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Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era dell'Ascesa dell'Impero.Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Ribellione. Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Nuova Repubblica. Il soggetto di questo articolo appare nella Era del Nuovo Ordine Jedi. Il soggetto di questo articolo appare nella Era Legacy.

Luke-rotjpromo
Luke Skywalker
Info biografiche
Pianeta di origine

Tatooine

Nato

19 BBY, (Polis Massa)

Descrizione fisica
Specie

Umano

Sesso

Maschio

Altezza

1,72 m

Colore capelli

Biondi

Colore occhi

Azzurri

Info cronologiche e politiche
Affiliazione/i
Maestri
Apprendisti
Star-wars-8-luke-skywalker-e-gay


Luke Skywalker fu il leggendario Jedi che da semplice agricoltore di Tatooine diventò uno dei più grandi eroi della Galassia.

Biografia[]

Infanzia (19-0 BBY)[]

"Luke"
―Padme Amidala dà il nome a suo figlio poco prima di morire[src]
Baby luke

Il neonato Luke nel 19 BBY

Luke Skywalker nacque sull'asteroide chiamato Polis Massa subito dopo la fondazione dell'Impero Galattico e l'inizio della Grande Purga Jedi nel 19 BBY. Sua madre morì subito dopo il parto della sua sorella gemella Leia, lasciandoli orfani.

I Maestri Jedi Obi-Wan e Yoda sapevano che i neonati, essendo particolarmente sensibili alla Forza, dovevano essere nascosti all'Imperatore e al loro vero padre ormai diventato un Sith, Darth Vader, quindi decisero di separare i gemelli: affidarono Luke allo zio paterno Owen Lars e a sua moglie Beru Whitesun su Tatooine e Leia al senatore Bail Organa di Alderaan.

Obi-Wan Kenobi portò personalmente il neonato Luke su Tatooine, con l'intenzione di sorvegliare la crescita e lo sviluppo delle sue abilità. Durante la sua vita di esule, Obi-Wan Kenobi visitava la fattoria dei Lars ogni giorno senza farsi notare né da Owen né da Beru, ma quando si intromise in un affare di famiglia e divenne sgradito agli occhi di Owen limitò le sue visite alla fattoria.

Vita a Tatooine[]

Secondo Luke, il suo primo contatto con la Forza fu a 6 anni quando localizzò un cacciavite sotto un divano; Owen sgridò Luke accusandolo di aver messo lui stesso il cacciavite in quella posizione.

Luke passò i primi diciannove anni della sua vita sul pianeta desertico Tatooine, lavorando con lo zio nella sua fattoria di vaporatori. I suoi tutori Beru e Owen Lars, non rivelarono mai a Luke la sua vera identità. Egli pensava che suo padre fosse stato un pilota di navi da carico, e non sospettò mai che Anakin Skywalker era invece un potente Cavaliere Jedi e un incredibile pilota stellare. Lo zio, in particolare, cercò continuamente, ma senza successo, di scoraggiare qualsiasi sua inclinazione all'avventura e allo spazio. Questo atteggiamento creò delle perenni frizioni tra i due: da una parte, vi era la natura curiosa e avventata di Luke, dall'altra la quieta temperanza di Owen.

Nella fattoria dello zio, Luke imparò come sopravvivere nel deserto e come riparare i Droidi. Luke (e non solo Luke) si annoiava molto su Tatooine e sognava avventure entusiasmanti. Luke aveva alcuni amici tra cui Deak, Windy, Camie Loneozner e Fixer che gironzolavano intorno alla Stazione Tosche ad Anchorhead quando non erano occupati al lavoro. Luke non fu mai in piena sintonia con loro, per questo lo stuzzicavano chiamandolo "Vermiciattolo". Biggs Darklighter,invece, era diverso ed era l'unico considerato da Luke come un vero amico. Luke e Biggs andavano spesso a Beggar's Canyon per perfezionare le loro abilità da piloti, correndo a bordo dello Skyhopper T-16 di Biggs. Biggs e Luke, insieme ad un altro amico, "Tank", parlavano spesso di arruolarsi nell’Accademia Imperiale. Nonostante i loro sogni, a Luke non fu permesso di farlo. Infatti lo zio aveva bisogno di lui nella fattoria, così Biggs partì per l’Accademia mentre Luke rimase bloccato su Tatooine, con sua grande delusione. Egli, nel vedere i suoi amici lasciare man mano quelle lande deserte per inseguire i loro sogni, diventò sempre più frustrato, costantemente legato alle imposizioni dello zio e alle necessità della tenuta. In verità, Owen cercava di tenere lontano il nipote da qualsiasi tipo di situazione che lo avrebbe potenzialmente avviato al sentiero percorso dal padre.

