" Hai dimostrato coraggio, lasciando così. "
" Ho riciclato i miei crediti e sono sgattaiolato via.Non è la cosa più coraggiosa che qualcuno abbia mai fatto. "
" Hai sfidato l'Impero da solo, hai rinunciato alla vita e alla carriera che avevi costruito precedentemente che violava i tuo principi. Chiamerei questo coraggio" .
-Wedge Antilles si complimenta con Thane Kyrell
Thane Kyrell nacque sul pianeta Jelucan nell'anno 19 BBY.
Jelucan era un pianeta situato nell'Orlo Esterno , freddo, montuoso e roccioso, abitato da umani e da specie indigene aliene, durante le Guerre dei Cloni , il pianeta si era schierato con la Confederazione dei Sistemi Indipendenti ( CSI ), nell' 11 BBY , quando Thane aveva 8 anni, Jelucan venne annesso all'Impero Galattico .
Le autorità imperiali decisero di celebrare l'ingresso del pianeta nell'Impero con una grande manifestazione presieduta dal Gran Moff Wilhuff Tarkin , durante questa celebrazione accaddero due cose che segnarono per sempre la vita di Thane; conobbe una ragazzina di nome Ciena Ree ed incontrò il Gran Moff.
Biografia[]
Infanzia[]
Thane Kyrell era il secondogenito di Oris e Ganaire Kyrell . I Kyrell erano una delle famiglie della cosidetta Seconda Ondata di Jeleucan, e si erano stabiliti sul pianeta pochi anni prima, erano stati preceduti dalle famiglie della Prima Ondata , che si erano stabiliti sul pianeta circa 500 anni prima, colonizzandolo.
Esisteva una certa rivalità tra le famiglie della Prima Ondata e quelle della Seconda, le prime si erano stabilite nelle fertili vallate, mentre le seconde abitavano le città e consideravano con disprezzo le prime, giudicandole composte da contadini ignoranti.
Thane crebbe in questo ambiente, non ebbe un'infanzia facile, fu vittima delle angherie e dei soprusi del fratello maggiore, Dalven che era anche il preferito dei suoi genitori ed ebbe un rapporto molto difficile con il padre, che non perdeva occasione per sminuirlo, portandogli come esempio Dalven e che lo picchiò in diverse occasioni.
Thane aveva una sola passione: il volo.
Galeotta fu la cerimonia[]
" Molto sciocco da parte tua, gettarti in una rissa che avresti perso ! Non andare mai contro forze superiori, ragazzo, non finisce bene "
- Gran Moff Tarkin a Thane Kyrell
Naturalmente la famiglia Kyrell non poteva mancare alle celebrazioni per l'annessione all'Impero , durante il tragitto Thane si tolse la soddisfazione di umiliare il fratello, riconoscendo dal rumore una navetta T4A classe Lambda che si recava all'evento.
Dopo aver ascoltato i discorsi ufficiali, i suoi genitori si allontanarono per partecipare ad un evento privato, lasciandolo in custodia a Dalven, che però presto lo lasciò solo andandosene con i suoi amici. Thane ne approfittò per sgattaiolare dentro l'hangar dove era parcheggiata la navetta Lambda di Tarkin, ma non era l'unico ad aver avuto quell'idea, una ragazzina, figlia di una famiglia della Prima Ondata, si era rifugiata nell'hangar per sfuggire a dei bulli che la molestavano, ma non era servito, era stata seguita e le angherie erano proseguite.
Thane entrò nell'hangar e si rese conto di cosa stesse accadendo, conosceva quei ragazzi, erano tutti della Seconda Ondata, a Thane non piacque quel che vide e si gettò nella mischia in difesa della ragazzina, incurante del fatto di essere solo contro molti e più grandi di lui.
Stava per essere sopraffatto, quando le porte dell'hangar si aprirono ed il Gran Moff ed il suo seguito entrarono, i bulli fuggirono, mentre Thane e la ragazzina rimasero ad affrontare Tarkin . Alla muta richiesta de Tarkin, la ragazzina si presentò, si chiamava Ciena Ree , e Thane l'aveva salvata; Tarkin non riuscì a reprimere un sorriso, si rivolse a Thane, lodandolo per il suo coraggio ma rimproverandolo per aver accettato il combattimento contro forze di molto superiori, senza poter contare su rinforzi, era una cosa da non fare se si volevano evitare guai.
Thane rispose che in realtà, lui contava su qualche aiuto, era sicuro che qualcuno sarebbe entrato nell'hangar, si trattava solo di riuscire a resistere abbastanza a lungo. Tarkin fu favorevolmente impressionato dalla sfrontatezza e dalla sicurezza di sé mostrata da Thane, si congratulò con lui per il suo pensiero strategico, poi, dopo essersi reso conto che i due erano sinceramente appassionati di tutto ciò che riguardava il volo spaziale ed il pilotaggio, permise loro di salire a bordo del Lambda, visitarla e sedersi al posto di pilotaggio, Thane e Ciena erano entusiasti, Tarkin capì che erano il giusto tipo di persone di cui aveva bisogno la Marina Imperiale , così suggerì loro che avrebbero potuto soddisfare le loro aspirazioni, arruolandosi nella Marina Imperiale, quando avessero raggiunto la maggiore età.
Dopo questo incontro, Ciena e Thane, divennero grandi amici e decisero di studiare sodo in modo da poter accedere ad una delle Accademie Imperiali per diventare piloti.
Nasce l'amicizia[]
" Non ho navi con cui allenarmi ed il nostro simulatore è vecchio. "
" Puoi venire a far pratica da me, allora. "
" Davvero ? "
" Certo. "
- Ciena Ree e Thane Kyrell
Sorse però un problema, il simulatore di volo di Ciena era vecchio, quando lo seppe, Thane la invitò ad usare il suo.
Per i cinque anni successivi, i due divennero amici per la pelle, uniti dalla loro grande passione, il volo. Studiarono costantemente, spronandosi l'un l'altra, Ciena si recava regolarmente a casa di Thane per fare pratica sul simulatore, Thane studiò matematica e scienze con l'aiuto del Droide Tutor CZ-1 .
I genitori di Thane accettarono la presenza di Ciena, non così suo fratello che non perdeva occasione per deriderla per la sua appartenenza ad un ceto povero e far notare i suoi modi fuori moda, in almeno un'occasione Thane schiaffeggiò il fratello per il suo modo di fare, vennero divisi dai genitori; Dalven proibì loro di usare il suo V-171 Airspeeder , ma Thane e Ciena lo usarono lo stesso.
Man mano che il tempo passava, la loro amicizia cresceva, si erano costruiti un nascondiglio segreto, una grotta che loro chiamavano " la Fortezza ", la raggiungevano con l'airspeeder di Dalven, passarono delle ore stupende nella Fortezza, discutevano della politica imperiale, di volo, di loro due, così Thane venne a sapere che Ciena aveva avuto una sorella gemella, Wynnet Ree , morta poche ore dopo la nascita.
All'età di quattordici anni, dovevano superare l'esame per essere ammessi al corso propedeutico dell'Accademia Imperiale , non era facile anche perchè, essendo stato Jelucan associato alla CSI, l'Impero aveva stabilito un numero chiuso per i cadetti provenienti dal pianeta.
Ciena era disperata, convinta di non farcela, Thane fece di tutto per spronarla ad andare avanti e tentare l'esame, non che lui fosse messo meglio, il padre Oris, aveva mosso tutte le sue conoscenze per fare in modo che Dalven venisse accettato, ma per lui non aveva mosso un dito, anzi, in qualche modo lo ostacolò; Thane dovette sudarsela l'ammissione, e così fece.
Riuscirono ambedue a superare l'esame ed ad essere ammessi all'Accademia Preparatoria di Jelucan , che preparava i candidati locali ad entrare nell'Accademia Imperiale. Ma i rapporti con il padre, anche per il comportamento da lui tenuto durante l'ammissione, peggiorarono sempre di più, arrivarono allo scontro fisico. Oris, in un attacco di rabbia, aggredì Thane, lasciandogli lividi ed ecchimosi su tutto il corpo.
Thane non pensò neppure per un attimo di farsi curare dalla madre, si rivolse invece a Ciena che si occupò delle sue ferite alla schiena con un sigillante curativo.
