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Il soggetto di questo articolo è considerato canonico. Il soggetto di questo articolo appare nella Era Pre-repubblicana.Il soggetto di questo articolo appare nella Era dell'Ascesa dell'Impero.

Son
Figlio
Informazioni biografiche
Pianeta di origine
  • Pianeta di Abeloth (Originario)
  • Mortis (Di adozione)
Nato/a

Prima del 1.000.000 ABY

Morto/a

21 BBY, Mortis

Descrizione fisica
Sesso

Maschio

Altezza
  • 2,2 m (forma umana)
  • 4,79 m (forma gargoyle)
Colore occhi

Rossi

Colore pelle

Bianca

Informazioni cronologiche e politiche
Era/e
Affiliazione/i
  • Gli Eletti
  • Lato Oscuro della Forza

Il Figlio era un maschio guardiano della Forza che risiedeva nel regno eterno di Mortis con la sua famiglia, il Padre e la Figlia. Appartenendo a una famiglia di esseri che possedevano un'unica connessione con la Forza, il Figlio era la personificazione del Lato Oscuro, mentre la sorella rappresentava il Lato Chiaro. Loro padre mantenne in equilibrio i delicati rapporti tra i figli, fino a quando le crescenti infermità non lo costrinsero ad attirare il Cavaliere Jedi Anakin Skywalker su Mortis, sperando che il Prescelto prendesse il suo posto. Il Figlio, che risentiva dell'autorità del Padre, desiderava ardentemente fuggire nella grande galassia - uno scopo che sia il Padre che la Figlia erano determinati a impedire. Intrigato dal potere del Prescelto, il Figlio vide in Skywalker la possibilità della sua liberazione da Mortis, e, più importante, cercò di portare il giovane Jedi al Lato Oscuro. Corrompendo la Padawan di Skywalker, Ahsoka Tano, il Figlio costrinse maestro e apprendista a sfidarsi in un duello, mentre lui, nello stesso momento, era impegnato a combattere contro la sorella. Fino a quel momento il potere del Figlio nella Forza era cresciuto con il Lato Oscuro, permettendogli di superare il Padre. Cercando di uccidere il Padre con il Pugnale di Mortis, causò, inavvertitamente, la morte della sorella.

Il successivo tentativo di corrompere Skywalker riuscì; come risultato dei poteri del figlio, Skywalker vide un'immagine del suo futuro come Signore dei Sith Darth Fener - un futuro caratterizzato dalla caduta dell'Ordine Jedi e dall'ascesa al potere di Darth Sidious; il massacro degli Youngling e la morte di sua moglie, Padmé Amidala; e il suo fatidico duello su Mustafar con Obi-Wan Kenobi, che si sarebbe risolto nella costruzione di Fener come Sith, che è più una macchina che un uomo. Sopraffatto dalla rivelazione del suo destino, Skywalker accettò l'offerta del Figlio di un'alleanza, nella speranza di cambiare il futuro e di portare una fine alle Guerre dei Cloni. Il Padre, però, interferì con i piani dei suo figlio, con la cancellazione della visione dalla memoria di Skywalker. Poco dopo, il Padre prese la sua stessa vita con il Pugnale, rendendo il figlio vulnerabile alla lama della Spada Laser di Skywalker, che lo uccise definitivamente.

Biografia[]

Origini[]

Il Figlio era un individuo maschio della enigmatica specie dei guardiani della Forza, e membro della famiglia conosciuta come gli Uni. Era il figlio del patriarca della famiglia, il Padre, e fratello della Figlia. Il Figlio era un'ambizioso utilizzatore della Forza e, come gli altri reggenti della Forza, era un potente sensitivo della Forza. Diversamente dalla sorella, il Figlio era allineato con il Lato Oscuro della Forza, vivendo come l'incarnazione dell'egoismo.

Il Padre cercò di mantenere l'equilibrio nella forza dopo aver realizzato che i suoi figli avrebbero potuto strappare via il tessuto dell'universo e, insieme, gli Uni si ritirarono nel mondo di Mortis, nello Spazio Selvaggio. Lì, abbandonando il mondo materiale, il Padre era in grado di controllare sia il Figlio che la Figlia. Dopo che il Figlio e la sua famiglia ebbero adottato Mortis come loro casa, poco rimase di conosciuto sulla loro esistenza.

