- "Nella luce, vi è oscurità e nell'oscurità, vi è luce. Questo è ciò che siamo noi tutti. Non essere prigionieri del Bogan o dell'Ashla. Battersi per vivere nell'equilibrio. Questo è ciò che Tython ci ha insegnato, è pericoloso fare diversamente. E il pericolo è con noi... sempre."
- ―Ketu
L'Ordine Je'daii fu un'antichissima organizzazione creatasi per studiare ed osservare il comportamento della Forza nella Galassia ed in tutti gli esseri senzienti sensibili ad essa. Esso si instillò sul pianeta Tython, nel Nucleo Profondo della Galassia. Incentrato sul mantenere un equilibrio nella Forza, cosa che su Tython era di fatto possibile, i Je'daii la vedevano come una medaglia a due facce: una era rappresentata dall'Ashla, l'altra dal Bogan. Tale dualità era simbolizzata, durante la notte su Tython, da due satelliti naturali, uno bagnato dalla luce, l'altro avvolto dalle tenebre. Custodendo questa loro teoria dell'equilibrio e quando un Je'daii si abbandonava troppo alla luce o all'oscurità della Forza, esso veniva mandato in esilio su una delle due lune a meditare, permettendogli di tornare solo dopo che esso avesse trovato di nuovo un bilanciamento.
La presenza dell'Ordine su Tython era dispersa tra nove templi, ognuno dei quali era presieduto da un Maestro del Tempio Je'daii. Per diventare Maestro, ogni Je'daii doveva visitare ogni tempio, al fine di limare ogni sua capacità. L'Ordine era poi guidato da un Concilio di Maestri, il quale ovviamente era composto dai Mestri dei vari templi, che discutevano su importanti questioni e prendevano di fatto le decisioni per l'ordine. Vissuti per millenni su Tython in perenne stato di isolamento dal resto della Galassia, l'Ordine fu sconquassato dall'improvviso ed inatteso arrivo di un Segugio della Forza mandato dall'Impero Infinito.
Negli anni che seguirono l'arrivo del segugio, l'Ordine fu scosso da uno scisma che lo divise fin nelle sue fondamenta. Dopo sanguinose battaglie, le quali vengono conosciute come facenti parte della Guerra della Forza, conosciuta di fatto come primo conflitto civile tra il Lato Chiaro ed il Lato Oscuro della Forza, i seguaci del Bogan furono sconfitti da quelli dell'Ashla che da quel momento si chiamarono Jedi e formarono un nuovo Ordine epurato dall'osservanza del Lato Oscuro. Molti di questi nuovi guerrieri-filosofi lasciarono non molto tempo dopo Tython, oramai devastato dalla guerra e dalla perdita dell'equilibrio nella Forza, trovando una nuova patria su Ossus, mondo dove tra l'altro si unirono alla Repubblica Galattica come difensori della pace.
Storia[]
- "Osservando il mondo intorno a loro, essi videro due lune in un unico cielo, la lucente Ashla e l'oscura Bogan, ed essi capirono allora l'aspetto dualista della Forza, la Luce e l'Oscurità. La Luce definiva l'Oscurità, l'Oscurità partoriva la Luce. Quando l'equilibrio si perdeva, Tython veniva subito scosso da terremoti, uragani e catastrofi. Così, coloro che ricercavano l'equilibrio divennero i Je'daii, un termine Dai Bendu che significa "Centro Mistico". Solo attraverso l'armonia dell'equilibrio i Je'daii poterono mantenere un mondo pacifico. "
- ―Ketu
Nell'anno 36,453 BBY , le Tho Yor , otto navi stellari di forma piramidale disperse nella Galassia, chiamarono a raccolta gli abitanti di diversi pianeti, tra cui Ando Prime , Kashyyyk , Manaan , Ryloth e Dathomir . Grazie alla Forza , le Tho Yor convinsero alcuni Sensibili alla Forza a salire a bordo, lasciando per sempre le loro patrie per viaggiare in ogni angolo della Galassia. In tale viaggio, esse raccolsero rappresentanti di numerose specie, come ad esempio gli Wookiee , i Selkath , i Miraluka , gli Iktotchi , i Cathar , i Devaroniani , i Noghri , i Sith , i Talid , gli Zabrak , i Mirialan , gli Umani , i Sullustiani , i Krevaaki e quella che più tardi fu conosciuta la specie dei Koorivar . Giunte nel Nucleo Profondo , le otto navi giunsero su Tython, dove una nona e decisamente più larga Tho Yor le stava attendendo sospesa sopra un pinnacolo di pietra. L'arrivo delle Tho Yor fu salutato con un'immensa tempesta di Forza che spazzò l'intero pianeta. Esse attorniarono la nona nave, per poi disperdersi sulla superficie del pianeta.