Dopo questo episodio, Thane arrivò a nutrire un odio profondo per il padre, decise perciò che doveva andarsene da Jelucan, l'unico modo per riuscirci era essere ammesso all'Accademia Imperiale, Thane decise che doveva riuscirci a qualsiasi costo.
Accademia Imperiale[]
Thane e Ciena ci riuscirono, all'età di sedici anni furono selezionati per frequentare i corsi della Royal Imperial Accademy su Coruscant , era una delle Accademie più prestigiose e forgiava gli ufficiali per la Marina Imperiale. I due ragazzi erano felici anche per il fatto che avrebbero potuto continuare a studiare assieme e la loro amicizia sarebbe continuata.
Alla partenza per Coruscant, Ciena venne accompagnata allo spazioporto dai suoi genitori, mentre Thane, dopo aver salutato i suoi, vi si diresse da solo,felice di non essere accompagnato, se ne andò senza rimpianti, né per sua madre e tantomeno per suo padre, di Dalven poi meglio non parlarne, se non altro aveva avuto quello che si meritava, finire in un'Accademia di quart'ordine.
Giunto su Coruscant, Thane si sentì perso, confuso e sopraffatto dalla caotica città, Ciena, al contrario, era da una vita che aspettava questo momento ed era tutta eccitata.
A Thane venne assegnata una camera a tre posti, presto fece conoscenza dei suoi compagni di stanza; Nash Windrider , un Alderaaniano figlio di un produttore di moquette e Ved Foslo di Coruscant, figlio di un generale Imperiale. Thane e Nash legarono subito, ma con Ved le cose erano diverse, arrogante e snob, faceva pesare il fatto di essere il figlio di un generale.
Poco tempo dopo il suo arrivo, presenziò alla cerimonia di inaugurazione dei corsi, il presidente della Royal Imperial
Accademy Deenlark , fece il discorso di benvenuto, in cui li esortava a recidere i legami con i loro mondi di origine per votarsi al servizio dell'Impero, al quale ora dovevano la loro lealtà, Thane pensò che non avrebbe fatto nessuna fatica a farlo. Il discorso era intriso di retorica, ma Thane e Ciena non vi badarono, avevano scoperto che avrebbero frequentato ambedue gli stessi corsi, almeno in qualche caso, così avrebbero potuto continuare la loro amicizia, decisero anche di scordarsi di Jelucan e di impegnarsi al massimo per diventare ufficiali imperiali.
Nei tre anni successivi, Thane frequentò con notevoli risultati i corsi previsti, studiò Scienze, Matematica , Pilotaggio, si sottopose ad un pesante addestramento fisico, superò con successo i vari test cui fu sottoposto. A causa dei programmi molto impegnativi, l'Accademia aveva un alto rateo di abbandoni, ma Thane e Ciena, riuscivano ad eccellere nelle loro classi e nonostante questa continua sfida, riuscirono a restare amici, anzi, anche se nessuno dei due l'avrebbe ammesso, tra loro stava nascendo qualcosa di più, qualcosa che forse c'era sempre stato, ma che ora stava crescendo.
Thane sviluppò una bella amicizia con il cadetto Windrider, i due si confidarono molte cose della loro infanzia ed adolescenza, Thane raccontò a Nash del suo rapporto con il padre, e fu felice di sapere che Nash non aveva avuto di questi problemi.
Tre mesi dopo il suo arrivo su Coruscant, Thane incontrò Dalven, a causa del loro rapporto conflittuale, Thane non si era neppure posto il problema di rimanere in contatto con il fratello, e questa non fu quella che si dice una calda riunione di famiglia, Dalven gli fece notare che non si era ancora lavato, Thane si limitò a salutarlo freddamente,la cosa finì li, ma Thane era curioso e cercò di sapere qualcosa di più, quello che venne a sapere gli diede un senso di rivincita su Dalven e su suo padre.
Dalven, infatti, come suo solito non si era molto impegnato nei corsi ed era stato assegnato ad un lavoro d'ufficio come ufficiale clericale di terza classe, una nullità.
Tempo dopo, Thane Ciena ed altri cadetti parteciparono ad una esercitazione di volo che prevedeva l'uso di Speederbike , i cadetti dovevano eseguire un percorso attraversando una serie di cerchi elettrizzati multicolore chiamati Reigten Hoop ; per l'occasione erano stati piazzati dieci di questi cerchi in un percorso attorno all'Accademia, fino allo Sky Loop , la pista da corsa situata sul tetto della Royal Accademy, l'esercitazione era denominata Small Craft Flight . Al vincitore della corsa venivano assegnati 50 punti.
Thane e Ciena balzarono subito in testa alla corsa, volarono affiancati, con le Speederbike che si sfioravano, nessuno dei due voleva cedere, finchè accadde cio che doveva accadere, entrarono in collisione tra loro, ma con maestria riuscirono a rimanere in volo ed a concludere la gara in parità, ambedue al primo posto, dividendosi il premio.
La cosa però non era passata inosservata, ed il fatto che provenissero dallo stesso pianeta, poteva far pensare che i due fossero qualcosa più che amici, esisteva un ufficio che monitorizzava le prestazioni ed i risultati dei cadetti, l'Office of Student Outcomes, ai dirigenti di questo ufficio non piacevano molto gli studenti provenienti dagli stessi pianeti che avessero legami molto stretti tra loro, avrebbe potuto minare la loro lealtà all'Impero, di conseguenza cercarono di trovare il modo di minare l'amicizia di Thane e Ciena.
L'incidente del cannone laser[]
Ci riuscirono o per lo meno ci provarono.
A metà del secondo anno di Accademia, i cadetti parteciparono ad una esercitazione tecnica, dovevano riparare il cannone laser di un Caccia TIE con mezzi di fortuna e ricambi improvvisati, Thane e Nash effettuarono la riparazione e poi lasciarono l'area di riparazione chiudendo l'accesso alla struttura.
Il giorno dopo, tornarono per provare l'arma, ma questa non funzionò, il Comandante Harn , responsabile del corso, ispezionò il cannone e si rese presto conto che era stato sabotato, tutti i cavi all'interno dell'arma erano stati tagliati, controllò allora il computer del pannello della porta d'accesso al laboratorio, dall'esame delle registrazioni degli accessi, risultò che l'ultima persona ad entrare era stata Ciena Ree.
Ciena fu convocata nell'ufficio del presidente Deenlark ed accusata formalmente di aver sabotato l'arma, Ciena protestò la sua innocenza, sostenuta dalla sua compagna Jude Edivon , Jude trovò le prove che il computer di accesso era stato manomesso e le presentò ad Harn, Harn e Jude si recarono nell'ufficio di Deenlark e gli spiegarono cosa avevano scoperto.
Harn e Deenlark ascoltarono Jude esporre una sua teoria sull'accaduto, Jude partì dall'assunto che chiunque avesse manomesso il computer di accesso, avesse anche sabotato il cannone, facendone ricadere la colpa su Ciena, secondo il suo parere, l'unico ad avere interesse a compiere un atto simile era Thane, per un motivo molto semplice, lui e Ciena erano sempre in competizione ed erano i primi del loro corso, Thane sarebbe ricorso a questo mezzo per far declassare Ciena e restare il migliore del corso.
Deenlark e Harn concordarono con la teoria di Jude ed anche Thane venne convocato nell'ufficio di Deenlark. Deenlark era noto per la sua insofferenza verso coloro che lui definiva " Alieni ", ma la sua idea di alieno era molto larga ed in qualche modo comprendeva anche i cadetti provenienti dai mondi dell'Orlo Esterno, perciò non perse tempo in chiacchiere, fece ad ambedue una dura reprimenda, annullò i risultati della prova e li declassò, togliendo loro punti dalle classifiche di classe.
Ma Thane e Ciena, si conoscevano da troppo tempo e troppo bene, per poter pensare che uno dei due volesse fare del male all'altro, dopo essersi vicendevolmente rassicurati sulla loro estraneità ai fatti, si misero alla ricerca del colpevole; Ciena pensava a Ved Foslo , ma Thane sapeva che il suo compagno di stanza era un maniaco delle regole e a suo parere non avrebbe mai fatto una cosa simile.
Stavano ancora discutendo, quando vennero avvicinati da Jude, che scusandosi per aver accusato Thane disse loro che aveva scoperto chi aveva organizzato il fatto. Jude era quella che in gergo veniva chiamata "slicer", cioè una hacker .
