Padmé Amidala | |
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Informazioni biografiche | |
Nato | |
Morto |
19 BBY (16:5:26), Polis Massa |
Descrizione fisica | |
Specie | |
Sesso | |
Altezza |
1,65 metri |
Colore capelli |
Castani |
Colore occhi |
Castani |
Informazioni cronologiche e politiche | |
Era/e | |
Affiliazione/i |
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Padmé Amidala di Naboo (in precedenza Padmé Naberrie, nota anche come Sua Altezza Reale, Regina Amidala di Naboo, dal 32 BBY al 24 BBY, e come Sua Eccellenza, Senatrice Padmé Amidala di Naboo, dal 24 BBY fino alla sua morte) era la figlia di Ruwee e Jobal Naberrie, e la sorella minore di Sola Naberrie. Più tardi, Amidala divenne segretamente la moglie del Cavaliere Jedi Anakin Skywalker e la madre di Luke Skywalker e Leia Organa, due delle più importanti figure nella storia galattica. Era anche la nonna di Jaina Solo, Jacen Solo, Anakin Solo, e Ben Skywalker. Fu inoltre la bisnonna di Allana, la figlia di Jacen, ed un'antenata di Cade Skywalker e Kol Skywalker.
Fu eletta democraticamente Regina di Naboo, prima di rappresentare il Settore Chommell come Senatrice nel Senato Galattico. Come Regina di Naboo, Padmé aiutò a liberare il suo popolo, diventando una delle più rispettate figure politiche nella galassia. Durante la sua vita relativamente breve, ebbe un ruolo vitale nella politica e negli eventi riguardanti le Guerre dei Cloni, quando Amidala ed altri senatori gettarono le basi per quella che sarebbe stata l'Alleanza Ribelle.
Biografia[]
Infanzia[]
Nata in un villaggio di montagna del pianeta Naboo, da Jobal e Ruwee Naberrie, Padmé dimostrò fin da bambina una notevole predisposizione nell'aiutare il prossimo e una spiccata attitudine all'amministrazione e al governo. La tradizione di Naboo, che non aveva pregiudizi riguardo l'età degli individui ai vertici del potere, facilitò l'ascesa al potere di Amidala. Volontaria nel Movimento di Assistenza ai Rifugiati a soli otto anni, aiutò gli abitanti del mondo di Shadda-bi-Boran ad evacuare il loro sistema stellare morente; ad undici anni divenne Allieva Legislatrice, e si distinse all'interno del Programma Legislativo Giovanile tanto da essere eletta a soli dodici anni supervisore della città di Theed, capitale di Naboo. Due anni più tardi, la sua esperienza era già tale da conferirle l'incarico di Regina di Naboo.
Regina di Naboo[]
Primi anni da regina[]
Il precedente sovrano di Naboo, il Re Veruna, era stato costretto ad abdicare dopo essere stato travolto dagli scandali di corruzione che in parte toccavano (e in gran parte erano dovuti a) il senatore di Naboo, Palpatine. Eletta dopo una votazione elettronica planetaria che si concluse nel giro di quattro minuti, Padmé Naberrie assunse il nome di Amidala e divenne una delle più giovani - benché non la più giovane in assoluto - regine di Naboo. Padme Amidala si trasferi a Theed, nel Palazzo Reale ed assunse guardie del corpo private ed ancelle ben addestrate a camuffarsi da regina in caso di pericolo per la stessa. Padme assunse delle usanze Naboo nel suo regale abbigliamento, si tinse le unghie dei pollici di bianco e nel suo trucco non dimenticò di dipingersi di rosso solo il labbro superiore (con una striscia in quello inferiore) assieme a due punti identici nel centro di entrambe le guance, in simbolo delle sofferenze dei Naboo. Il suo abbigliamento è ispirato alle culture tibetane, con eleganti rasi e pesanti stoffe colorate completate da acconciature create con gioielli, veli, penne, corone e monili di ogni tipo che accrescono l'età della giovane regina.
