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pagine

Il soggetto di questo articolo fa parte del brand "Legends". Il soggetto di questo articolo appare nella Era della Vecchia Repubblica.

Prima

Campagna dell'Ammasso di Minos

Durante
Dopo

Nessun'altra battaglia; fine della guerra, inizio della Guerra Fredda

Sacco di Coruscant
SackingJediTemple-Deceived
Data

3656 BBY

Luogo

Coruscant

Esiti
Combattenti
Comandanti
Forze
  • Marina Imperiale
    • Corazzate classe Harrower
      • Scream of Ragnos
    • Incrociatori da battaglia
    • Valor
    • Almeno 1 Trasporto sanitario imperiale
    • Navette imperiali
    • Trasporti militari imperiali
  • Caccia stellari Sith
  • 2 Signori dei Sith
  • 50 Guerrieri Sith
  • Droidi da guerra Sith
  • Soldati Sith
Vittime
  • Cancelliere Supremo Berooken
  • Molti Jedi
  • 6 membri del Consiglio Jedi
  • Innumerevoli soldati
  • Alcune navi da battaglia
  • Numerosi guerrieri sith e soldati
"Siete caduti in inganno, e ora la vostra Repubblica cadrà."
Darth Malgus[src]

Il Sacco di Coruscant fu l'ultima battaglia della Grande Guerra Galattica combattuta fra l'Impero Sith e la Repubblica Galattica. Durante un incontro diplomatico fra l'Impero e la Repubblica, un corpo di spedizione Sith attaccò a sorpresa il pianeta capitale e il Tempio Jedi.

Preludio[]

Dopo tre decenni di battaglie e campagne militari, la guerra era giunta ad una fase di stallo: la Repubblica si era asserragliata nelle regioni più interne della galassia, mentre i Sith dominavano gran parte dell'Orlo Mediano e dell'Orlo Esterno. L'Imperatore Sith chiese al suo Consiglio Oscuro di porre fine alle ostilità in modo rapido e così essi invitarono la Repubblica ad una conferenza di pace per stabilire i termini del cessate il fuoco.

L'offerta spiazzò decisamente gran parte dell'entourage repubblicano: il Consiglio Jedi invitò alla prudenza ma il Senato Galattico decise di partecipare alle trattative. Le due delegazioni s'incontrarono su Alderaan e come segno di buona volontò, i Sith posero fine ai combattimenti nell'Ammasso di Minos: in realtà essi stavano organizzando un'imponente corpo di spedizione che avrebbe dovuto colpire niente meno che la capitale galattica

La battaglia[]

Il comando delle operazioni venne affidato a Darth Angral, che avrebbe guidato la flotta e le divisioni militari, e a Darth Malgus che invece avrebbe guidato una task force di Sith diretta contro il Tempio Jedi, con il preciso scopo di disattivare il mainframe di difesa posto nelle sue sale.

L'attacco venne avviato proprio da Malgus che, usando una navetta da trasporto repubblicana, riuscì a far passare i suoi uomini oltre le difese orbitali della repubblica e a penetrare nel tempio. Lo scontro che ne seguì fu un bagno di sangue, ma il Signore dei Sith riuscì nel suo intento e permise ad Darth Angral e alle sue forze di arrivare su Coruscant senza interferenze.

La flotta sith cominciò a bombardare la superficie e a far sbarcare le truppe tra i grattacieli dell'ecumenopoli, mentre Angral in persona guidò l'attacco al distretto senatoriale: qui affrontò il Maestro Jedi Orgus Din che non riuscì ad uccidere solo per colpa di un incrociatore che si schiantò lì vicino. L'obiettivo del Signore dei Sith in ogni caso era il Senato, per cui si affrettò a raggiungere gli uffici del Cancelliere Supremo; il leader della repubblica stava cercando, disperatamente, di contattare la sua delegazione su Alderaan, per informarla del tradimento dell'Impero: proprio quando era riuscito a stabilire il collegamento, Angral irruppe nella stanza e lo uccise sotto gli occhi terrorizzati della delegazione diplomatica repubblicana.

Comparse[]

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