Jude rivelò loro che aveva le prove che l'incidente era stato procato dall'Office of Student Outcomes , Thane voleva denunciare subito tutto alle autorità dell'Accademia, ma Ciena era contraria, temeva eventuali ripercussioni che mettessero a repentaglio i suoi voti e la sua carriera, ne seguì una accesa discussione, e Ciena commise l'errore di ricordare a Thane suo padre, Thane si scatenò, ciò che era nato come una discussione degenerò in una lite furibonda, ciò che non era riuscito all'Office, se lo fecero da soli.
Si riconciliarono subito, per la verità, ma non era più la stessa cosa, Thane aveva capito che Ciena era capace di fargli del male, Ciena aveva visto un Thane che non conosceva e che le faceva paura, rimasero amici, ma quello che stava sbocciando fra loro rimase lì, come congelato.
Nei due anni e mezzo successivi, si impegnarono al massimo per primeggiare nella loro classe e spesso si trovarono l'uno contro l'altra. Thane però stava diventando sempre più critico e disilluso nei confronti delle politiche imperiali, cercava di tenersi aggiornato leggendo i rapporti ufficiali su holonet , naturalmente i rapporti erano sempre postivi nei confronti dell'Impero, ma sentiva che c'era qualcosa di stonato, cominciò a leggere rapporti sulla Ribellione, Thane considerava i ribelli come terroristi, ma non poteva fare a meno di chiedersi come mai ci fossero e perchè divenissero sempre più importanti e numerosi, era possibileche fossero la conseguenza di una politica Imperiale sempre più miope ed autoritaria ?
Chiaramente queste erano domande oziose, Thane voleva terminare la preparazione ed entrare nella Marina Imperiale, alla fine del terzo anno la sua carriera venne decisa, fu assegnato al corso per piloti di caccia, mentre Ciena venne assegnata al corso per comandanti.
Mentre sceglieva un nuovo set di uniformi al dispensario, Thane incontrò Ciena, i loro rapporti non erano più gli stessi da molto tempo ormai, ma Thane la portava sempre nel cuore, sapeva, sentiva che anche Ciena provava gli stessi sentimenti, quel giorno Ciena era particolarmente triste e Thane decise di tentare di consolarla, appena le si avvicinò, Ciena gli raccontò che, su Jelucan, era morto il suo animale domestico preferito, un Muunyak , Thane la confortò; fu l'inizio di un riavvicinamento.
La piena riconciliazione, avvenne però durante e dopo il ballo a Palazzo Imperiale , Thane, Ciena ed un gruppo di cadetti scelti a caso, parteciparono al ballo cui erano presenti molte personalità politiche e militari, tra le quali spiccava la Principessa Leia Organa , figlia del Senatore di Alderaan Bail Organa , che pur fedele all'Imperatore, non risparmiava critiche alla politica imperiale.
Fu durante lo svolgimento della festa che Ved Foslo , visibilmente ubriaco, si lasciò sfuggire che l'incidente del cannone laser era stato organizzato dall'Office of Student Outcomes per minare la loro amicizia e far sì che fossero leali solo all'Impero.
Saputo ciò, Thane e Ciena si riappacificarono completamente, mettendo da parte le reciproche diffidenze.
Al servizio dell'Impero[]
La Morte Nera[]
Dopo aver superato i corsi dell'Accademia a pieni voti, Thane fu promosso tenente ed assegnato ad una nuova e segretissima Stazione Spaziale; la Morte Nera , poco tempo dopo, a bordo dello Star Destroyer di classe Imperiale Devastator , che aveva catturato la Principessa Leia Organa, giunse anche Ciena, Thane assistette inorridito alla distruzione di Alderaan , non potè fare a meno di pensare a Nash, che sapeva essere a bordo del Devastator, sperò che Ciena riuscisse a contattarlo, ma l'unica comunicazione che gli giunse era del suo Comandante di Compagnia, poco dopo si ritrovò imbarcato su un trasporto truppe con la missione di controllare una base ribelle su Dantooine . Prima di partire riuscì a registrare un messaggio per Ciena, sperando che riuscisse a leggerlo tra un turno e l'altro.
Trovarono la base, ma era abbandonata, Thane la esplorò e si rese conto che le sue idee sulla Ribellione erano sbagliate, non erano terroristi, erano un vero e proprio esercito, piccolo forse, ma ben organizzato ed in grado di portare attacchi, non di grande portata, ma precisi ed efficaci contro qualsiasi installazione imperiale.
Mentre si trovava su Dantooine, accadde qualcosa di molto strano, tutte le comunicazioni con la Morte Nera saltarono, tutte le reti di comunicazione erano disturbate, era sicuramente successo qualcosa, ma cosa ?
Le voci si rincorrevano, la Morte Nera era stata distrutta, era stata danneggiata e non riusciva a comunicare, tutte le notizie erano false ed erano state propalate ad arte per far uscire i Ribelli allo scoperto e distruggerli.
I soldati commentavano le notizie e propendevano per quest'ultima ipotesi, ma Thane non era convinto, si era accorto che tutti i suoi colleghi ufficiali stavano zitti ed erano molto tesi, Thane cominciava a pensare che la Stazione Spaziale potesse essere stata danneggiata o addirittura distrutta, ma come potevano i Ribelli riuscire a fare questo ?
Dove avevano le decine di Star Destroyer che servivano per ottenere un simile risultato ?
E se avessero avuto una Flotta del genere, perchè non avevano attaccato prima ?
E se avessero attaccato con tutte quelle forze, la Marina Imperiale non sarebbe intervenuta ?
Era impossibile che avessero danneggiato tutti i sistemi di comunicazione della Morte Nera, e le altre navi che erano attraccate alla Stazione, perchè non comunicavano ?
Poi si ritrovò a pensare al Devastator, a Nash, ma soprattutto a Ciena, cosa le era accaduto, era salva ?
Solo dopo una settimana, la più lunga della sua vita, ricevettero nuovi ordini, dovevano riunirsi alla flotta, uscirono dall'iperspazio e si trovarono in mezzo ad una quantità di navi mai vista. navi di ogni tipo e dimensione, in formazione attorno ad una decina di Star Destroyer, chissà se c'era il Devastator li in mezzo ?
" Per quanto possa sembrarti folle, sono sicura che ci rivedremo. Non so dove, nè quando, ma succederà "
" Certo che succederà. Ti ritroverò, qualsiasi cosa accada "
- Ciena Ree a Thane Kyrell a bordo del Devastator
Si diressero verso uno Star Destroyer, mentre il loro trasporto truppe entrava nell'hangar principale, Thane ricevette l'ordine di trasferimento alla nave trasporto truppe Watchtower , diretta a Kerev Doi .
Cosa diavolo andavano a fare su Kerev Doi, era un pianeta da cui si estraeva la spezia , era un ricettacolo per tutta la peggior feccia della galassia , pensandoci bene era il posto ideale per una base Ribelle, forse li mandavano laggiù per tagliare i fondi alla ribellione.
Kerev Doi era il pianeta ideale per sparire, poi chiese su che Star Destroyer si trovassero, gli fu risposto che erano a bordo del Devastator, ma che lui doveva essere a bordo della Watchtower entro un'ora, Thane era felice, Ciena doveva essersi salvata, a meno che non fosse rimasta sulla Morte Nera, scese dal trasporto, aveva un'ora per trovare la sua nave, ma come poteva lasciare il Devastator senza sapere di Ciena, era immerso in tali pensieri quando si sentì chiamare, si girò e la vide, lei era lì, si corsero incontro, si abbracciarono così forte da non respirare, cominciarono a parlare assieme, raccontandosi le angosce e le paure reciproche, poi scoppiarono a ridere.
Si fecero strada tra la folla di soldati e marinai che riempiva l'hangar, sino a raggiungere un corridoio laterale deserto, si abbracciarono nuovamente, non l'avevano mai fatto prima, ma veniva stranamente naturale, Ciena si sollevo sulla punta dei piedi per abbracciarlo meglio, Thane con le dita seguì il profilo del suo volto, mentre la baciava sulla fronte, ma Ciena sollevò il viso e le loro labbra si incontrarono, il loro primo bacio.
Ma nonostante tutto, non era una scoperta, non era un inizio, era una conferma di ciò che da molto tempo provavano l'uno per l'altra, rimasero così, abbracciati in silenzio, poi si scossero, Ciena lo accompagnò alla sua nave, alla base della passerella si baciarono ancora, mentre gli ufficiali presenti fischiavano per approvazione, poi salì a bordo e la nave partì.
