La Distruzione di Alderaan, conosciuta anche come la Battaglia di Alderaan e dai superstiti Disastro, si verificò nello 0 BBY per volontà del Gran MoffWilhuff Tarkin e portò alla totale annichilazione del pianeta insieme a tutti i suoi abitanti.
Con l'acuirsi della Guerra Civile Galattica, Palpatine decise di sbarazzarsi del Senato Imperiale, ormai nettamente schierato con i ribelli, ordinandone lo scioglimento fino al rientro della crisi. Il controllo della galassia passò sotto le responsabilità dei governatori locali che avrebbero dovuto usare qualsiasi mezzo per garantire l'ordine e la pace. In quest'ottica, Tarkin propose all'Imperatore di dare una dimostrazione pubblica alla galassia delle conseguenze cui si sarebbe andato incontro appoggiando la Ribellione. Palpatine venne convinto dalle sue argomentazioni e approvò la distruzione di Alderaan.
Distruzione[]
Non appena la Morte Nera fu a portata di tiro, aprì il fuoco su Alderaan, senza nemmeno evacuare la locale guarnigione imperiale. Il superlaser della stazione da battaglia frantumò lo Scudo planetario alderaaniano e si abbatté sulla superficie: in pochi millisecondi il pianeta si disintegrò e 1.999.940.000 di senzienti vennero uccisi. L'evento generò un Eco della Forza che venne avvertito chiaramente da tutti gli utilizzatori della Forza.
Conseguenze[]
La distruzione di Alderaan fallì nel suo obiettivo psicologico. La distruzione di un mondo pacifico, paradisiaco e membro fondatore della Repubblica Galattica provocò indignazione e orrore in gran parte dei Mondi del Nucleo. I goffi tentativi di copertura della propaganda imperiale, che tentò di scaricare la colpa sui ribelli, irritò e disilluse molti cittadini. Anziché garantire la pace nei sistemi più lontani, la distruzione di Alderaan, li convinse a schierarsi con la ribellione. La caduta dell'Impero Galattico era cominciata.