La partenza da Tatooine[]

La vita di Luke Skywalker cambiò quando suo zio acquistò due droidi usati da alcuni commercianti Jawa che passavano vicino alla sua proprietà: il droide protocollare C-3PO e l'astromeccanico R2-D2 (nell'edizione italiana D-3BO e C1-P8).

I due droidi in realtà appartenevano ad un gruppo di Ribelli che fuggivano dall'Impero e, mentre Luke puliva R2-D2 da alcune scorie scoprì parte di un messaggio di una giovane donna che invocava l'aiuto di un certo Obi-Wan Kenobi.

"Aiutami Obi-Wan Kenobi, sei la mia unica speranza"
Leia Organa in parte del messaggio che Luke scoprì mentre puliva R2-D2[src]

Luke ascoltando parte del messaggio pensò che Obi-Wan Kenobi fosse l'uomo da lui conosciuto come Ben Kenobi (a cui Luke si ci riferiva come "Vecchio Ben") così andò a parlarne allo zio ma lui disse a Luke che Obi-Wan Kenobi era morto insieme a suo padre durante le Guerre dei Cloni e che Ben Kenobi era solo un vecchio eremita.

Luke, credendo che così facendo avrebbe visto tutto il messaggio, tolse il bullone di costrizione a R2-D2 ma non accadde niente. Il mattino dopo Luke non trovò più R2-D2 e C-3PO gli spiegò che era andato da Obi-Wan Kenobi; cosi Luke prese il suo Landspeeder e insieme a C-3PO arrivarono fino alla desolazione dello Jutland dove trovarono R2-D2 ma furono attaccati da alcuni Predoni Tusken. Per fortuna proprio in quel momento arrivò Ben Kenobi che salvò i tre dai Tusken.

Luke spiegò a Ben Kenobi del messaggio e Ben rivelò a Luke di essere lui Obi-Wan Kenobi.

Lukesaberanh

Luke accende la spada laser donataglia da Ben

Ben portò Luke a casa sua per parlargli. Lì il vecchio spiegò a Luke Skywalker che in realtà suo padre, Anakin Skywalker, era un grande Cavaliere Jedi e che era stato ucciso da un giovane apprendista di nome Darth Vader. Ben diede a luke anche la spada laser di Anakin e gli disse che avrebbe dovuto imparare le vie della Forza per aiutarlo nella missione contro l'Impero ad Alderaan chiesta dalla principessa Leia.

Luke rifiuta di imparare le vie della Forza ma si offre di accompagnare Ben Kenobi fino ad Anchorhead, da dove poteva partire. Durante la strada per Anchorhead Luke e Ben trovano la nave dei Jawa da cui Luke aveva comprato i droidi, distrutta da colpi di Stormtrooper. Luke allora capisce che stavano cercando i droidi che aveva comprato e corre a casa per vedere se le truppe imperiali erano arrivate fin là.

A casa Luke trova i corpi inceneriti degli zii e, quando torna da Obi-Wan, dice che vuole imparare le vie della Forza e che vuole andare con lui ad Alderaan.

"Voglio venire con te ad Alderaan. Qui non c'è più niente per me. Voglio imparare le vie della Forza e diventare uno Jedi, come mio padre". (Luke Skywalker ad Obi-Wan Kenobi) (Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza)

Così i quattro (Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, C-3PO e R2-D2) si misero in viaggio per lo spazioporto di Mos Eisley. Arrivati a Mos Eisley vengono fermati da alcune Truppe Imperiali che stavano cercando C-3PO e R2-D2, ma Obi-Wan usando i poteri della Forza per interagire con le loro menti riesce a farli passare. Poi entrarono in una taverna dove, dopo una piccola rissa in cui Obi-Wan ha dovuto usare la Spada laser, incontrarono Chewbacca e Han Solo rispettivamente co-pilota e pilota del Millennium Falcon e si diedero appuntamento al gancio di partenza (Per pagare il viaggio Luke dovette vendere il suo Landspeeder).

"Ma è un pezzo di ferraglia!"

"Oltrepassa di cinque punti la velocità della luce. Non sarà molto bella da vedere, Ma ha tutto quello che serve, ragazzo. Ci ho fatto un sacco di modifiche personalmente" (Luke Skywalker e Han Solo) (Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza)

Quando arrivarono al gancio di partenza vennero attaccati da alcuni Stormtrooper, ma riuscirono a partire per Alderaan senza danni.

Viaggio verso Alderaan[]

Durante il viaggio per Alderaan Luke iniziò l'addestramento Jedi guidato dal maestro Kenobi ma ad un certo punto Obi-Wan si accasciò dicendo che aveva sentito un turbamento nella Forza: aveva percepito che un pianeta era stato distrutto, ma fece continuare l'addestramento a Luke fino all'arrivo ad Alderaan. Arrivati nel punto in cui doveva esserci Alderaan uscirono dall'iperspazio, ma si trovarono davanti un campo di asteroidi. Poi videro un piccolo Caccia TIE e lo seguirono fino a quando videro la Morte Nera.