Un uomo in crisi[]
" Insomma i racconti che leggevi da bambino sono acqua passata. Fattene una ragione, la realtà è questa. "
- Thane Kyrell a sé stesso
Kerev Doi era tutto il contrario di ciò che aveva immaginato, un pianeta corrotto fino al midollo, cieli scuri, paesaggi deprimenti, una popolazione chiusa in sé stessa, che cercava di apparire il meno possibile, le fabbriche di spezia dominavano il paesaggio, tutto il resto era pura depressione.
Aveva indovinato, erano stati mandati li per tartassare il famigerato e corrotto sistema bancario, e mostrare che l'Impero governava con il pugno di ferro.
Thane non aveva nulla da fare se non uscire giornalmente con il suo Caccia TIE per sorvolare il territorio del pianeta; mostrare la bandiera e la potenza imperiale.
La gente correva a nascondersi al passaggio del suo caccia, una volta l'avrebbe trovato divertente, forse avrebbe volato raso terra per farli spaventare di più, ma ora, dopo Alderaan, dopo aver visto ciò che aveva visto, il timore che incuteva l'Impero ...non sembrava più tanto divertente.
Una sera si recò in un locale, il Blue Convor , da fuori gli ricordava un locale che aveva visto nei suoi olovideo, anzi, era proprio quello, negli olovideo che vedeva da ragazzo, in quel bar si incotravano i personaggi più disparati, eroi ed eroine, contrabbandieri e via dicendo, tutti presi nel pianificare il colpo che li avrebbe resi ricchi oltremisura, Thane non si faceva illusioni, sarebbe stato deprimente come il resto di Kerev Doi.
Invece era quasi come nei suoi sogni da ragazzo, ambiente accogliente, atmosfera rilassata, poltroncine comode ed avvolgenti, luce soffusa, una musica sensuale di sottofondo, ciò che aveva ordinato gli fu servito in tempi decenti ed era abbastanza forte da tingere il mondo di rosa.
Si ritrovò a pensare a Ciena, anche a lei piacevano quegli olovideo. Pensare a Ciena lo faceva stare bene e pensare che stavano per perdersi, tutto per quella stupida lite, ed invece, incredibilmente non si erano mai lasciati, allontanati un pò, ma mai persi, non riusciva a smettere di pensare a quei pochi incredibili minuti in cui si erano stretti l'uno all'altra e baciati.
Ma ciò che lo faceva pensare era quello che aveva detto: " Sono sicura che ci rivedremo. Non so dove, non so quando, ma accadrà. ", che senso aveva quella frase, perchè dire una cosa del genere quando il più scalcagnato database della Flotta le avrebbe permesso di sapere esattamente dov'era in pochi secondi, a meno che non avesse in mente di mollare come, a volte, pensava di fare lui, ma tra il dire ed il fare c'era una grande differenza, poi cosa avrebbe fatto, sarebbe stato un criminale, e Ciena ? Ciena considerava sacri sia l'onore, sia i giuramenti, ed allora? Allora era meglio aspettare, dovevano passare cinque anni, poi avrebbero potuto congedarsi, costruirsi un futuro assieme.
Thane sognava ad occhi aperti, gli sembrava di essere l'eroe e Ciena l'eroina, vestita di un aderente abito da sera rosso, rosso come il peccato che gli sussurrava di star cercando un uomo che non aveva paura di nulla, e lui che la baciava.
Finito il drink, finito il sogno, pagato il conto, l'unica cosa da fare era tornarsene in branda, forse l'avrebbe sognata.
Tutto ciò che aveva programmato quella sera al Blue Convor, tutti i suoi piani per il futuro, andarono in fumo otto giorni dopo.
Stava sorvolando la regione di Lower Sea , eseguì qualche picchiata e qualche passaggio a bassa quota, il suono stridulo del motore del suo caccia, risuonava nelle vallate e nei canyon della regione, quando volava si sentiva vivo. Soddisfatto, atterrò nel più vicino avamposto imperiale, era ora di pranzo, scese sorridente dal suo caccia, si tolse il casco, si guardò attorno ed il sorriso gli morì sulle labbra.
L'avamposto controllava una miniera, chiaramente visibile in distanza, un sentiero univa la miniera al posto militare, una lunga fila di operai si snodava lungo il sentiero, Thane li guardò, normalmente nelle miniere venivano impiegati Droidi di scarsa qualità, ma questi non erano Droidi, erano esseri viventi, riconobbe la specie, Bodach'i , dei rettiloidi dalla pelle chiarissima, erano incatenati al collo ed ai polsi, erano schiavi.
Thane sapeva che il loro pianeta si era sempre opposto all'Impero, aveva sentito dire, tempo prima che la situazione era stata risolta e che l'Impero aveva posto delle sanzioni, non poteva immaginare che un'intera specie fosse stata ridotta in schiavitù, era orribile, era malvagio, Non capiva, perchè nessuno li aiutava? Thane si guardò attorno, c'erano delle persone li attorno, passi veloci, volti inespressivi, facevano finta di non vedere, avevano paura, avevano paura degli assaltatori che scortavano gli schiavi, avevano paura del suo caccia quando passava a bassa quota, avevano paura di fare la stessa fine, avevano paura dell'Impero.
Un bimbo di sette otto anni stava insultando e prendendo in giro le povere creature, un assaltatore gli accarezzò la testa. Thane si sentì nauseato, si rivide bambino, aveva più o meno quell'età quando aveva deciso di diventare pilota, era così che cresceva il male ? Era così che si manifestava ?
" Stiamo insegnando ai bambini che la schiavitù è giusta. Stiamo insegnando loro che la crudeltà è una virtù. "
Ma il peggio era che anche lui aveva fatto la sua parte, e ne era consapevole.
Quella sera chiamò Ciena via Holonet, doveva parlare con qualcuno, e l'unica persona con cui poteva parlarne era lei. Ciena rispose subito, se la vide dinanzi, era così bella, si scambiarono notizie, frasi senza molto senso, Thane era come abbacinato dalla sua vista, si rese conto che non riusciva ad esprimere quello che voleva, chiese così a Ciena cosa pensava fosse meglio fare, Ciena gli rispose che non potevano far altro che andare avanti, affrontare le difficoltà insieme, Thane si sentiva morire, ma ormai aveva deciso.
Disertore[]
" Che cosa hai combinato Thane ? "
- Ciena Ree a Thane Kyrell
Il giorno dopo, Thane fece il suo turno del mattino, poi cambiò quello pomeridiano con quello notturno, nel pomeriggio prelevò dal suo conto quanti più crediti possibile, con i crediti acquistò spezia, poi cambiò la spezia con altri crediti non registrati, si comprò degli abiti civili che non dessero nell'occhio, si recò allo spazioporto, trovò un mezzo di trasporto indipendente e.....sparì.
Arrivò su Jelucan dopo aver cambiato quattro navi, prima di sbarcare fu preso dall'ansia, e se lo stessero aspettando ? In fin dei conti dove altro poteva andare se non su Jelucan ? Qualunque passeggero poteva essere una spia, per esempio, quello lì non lo stava guardando ?
Atterrarono senza problemi, nessuno lo aspettava, nessuno badò a lui. Appena in città, si rese conto che non era quella che si ricordava, Valentia era cambiata, la gente era cambiata, il pianeta era cambiato, ed a cambiare tutto era stato l'Impero.
Affittò una stanza in un edificio che al pian terreno ospitava una taverna, quando scese a farsi una birra, si accorse che anche le taverne erano cambiate, più che dei locali sembravano covi di malfattori, ma era la gente che non era più la stessa, aveva paura, nessuno si sentiva al sicuro, non dopo Alderaan.
Aveva pensato di mettersi in contatto con i suoi, ma aveva scartato subito l'idea, sarebbero stati capaci di denunciarlo, non aveva alcun bisogno né delle prediche da alcoolizzato di suo padre, né della ipocrita indignazione della madre, meglio stare alla larga.
Doveva aspettare Ciena, lei sarebbe arrivata, lo sapeva, lo sentiva; ma i giorni passavano e Ciena non si vedeva e l'umore di Thane era sempre più cupo. Mille pensieri gli giravano in testa, se fosse stata catturata, no, impossibile, Ciena era troppo intelligente per farsi beccare.
