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"Jek" | |
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Informazioni biografiche | |
Pianeta madre | |
Descrizione fisica | |
Specie | |
Sesso | |
Altezza |
1,83 m |
Colore capelli |
Neri (pelato) |
Colore occhi |
Marroni |
Informazioni cronologiche e politiche | |
Era/e | |
Affiliazione/i |
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"Jek" era il soprannome di un clone soldato che servì nelle Guerre dei Cloni sotto il Tenente Thire. Era un laconico specialista di armi pesanti che preferiva lasciare che fosse il suo cannone blaster rotante Z-6 a sbarazzarsi dei nemici. Fu uno dei tre cloni soldato che accompagnarono il Maestro Yoda nella Missione su Rugosa, in cui dovettero affrontare da soli la Divisione droide T81. Fu in quest'occasione che Jek capì l'importanza della sua mente, perfino superiore a quella della sua bravura con le armi pesanti.
Biografia[]

All'inizio delle Guerre dei Cloni Jek ricopriva un ruolo relativamente tranquillo come guardia nel distretto del Senato. Probabilmente fu a causa di questo compito di guardia nei confini del Senato e nelle missioni diplomatiche a far nascere la passione per le armi pesanti di Jek.
Nel 22 BBY[1], Jek ebbe la prima possibilità di far uso di armi pesanti quando lui, il suo compagno Rys e il tenente Thire furono assegnati come scorta del Maestro Jedi Yoda inviato in missione su Rugosa. Quando il loro trasporto venne attaccato da delle fregate separatiste, Yoda e i soldati atterrarono sulla superficie della luna Rugosa con un guscio di salvataggio. I cloni aiutarono Yoda ad affrontare i droidi da battaglia e gli Armored Assault Tank della Divisione T81, mandata da Asajj Ventress per intercettare il Jedi e per dimostrare la superiorità dei Separatisti sulla Repubblica al Re Toydariano Katuunko.
Durante la missione Yoda fece capire a Jek che la sua migliore arma era la sua mente, e non i blaster. La lezione ebbe successo e infatti permise a Jek e agli altri di salvare il Jedi quando si trovò da solo contro dei droideka, dopo aver già affrontato tre carri e un contingente di droidi; i cloni colpirono una roccia che si trovava proprio sopra i droidi e in questo modo li distrussero tutti, riuscendo così a raggiungere Katuunko e a mettere in fuga Ventress. Il patto con Toydaria venne stipulato e le due delegazioni vennero portate in salvo dai rinforzi della Repubblica.
Personalità e caratteristiche[]
- "Jek. Preoccupato per le armi tu sei. Non le armi vincono le battaglie. La tua mente potente è. Mm, superare i droidi in intelligenza puoi!"
- ―Yoda a Jek

Jek in armatura completa ad eccezione dell'elmetto
Jek era un soldato leale ma laconico, il quale preferiva che fosse il suo cannone blaster rotante Z-6 a parlare al posto suo. Usava la sua arma come uno sfogo a causa del sconfinamento pacifico come guardia del Senato e scorta in missioni diplomatiche. In battaglia usava un grande armamentario, composto, oltre che dal cannone, da un fucile blaster, dei detonatori termici e altre granate, e un lanciarazzi RPS-6. Yoda riuscì però a fargli capire che l'arma più potente in suo possesso era la sua mente, e non le armi vere e proprie.
Jek aveva la testa rasata come molti dei cloni, in quanto i capelli spesso davano fastidio nei caschi.[2] Aveva inoltre un tatuaggio sulla nuca. Era un grande amico di Rys.
Comparse[]
- The Clone Wars: Prelude (Prima comparsa)
Star Wars: The Clone Wars – "Ambush"
- Star Wars: The Clone Wars: Ambush
- Star Wars: The Clone Wars: Yoda in Action!
Comparse non-canoniche[]
Fonti[]
- The Complete Star Wars Encyclopedia
"The Clone Wars: Season One Episode Guide, Part One"—Star Wars Insider 106