"Non è una luna, è una stazione spaziale!" (Obi-Wan Kenobi) (Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza)

Quando capì che quella che aveva davanti era una stazione spaziale Han Solo cercò in tutti i modi di invertire la rotta, ma non ci riuscì a causa di un radiofaro traente che li stava facendo andare dritti dentro la Morte Nera.

Allora l'equipaggio (Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, Han Solo, Chewbacca, C-3PO e R2-D2) si nascosero dentro degli scompartimenti che Han usava per il contrabbando e attesero.

A bordo della Morte Nera[]

"Chi è più pazzo, il pazzo o il pazzo che lo segue?" (Obi-Wan Kenobi a Han Solo- Star Wars Episodio IV:Una nuova speranza) Obi-Wan sapeva che per ripartire bisognava disattivare il radiofaro traente, quindi si offre personalmente di andarlo a disattivare, mentre Luke scopre che la principessa Leia ( l'autrice del messaggio d'aiuto) era rinchiusa nelle prigioni in attesa di essere condannata, quindi decise di andare a salvarla. Luke e Han (travestiti da Stormtrooper) mettono le manette a Chewbacca e marciarono verso il livello di detenzione. Liberarono la principessa ma finiscono accerchiati dalle truppe d'assalto, decisero quindi di buttarsi nello scompartimento dei rifiuti.

"Sono Luke Skywalker, sono qui per salvarla!" (Luke Skyalker alla principessa Leia) (Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza)

I quattro si accorsero ben presto di essere finiti in uno schiacciatore di rifiuti e riuscirono a salvarsi solo grazie a C-3PO e R2-D2. Nel frattempo Obi-Wan disattivò il radiofaro e incontrò Darth Vader per duellare con lui. Alla fine Obi-Wan vide che Luke lo stava guardando e si fece abbattere.

I quattro partirono in tutta fretta per la base ribelle di Yavin IV dove Han Solo doveva lasciare Luke e Leia, lui veva intenzione di partire.

Distruzione della Morte Nera[]

Arrivati a Yavin IV (un piccolo satellite abitabile del gigantesco pianeta Yavin) i ribelli studiarono un piano per la distruzione della Morte Nera che stava andando a eliminare i ribelli di Yavin IV. Trovata una falla nelle difese e un punto di reazione a catena su cui sparare, i Ribelli partirono all'attacco.

Dopo qualche attacco fallito venne quello buono: Luke entrò col suo X-Wing nel canale da percorrere per raggiungere la bocca di scarico dove dovevano entrare i missili per distruggere la Morte Nera,ma era seguito da tre Caccia TIE tra cui uno guidato da Dath Vader. Quando Luke stave per essere distrutto arrivò Han Solo che allontanò i Caccia TIE e diede il tempo a Luke di mirare bene e di sparare i colpi che distrussero la Morte Nera.

"Luke, usa la Forza" (Obi-Wan Kenobi a Luke Skywalker) (Star Wars Episodio IV: Una nuova speranza)

Dopo Luke, Han e Chewbacca furono premiati dalla principessa Leia per il loro coraggio.

Battaglia di Hoth[]

Vedi voce principale -> Battaglia di Hoth

Nel 3 ABY (tre anni dopo la distruzione della Morte Nera) l'Impero trovò un'altra base ribelle, questa volta su Hoth e l'attaccò con tutta la potenza di cui disponeva.

La ribellione fu quasi sterminata quando i camminatori AT-AT distrussero lo scudo che proteggeva la base Ribelle e i pochi ribelli rimasti si sparpagliarono per la Galassia.

Luke, dopo aver distrutto un AT-AT, scappò insieme agli altri ma lui andò a Dagobah dove Obi-Wan disse che si trovava un potentissimo Maestro Jedi di nome Yoda che avrebbe completato il suo addestramento.

Addestramento con Yoda[]

Appena Luke atterrò a Dagobah incontrò Yoda (anche se non lo riconobbe subito) ma quest'ultimo non voleva addestrarlo perchè si definiva troppo vecchio. Obi-Wan riuscì a convincere Yoda ad addestrare Luke che così contunuò l'addestramento Jedi. Durante l'addestramento Jedi Yoda portò Luke in una caverna colma del Lato Oscuro della Forza per sconfiggere le sue paure; all'interno Luke immaginò di uccidere Darth Vader e di vedere all'interno della maschera il suo stesso volto.

Luke percepì che i suoi amici erano in pericolo nella città delle nuvole sul pianeta Bespin e lasciò Yoda prima di completare l'addestramento, anche se il maestro Jedi avvertì Luke di stare attento in quanto se dovesse affrotare Darth Vader con l'addestramento non completo potrebbe cedere al Lato Oscuro.

Missione a Bespin[]

Quando Luke arrivò a Bespin Darth Vader aveva appena congelato Han Solo nella grafite, e si preparava al duello che lo aspettava con Luke che stava cercando di salvare i suoi amici.