Ogni giorno che passava si sentiva sempre più avvilito, non aveva niente da fare se non aspettare, gli stava crescendo la barba, ma oltre a ciò nulla. Aveva pensato di fare il pilota civile, anche se non possedeva certo la licenza di volo, un buon pilota serviva sempre, ma non su Jelucan, troppi Imperiali ficcanaso, troppi controlli, troppo di tutto e Ciena non arrivava.
Una notte, stava fissando, come sempre, la parete bianca di fronte al letto quando sentì un rumore che lo fece insospettire, sbirciò in strada e vide che un mezzo di pattuglia monoposto si era appena fermato dinanzi all'edificio, pochi istanti dopo sentì dei passi pesanti e cadenzati nel corridoio che portava alla sua camera.
Il veicolo era monoposto, dunque avevano mandato una persona sola, avrebbe potuto sbarazzarsene facilmente, il problema era cosa fare dopo, i passi si fermarono dinanzi alla sua porta, Thane si preparò all'attacco, qualcuno bussò, Thane domandò chi fosse, parlando con voce insonnolita come stesse dormendo, una voce ben nota rispose di essere li in missione ufficiale.
Ciena, Thane aprì la porta e si trovò dinanzi Ciena in uniforme, respirò come se fino ad allora fosse stato in apnea, la tirò dentro la stanza e la abbracciò, respirando il suo profumo come fosse ossigeno, si baciarono a lungo ed appassionatamente, ma quando si staccarono Thane vide che il suo sguardo non era esattamente benevolo, si chiese cosa avesse sbagliato.
La successiva domanda gli fece capire che non aveva per nulla capito le intenzioni di Ciena: " Che cosa hai combinato, Thane ? "
Poco dopo scesero nella taverna, Ciena non voleva, temeva che qualcuno li avrebbe visti, ascoltati, denunciati; ma Thane era sicuro che non sarebbe accaduto nulla, in effetti, la divisa di Ciena funzionò perfettamente, nessuno osava avvicinarsi, ebbero una bella parte della taverna a loro completa disposizione.
Ciena non aveva tempo di guardarsi attorno, aveva un problema ben più grave, doveva convincere Thane a rientrare in servizio, ma Thane non ne aveva nessuna intenzione, Ciena si aggrappò a tutti gli argomenti possibili, l'accademia, i loro compagni, il loro destino, gli amici morti, ma Thane aveva dinanzi agli occhi Alderaan, gli schiavi Bodach'i, il bambino che li scherniva, l'assaltatore che lo accarezzava, Ciena capiva le sue motivazioni, ma non per questo le condivideva, e poi, avevano giurato.
La discussione si fece più accesa, era chiaro che Ciena non avrebbe disertato, era altrettanto chiaro che Thane, pur non volendo aderire alla ribellione, non sarebbe rientrato nei ranghi, ormai era un disertore, non poteva più stare con lei, glielo disse, era la cosa più difficile , più dolorosa, le chiese se lo avrebbe denunciato, Ciena era divisa, da una parte la sua fedeltà all'Impero, dall'altra il suo amore per Thane, non sapeva cosa avrebbe fatto domani, ma sapeva cosa avrebbe fatto adesso, cosa voleva adesso.
Si avvicinò a Thane, lo prese per la giacca, lo attirò a sé, in quel momento, in quella notte, voleva solo lui, sempre solo lui, almeno per quella notte. Si baciarono a lungo, poi lei si staccò e disse: " Andiamo di sopra. " " Ne sei sicura ? " " Sì "
Thane non riusciva a dormire, non con Ciena che riposava accanto a lui, la testa appoggiata alla sua spalla, non riusciva ancora a credere che fosse li accanto a lui, si chiese se fosse possibile tornare indietro, se lo avesse fatto sarebbe rimasto con Ciena, ma si rese conto che non avrebbe potuto farlo.
Lei si svegliò, la strinse a sè, si sussurrarono parole d'amore, ma poi la realtà prese il sopravvento, Ciena cercò di convincerlo per l'ultima volta, ma Thane rifiutò, era finita, la loro storia era finita, ma Ciena non aveva ancora finito, gli diede tempo una settimana per lasciare Jelucan, dopo di che lo avrebbe denunciato, Thane non riusciva a crederle, dopo quello che c'era stato tra loro, l'avrebbe denunciato ? Ciena gli ripetè l'avvertimento, doveva andarsene e fare qualcosa, non stare li a commiserarsi, l'aveva fatto abbastanza, ma poi non si decideva ad andarsene, e Thane non riusciva a cacciarla come avrebbe voluto fare, voleva mandarla via, ma non ci riusciva, voleva offenderla, ma non ci riusciva, anche lei voleva andarsene, ma non voleva, voleva fargli male, ma non poteva. Tornarono a letto.
Ribelle[]
Sette mesi ABY[]
Ignaro che Ciena anzichè denunciarlo, aveva dichiarato nel suo rapporto, che era morto, Thane aveva lasciato Jelucan, lavorava come navigatore e secondo pilota su un mercantile indipendente, il Moa , un vecchio mercantile che ormai non aveva più nulla della nave originale, era stato infatti riparato, rappezzato con pezzi e strumenti provenienti da chissà quante altre navi. Lo comandava una vecchia Wookiee di nome Lohgarra , talmente vecchia che la sua pelliccia era completamente bianca.
Ora avevano un problema, dovevano sostituire una cella energetica, Thane ci aveva lavorato sopra parecchio, ma non riusciva a farla funzionare come avrebbe dovuto, la loro prossima tappa era Zeitooine , uno dei pianeti più costosi della galassia .
A Thane andava bene lavorare sul Moa, Lohgarra era vecchia, ma non stupida, anzi, avava capito subito che Thane nascondeva qualcosa, ma non le interessava, si era perfino sinceramente affezionata a quel giovane biondo, in più la maggior parte dei lavori si svolgevano nell'Orlo Esterno e questo a Thane andava benissimo.
Scesi allo spazioporto, Thane si mise alla ricerca della cella, dopo aver aiutato a scaricare i droidi da costruzione che trasportavano, faceva un freddo cane, e non riusciva a trovare un venditore di componenti usati, dovette chiedere indicazioni, ricevutele, si diresse nella direzione indicata, ma fatti pochi passi, si accorse che tutti si erano fermati,non riusciva a capire cosa stesse accadendo, ma poi capì.
Una decina di assaltatori imperiali, agli ordini di un capitano, teneva sotto tiro i presenti, alcuni loro colleghi stavano arrestando delle persone, una donna, sua figlia di non più di tredici anni ed una bimbetta di forse cinque, le trascinavano in strada, senza nessun riguardo, con inutile crudeltà.
La madre implorava pietà per le figlie, cosa c'entravano loro con le tasse, il capitano la colpì al volto con il calcio del fucile, facendola cadere a terra in lacrime, la ammanettarono e la portarono via.
Thane si sentiva ribollire il sangue, ma non poteva fare nulla, non contro tutti quei soldati armati, si voltò e tornò alla nave, quando gli chiesero della cella, rispose in malo modo che costava troppo, poi si chiuse nella sua cabina, voleva solo dimenticare ciò che aveva visto e ciò che era stato.
Diciotto mesi ABY[]
Il Moa era stracarico di forniture mediche, dovevano scaricare nella penisola meridionale del mega continente di Oulanne , che era stato colpito da un violentissimo terremoto un mese prima.
Tuttavia, essendo il pianeta economicamente poco importante, l'Impero non aveva inviato nessun soccorso, gli unici aiuti erano stati offerti dagli Oulanni ricchi che vivevano su altri pianeti, una goccia nel mare, ma pur sempre qualcosa.
Stavano entrando negli strati più alti dell'atmosfera, Thane, al posto di pilotaggio, controllò i dati sulle condizioni meteo, gli sfuggì un fischio; Lohgarra gli chiese cosa stesse accadendo, Kyrell rispose che stavano per entrare in un mega uragano che copriva buona parte della zona di atterraggio, gli altri membri controllarono i loro strumenti e confermarono.
Avrebbero potuto atterrare in un altro spazioporto, ma si sarebbero trovati a migliaia di Km di distanza, ed i medicinali servivano subito, normalmente una astronave non avrebbe incontrato particolari difficoltà nel volare in mezzo ad una tempesta, ma il Moa era sovraccarico, e questa non era una semplice tempesta.
