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La Guerra Civile Galattica, iniziata nell'anno 0 BBY, con la Battaglia di Scarif, e terminata nel 5 ABY, con la firma del Concordato Galattico, dopo la Battaglia di Jakku, è stato un conflitto tra l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica e l'Impero Galattico, per il controllo della Galassia.
Le prime schermaglie tra i due fronti erano avvenute già a partire dal 19 BBY, con l'instituzione del Nuovo Ordine, ma a quel tempo le azioni erano più rare e disorganizzate. Poi dalla formazione del Network Ribelle e successivamente con l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica le azioni di guerriglia si fecero più frequenti ed efficaci. Queste azioni costituirono la Prima Ribellione contro l'Impero Galattico.
Con la Battaglia di Scarif e il furto riuscito dei piani della Morte Nera, l'Alleanza Ribelle dichiarò ufficialmente guerra all'Impero. I piani furono consegnati alla ribellione da Leia Organa attraverso i droidi C-3PO e R2 D2 e, successivamente, grazie all'intervento di Luke Skywalker, di Han Solo e Chewbecca. Con il progetto, riuscirono a trovare la trappola piazzata da Galen Erso e durante la Battaglia di Yavin, nell'anno 0 BBY, distrussero la super arma imperiale.
Nel 3 ABY l'Impero localizzò la base ribelle sul pianeta ghiacciato di Hoth e sferrò un attacco devastante alla flotta ribelle. Come esito della Battaglia di Hoth l'alleanza si vide braccata e per evitare ulteriori perdite decise di darsi alla macchia.
Circa sei mesi dopo l'Imperatore permise alle spie ribelli di venire a conoscenza della Morte Nera II, facendo credere loro che non fosse operativa.