Invasione di Naboo[]
Amidala non ebbe il tempo di dimostrare le sue capacità di governo come regina, poiché quasi subito dopo la sua salita al trono dovette affrontare forse la più grave crisi della storia del suo pianeta. Infatti, nell'anno 32 BBY, la Federazione dei Mercanti strinse d'assedio il pacifico pianeta di Amidala come atto di protesta alla nuova legge adottata dal Senato della Repubblica galattica che tassava le rotte commerciali periferiche danneggiando così il monopolio assoluto della Federazione nella galassia. Ormai in piena decadenza, il Senato non ebbe la forza di rispondere a questo atto criminale, e il cancelliere Finis Valorum riuscì solo ad inviare su Naboo due cavalieri Jedi, Qui-Gon Jinn ed Obi-Wan Kenobi, per risolvere la disputa. Quest'atto fece precipitare la situazione, e la Federazione invase il pianeta arrestando la regina ed iniziando una sistematica campagna di annientamento degli abitanti di Naboo. L'intenzione del viceré della Federazione, Nute Gunray, era quello di far firmare ad Amidala un trattato che legittimasse l'invasione in modo da mettere la Repubblica nelle condizioni di dover ritirare la legge. La Regina, arrestata da Gungray, si camuffa da ancella e lascia una delle sue più fidate ancelle in compito di sostituirla. L'ancella viene impaludata in un rigoroso abito da viaggio regale, composto da una lunga veste nera lavorata con finimenti d'oro, completata da un copricapo con delle penne nere che mostra solo il candido volto incipriato dell'ancella. Liberata grazie all'intervento dei due Jedi, la regina - scortata dai cavalieri, dal capitano delle sue guardie Panaka e dalle sue ancelle - partì alla volta della capitale della Repubblica, Coruscant, per esporre la questione davanti al Senato.
Atterraggio su Tatooine[]
A stento sfuggita al blocco astronavale della Federazione, l'astronave della regina fu costretta ad un atterraggio di fortuna su Tatooine, dove i fuggiaschi conobbero ed unirono al loro gruppo un bambino, Anakin Skywalker, schiavo di Watto che secondo lo Jedi Qui-Gon Jinn era straordinariamente sensibile alla Forza. Grazie al bambino, essi riuscirono ad avere i pezzi di ricambio necessari a fuggire da Tatooine. Padme, strinse un forte rapporto con Anakin, liberato da Qui-Gon, che le regalò anche una collana, come ricordo di sé. Giunta su Coruscant, Padme riprese il ruolo figurativo da Regina, sfruttando il suo regale guardaroba da viaggio; fu spinta dal suo senatore Palpatine a muovere un voto di sfiducia verso il cancellierato di Valorum, ormai privo di ogni efficacia. Caduto il governo Valorum, Palpatine stesso si candidò come nuovo cancelliere assicurando alla regina che una volta eletto avrebbe risolto subito la questione. Intanto, tuttavia, da Naboo il governatore Sio Bibble aveva informato Amidala che la situazione umanitaria era al collasso. Incapace di attendere oltre, Amidala si imbarcò nuovamente alla volta di Naboo.
Battaglia di Naboo[]
Qui, con l'aiuto degli Jedi, unì le forze di sicurezza del pianeta ormai clandestine a quelle dei Gungan, popolo autoctono di tradizione guerresca. La battaglia che ne derivò, benché sanguinosissima, permise alla regina di fare irruzione nel palazzo occupato ed arrestare Nute Gunray. Intanto Anakin distrusse la nave di controllo dei droidi, facendo emergere i Gungan vincitori. Poco dopo, il nuovo cancelliere Palpatine giunse su Naboo formalizzando l'arresto e ponendo fine all'assedio della Federazione. Il pianeta era di nuovo libero.
Senatrice di Naboo[]
Carriera da senatrice[]
Amidala fu regina per tutti gli otto anni previsti dai due mandati di governo ottenuti. Le sue capacità come regina e l'amore che i sudditi avevano per lei portarono i cittadini di Naboo a chiedere di emendare la costituzione del pianeta per permettere che Amidala ottenesse un terzo mandato. Amidala stessa rifiutò, e le successe la regina Jamillia. Non appena salita sul trono, Jamillia chiese ad Amidala di accettare l'incarico di senatrice di Naboo e rappresentare il pianeta al Senato galattico. Amidala accettò. Padme fu lieta di poter smettere di usare gli eleganti impaludamenti da Regina, e lieta di poter sfruttare abiti più leggeri e pratici ma sempre simbolici ed eleganti per poter meglio rappresentare Naboo al Senato. Nelle vesti di senatrice Padmé Amidala vide nel suo ex-senatore ed ora Cancelliere Supremo, Palpatine, un utile alleato. Ella si schierò quasi sempre sulla linea del Cancelliere, restando inamovibile sui concetti di democrazia e giustizia che avevano peraltro contraddistinto il suo regno. Ci si trovava, però, nel momento culminante della caduta della Repubblica. Amidala non poteva saperlo, come non poteva sapere la reale identità del Cancelliere. Tuttavia si mobilitò affinché la crisi apertasi con la minaccia di guerra civile portata dal Movimento Separatista del conte Dooku venisse risolta con la diplomazia. In questo senso si oppose fermamente al Decreto di Fondazione Militare che, se approvato al Senato, avrebbe permesso alla Repubblica per la prima volta nella sua storia di dotarsi di un esercito proprio. Amidala formò dunque col senatore Bail Organa ed altri un gruppo detto Comitato Lealista che restasse leale ai principi della Repubblica e fedele al Cancelliere Palpatine contro i Separatisti.