Lohgarra gli chiese se fosse in grado di portarli a terra, Thane rispose che era in grado, si prepararono, ora l'uragano era visibile sotto di loro, i vortici ciclonici turbinavano ed un vento fortissimo cominciò a scuotere tutta la nave, Thane si infilò nell'occhio del ciclone, scese di quota il più rapidamente possibile, allineò la nave e la portò a sfiorare le onde, il vento era molto più forte di quanto si fosse immaginato, ma sapeva di potercela fare.
Chiese a Brill , il loro ingegnere Tarsunt , se aveva impostato le coordinate dell'hangar, tutti lo guardarono come fosse impazzito,JJH2 , il Droide Astromeccanico , emise un trillo di terrore, Lohgarra ringhiò dalla sua postazione di comando, ma Thane sapeva quello che faceva, intendeva usare sia la navigazione automatica che quella manuale, sapeva di poterlo fare.
Il navigatore automatico li portava direttamente sul bersaglio, incurante delle condizioni atmosferiche, Thane compensava le impennate della nave, non era facile, più volte perse il controllo della nave e lo riacquisì, poi l'hangar comparve in distanza, Thane riuscì a portare giu la nave senza troppi problemi.
Mentre Thane si rilassava, l'equipaggio proruppe in un fragoroso applauso. Thane pensava a Ciena, le sarebbe piaciuto raccontarle di quell'atterraggio, ma sapeva che non ne avrebbe mai avuto la possibilità, aveva provato a dimenticarla, ma non ci era riuscito e sapeva che non ci sarebbe riuscito mai.
Il giorno dopo passato l'uragano, cominciarono a scaricare e distribuire i medicinali, Thane si accorse che contrariamente a quanto pensava, non erano i primi ad essere giunti sul pianeta, erano stati preceduti da altri piloti che avevano portato medicinali e razioni di viveri, il loro capo, un po' più anziano di Thane e con folti capelli neri, gli si avvicinò e si complimentò per l'atterraggio del giorno prima, elogiando la sua bravura, parlarono del più e del meno, poi l'uomo gli chiese su quali pianeti fosse stato.
Thane si mise in allarme, poteva essere una spia imperiale, poteva immaginare che lui fosse un disertore, avrebbe potuto denunciarlo; decise comunque di stare al gioco, elencò quattro pianeti: Zeitooine , Dinwa Prime , Arieli ed Ivera X , aveva risposto con noncuranza, ma in effetti aveva elencato quattro pianeti dove l'Impero aveva commesso dei crimini.
L'uomo lo guardò negli occhi, sembrava volesse scrutargli l'anima, poi si riscosse :
" Devi averne viste di tutti i colori. "
" Già "
" Tu ed io dovremmo fare una chiaccierata, una volta finito qui. Anche io ho visitato quei pianeti. Mi piacerebbe capire cosa ne pensi. "
" Perchè no ? A proposito, mi chiamo Thane Kyrell. "
" Io sono Wedge Antilles . "
Mangiarono assieme un paio di razioni d'emergenza nell'hangar, ed intanto parlarono, a Thane venne naturale raccontare la sua storia e Antilles ne rimase impressionato, la pioggia, che cadeva fitta sul tetto di lamiera, copriva le loro voci, nessuno poteva ascoltarli.
Wedge gli disse che era stato molto coraggioso a sviganarsela in quel modo, Thane minimizzò, ma Wedge insistette, Thane gli chiese bruscamente di smetterla e di dirgli cosa voleva veramente da lui, allora Wedge con noncuranza gli disse che l'Alleanza Ribelle aveva bisogno di piloti come lui.
" No, mi dispiace. "
" Tu odi l'Impero. E' normale dopo quello che hai visto. "
" E' vero, ma non mi importa granchè neppure della Ribellione. "
" Noi lottiamo per liberare la galassia...."
" Voi avete iniziato una guerra che ucciderà moltissime persone. "
" E' stato Palpatine ad iniziare la guerra. Noi saremo quelli che vi porremo fine. "
" Credete davvero di poter vincere contro l'Impero? Devo ammetterlo, avete fegato, ma siete degli illusi se pensate di poter affrontare e distruggere la Flotta Imperiale. "
" Abbiamo distrutto la Morte Nera, no ? Sono bastati pochi caccia ! Anche io ho partecipato a quella missione, e sono ancora vivo. Non credo possa dirsi lo stesso per molti imperiali. "
" Stai parlando anche dei miei amici. " " Senti, capisco le vostre ragioni. So che la Morte Nera doveva essere fermata. Non prendiamoci in giro, però. Avete le mani sporche di sangue. "
" Lo so. " " Come hai detto tu, la Morte Nera doveva essere fermata. E l'Impero deve essere distrutto. Siamo disposti a sporcarci le mani pur di riuscirvi. Siamo disposti ad uccidere ed a morire. Non è facile e non lo sarà mai, ma lascia che ti dica una cosa, Kyrell; è molto più facile che stare a guardare senza fare niente. "
Thane ricordò quante volte si era sentito impotente, inutile, vedeva accadere le cose e non poteva intervenire, finchè avesse continuato a fuggire non avrebbe mai potuto intervenire, non avrebbe mai potuto proteggere nessuno.
Ma se si fosse fermato, se avesse avuto qualcuno dalla sua parte....? Valeva la pena di pensarci.
La sera, rientrando al Moa, Thane trovò Lohgarra in cambusa, intenta a mangiare una gran fetta di formaggio, ma pur continuando ad ingurgitare pezzi di formaggio, notò la sua aria preoccupata e gliene chiese la ragione. Thane aveva un gran desiderio di parlare con qualcuno e fortunatamente lohgarra era una delle poche persone di cui si fidasse.
Le raccontò tutto, subito la Wookiee si infuriò, pensava che Antilles volesse portarle via il suo miglior pilota, lei avrebbe aumentato il suo compenso, era inammissibile che si comportassero così, profittando di quel momento di crisi, stava per partire per la tangente, ma Thane la fermò e si spiegò meglio, Lohgarra tacque, Thane non capiva se per stupore o per disprezzo.
Thane cercò di farle capire cosa lo aveva colpito, quella gente era in guerra, e che guerra! Eppure erano li ad aiutare gli abitanti di Oulanne, rischiavano la pelle per questo, e non volevano niente in cambio, che senso aveva ? Per Thane nessuno. La gente non faceva mai niente per niente.
Si fermò, pensava a Ciena, lei gli aveva insegnato che esistevano ancora persone disposte a sacrificarsi per un ideale, raccontò a Lohgarra di Ciena, e di come fosse convinta dei suoi principi e dei suoi ideali, di quanto si amassero e di come aveva rinunciato a lei per seguire i suoi principi, e di tante altre cose.
Lohgarra ascoltava in silenzio, poi improvvisamente rivelò che anche la sua specie era stata schiavizzata dall'Impero, Thane non riusciva ad immaginare quanta violenza l'Impero avesse dovuto usare per riuscire a sottomettere gli Wookiee, ma Lohgarra non si fermò, gli chiese se avesse intenzione di unirsi davvero alla Ribellione o se stesse solo prendendo tempo, Thane le rispose che non era un vigliacco, ma che lui faceva parte della Flotta Imperiale, prima di disertare, e che aveva molti amici nella flotta, compresa una persona speciale e che se fosse entrato nella ribellione, non lo avrebbero perdonato mai, soprattutto Ciena, la ragazza di cui le aveva parlato, anche se era praticamente impossibile che potesse incontrarla ancora.
Lohgarra, lo guardò in modo strano, come se vedesse cose che lui non poteva vedere, poi gli disse che la Forza riusciva sempre a riunire le persone al momento giusto. Thane non credeva in queste cose, ma non disse nulla, non voleva offendere Lohgarra, la fede era una cosa importante per lei; le chiese se a suo parere dovesse entrare nella Ribellione e che la Forza prima o poi gli avrebbe fatto incontrare Ciena ?
La risposta fu un fortissimo abbraccio, Thane si trovò avvolto nella folta pelliccia bianca, mentre la Wookiee gli raccomandava di stare attento, di non correre pericoli inutili e soprattutto di mangiare, Thane si mise a ridere e glielo promise, poi gli venne a mente che quando era partito per Coruscant, sua madre non gli aveva fatto nessuna raccomandazione, anche questa era una cosa da meditare.