Luke incontrò presto Darth Vader e lo sfidò a duello con le Spade laser, duello dominato fin dall'inizio da Darth Vader ma quando egli vide che Luke non si arrendeva gli tagliò una mano e gli rivelò quello che Obi-Wan e Yoda gli avevano tenuto nascosto per tre anni: lui era suo padre.

"Io sono tuo padre" (Darth Vader a Luke Skywalker) (Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancora)

Luke rifiutando l'offerta di Darth Vader di passare al lato oscuro si lasciò cadere giù (Luke era in bilico in un gancio di ferro) e andò a finire sopra delle antenne sospese in cielo da dove fu salvato da Leia, Chewbacca e Lando Calrissian un amico di Han Solo che possedeva una centrale di gas a Bespin. Poi Luke fu portato su una nave ospedale Ribelle dove un droide medico ricostruì la mano di Luke che non si era dimenticato del suo amico Han Solo.

Alla ricerca di Han[]

Col passare del tempo Luke diventò sempre più potente nella Forza, tornò a Tatooine e si costruì una nuova Spada laser seguendo gli appunti di Obi-Wan Kenobi. Luke intercettò un droide che portava un messaggio per Leia che stava per incontrare i rappresentanti dell'organizzazione criminale del Sole Nero, Luke riuscì a capire che il messaggio era stato inviato da una spia di Bothan, Koth Melan. Luke cercò di incontrare Melan che chiese aiuto allo stesso Luke per distruggere una fregata imperiale dopo la missione Luke fu catturato dai cacciatori di taglie Barabel, ma riuscì presto a fuggire. Poi fu contattato da Chewbacca che gli disse che Leia era stata fatta prigioniera dal capo del Sole Nero, il principe Xizor. Luke incotrò Lando e Chewbacca e si infilarono nel palazzo di Xizor dove riuscirono a liberare Leia.

Poco dopo, Luke e i suoi amici vennero mandati su Lashbane per indegare sulla scomparsa di agenti Ribelli. La ricerca li portò su Arcan IV dove ritrovarono i ribelli. Mentre erano sul pianeta, Lando e Chewbacca appresero che il cacciatore di taglie Boba Fett aveva portato Han Solo su Tatooine dal capo del clan Hutt, Jabba Desilijic Tiure detto Jabba the Hutt. Luke iniziò subito a progettare un piano per la liberazione di Han Solo.

Liberare Han[]

All'inizio del 4 ABY Luke tornò su Tatooine con un piano per liberare Han Solo e gli altri suoi amici, catturati nel frattempo da Jabba the Hutt. Nascose la sua Spada laser dentro R2-D2, e mando in avanscoperta C-3PO e, appunto, R2-D2 cercandoli di scambiare con Han Solo, ma non funzionò.

Allora Luke decise di recarsi personalmente da Jabba e, grazie alle sue abilità nella Forza ormai eccellenti, oltrepasso senza problemi le guardie Gamorreane e convinse l'attendente di Jabba, Bib Fortuna, a fargli incontrare Jabba.

Luke non riuscì però ad ingannare Jabba che lo buttò nella fossa del Rancor, quando Jabba vide che Luke non solo scappò dal Rancor ma anche lo uccise, decise di buttare Luke e tutti i suoi amici nella tana del Sarlacc. Tuttavia, poco prima dell'esecuzione, Luke afferrò la spada laser lanciatagli da R2, liberò gli altri prigionieri e sconfisse le guardie di Jabba.

Luke, Han, Leia, Chewbacca, Lando e i droidi fuggirono dopo aver distrutto il galeone di Jabba e aver ucciso lo stesso Jabba. Mara Jade, sottocopertura nel Palazzo nelle vesti di danzatrice, non riuscì a portare a termine la sua missione (ovvero assassinare Luke) poichè lo stesso Jabba non le permise di salire sul galeone.

La Morte di Yoda e la Morte Nera II[]

Prima di andare al raduno della flotta Ribelle, Luke tornò a Dagobah per completare l'addestramento, ma trovò Yoda malato e in fin di vita. Quest'ultimo prima di morire disse a Luke che il suo addestramento era ormai completo e gli rivelò l'esistenza di un altro Skywalker.

"Luke... c'è un altro Skywalker" (Yoda a Luke Skywalker) (Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi)

Luke capì subito che l'altro Skywalker non era altro che Leia anche se chiese conferma a Obi-Wan prima di partire per il raduno dei Ribelli.

I Ribelli avevano scoperto che l'Impero aveva progettato una seconda Morte Nera molto più grande e molto più potente della prima, ma non ancora operativa e avevano studiato un piano per abbatterla: Facendo infiltrare alcuni ribelli nella luna boscosa di Endor e facendogli distruggere lo scudo che proteggeva la Morte Nera rendendola vulnerabile alla flotta ribelle che nel frattempo la avrebbe attaccata.