Mentre Mortis funse sia da santuario che da prigione per la famiglia, si credeva che il regno fosse il punto di origine della Forza stessa, fungendo da condotto per tutte le cose connesse con esse; questo permetteva al Padre di sorvegliare l'equilibrio nella forza per tutta la galassia. Durante questo periodo, il Figlio diventò impaziente di prendere il posto del Padre, e continuò a cedere al fascino del Lato Oscuro. Quando il Padre seppe che il Prescelto, una profetizzata leggenda Jedi, era stato trovato, fece la sua mossa per portarlo su Mortis, ciò incuriosì sia il Figlio che la Figlia.

Le Guerre dei Cloni[]

La ricerca del Prescelto[]

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Il Figlio, dopo essere apparso nelle vesti di Shmi Skywalker Lars, si rivela ad Anakin Skywalker nel Monastero del Padre

Per poter attirare il Cavaliere Jedi, Anakin Skywalker, che si crede essere il Prescelto, a Mortis, il Padre inviò un segnale di soccorso antico di 2000 anni durante le Guerre dei Cloni. Il segnale fu ricevuto dall'Ammiraglio Nils Tenant, che lo passò a Skywalker e ad altri due Jedi, la sua Padawan, Ahsoka Tano e il Maestro Jedi, Obi-Wan Kenobi. Quando Skywalker cercò di raggiungere il punto da cui proveniva il segnale, si imbatté nel monolite di Mortis, che bloccò le comunicazioni e li spedì nel regno di Mortis. Lì la Figlia incontrò il trio e si offrì di condurli dal Padre. Il Figlio, però, intervenne, causando una frana della parete rocciosa sulla quale si trovava il sentiero che stavano percorrendo gli Jedi. Skywalker si ritrovò separato da Kenobi e Tano. La Figlia ordinò al gruppo di attendere il suo ritorno, avvisandoli che il lavoro di suo fratello li aveva messi tutti in pericolo e che dovevano trovare un riparo prima che scendesse la notte.

Skywalker però insistette che Kenobi e Tano tornassero alla nave e provassero a lanciare un segnale di soccorso, lui intanto avrebbe seguito la Figlia. Il Figlio, esattamente come il Padre aveva previsto, per confermare che Skywalker fosse davvero il Prescelto, nascose la nave dei Jedi e si confrontò con Kenobi e Tano quando arrivarono per cercare la nave. Il guardiano della Forza, incuriosito, chiese loro se Skywalker fosse davvero il Prescelto, ciò incitò i Jedi a estrarre, con sospetto, la spada laser contro di lui. Il Figlio li implorò di aspettare e gli disse che non potevano ancora lasciare Mortis e usando la Forza disattivò le loro spade laser senza sforzo. Quando Kenobi chiese al Figlio se lui fosse un Sith, quello gli rispose che lo era e non lo era, e che la prova del Prescelto si sarebbe svolta, indipendentemente dai loro sforzi per fermarlo. Prima di lasciare la coppia, il Figlio li mise in guardia riguardo il fatto che su Mortis le tempeste fossero letali, obbligandoli a trovare rifugio in una caverna vicina. Si trasformò poi in un gargoyle e volò via.

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Il Figlio e la Figlia entrambi soggiogati dal potere del Prescelto, Anakin Skywalker

Con l'arrivo della notte, Skywalker aveva già raggiunto il monastero del Padre ed era rimasto come ospite, a causa del temporale esterno e perché non aveva altro luogo in cui andare. Mentre Skywalker dormiva, il figlio prese le sembianze della defunta madre del Jedi, Shmi Skywalker Lars, e svegliò Skywalker, con la promessa di un segreto. Skywalker, nonostante diffidasse della forma del Figlio, si aprì con il guardiano della Forza e ammise che credeva di aver fallito sia con Shmi che con l'Ordine Jedi, quando, nella notte in cui sua madre morì, si lasciò accecare dalla vendetta. Il Figlio promise a Skywalker che sarebbe diventato più che uno Jedi, ma che poteva realizzare il suo destino solo se avesse rinunciato al suo amore per Padmé Amidala, sua moglie, che il figlio chiamò l'"avvelenatrice". Skywalker, vedendo attraverso la forma del figlio, si confrontò con il Padre riguardo la morte di sua madre, accusandolo di essere un Signore dei Sith. Il Padre raccontò a Skywalker le origini della propria famiglia, spiegandogli che si erano rivelati a lui per capire se fosse davvero il Prescelto.