Fuga su Naboo[]
A stento sfuggì ad un attentato contro la sua vita perpetrato dai separatisti al soldo del viceré della Federazione Nute Gunray, di cui fu vittima un sua ancella . Inoltre Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, la salvarono da un attentato di Zam Wessel in contatto con Jango Fett. Conscia che la sua vita su Coruscant era ormai in pericolo, su suggerimento del Cancelliere Palpatine si rifugiò su Naboo protetta dall'amico e padawan Jedi Anakin Skywalker finché la votazione del Decreto di Fondazione Militare non si fosse conclusa. Su Naboo, Padme ebbe molta più libertà nel vestirsi rispetto a Coruscant, poté sfoggiare abiti più semplici e meno simbolici delle vesti senatoriali. Gli abiti sfoggiati da Padme a Karikino (il rifugio sul lago) sono più leggeri e colorati, rappresentando la persona di Padme come donna più che come politico; prevedendo come acconciature, nei suoi bei capelli ricci castani, semplici trecce e morbidi boccoli puntati, trucco toni pastello; lì ebbe molto tempo per discutere con Anakin, condividere esperienze e paure e pian piano si accorse che per lui provava forti sentimenti.
Ritorno su Tatooine[]
Tuttavia, il giovane padawan, continuava ad avere incubi sulla madre. Quindi, decise di tralasciare la sua missione di protezione e partire alla volta di Tatooine. Padme lo seguì senza indugi. I due si diressero al negozio di Watto, precedente padrone di Anakin e Shmi Skywalker. Il toydariano, riferì che Shmi era stata venduta a Cliegg Lars, che abitava nel Mare delle Dune. Qui scoprirono che Cliegg aveva liberato e sposato Shmi, avendo anche un figlio, Owen. La madre di Anakin, era stata rapito da un gruppo di Sabbipodi. Padme, rimase con i Lars, mentre Anakin andò a trovare la madre, ormai defunta. Assistette al funerale di Shmi. Tornati sulla nave, Anakin le rivelò che aveva fatto strage di Sabbipodi.
Battaglia di Geonosis[]
Dopo aver ricevuto un messaggio da Obi-wan in richiesta di soccorso su Geonosis, Padme e Anakin accorsero sul desertico pianeta rimanendovi però prigionieri di una trappola dei Separatisti. Scoperta infatti la base dei separatisti, il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi ottenne dalla Repubblica il permesso di inviare sul pianeta Geonosis un esercito comandato dagli Jedi per arrestare i criminali. Amidala s'impose per giungere su Geonosis prima dell'esercito, speranzosa di risolvere la crisi con una mediazione diplomatica. Padme, su Geonosis, opta per un abito-tuta bianco, con comodi stivali, lungo mantello bianco e come acconciatura i capelli legati all'indietro e modellati ad anelli. Però venne catturata insieme al suo accompagnatore jedi, e assieme a lui e a Obi-Wan fu condannata a morte nella Grande Arena Geonoisiana dal conte Dooku per ordine di Gunray. Il pronto intervento degli Jedi, avanguardia dell'esercito repubblicano, salvò dalla morte lei e i due Jedi Skywalker e Kenobi. Tuttavia, fu l’arrivo di Yoda, con il nuovo esercito di cloni a ribaltare la situazione. La guerra inevitabile, ormai esplosa, la portò a riconoscere la necessità di creare un esercito che salvasse la Repubblica dalla distruzione. Fu tra coloro che votarono per concedere i pieni poteri al Cancelliere Palpatine durante le Guerre dei Cloni. Successivamente, si sposò segretamente con Anakin Skywalker. Questa relazione fu rivelata a Palpatine dal capitano Panaka.
Le Guerre dei Cloni[]
Ricerca su Ilum[]
Durante le guerre, Padme, cercò il maestro Yoda sul pianeta Ilum. Il maestro Jedi, era lì, in soccorso di Luminara Unduli e Barriss Offee. Su quel pianeta c’erano molti cristalli Jedi, che rischiavano di essere distrutti per l’attacco di alcuni droidi separatisti. Padme era accompagnata dai droidi R2-D2 e C-3PO. Dopo aver sconfitto alcuni droidi, Padme trovò i Jedi, e insieme a loro lasciò il pianeta. Successivamente, si incontrò in segreto con Anakin su Coruscant, il quale stava partendo per un’importante missione.