I ribelli scelti per essere mandati su Endor furono: Luke Skywalker, Han Solo, Chewbacca e Leia Organa; mentre il generale che avrebbe guidato l'attacco della flotta ribelle era Lando Calrissian.

Endor[]

Luke e gli altri partirono con una navetta Imperiale rubata la "Tidirium". Quando arrivarono vicino alla luna boscosa di Endor furono fermati dall'Impero ma Darth Vader che avvertì la presenza di Luke in quella navetta li lasciò passare tendendogli una trappola.

Appena atterrati si imbatterono in due Scout trooper imperiali che si misero ad inseguirli con una Speederbike. Finito l'inseguimento Leia si trovò dispersa nella foresta insieme ad un Ewok che la portò con sé, mentre Luke, Han, Chewbacca e i due droidi caddero in una trappola degli Ewok, questi ultimi credendo che C-3PO fosse una divinità li liberarono dopo che C-3PO li racconto le loro avventure.

Luke aveva avvertito la presenza di suo padre sul pianeta e aveva deciso di andare da lui, ma prima rivelò a Leia di essere suo fratello. Mentre Luke andava dall'Imperatore accompagnato da suo padre, Han e Chewbacca si prepararono ad attaccare il bumker che produceva lo scudo della Morte Nera in questa impresa furono aiutati dagli Ewok che ingaggiarono una vera e propria guerriglia con gli Stormtrooper.

Nel frattempo la flotta ribelle arrivò sull'orbita di Endor dove c'era la seconda Morte Nera, ma Lando  capendo che la Morte Nera aveva ancora gli scudi alzati ordinò alla flotta di sparpagliarsi per non essere abbattuti dagli Star Destroyer che nel frattempo erano arrivati. Luke assistì a questa scena proprio da dentro la Morte Nera dove l'Imperatore cercava di portare Luke al Lato Oscuro della Forza facendo crescere la rabbia e l'odio dentro di lui. Ad un certo punto Luke cedette, prese la Spada laser e attaccò Darth Vader con tutta la sua potenza accontentando l'Imperatore perchè così facendo Luke stava passando al Lato Oscuro.

Luke esitava a combattere contro suo padre rifiutandosi di passare al Lato Oscuro, ma quando Darth Vader sondò la Forza attorno a Luke e scoprì dell'esistenza di sua sorella Luke uscì allo scoperto attaccando suo padre. Alla fine Luke ferì suo padre ma al posto di dargli il colpo di grazia gettò la Spada laser; a quel punto l'Imperatore capì che Luke non si sarebbe mai convertito al Lato Oscuro e lo attaccò con dei Fulmini di Forza uccidendolo quasi, quando l'Imperatore stava per uccidere Luke, Anakin Skywalker risorse dal Lato Oscuro e gettò l'Imperatore nel reattore della Nuova Morte Nera savando così Luke e infliggendo all'Impero un colpo quasi mortale.

Poco prima della sua morte Anakin Skywalker si fa togliere la maschera per guardare Luke con i suoi veri occhi, mentre sul pianeta Han Solo aveva appena distrutto il generatore dello scudo grazie ad un AT-ST pilotato da Chewbacca e Lando stava per attaccare la Morte Nera.

Il Millennium Falcon (che Han Solo concedette a Lando Calrissian per quella missione) entrò nel canale che portava dritto al generatore della Morte Nera sparo dei colpi e uscì dal canale a tutta velocità riuscendo a salvarsi dall'esplosione per un soffio. Poco prima dell'esplosione della Morte Nera Luke portò il corpo ormai senza vita di Anakin Skywalker con sè in un caccia imperiale e atterrò sul pianeta.

Quella sera Luke e gli altri festeggiarono la fine dell'Impero insieme agli Ewok, e Luke fece a suo padre, Anakin, un vero e proprio Funerale Jedi. Subito dopo Anakin apparse a Luke assieme a Obi-Wan e Yoda sotto forma di Fantasma di Forza.

L'esilio[]

La guerra contro l'Impero Galattico si concluse con la firma di un concordato, un trattato di pace tra la Nuova Repubblica e di ciò che rimase dell'Impero. Quest'azione comportò la fuga delle esuli forze militari che scomparvero nelle regioni ignote e più remote della Galassia.