All'insaputa di Skywalker, il Padre pianificò di mettere alla prova il Jedi per vedere se fosse davvero lui il Prescelto. Sotto ordine del Padre, il Figlio e la Figlia si trasformarono rispettivamente in un gargoyle e in un grifone, e andarono da Kenobi e Tano il mattino successivo, rapendoli non appena uscirono dal loro riparo per la notte. I fratelli li portarono nell'arena del monastero, dove li stavano aspettando il Padre e Skywalker. Il Padre rivelò poi a Skywalker che doveva scegliere quale dei due Jedi salvare, il Figlio e la Figlia avevano l'ordine di ucciderli entrambi. Skywalker rifiutò la condizione, usando la Forza per sottomettere il Figlio e la Figlia, provando così che lui fosse il Prescelto. Dopo che il Figlio e la Figlia furono costretti a inginocchiarsi davanti a Skywalker, ritornarono nelle loro forme umanoidi. Il Padre informò Skywalker che il destino del Prescelto era quello di rimanere su Mortis, per mantenere l'equilibrio tra i figli, ma Skywalker rifiutò i suoi doveri e scelse di partire immediatamente da Mortis.

Abbracciando l'Oscurità[]

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Il Figlio avvelena Ahsoka Tano con il Lato Oscuro della Forza

Più tardi, quella mattina, il Figlio si manifestò nei sogni di Skywalker come immagine più giovane del Cavaliere Jedi. Durante il sogno, il Figlio cercò di tentare Skywalker a passare al Lato Oscuro, riportando così l'equilibrio nella Forza. Skywalker rifiutò e fece per andarsene, quando il Figlio si trasformò in un mostro e lo attaccò, spingendolo lontano. Poco dopo, prima che Skywalker e i suoi compagni potessero lasciare Mortis, il figlio entrò nella loro nave e rapì Ahsoka Tano e poi volò via, sotto forma di gargoyle. Skywalker e Kenobi inseguirono il Figlio con la loro nave in un canyon di guglie avvolte dalla nebbia. Il Figlio riuscì a seminare gli inseguitori e scomparve nella nebbia.

Il Figlio poi portò Tano alla sua cattedrale, una struttura torreggiante in mezzo alla natura selvaggia. Lì si trasformò in una piccola creatura aliena, che schernì la Padawan incatenata, dicendole che il suo Maestro non non avrebbe fatto ritorno. Quando Tano insistette sul fatto che Skywalker sarebbe tornato per lei, la creatura la liberò dalle sue catene. Dopo vari tentativi per convincere Tano a dimenticarsi del Maestro, il Figlio le morse il braccio, infettandola con il Lato Oscuro della Forza. Quando Tano cadde sul pavimento, il Figlio tornò alla sua forma umanoide. Intanto i Jedi inseguitori si separarono: Kenobi tornò indietro al monastero, per chiedere aiuto agli altri guardiani della Forza, mentre Skywalker decise di scalare la torre e salvare Tano.

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Il Figlio combatte contro la Figlia usando il Lato Oscuro della Forza.

Successivamente il Figlio si riunì con il Padre e con la Figlia al loro monastero. Quando il Padre implorò il Figlio di mettere da parte il Lato Oscuro, il Figlio, inferocito, lo colpì con i Fulmini di Forza, proprio quando Kenobi e la Figlia entrarono nella stanza. Il Figlio se ne andò, mentre la Figlia si prese cura delle ferite del Padre. Quando Kenobi implorò la Figlia di aiutarlo a fermare il Figlio, lei prese le sue difese, dicendo che non era colpa sua, ma della sua natura. Si rifiutò anche di prendere le armi contro il fratello. Però, mostrò a Kenobi una potente arma conosciuta come Pugnale di Mortis, l'unica cosa conosciuta capace di fermare un guardiano della Forza.

Di nuovo alla torre, Ahsoka Tano, sotto l'influenza del Lato Oscuro, attaccò il suo Maestro in un combattimento con la spada laser. Intanto Kenobi e la Figlia si batterono contro il Figlio. Durante lo scontro, Kenobi fu separato dalla Figlia e costretto ad aiutare Skywalker contro Tano, senza però poterla ferire. Il Figlio e sua sorella combatterono con i loro Poteri della Forza, prima di trasformarsi rispettivamente in un gargoyle e in un grifone. Però, il loro combattimento fu interrotto dall'arrivo del Padre, che usò la Forza per separare i suoi figli.