Conflitto con gli Hutt[]
Quando fu rapito il figlio di Jabba the Hutt, fu mandata in missione diplomatica su Coruscant. Il suo scopo era quell di incontrare lo zio di Jabba, Ziro the Hutt. Qui, venne a sapere che il rapimento del giovane Hutt, era stato premeditato da Ziro, in combutta con il Conte Dooku. Padme fu presa come ostaggio da Ziro, ma fortunatamente riuscì ad avvisare in tempo C-3PO. Il droide avvisò immediatamente la repubblica, e la senatrice fu tratta in salvo, e l’Hutt fu arrestato.
Scontro su Christophsis[]
Nonostante il pianeta non fosse ancora del tutto ripulito dalle forze Separatiste, la Senatrice Amidala si diresse su Christophsis in viaggio diplomatico, scortata da Anakin Skywalker e da Yoda, che si trovava sul pianeta. Dopo uno scontro con alcuni droidi Separatisti, lei e Anakin si ritrovarono di fronte al Conte Dooku e riuscirono insieme a metterlo in fuga.
Trappola sulla Malevolence[]
La senatrice, fu inviata da Palpatine per una missione diplomatica. Tuttavia, era un trappola, in quanto fu catturata dal raggio traente della Malevolence. Arrivata sulla nave separatista, abbandonò la sua nave, piazzandovi delle cariche. Il generale Grievous, rimase quasi ucciso nell’esplosione. Per salvarla i Jedi furono costretti ad abbordare la nave. Anakin, si occupò del suo salvataggio, mentre Obi Wan affrontò Grievous. Anakin, inoltre distrusse l’ipergiuda della nave, rendendola un facile bersaglio. Riuscirono tutti a fuggire e a distruggere la nave separatista.
Missione di Rodia[]
Padme, fu mandata assieme al rappresentante Binks e a C-3PO su Rodia, per convincere il re rodiano, vecchio amico di Padme, Onaconda Farr ad unirsi alla repubblica, nella guerra contro la Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Tuttavia il re aveva già stipulato un accord con il vicerè della federazione dei mercanti Nute Gunray. Come segno di fedeltà, la senatrice fu consegnata al vicerè separatista. Solo grazie all’intervento di Jar Jar Binks, e a un ripensamento di Onaconda Farr la senatrice, fu liberata e il vicerè arrestato. Padme, non disse a nessuno del precedente accordo di Farr con Gunray, considerandolo un alleato della repubblica.
Minaccia su Naboo[]
Su Naboo, fu scoperta una base separatista. A capo di questo stabilimento vi era il Dr. Nuvo Vindi. Egli aveva scoperto un virus mortale, il Blue Shadow, ed era decio a consegnarlo al conte Dooku, per utilizzarlo come arma batteriologica contro la repubblica. Padme accompagnata da Anakin, Obi-Wan, Ahsoka Tano e un gruppo di cloni comandati dal capitano Rex, si addentrò nella base separatista.
Qui dovettero affrontare molti droidi, ma alla fine riuscirono ad arrivare al dottor Vindi. Riuscirono a sventare il suo piano di far esplodere delle bombe contenenti il virus. Obi-Wan e Anakin, portarono fuori il dottore, mentre Padme rimase all’interno con Ahsoka e i cloni. Sfortunatamente, qui esplose una bomba. Padme riuscì inizialmente a non rimanerne infettata poiché protetta da una tuta. Mentre Obi-Wan e Anakin, si diressero su Iego, per trovare l’ingrediente principale dell’antidoto, Padme e gli altri, sigillati nella base, si scontrarono con altri droidi. La tuta di Padme fu danneggiata, e fu infettata dal virus. Padme, fu l’ultima a manifestare i sintomi della malattia e soccorse i cloni e Ahsoka. In una comunicazione, chiese ad Anakin di non aprire mai quel bunker, per evitare il diffondersi del Blue Shadow. Fortunatamente Anakin e Obi-Wan, tornarono in tempo per somministrare l’antidoto agli infetti.
La fine di Amidala[]
La fondazione dell’impero[]
- "C'è ancora del buono in lui, io lo so."