Per realizzare l'ultimo desiderio del Maestro Jedi Yoda, Skywalker decise di creare e formare una nuova generazione di Jedi. Prese con sé un certo numero di discepoli con affinità nella forza, e tra questi vi era suo nipote Ben Solo, figlio di Leia Organa e Han Solo. I genitori di Ben capirono che nel figlio si manifestava un'attrazione verso il lato oscuro della Forza e temendo un destino simile a quello di suo nonno, acconsentirono all'addestramento con Luke Skywalker nella speranza che egli non si deviasse. Invece, Ben sotto l'influenza del signore supremo Snoke guida del Primo Ordine, lo corruppe temendo che questa nuova generazione di Jedi avrebbe distrutto la resurrezione del nuovo ordine imperiale. Ben, passato al lato oscuro, prese il nome di Kylo Ren e assassinò tutti gli allievi del ​​nuovo ordine Jedi di Skywalker.
Luke sentendosi responsabile dell'accaduto, scomparve dandosi all'esilio. Nessuno seppe più con certezza dove si rifugiò. Lo scopo del suo esilio fu quello di andare in cerca dell'antico Tempio Jedi che scopri essere su di un pianeta acquatico chiamato Ahch-A.

Ma il suo esilio non fu segreto, lasciò volutamente delle tracce in un file custodito segretamente in R2-D2, e solo un prescelto poteva ricontattarlo. Per trovarlo ed eliminarlo definitivamente il nuovo Impero aveva cominciato a cercare i migliaia templi e ordini Jedi simpatizzanti, come la Chiesa della forza guidata da Lor San Tekka, sparse per la galassia con l'obiettivo di impedire a chiunque di scoprire i segreti perduti degli Jedi e distruggere il mito di Skywalker.


La fine della Guerra[]

Il giorno dopo la Battaglia di Endor e il duello con Darth Vader, Luke, ancora dolorante per le ferite causate dai Fulmini di Forza di Palpatine, salvò dalla morte Wedge Antilles. Wedge infatti aveva scoperto, in un droide destinato ad autodistruggersi, un messaggio d'aiuto relativo all'assedio sul pianeta Bakura.

Luke comandò la missione dei Ribelli nel sistema Bakura in quel momento sotto il controllo degli Ssi-Ruuk, una strana razza aliena, che sfruttava l'energia vitale dei loro prigionieri per implementare la loro tecnologia. Per scacciare gli invasori Luke e Leia firmarono una tregua temporanea con gli imperiali. Su Bakura Luke conobbe una giovane senatrice bakuriana, Gaeriel Captison, e tra i due nacque subito un'attrazione reciproca. Durane la missione, Luke fu infettato da alcuni parassiti Olabrian a causa del tradimento da parte del governatore imperiale Wilek Nereus e fu fatto prigoniero dagli Ssi-Ruuk. Luke però, grazie a Dev Sibwarra, un umano sensibile alla Forza, anch'esso prigioniero degli Ssu-Ruuk, riuscì a fuggire e a vincere la battaglia; inoltre dettò i termini della resa a Nereus: i Bakuriani sarebbero tornati liberi e avrebbero scelto in autonomia il loro sistema governativo. L'incontro con Dev Siwbarra portò Luke a pensare che vi erano ancora molti individui sensibili alla Forza sparsi per la galassia. Quindi la Grande Purga Jedi di Palpatine e Vader non fu assoluta.

Dopo gli eventi su Bakura, Luke guidò la Squadriglia Rouge su Corellia per una missione tra la vacanza e l'esplorazione. Il gruppo scoprì che il pianeta si era quasi del tutto liberato dall'occupazione imperiale. Tuttavia, mentre si godevano le vacanze, la città venne attaccata dalle forze del generale Weir. La squadriglia Rouge riuscì ad attirare i soldati imperiali e le abilità Jedi di Luke permisero agli altri piloti di difenderasi dai colpi blaster, finché Tycho Celchu e Ten Nunb non fossero fuggiti. Dopo la cattura di Nunb, Luke inseguì i suoi aguzzini Imperiali, ma questi riuscirono ad abbandonare il pianeta grazie ad alcuni trasporti. Fortunatamente, Tycho fece arrivare sul posto i loro X-Wing, in tempo per l'inseguimento. Furono comunque rallentati da un attacco di Caccia TIE contro un convoglio civile. Ad ogni modo, Luke e gli altri piloti tracciarono Weir e Ten su Tarlus, dove scoprirono una base segreta sotterranea. In seguito ad un breve scontro, Weir fuggì su un Caccia TIE e Luke e Wedge presero a loro volta dei caccia imperiali per inseguirlo. Nel frattempo, Wes Janson scoprì che Nunb era già morto, torturato e ucciso da Weir. Luke e Wedge riuscirono ad abbattere il Generale e lo condussero all'Alleanza. Poco dopo, Luke affidò il comando della squadriglia a Wedge.

La crisi dell'Impero (4-11 ABY)[]

Luke dovette mettere temporaneamente da parte il suo sogno di formare un nuovo Ordine Jedi. Con la morte di Palpatine infatti, si era dato via ad un periodo di attività volte a liberare i più deboli dal controllo dell'Impero.