Hoth[]
Thane non aveva mai sofferto tanto il freddo in vita sua, era convinto, essendo cresciuto su Jelucan, di sopportare bene il freddo, ma Hoth era un'altra cosa. Lui ed un altro giovane, Dak , stavano liberando i Tauntaun , in modo che potessero andarsene liberi, stavano per evacuare, si erano appena insediati ed erano gia stati individuati, fno a quel momento era un po' deluso, non aveva combattuto, era costretto a dormire con centinaia di persone che, oltretutto, russavano, le razioni erano scarse, le aspettative orribili ed i rischi enormi, e praticamente non aveva ancora fatto niente.
Dak continuava a parlare, ad un certo punto gli disse che sarebbe stato l'artigliere di Luke Skywalker , quello che aveva distrutto la Morte Nera da solo; Thane commentò che in fin dei conti anche Skywalker aveva bisogno di un artigliere.
Non gli era molto simpatico, gli riconosceva un grande coraggio, aveva centrato un bersaglio impossibile, era stato molto fortunato, meritava tutto il suo rispetto, ma tutte quelle storie sulla Forza, sugliJedi , aveva addirittura una spada laser , lui non credeva in queste cose, anche se ricordava bene che Ciena gli aveva detto che non c'era niente di male nel credere in qualcosa più grande di loro.
Non riusciva a dimenticarla, era come fosse li, la vedeva meglio di Dak che gli lavorava accanto.
Avevano appena liberato l'ultimo Tauntaun, quando tutte le sirene della base iniziarono a suonare, l'Impero stava arrivando, dopo un breve briefing tenuto dalla Principessa Leia , chissà se si ricordava di aver ballato con lui al ballo imperiale, corsero ai loro Snowspeeder , il suo artigliere lo stava aspettando.
La loro missione era semplice, a parole, dovevano fermare gli imperiali quel tanto che serviva perchè i suoi compagni potessero evacuare la base, fermare i camminatori, i mezzi più corazzati di tutto l'esercito imperiale; Thane disse a Yendor , il suo artigliere Twi'lek , che li conosceva, che erano delle brutte gatte da pelare, ma se erano riusciti a distruggere la Morte Nera, avrebbero distrutto anche gli AT-AT .
In un attimo furono fuori dalla base, diretti verso il nemico, in distanza si scorgevano cinque AT-AT che avanzavano, Thane disse a Yendor di mirare alle articolazioni delle zampe, si abbassò, aumentò la velocita e si diresse verso un camminatore, Yendor aprì il fuoco, ogni colpo a bersaglio, ma non accadeva nulla, Thane continuò ad avvicinarsi , sempre di più, Yendor continuava a tirare, aspettandosi che Thane virasse, invece niente, sempre avanti, i colpi si susseguivano, pezzi di metallo si staccavano dalle zampe del colosso, ora doveva virare, invece Thane inclinò il caccia quasi in verticale e passò tra le zampe dell'AT-AT, Yendor, nonostante tutto, non aveva perso il suo sangue freddo e continuava a sparare.
Sbucarono dietro il camminatore ancora tutti interi, ma l'AT-AT no, quando sollevò la zampa per avanzare, il piede rimase a terra, quel camminatore non si sarebbe più mosso.
" Dimmi che quella non era una manovra suicida "
" A casa mia passavo tra le stalattiti delle montagne nello stesso modo. Non mi sono mai fatto un graffio. "
" Ricordami di non salire più a bordo con te. "
Virò per ritornare in battaglia, vide che c'era un altro camminatore a terra, arrivò un messaggio di Skywalker, diceva di avvolgere il cavo attorno ai piedi degli AT-AT, sembrava un buon sistema.
Con la coda dell'occhio, vide un'altra navetta partire, forse ce l'avrebbero fatta, ma a che prezzo, la battaglia continuava, poi finalmente l'ultima navetta volò via, raggiunsero i loro X-Wing e decollarono, caccia TIE gli corsero incontro, Thane non esitò, aprì il fuoco e ne abbattè uno, non stette a guardare, impostò le coordinate del punto d'incontro e saltò nell'iperspazio, una delle ultime cose che vide fu la Flotta Imperiale , tra le navi spiccava la mole di un Super Star Destroyer, Ciena poteva essere su quella nave, forse era sul TIE che aveva abbattuto, non lo avrebbe mai saputo.
Ciena era su Hoth, era a bordo dell'Executor , il Super Star Destroyer, aveva seguito il combattimento dalla sua consolle, era convinta che sarebbe stata una grande vittoria, che avrebbe posto fine alla guerra, che avrebbe inferto un colpo mortale alla Ribellione, invece... non era stata una sconfitta, ma neanche una vittoria.
Finito il suo turno, si sedette ad una postazione di analisi e caricò gli olovideo registrati durante la battaglia, voleva capire come, una banda di Ribelli male armati, potesse tener testa al fior fiore della Flotta Imperiale, la sua non era
arroganza, era disperazione, Ciena voleva che quella guerra finisse, doveva finire, almeno ci fosse Thane, lui avrebbe saputo consigliarla, consolarla, al limite l'avrebbe presa tra le braccia e l'avrebbe stretta a sé. Inutile, tutto inutile, Thane non c'era, meglio guardare i filmati.
Ne visionò alcuni, niente di particolare, se non la determinazione dei soldati Ribelli, il fatto che non indossassero armature protettive, la qualità dei loro armamenti che non sembrava inferiore a quelli imperiali; passò al filmato dell'attacco ai camminatori, la tecnica del cavo era micidiale, bisognava trovare il modo di farvi fronte, poi vide l'attacco di un caccia il cui pilota sembrava conoscere i punti deboli dell'AT-AT che stava attaccando.
Ciena impallidì, scosse la testa, non era possibile, non poteva essere, doveva averlo immaginato; fece ripartire il filmato, lo esaminò attentamente, il caccia aveva puntato alle articolazioni inferiori delle gambe del camminatore, aveva aumentato la velocità, sembrava che volesse investirlo, poi all'ultimo istante si era inclinato ed era passato tra le zampe.
Proprio come quando volavano tra le stalattiti su Jelucan.
Qualsiasi pilota poteva fare quella manovra, ma lei ne era sicura, quello era Thane.
Thane Kyrell si era unito alla Ribellione.
Interludio[]
" Ehi, come va ? "
" Sto bene. "
" Se è così che stai bene, sono proprio curioso di vedere quando stai male. "
" Dak Ralter è morto. "
" Mi dispiace, era un bravo ragazzo. "
" Gia "
" Non sapevo che foste amici. "
" Non lo eravamo. "
- Yendor e Thane Kyrell
Thane si muoveva in automatico, raggiunse il punto d'incontro, inserì i nuovi codici ed infine giunse alla nuova nave ammiraglia, il Liberty , un incrociatore Mon Calamari, il problema era che essendo una naveMon Calamari , era climatizzata per quella specie, temperatura ed umidità relativa erano molto più elevati del normale, sembrava di vivere in una giungla tropicale.
Sempre con il pensiero al caccia TIE che aveva abbattuto, sempre con il pensiero che a bordo poteva esserci Ciena, Thane si trovò a gironzolare per l'hangar, incontrò Antilles e cominciarono a raccontarsi cosa avevano fatto, poi Thane chiese di Dak, venne così a sapere che era morto nel suo snowspeeder abbattuto, Skywalker si era salvato, il velivolo era stato schiacciato da un AT-AT, non doveva avere neppure diciannove anni.
Thane lasciò Wedge e continuò a vagare per l'hangar, incontrò Yendor , parlarono di Dak, ma Thane pensava sempre al TIE ed a chi potesse esserci dentro; vedendolo depresso, Yendor gli propose di aiutarlo nella distribuzione dell'equipaggiamento alle nuove reclute, Thane accettò, almeno finchè era impegnato, non avrebbe pensato.
Tra le reclute, c'era qualcuno che Thane conosceva bene, Kendy Idele , una sua vecchia compagna dell'Accademia, non erano mai stati in confidenza, ma Thane ammirava la sua abilità di tiro, colpiva tre bersagli al secondo. C'era un problema però, Kendy era una delle migliori amiche di Ciena, anzi era stata sua compagna di stanza, quando la guardava, gli sembrava di vedere Ciena al suo fianco.