- ―Ultime parole di Padme
Unitasi in matrimonio segreto con lo Jedi Anakin Skywalker, Amidala restò presto incinta. Padme dovette tenere segreta a tutti la sua gravidanza e quindi si aiutò utilizzando abiti senatoriali molto morbidi, che non lasciavano intravedere il pancione. Se sul piano personale le cose sembravano andar bene, non ugualmente accadeva sul piano politico. Dopo tre anni dall'inizio del disastroso conflitto, i Separatisti non erano stati ancora sconfitti e il Cancelliere Palpatine stava ormai sempre più unendo tutti i poteri nelle sue mani, ufficialmente al solo scopo di garantire ordine nella Repubblica scossa dalle fondamenta. Sempre più scettica verso le reali intenzioni di Palpatine, subito dopo la decapitazione del capo dei separatisti Dooku e l'emanazione da parte di Palpatine del Decreto di Governo di Settore che di fatto svuotava di poteri il Senato, Amidala insieme a Bail Organa, Mon Mothma ed altri senatori si fece inteprete delle richieste di rimissione dei poteri speciali del Cancelliere. Capitanò per tale motivo la Petizione dei Duemila presentata al Cancelliere Palpatine da duemila senatori, che chiedeva al Cancelliere di rimettere al Senato i suoi poteri dittatoriali e proclamare l'ormai avvenuta fine della guerra. Lo scontato rifiuto di Palpatine aprì la crisi politica che avrebbe portato buona parte dei firmatari della petizione a creare le basi della futura Alleanza Ribelle.
Incontro su Mustafar[]
Il colpo di stato di Palpatine fu anche il colpo di grazia per Amidala. Caduto al Lato Oscuro della Forza, suo marito Anakin Skywalker si dichiarò fedele all'Imperatore Palpatine e guidò il massacro dei Jedi nel loro Tempio su Coruscant. Ancora speranzosa di poterlo riportare dalla sua parte ed allontanare dal lato oscuro, speranzosa di poter ancora salvare l'ormai perduta democrazia, Amidala s'imbarcò alla volta del pianeta Mustafar dove Skywalker era stato mandato per trucidare i restanti capi separatisti. Lì incontrò il marito ormai completamente vinto dal potere oscuro, che le propose di seguirlo, e di regnare al suo fianco, togliendo di mezzo l’Imperatore. Padme si rifiutò, e non riusciva a credere che Anakin fosse diventato così crudele e spietato. Anakin temeva che Obi-Wan l’aveva messa contro di lui, ma lui gli disse che Anakin stesso se l’era messa contro. Quando Obi-Wan uscì dalla nave di Padme, i sospetti di Anakin, divennero fondati. In questo modo usò il Soffocamento di Forza su Padme, stando attento però a non ucciderla.
Parto e morte su Polis Massa[]
In questo modo, Anakin compromette irreparabilmente la vita di Padmé che perde ogni forza fisica e psicologica dopo aver constatato la perdita definitiva di Anakin: raggiunto il termine della gravidanza muore infatti di dolore partorendo due gemelli su Polis Massa, Luke e Leila. Le sue ultime parole, rivolte al fedele Jedi, saranno un appello al "bene" rimasto nel marito, Anakin Skywalker. Verrà sepolta a Naboo con un funerale imponente, a cui prenderanno parte la sua ex corte, la nuova Regina, Jar Jar Binks e i Gungan. Per non insospettire l'Imperatore, e soprattutto Anakin/Darth Fener, su consiglio di Yoda fu applicato al corpo di Amidala un pancione finto, di modo tale da far intuire che i bambini fossero morti con lei. In realtà, Luke crescerà a Tatooine con gli zii ed Obi-Wan, Leila verrà adottata dal senatore Bail Organa ad Alderaan.
Dietro le quinte[]
- Il ruolo di Padmé Amidala è stato interpretato nella trilogia prequel da Natalie Portman. L'attrice ammise in un'intervista che, quando il suo agente le parlò della nuova trilogia di Star Wars, lei non aveva la più pallida idea di che differenza vi fosse tra Star Wars e Star Trek.
- Amidala viene menzionata, seppur indirettamente, in Star Wars Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi quando Luke chiede a Leila se ricordasse qualcosa della sua vera madre. Lei gli rispose che era "gentile, bella ma triste" ma ciò è alquanto strano se si pensa che in Star Wars Episodio III: La vendetta dei Sith, Leila non era altro che un neonato. Si è supposto che i ricordi di Leia siano dovuti alla Forza che scorreva potente in lei, ma questa teoria non è stata confermata. Leland Chee ha ammesso che questa incoerenza non è stata ancora affrontata nel progetto della continuity.