione Centerpoint era ancora attiva, tanto che questa sparò contro la Seconda Flotta dell'Alleanza Galattica, distruggendone buona parte. Allana fu colpita dalla risonanza di tutte quelle morti e gli disse, infuriata, di odiarlo; ma non appena Jacen le confessò di essere suo padre, la bambina si calmò.

Poco dopo però un gruppo d'attacco Jedi riuscì ad infiltrarsi sulla nave, recuperando Allana e fuggendo. Caedus fu infuriato quando apprese di ciò e arrivo persino a strangolare con la Forza il Tenente Patra Tebut che gli portò la notizia. Quest'atto si diffuse rapidamente per la flotta, producendo paura e disprezzo e portando all'ovvia "assonanza" con Darth Vader.

Il nuovo imperatore[]

Caedus considerò che il suo prossimo bersaglio doveva essere Fondor, al fine di impedire alla Confederazione di usare i suoi vasti cantieri navali. Aveva però bisogno del muscolo militare dei Resti dell'Impero e pertanto si presentò al Consiglio dei Moff con una generosa offerta: Bilbringi e Borleias in cambio del loro aiuto. I Moff più avidi di potere condivisero immediatamente il piano e cominciarono a vedere in Caedus l'alba di un nuovo impero; il Grand'Ammiraglio Gilad Pellaeon invece, benché contrario dovette accettare a sua volta, su pressione dei Moff e di Veila, che Solo aveva inviato come "ambasciatrice" a Bastion.

Dopo avere partecipato ad una missione di ricognizione su Fondor che lo vide quasi essere catturato dai Jedi, Caedus diresse la flotta principale al pianeta insieme a Niathal e Pellaeon, dopo che i tre ebbero accettato di accogliere la resa di Fondor per evitare vittime civili. Caedus diede inizio ad uno spietato bombardamento delle città del pianeta finché il Presidente Shas Vadde non si arrese; a questo punto Niathal ordinò il cessate il fuoco, ma Caedus la ignorò totalmente e riprese il bombardamento. Niathal lo disconobbe e ordinò alla sua flotta di schierarsi a difesa di Fondor; Pellaeon ordinò alla flotta imperiale di fare lo stesso, ma venne assassinato da Veila ed i Moff, già d'accordo con Caedus, si schierarono dalla parte del Signore dei Sith. Solo l'arrivo della Flotta Irregolare del Maw di Natasi Daala, dei Mandaloriani e delle forze della Coalizione Jedi lo costrinsero alla ritirata.

L'ultimo duello.

Una volta tornato su Coruscant, Caedus si presentò come un eroe e denunciò il "tradimento" di Niathal, proclamandosi unico Capo di Stato e assumendo i pieni poteri mediante lo scioglimento del Consiglio di Sicurezza. Inoltre tentò di consolidare la propria autorità sui Moff, progettando di riunire Alleanza ed Impero in un unico regime da lui governato. Vista la resistenza dei Moff, Caedus intervenne nella Seconda Battaglia di Roche al fianco dell'Impero per mostrarsi come il loro salvatore ed ottenere la loro fiducia. Una volta scoperto che la Coalizione si nascondeva a Shedu Maad, Caedus lasciò Roche e si recò lì, deciso a mettere fine alla guerra.

Benché il Moff Lecersen volesse rilasciare un nanovirus per sterminare la famiglia reale di Hapes, Caedus si oppose risolutamente, temendo che ciò avrebbe ucciso Allana. Quindi liberò Isolder, catturato dall'Impero, e tentò di farlo fuggire, ma il Principe temeva che si trattasse una trappola per fargli portare il nanovirus alla flotta; sapendo che non avrebbe mai potuto convincerlo a scappare, allora, Caedus lo uccise.

Nel corso della battaglia, Jaina abbordò l'Anakin Solo e affrontò Caedus. I due duellarono a lungo e con ferocia, ma alla fine Jaina riuscì a mozzare un braccio del Signore Oscuro e a spezzargli una gamba. Mentre la sorella attaccava per infliggerli il colpo di grazia, Caedus comprese che avrebbe potuto colpirla a sua volta e portarla con sé nella tomba; anziché farlo, contattò Tenel Ka tramite la Forza, avvertendola che Allana era in pericolo per via del nanovirus. A questo punto si ripristinò il legame con sua sorella, ma Caedus morì poco dopo. Ciò portò però Jaina a comprendere che, nei suoi ultimi momenti, forse era risorto Jacen Solo.

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