Durante l'Arrivo delle Tho Yor, così come viene raccontato, le navi fecero scendere i propri passeggeri a terra, dove vi rimasero. Alcune atterrarono, altre rimasero sospese in aria. Subito i Sensibili alla Forza appena giunti capirono come Tython fosse insolitamente carico di Forza, cosa che gli fece capire come il loro viaggio attraverso la Galassia li avesse portati lì per studiare il potere cosmico che erano in grado di percepire. Comunque sia, la bellezza di Tython dovuta alla Forza nascondeva dei pericoli, così i pellegrini decisero di meditare affinché i misteri della Forza si svelassero a loro. Ben presto compresero come essa fosse in realtà una dualità di luce ed oscurità, la quale, se non bene bilanciata, era in grado di scatenare fortissimi terremoti e devastanti tempeste. Luce ed Oscurità assunsero il nome di Ashla e Bogan , in onore delle due lune che orbitavano attorno al pianeta. Non molto tempo dopo, i pellegrini si chiamarono Je'Daii, termine proveniente dal linguaggio dei monaci Dai Bendu della specie Talid: Je significava Mistico, mentre Dai Centro.
La filosofia dell'equilibrio divenne essenziale per poter sopravvivere su Tython e mantenere il pianeta in pace. Nei seguenti mille anni, i Je'daii costruirono i loro Templi, città, così come centri di studio e cura, ognuno dei quali girava attorno ad una delle Tho Yor. La Padawan Kesh , l'accademia dei Je'daii, fu inaugurata nell'anno 36.019 BBY e Nordia Gral fu il suo primo Maestro del Tempio . Egli sviluppò la tradizione del Grande Viaggio , un pellegrinaggio obbligatorio attorno ai Tython, vistando tutte le Tho Yor, per quei Padawan che volevano passare al grado successivo, quello del Viaggiatore. Col tempo, però, i Je'daii cominciarono ad avere figli sempre meno sensibili alla Forza e ciò rendeva perigliosa la loro sopravvivenza su un pianeta così carico di Forza. Così, durante il secondo millennio dall'arrivo delle Tho Yor, fu necessaria una Seconda Migrazione, dove i non sensibili furono portati prima su una delle due lune, per poi essere smistati nei vari pianeti del sistema di Tython.
Era di Pace[]
Nonostante alcune voci parlavano di un popolo molto potente nella Forza, l'esistenza dei Je'daii su Tython fu considerata per molto tempo non più che una semplice leggenda. Perfino gli stessi esiliati dal pianeta cominciarono a credere che la razza da cui erano discesi non fosse altro che un storiella per bambini. Quando però la Regina Hadiya salì al potere su Shikaakwa , un sanguinosissimo conflittò esplose fra l'Ordine degli Je'daii ed i non sensibili alla Forza del sistema. Questa fu conosciuta come la Guerra della Despota , dove Hadiya scatenò i suoi eserciti in diverse campagne durante il 25.805 BBY . I Je'daii, però, ebbero la meglio sulla tiranna e tornarono molto in fretta all'equilibrio su Tython che rimase immutato per circa dodici anni, quando una nave inattesa precipitò sulla superficie del pianeta, distrutta dalla potenza della Forza. La nave, la quale era di orgini sconosciute per gli abitanti del pianeta, impattò su un'area del pianeta conosciuta come la Fessura, vicino al tempio di Anil Kesh . Essa, o chi la pilotava, aveva completamente disequilibrato il bilanciamento della Forza sul pianeta, in una maniera tale addirittura come non si percepiva dall'arrivo delle Tho Yor. Un solo sopravvissuto fu trovato, Xesh , il quale era armato di un oggetto sconosciuto che fu subito chiamato Sciabola della Forza .
