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Il soggetto di questo articolo è canonico.

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Prima

Missione all'Anello di Kefrene

Durante

Insurrezione di Jedha

Dopo

Battaglia su Jedha

Liberazione di Erso
Liberazione Erso
Data

0 BBY

Luogo

Centro di Detenzione e Campo di Lavoro Imperiale LEG-817, Wobani

Esiti
Combattenti

Alleanza per la Restaurazione della Repubblica

Impero Galattico

Comandanti
  • Sergente Ruescott Melshi
  • Capo Rosso Sam


Forze
  • Squadra di Estrazione Bravo
    • 1 Droide di Sicurezza serie-KX
      • K-2SO
    • Almeno 3 soldati ribelli
      • Ruescott Melshi
  • 4 X-Wing
  • 1 U-Wing
    • Bravo One
  • 1 Corvetta CR90
    • Vigilant
Vittime

Vigilant

  • Molti Caccia TIE
  • 3 stormtrooper
"Congratulazioni, sei stata salvata. Per favore, non resistere"
―K-2SO a Jyn Erso[src]

La Liberazione di Erso fu una missione di salvataggio condotta dalla Squadra di Estrazione Bravo, sul pianeta Wobani, con l'obbiettivo di liberare Jyn Erso dal campo di lavoro imperiale in cui era detenuta.

Preludio[]

Qualche tempo prima della Battaglia di Yavin, l'Alleanza per la Restaurazione della Repubblica ricevette un messaggio da un informatore dall'Anello di Kefrene secondo cui un pilota imperiale disertore aveva informazioni riguardo una nuova arma imperiale. Il pilota, chiamato Bodhi Rook, era stato inviato da Galen Erso, uno dei scienziati più importarti dell'Impero, che aveva lavorato alla costruzione della nuova arma. Il Generale Davids Draven approvò allora la missione per liberare la figlia di Galen Erso, Jyn, da un campo di lavoro imperiale su Wobani. Il generale affidò tale missione alla Squadra di Estrazione Bravo, guidata dal sergente Ruescott Melshi.

Il salvataggio[]

"Vuoi uscire di qui?"
―Ruescott Melshi a Jyn Erso[src]

Dopo aver sfondato la porta del trasporto su cui stava Erso, i soldati della squadra colpirono i due soldati imperiali di guardia, permettendo al sergente Melshi di entrare senza problemi. Una volta dentro, Melshi individuò Erso e la libero, ma non appena il ribelle venne distratto da un altro prigioniero, Jyn lo colpì e mise al tappeto altri due soldati ribelli e fuggì all'aperto. Lì venne però presa al volo dal droide imperiale riprogrammato K-2SO, che la gettò a terra violentemente, informandola del suo salvataggio e chiedendole di non opporre resistenza.

Lo scontro aereo nel Sistema Wobani[]

Dopo il successo nell'astrazione di Erso, il trasporto U-Wing della Squadra Bravo, il Bravo One, non riuscì a saltare nell'iperspazio per via di un problema tecnico. Il team si rifugiò in un campo di asteroidi del Sistema Wobani, e K-2SO inviò un messaggio prioritario alle navi ribelli. Una squadriglia di X-Wing allora giunse in soccorso dei compagni, difendendoli da un gruppo di Caccia TIE.

Conseguenze[]

Jyn Erso: "Che storia è?"
Mon Mothma: "E' la tua occasione per un nuovo inizio. Pensiamo che tu possa aiutarci."
―Mon Mothma e Jyn Erso[src]

Ritornati sani e salva presso la base ribelle su Yavin 4, Erso incontrò il generale Davits Draven e Mon Mothma, una dei fondatori dell'Alleanza Ribelle. Dopo essere stata informata di suo padre e della costruzione della Morte Nera, Jyn accettò di aiutare la ribellione, tanto da sacrificare la sua vita nel recupero dei piani della Morte Nera durante la Battaglia di Scarif.

Dietro le quinte[]

La liberazione di Erso compare per la prima volta all'inizio del film Rogue One: A Star Wars Story. La battaglia spaziale invece fa parte di un DLC per il videogioco Star Wars Battlefront.

Comparse[]

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