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Quando il Figlio tenta di uccidere il Padre, la Figlia sacrifica la sua vita per salvarlo.

Il Figlio attaccò il Padre con i Fulmini di Forza, facendo cadere l'anziano reggente della Forza. Kenobi provò a passare il Pugnale di Mortis a Skywalker, ma Tano lo intercettò. Dopo aver consegnato il Pugnale al Figlio, il guardiano della Forza la ringraziò, e le disse che era sopravvissuta alla sua utilità. Così toccò la sua fronte e drenò via la sua forza vitale, causandole la morte. Inferocito, Skywalker tentò di attaccarlo, ma il Figlio lo respinse facilmente con la Forza. Il Figlio tentò di infilzare il Padre, ma fu bloccato dalla Figlia, che venne colpita dalla punta della lama e fu ferita a morte. Inorridito dal fatto che aveva ucciso la sorella, il Figlio fuggì via. Nonostante la ferita mortale, la Figlia usò le sue ultime forze rimaste per resuscitare Ahsoka Tano dalla morte.

Caduta e Riconciliazione[]

"Ho sempre saputo che c'è del buono in te"
―Il Padre

Come conseguenza della morte della Figlia, Mortis cadde nell'oscurità. Il Figlio concentrò le sue attenzioni sulla corruzione al Lato Oscuro di Anakin Skywalker, in questo modo il Figlio sarebbe riuscito a scappare dal pianeta. Il Figlio, più tardi, incontrò Skywalker nella Fonte del Lato Oscuro, un luogo vulcanico, situato nelle viscere di Mortis, forte nel Lato Oscuro. Lì, il Figlio tentò di portare il Jedi dalla sua parte, rivelando sprazzi del futuro di Anakin, inclusi la morte della sua moglie segreta, Padmé Amidala, la Purga Jedi, l'ascesa dell'Impero Galattico di Palpatine, e la sua trasformazione in Darth Fener. Essendo Anakin sopraffatto dalla paura, il Figlio gli offrì un aiuto per cambiare il futuro. Quando Skywalker gli chiese se avessero potuto portare la pace, il Figlio gli rispose che era così. Come conseguenza, Skywalker decise di unirsi al Figlio, che lo ingannò, facendogli credere che i Jedi fossero una minaccia per la pace.

Quando Tano e Kenobi appresero che il Figlio aveva vinto su Skywalker, Tano sabotò la nave, in modo che né il Figlio né Skywalker potessero lasciare il pianeta. Avendo paura che i due Jedi potessero unire le forze con il Padre, il Figlio andò alla cripta della Figlia e lì rubò il Pugnale di Mortis. Intanto il Padre riuscì a cancellare la memoria di Skywalker, in modo da rompere il suo legame con il Lato Oscuro. Il Figlio arrivò al monastero e lì si scontrò con il Padre e i tre Jedi. Il Figlio era però troppo potente per i suoi rivali. Per poter spogliare il Figlio dai suoi poteri, il Padre sacrificò se stesso, pugnalandosi. Scosso dal rimorso, il Figlio si riconciliò con il Padre, un attimo prima di essere trapassato dalla spada laser di Skywalker. Attraverso la morte del Padre e del Figlio si compì il suo destino di Prescelto: aveva infatti riportato l'equilibrio a Mortis. Il tempio e il monastero si dissolsero in un lampo di luce, e i tre Jedi si trovarono di nuovo sulla loro nave.

Eredità[]

"Il futuro, per sua natura, può essere cambiato"
―La voce del Figlio

Il Figlio, insieme alla Figlia e al Padre, venne raffigurato nel Tempio Jedi di Lothal. Il dipinto serviva come punto di accesso per creare un portale per il mondo tra i mondi. Il dipinto venne scoperto dall'Impero durante l'esplorazione del Tempio. Nell'1 BBY, Ezra Bridger riuscì ad aprire il portale. Mentre era sul punto di chiuderlo, Bridger sentì la voce del Figlio che gli diceva che il futuro poteva essere cambiato. Nonostante ciò, Bridger chiuse il portale e in quel momento il Tempio sprofondò, e con lui anche il dipinto.