La Guerra della Forza[]
Nella decade che seguì, l'equilibrio difeso con fatica dagli Je'daii fu distrutto. Due grandi fazioni emersero all'interno dell'Ordine, dove una identificava l'Ashla come il potere più giusto e pacifico dell'universo, mentre l'altra reputava il Bogan come l'unica via della Forza a dover esistere. In un tumultuoso conflitto noto come Guerra della Forza, le due fazioni si scontrarono violentemente, distruggendo di fatto l'Ordine degli Je'daii.
Nel 25.793 BBY , dopo dieci anni di guerra, il conflitto non lasciò altro che rovine sulla superficie del pianeta. I difensori dell'Ashla, guidati dai maestri Rajivari, Garon Jard, Cala Brin e Ters Sendon, fondarono un nuovo gruppo che prese il nome di Ordine Jedi , il quale desiderava usare la Forza esclusivamente in modo passivo o per difendere sé stessi e gli indifesi. Da tale nuovo gruppo, però, il Maestro Rajivari decise di andarsene, fondando una nuova orda votata al Lato Oscuro , nella quale, insieme ai suoi seguaci, costruì un esercito con cui conquistò il Tempio di Kaleth, tentando di distruggere l'Ordine Jedi, in passato da lui stesso fondato. Con la sconfitta di Rajivari e dei suoi seguaci, la Guerra della Forza fu di fatto finita. I Jedi sopravvissuti, vista la potenza distruttiva ed incontrollata del Lato Oscuro della Forza, decisero di bandirne gli insegnamenti dalla loro rinnovata filosofia, lasciando il pianeta Tython e stabilendosi sulla loro nuova patria, Ossus. L'epoca dell'Equilibrio era finita per sempre.
Discendenza[]
Gli eredi rimasti dei Je'daii, gli Jedi, decisero di divenire i protettori della Galassia per i millenni seguenti. Ironicamente pensato come simbolo di pace, l'emblema dei Je'daii fu successivamente usato come il marchio del tirannico Impero Galattico. Alcuni credono che fu scelto in quanto l'Impero voleva ritornare all'equilibrio ed al potere degli antichi Sensibili alla Forza, ma in molti pensano come pochi fossero a conoscenza delle leggende e delle storie riguardanti i Je'daii.
Organizzazione[]
Struttura[]
- "Coloro che nascevano con una determinata affinità nei confronti della Forza venivano tutti mandati su Tython. Da neofiti ad apprendisti, da Viaggiatori a Raminghi ed infine Maestri, un Je'daii cresceva secondo questo percorso. Passando da un tempio all'altro alla ricerca della conoscenza, cercando il bilanciamento della Forza, la loro Fede era una professione di pace. "
- ―Ketu
Formato da scienziati, scolari, guerrieri, filosofi ed artigiani i quali erano gli unici abitanti di Tython, l'ordine dei Je'daii era governato da un Concilio, conosciuto anche come Concilio dei Maestri. Tale gruppo gerarchico era composto dai nove Maestri dei vari Templi presenti su Tython, i quali avevano il massimo grado Je'daii raggiungibile. Il Concilio si incontrava in Holoconferenza oppure di persona a Kaleth ed i loro membri avevano il potere di esiliare un Je'daii su una delle due lune al fine che il suo equilibrio nella Forza tornasse stabile.
Dopo l'esodo al di fuori del pianeta di tutti i non sensibili alla Forza nati su Tython, divenne usanza per tutti coloro che al contrario erano percettivi, ma nati su altri mondi, essere portati sul pianeta per essere istruiti come Je'daii. Questi venivano iniziati al Padawan Kesh prima di essere presi come apprendisti da un Maestro Je'daii. Quando il loro apprendistato poi diveniva completo, momento che solitamente si aveva durante la loro adolescenza, essi divenivano Je'daii Viaggiatori e cominciavano così il Grande Viaggio: una vera e propria odissea intorno al pianeta di Tython passando per ogni Tempio. Solitamente il Grande Viaggio durava all'incirca due anni, dove i Je'daii viaggiatori venivano istruiti in ogni aspetto della Forza; alcuni sceglievano poi una disciplina nella quale specializzarsi, tanto che alcuni tornavano al Tempio dove essa veniva insegnata col grado di Ramingo o Maestro.