Sul pianeta Solay aiutò la popolazione a rivoltarsi contro il re Blackart. Durante gli scontri si innamorò di una ragazza del posto di nome Mary e sperò per la prima volta di potersi lasciare la guerra alle spalle. Ma, quando l'Impero ristabilì la schiavitù su Solay fu riportato alla realtà. Mary fu uccisa e Luke riusci a fuggire solo con l'aiuto di un abitante, Braxas. La morte di Mary condusse nuovamente Luke ai suoi doveri e si riunì ai ribelli con un rinnovato vigore.

La paura di Addestrare[]

Luke diventò il simbolo vivente delle vittorie dei ribelli. Egli visitò i pianeti Iskalon e Shawken per cercare di convincere i rappresentanti governativi alla Prima Conferenza dei Popoli Liberi. Su Iskalon Luke incontrò Kiro, un uomo sensibile alla Forza che desidarava essere addestrato da Luke per diventare Cavaliere Jedi. Tuttavia, con la morte di Sibwarra Luke cominciò a chiedersi se fosse davvero pronto per addestrare la nuova generazione di Jedi e rifiutò la richiesta di Kiro. Anche delle nuove aggiunte dell'Alleanza Ribelle ,come Barney, Rik Duel, Chihdo, Dracos, Dani e Faron, sebbene non particolarmente sensibili alla Forza desideravano diventare Cavalieri Jedi. Ma Luke pensava che il suo addestramento avrebbe portato i suoi apprendisti al Lato Oscuro. Durante questo periodo, in cui le richieste di essere addesrtati quasi perseguitavano Luke, un' altra giovane ribelle di nome Vila giunse sulla luna boscosa per imparare da Luke le vie della Forza, cosicchè avrebbe potuto salvare il suo pianeta natale, Naldar. Luke promise a Vila di aiutarla ma la disse che non l'avrebbe addestrata. Su Naldar, quando si scontrò con Flint, un giovane uomo sensibile alla Forza e ench'egli desideroso di diventare Cavaliere Jedi, la sua paura di trasmettere le sue conoscenze per la formazione di nuovi Jedi fu messa nuovamente alla prova. Luke rifiutò di addestrare Flint che, come conseguenza, diventò Signore Oscuro dei Sith sotto Lumiya e guidò le forze imperiali su Naldar.Luke combattè il Signore Oscuro e realizzò che il suo atteggiamento di rifiuto aveva creato il male, anzichè prevenirlo. Riuscì a far rinsavire Flint, ma la battaglia uccise Vila. Flint fu posto sotto custodia dell'Alleanza e a una visione della Forza con Yoda. Obi-Wan Kenobi e il redento Anakin Skywalker fecero capire a Luke che non avrebbe dovuto più avere paura del Lato Oscuro della Forza. Decise così di addestrare Kiro che divenne il suo primo apprendista Jedi.

La guerra Nagai-Tof[]

Prima che potesse iniziare l'addestramento di Kiro, Luke fu coinvolto nella Guerra Nagai-Tof. Il Comandante dei Nagai era stato il responsabile di alcuni scontri con i ribelli di Sajio, così Luke, Han e Leia furono costretti a risolvere le dispute in atto cercando di portare alla luce il traditore, che si scoprì essere un uomo di nome Durne ma il vreo conflitto sarebbe comunque scoppiato a breve. Durante un controllo di routine su Kanooine il gruppo d'esplorazione dovette destreggare mille difficoltà e Luke si trovò davanti alla potenza della macchina da guerra Nagai. Luke non sapeva che il gruppo d'esplorazione era morto a causa di Lumiya una Signora dei Sith. Kiro e Dani, gli apprendisti di Luke, affrontarono la Signora dei Sith prima di Luke: Kiro fu gravemente ferito e Dani fu fatto prigioniero da Den Shiva, l'apprendista di Lumiya. Anche Luke affrontò Lumiya, ma patì la sua prima sconfitta: fu catturato e rinchiuso in una cella sotterranea.

Per fortuna, Kiro riuscì a guarire dalle ferite più gravi e pianificò il salvataggio del suo maestro e di Dani. Si infiltrò nella prigione, uccidendo diverse guardie Nagai. Liberò Luke e lo aiutò nella costruzione di una shoto. I due si confrontarono poi con Lumiya, ma i risvolti furono inquietanti. Luke utilizzò due spade laser contro la sua avversaria e la Signora Oscura fu sconfitta. Smascherandola, Luke fu sorpreso di vedere Shira Brie, un suo vecchio amore. Sfortunatamente, giunse sul posto la flotta Nagai e Luke e Kiro furono costretti a nascondersi, portando con sè i loro prigionieri. Salvarono Dani e gli Zeltron e tentarono di fuggire. Ma il loro tentativo di fuga fu vanificato dall'arrivo di Den Shiva, che attaccò Kiro e lo ferì ancor pìù gravemente, lasciandolo agonizzante nelle acque di Kanooine. Credendo di aver perso definitivamente Kiro, Luke e Dani si ritirarono bruscamente dal conflitto. Luke aveva perso un altro potenziale apprendista e Lumiya era riuscita a fuggire dai legami con il suo passato.