Tratti e Personalità[]

Il Figlio era un Guardiano della Forza, egoista e manipolatore, che incarnava il Lato Oscuro della Forza. Secondo la Figlia, era nella sua natura essere egoista, manipolatore e ingannevole. Il Figlio si logorava sotto l'autorità del Padre e, per questo, cercò di lasciare Mortis e dominare la galassia. Mentre combatteva contro la sorella, che incarnava il Lato Chiaro della Forza, continuava a volerle bene e si sentì distrutto dai sensi di colpa per il suo ruolo nella morte di lei. Diversamente dai suoi parenti, il Figlio preferiva abitare in luoghi forti del Lato Oscuro, come la sua cattedrale e la Fonte del Lato Oscuro.

Come il Padre e la Figlia, il Figlio credeva che Anakin Skywalker fosse il Prescelto, colui che avrebbe riportato equilibrio nella Forza. Tentò di sedurre e portare Skywalker verso il Lato Oscuro; una vittoria che lo mise contro la Figlia e il Padre. Mentre aveva successo nella seduzione di Skywalker, mostrandogli una visione del suo futuro come Darth Fener, fu contrastato dal Padre, che cancellò la visione dalla memoria di Skywalker. Il Figlio si rese conto di amare il Padre solo dopo averlo ucciso.

Poteri e Abilità[]

Come Guardiano della Forza, il Figlio aveva il potere di trasformarsi in diversi esseri inclusi gargoyle, Shmi Skywalker Lars e anche una piccola creatura che morse Ahsoka Tano. Era capace di infettare gli esseri senzienti con il Lato Oscuro, mordendoli e di far scaturire Fulmini di Forza di colore rosso. Sebbene fosse estremamente potente, non poteva competere con il potere del Prescelto, fino a quando quest'ultimo non fu schiavo del Lato Oscuro. A quel punto il Figlio era in grado di battere anche Skywalker. Il Figlio era capace di indurre Visioni della Forza, e di apparire nei sogni di Skywalker. Era anche capace di entrare fisicamente in edifici e navi, senza dare segni della sua presenza. Era capace di utilizzare la Telecinesi, come una potente Spinta della Forza. Era in grado di utilizzare la Velocità della Forza e di volare, senza tramutarsi in gargoyle. Era anche capace di disattivare le spade laser. Un'arma conosciuta per ferirlo era il Pugnale di Mortis. Il figlio perse l'immortalità nel momento il cui il Padre si infilzò con il Pugnale, permettendo a Skywalker di ucciderlo.

Dietro le quinte[]

Il Figlio debuttò nella trilogia di Mortis della terza stagione di Star Wars: The Clone Wars nel 2011. Appare in tutti e tre gli episodi della trilogia: "Overlords", "Altar of Mortis" e "Ghosts of Mortis". Il personaggio è doppiato da Sam Witwer, che doppiò Galen Marek nel videogioco Star Wars: Il Potere della Forza. Durante i cambi di forma del personaggio, la voce cambiò a seconda della forma che stava assumendo, con l'aggiunta di Pernilla August come Shmi Skywalker Lars, che diede il volto a Shmi nel 1999 nel film Star Wars Episodio I: La Minaccia Fantasma.

Il Figlio e la storia di Mortis furono create da George Lucas. Originariamente, dietro all'influenza del Figlio, dovevano esserci Darth Bane e Darth Revan, due Signori dei Sith dal marchio legends. Questi personaggi furono però tolti dalla narrazione, poiché Lucas e Dave Filoni, il direttore supervisore, credevano che l'esistenza dei Signori dei Sith oltre la morte o esterna alla Forza, contraddicesse gli aspetti stabiliti e il significato della Forza in Star Wars canone.

Alcuni dei disegni concettuali del personaggio furono creati da Randy Bantog. Nella serie spin-off, Star Wars Rebels, Filoni e il capo disegnatore dei personaggi, Kilian Plunkett, crearono un personaggio con una non intenzionale somiglianza al Figlio, il nemico Pau'an, conosciuto come il Grande Inquisitore. Filoni pensò che la stretta somiglianza avesse senso, dato che la storia del Figlio in The Clone Wars era metaforicamente intesa a rappresentare il passato e il futuro nella tradizione di Star Wars

Comparse[]


Fonti[]

In altre lingue
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