Se e quando i Je'daii completavano il Grande Viaggio, il Concilio dei Maestri riconosceva loro il grado di Ramingo Je'daii. Essi venivano poi spediti dal Concilio intorno ed all'interno del Sistema di Tython, dove sostenevano delle prove e portavano a termine delle missioni: diplomazia, scortare fuggitivi, sospendere conflitti e moltissime altre missioni di un certa gravità, tanto che alcuni Raminghi non tornavano su Tython. Successivamente, se il Ramingo Je'daii aveva mostrato un'esperienza sufficiente, buon senso e capacità nei confronti della Forza, esso poteva allora essere promosso al gradi di Maestro Je'daii, il quale era il più alto grado che il concilio insigniva ai suoi adepti, oltre ovviamente a quello di Maestro del Tempio. Come già detto, poi, numerosi maestri si sceglievano un Tempio di appartenenza, dove aumentavano i propri poteri e continuavano i loro studi sulla Forza.
I Templi[]
- "Con l'andare dei millenni, i Je'daii costruirono una grande civiltà, fondarono templi, città ed avamposti di insegnamento e cura, ognuno dei quali girava attorno ad una Tho Yor."
- ―Ketu
Al principio della loro storia, l'Ordine stabilì i suoi nove templi intorno alle nove Tho Yor su Tython. Mentre altre città furono costruite successivamente, la maggior parte della popolazione del pianeta si stabilì intorno alle Tho Yor, ai loro templi ed alle loro città. Akar Kesh, il Tempio dell'Equilibrio, era considerato il Tempio più sacro dei nove principlai, costruito con un grande pinnacolo di pietra sulla quale la più grande Tho Yor aveva atteso le sue compagne. Il Tempio della Scienza, Anil Kesh, era adibito allo studio delle arti scientifiche e dell'alchimia. Il Tempio della Guarigione, Mahara Kesh, era localizzato nel Profondo Oceano, mentre il Tempio delle Arti, Bodhi, si trovava nel continente di Masara.
Il Padawan Kesh, dove gli iniziati venivano addestrati per diventare veri e propri Padawan Je'daii, si trovava invece nel Tempio delle Arti Marziali, Stav Kesh, il quale era localizzato nella Grande Area Ghiacciata. Il Tempio dei Talenti della Forza, il Qiqong Kesh, si trovava in una grande caverna nel Deserto Silenzioso, mentre l'ultimo tempio, quello della conoscenza, Kaleth, si trovava nella Libreria Je'daii, luogo d'incontro per l'intero Ordine.
Filosofia[]
- "Non c'è ignoranza; c'è conoscenza.
Non c'è paura, c'è il potere.
Io sono il cuore della Forza.
Io sono il fuoco rivelatore della luce.
Io sono il mistero delle tenebre
Nell'equilibrio tra il Caos e l'Armonia, Immortale nella Forza." - ―Codice Je'daii
La Filosofia principale dei Je'daii era quella dell'Equilibrio, la quale fu insegnata loro dalla natura stessa del loro pianeta, Tython. Le lune di quest'ultimo divennero il simbolo della Luce e dell'Oscurità, i due poli dell'equilibrio. Ciò portò i Je'daii a comprendere come Luce ed Oscurità non fossero due cose divise ed in costante conflitto, ma sempre ricollegate l'una all'altra. Non c'è luce senza oscurità, essi infatti credevano ed insegnavano. Lasciare questo credo a favore dell'Ashla o del Bogan, significava un'unica cosa: finire esiliati su una delle due lune in solitaria meditazione, affinché l'equilibrio fosse ristabilito.
Dietro le Quinte[]
- "I Je'daii non vedevano una divisione fra Luce ed Oscurità; tutt'altro, credevano infatti come fosse necessario e naturale trovare un equilibrio fra le due. I Je'daii infatti erano come i Titani della mitologia greca prima dell'arrivo degli Dei. Essi erano sicuri che il bilanciamento fosse la chiave di tutto e che uscirne avrebbe distrutto il loro potere ed il loro stesso pianeta. "
- ―John Ostrander
Apparizioni[]
- Dawn of the Jedi: Into the Void
- The adventures of Lanoree Brock, Je'daii Ranger
- Star Wars: Dawn of The Jedi: Force Storm
- Star Wars: Dawn of The Jedi: The Prisoner of Bogan
- Star Wars: The Old Republic
- Star Wars: Darth Plagueis
- Star Wars: The Wrath of Darth Maul
Fonti[]
- The Journal of Master Gnost-Dural
- Star Wars: Dawn of The Jedi 0
- Star Wars: The Old Rapublic Encyclopedia