La guerra si intensificò nel momento in cui le forze dell'Alleanza entrarono in diretto conflitto con quelle Nagai. La flotta spaziale guidata da Lumiya fu sul punto di distruggere totalmente quella dell'Alleanza: per fortuna, la leadership di Luke sul campo di battaglia e le tattiche di Lando nello spazio ribaltarono le sorti dello scontro. Si era svelata per intero la serietà della minaccia Nagai e Luke cominciò ad assumere un ruolo centrale nei confronti del nemico. Nella Battaglia di Iskalon, Luke affrontò le forze del generale Kruskob Tiltanka, eliminando i Nagai dai pianeta. Poi si riunì con il suo apprendista Kiro: quest'ultimo decise di rimanere su Iskalon per proteggere la sua gente. Luke provò tristezza per la scelta di Kiro, ma la accettò comunque.

La guerra si reintesificò quando entarono nel conflitto anche i nemici giurati dei Nagai: i Tof che fecero il loro ingresso nella Dodicesima battaglia di Zeltros. Luke si trovò a combattere anche i Tof e l'Impero Hiromi che invase Zeltros, minacciando le vite di Dani, Leia e degli stessi Nagai. L'assalto di Luke si rivelò fondamentale nella cattura di una nave nemica, fatto che pose così fine alla battaglia e alla minaccia dell'Impero Hiromi. Gli atti finali della guerra si svolserò durante la Battaglia di Saijo, dove l'Alleanza Ribelle si unì ai Nagai e all'Impero contro i Tof. Luke guidò una task force volta alla cattura del leader dei Tof, il Principe Sereno, e mise fine alla guerra.

La città perduta dei Jedi[]

Dopo la Guerra Nagai-Tof, Luke e l'ammiraglio Ackbar andarono su Dac (conosciuto anche come Mon Calamari) per fermare il tentativo di Trioculus di recuperare il Guanto di Darth Vader dalle profondità dell'oceano. Luke riuscì a respingere gli attacchi di Trioculus e ad eliminare i suoi alleati, ma Trioculus fuggì, portando con sè il guanto. Seguendo il consiglio dello spirito di Obi-Wan Kenobi, Luke si mise alla ricerca della Città perduta dei Jedi su Yavin IV dove trovò un ragazzo di nome Ken che affermava di essere stato un principe Jedi. Ad ogni modo, il Profeta Supremo del Lato Oscuro Kadann dichiarò che Ken rappresentava sicuramente una minaccia per le aspirazioni di Trioculus, ovvero diventare il nuovo reggente dell'Impero Galattico: gli consigliò pertanto di trovare Ken e di distruggerlo. Luke non sapeva che Kadann era solo un impostore e che anche Trioculus non era altro che una marionetta nelle mani del Grand Moff Hissa e del Comitato Centrale Dei Grand Moff. Nonostante il tentativo del falso Kadann di catturare Ken, Luke aiutò il ragazzo a fuggire e in seguito intrappolò Kadann e le sue truppe nella Città perduta, dopo essersi assicurato che non potessro recuperare qualsiasi tipo di informazione contenuta nel computer centrale. Dopo Luke e Ken lasciarono Yavin IV. In seguito Luke aiutò Triclops, il padre di Ken, a fuggire da una pensione su Duro. La minaccia del falso Kadann fu poi fermata definitivamente dal Gran Ammiraglio Makati.

Luke diventò un membro di vitale importanza nell'Alleanza dei Pianeti Liberi e, dopo, della Nuova Repubblica. Fece anche parte come agente dell'organizzazione SPIN (Senate Planetary Intelligence Network). Dopo le sue eccellenti tattiche di difesa della Dreadnaught New Hope a Milagro, che permisero alla Nuova Repubblica di catturare uno Star Destroyer Imperiale, Luke fu promosso a generale. Comunque, non si trovava a suo agio nelle vesti di comandante militare.

La battaglia di Mindor[]

Successivamente, Luke partecipò alla Battaglia di Mindor guidando personalmente le truppe della Nuova Repubblica. Ma la nave da cui impartiva gli ordini fu distrutta in tre tronconi e Luke sopravvisse usando la Forza per scendere sul pianeta. Si fece catturare dai soldati di Shadowspawn per affrontare a duello il suo nemico.

Durante la battaglia Luke al posto di uccidere Shadowspawn distrusse il cappello a forma di Luna che indossava e scoprì che in realtà il suo avversario era Nick Rostu con la mente sotto il controllo del vero Shodowspawn. Cronal, il vero Shadowspawn, tentò di intrappolare Luke e di prenderne il controllo, così come aveva fatto con Rostu. Tuttavia, Luke riuscì a trovare se stesso nell'oscurità e utilizzò la Forza per liberare Nick.

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