La Guerra Civile Sith fu un conflitto che coinvolse ciò che rimaneva dell'Impero Sith. Dopo la morte di Darth Malak durante la Battaglia di Rakata Prime, diversi Signori dei Sith che seguirono Darth Revan e Malak tentarono di impossessarsi del potere dichiarandosi loro stessi imperatori assoluti dei Sith. Questa avidità di potere così esplicita e dichiarata, assieme alla morte di Malak, causarono la fratturazione dell'Impero in piccoli regni in contesa costante.
Storia del conflitto[]
Dopo l'attentato di Revan all'Accademia Sith su Korriban, e la morte di Darth Malak, i restanti Signori dei Sith lottarono tra di loro cercando di governare i resti dell'Impero. La sanguinosa guerra civile iniziò su Korriban.
Al culmine della guerra civile su Korriban, Revan portò una serie di Jedi in un'invasione del pianeta Sith, e le sue forze respinsero i Signori dei Sith dal pianeta.
Quando le forze della Repubblica arrivarono su Korriban circa un anno dopo la conclusione della Guerra Civile Jedi, trovarono il pianeta sterile e privo di vita.
Nell'anno 3.954 BBY, Darth Nihilus e Darth Sion emersero come gli eredi dell'Impero Sith. A loro seguito, gran parte dei Sith si riunirono. In seguito alla morte del Triumvirato Sith su Malachor V, alla distruzione dell'Accademia Trayus, ed essendo stato sventato il loro piano per sterminare i Jedi e destabilizzare la Repubblica Galattica, senza guida, i Sith caddero in anarchia ancora una volta. Ciò che rimase del loro impero, fu distrutto definitivamente.
Tuttavia, i dati indicano che almeno un Signore dei Sith che porta il titolo di "Darth" sopravvisse.