Come Dio volle la giornata passò, Thane lavorò tutto il tempo a trascrivere dati, consegnare materiale e via dicendo, c'era un certo caos, Luke Skywalker non era arrivato, il Millennium Falcon e la Principessa Leia erano scomparsi, ma mancavano anche altre persone.
Il generale Rieekan aveva convocato una riunione di tutti gli ufficiali, Antilles compreso, loro rimasero li, in attesa di ordini, qualcuno tirò fuori una bottiglia di un pessimo liquore, era vietato ai piloti bere alcoolici, ma se non c'erano operazioni in vista, gli ufficiali chiudevano un occhio, basta che la distillazione e la consumazione non interferissero con il lavoro da svolgere, in altre parole: ciò che fate nel vostro tempo libero è affar vostro, a condizione che non vi rallenti o vi impedisca di fare ciò che dovete fare.
Ogni ufficiale degno di questo nome, sapeva che i suoi uomini, soprattutto dopo una battaglia difficile, avevano bisogno di rilassarsi, e così cominciarono a girare i boccali, Thane fece un giro, poi un altro, Yendor cercò di metterlo in guardia, ma Thane non gli diede retta.
La prima volta che si era ubriacato erano nella fortezza, lui e Ciena, il vino l'aveva portato lei, rubandolo ai suoi e nascondendo la fiaschetta sotto i vestiti. Ciena, Ciena, sempre Ciena aveva almeno un ricordo importante senza che in qualche modo ci entrasse Ciena ?
Dicevano che bere aiutasse a dimenticare, valeva la pena di tentare.
Così continuò a bere, un boccale dopo l'altro, si ricordava che Kendy gli aveva raccontato di come con la sua pattuglia si fosse ammutinata in un pianeta dimenticato da Dio, Miriatin , ricordava di aver giocato a carte, ricordava un tizio che cantava una canzone oscena sulle piacevoli stranezze che ogni specie nascondeva sotto le lenzuola, ricordava che Yendor gli aveva suggerito di andare a letto, e che lui l'aveva mandato a quel paese, e che quando tutto gli girava attorno, si era appoggiato al caccia più vicino ed aveva continuato a bere, finchè si addormentò sotto un caccia.
Si svegliò in piena notte, la testa gli scoppiava, si mise alla ricerca della propria branda, anzi di una branda, però ubriaco com'era, su una nave che non conosceva, ed in più aliena, non riusciva ad orizzontarsi, decise così che era meglio sedersi, appoggiò la schiena ad una paratia, ma scivolò sul pavimento, la testa gli girava, lo stomaco era sottosopra, stava per vomitare, non avrebbe voluto, ma non comandava più lui.
Se la ritrovò accanto, era una donna, lo aiutò a sollevarsi, lo sorresse mentre lo portava al bagno più vicino, gli tenne alta la testa mentre vomitava l'anima. Thane doveva parlare, doveva parlare di Ciena, praticamente doveva raccontarle la sua vita, della parte migliore della sua vita.
La donna lo fece sedere, e l'ascoltò, Thane raccontò della battaglia, della sua paura di aver abbattuto Ciena, o della paura che qualcuno potesse averlo fatto, la amava, anche se lei l'aveva denunciato, ed aveva paura che questo potesse bloccarlo in combattimento.
La donna ascoltava pazientemente, gli pose un asciugamano bagnato sulla fronte, Thane decise che quella donna era un genio, poi continuò i suoi farfugliamenti da ubriaco, esternò tutte le sue paure, aveva voglia di piangere, ma riuscì a non farlo.
" Non voglio ucciderla. E non voglio che altri muoiano solo perchè ho paura di ferire la sola persona che amo in tutta la Flotta Imperiale. "
" Lo capisco, bevi un po' d'acqua. Più tardi mi ringrazierai. "
Quello che accadde dopo fu ancora più confuso, Thane si svegliò il mattino dopo, con un gran mal di testa, si accorse di essere andato a letto completamente vestito, stivali compresi, Yendor lo guardava sogghignando e lo avvisò che avevano una riunione con i comandanti tra mezz'ora.
Riuscì a farsi una doccia, indossare un'uniforme pulita, la barba e le occhiaie le lasciò perdere, il Droide Chirurgo 2-1B gli iniettò qualcosa che in un paio d'ore gli avrebbe messo a posto il sangue, pronto, ora sperava solo di non addormentarsi durante la riunione.
Quando tutti i piloti furono radunati, il generale Rieekan entrò nella stanza, era seguito da una donna alta, capelli rosso scuro, indossava un vestito bianco e camminava come una dea, Mon Mothma , la leader politica dell'Alleanza Ribelle.
Thane avrebbe voluto sprofondare, sparire dall'universo, era lei la donna che la notte precedente lo aveva aiutato, gli aveva tenuto la testa sollevata sulla tazza mentre vomitava l'anima, era lei che aveva ascoltato tutte le sue paure, era lei che lo aveva assistito, Mon Mothma.
Tuttavia dovette restare dov'era, ascoltare ciò che aveva da dire, ed era inutile sperare che non lo avesse riconosciuto.
Mon Mothma li salutò, con lo stesso tono di voce calmo e fermo della notte precedente, li ringraziò di ciò che avevano fatto, e si disse onorata di conoscerli, con voce gentile, comunicò loro che presto sarebbero dovuti partire, tutti tranne la squadriglia Corona, per loro erano pronti altri incarichi.
Thane capì che stavano per affidare alla sua squadriglia delle missioni di esplorazione, ricerca e spionaggio, non sarebbe stato uno scherzo.
La donna si sedette dietro l'unica scrivania della stanza, la sua sola presenza irradiava solennità, sembrava quasi di essere nell'aula del senato, ci furono commenti, ma Mon Mothma riprese il suo discorso come se non si fosse mai interrotta, disse loro che avrebbero dovuto affrontare missioni mortali da cui forse non avrebbero fatto ritorno, non erano costretti ad accettare, se qualcuno non se la sentiva, poteva dirlo, senza vergogna, nessuno si mosse, e Thane sentiva che Mon Mothma lo stava guardando.
Il generale Rieekan sciolse la riunione e mandò tutti ai propri incarichi, stavano per andarsene, quando Mon Mothma lo chiamò, e gli disse che voleva parlargli in privato.
Thane era quasi convinto di averla fatta franca, si sentì come il bimbo trovato con le mani nella marmellata, si avvicinò alla donna e si mise sull'attenti, sotto lo sguardo sorpreso del generale Rieekan, poi tutti gli ufficiali ed i piloti uscirono, e rimasero soli. Mon Mothma si appoggiò allo schienale della poltrona, guardandolo.
" Vorrei scusarmi per il mio... comportamento di ieri notte, Signora. Credo di aver .... festeggiato un po' troppo. Non accadrà più. "
" Se dovessi cacciare i nostri piloti ogni volta che alzano un po' troppo il gomito, tenente Kyrell, ti assicuro che non ci sarebbe nessuna Ribellione. "
" Sì, signora, se teme che possa essere un peso nelle missioni speciali della squadriglia Corona, signora, le assicuro che non succederà. "
" Quel che temo io non ha importanza, il problema è che tu stai mettendo in dubbio te stesso. La tua insicurezza potrebbe esserci d'intralcio molto più della paura. Ho sentito dire che sei un pilota eccezionale, Kyrell. In questo momento, sono sicura che svolgerai un lavoro eccellente. Ma nonostante ciò, se crollerai dopo ogni missione, sarai tu stesso ad autodistruggerti. "
" In molti, nella Ribellione, hanno amici o parenti che lavorano per l'impero o che vivono su pianeti o astronavi che potrebbero essere coinvolti nella guerra. Non sei l'unico ad avere questo problema. "
" Non c'è nulla di sbagliato nell'amare ancora qualcuno che sta dall'altra parte in questa guerra. L'importante è amare di più ciò per cui si combatte. "
" Credi che riuscirai a fare il tuo dovere, Kyrell ? "
" Sì, signora. "
Thane si rese conto che aveva appena affermato di essere disposto a fare qualsiasi cosa, persino uccidere Ciena; sapeva anche che la prossima volta non avrebbe avuto esitazioni ad aprire il fuoco.
Ritorno su Jelucan.[]
Le " missioni segrete " erano una noia mortale, i loro agenti su Coruscant avevano scoperto un enorme trasferimento di risorse alla Flotta Imperiale, come risultato, la squadriglia Corona, doveva cercare di capire a cosa servissero, cioè venivano mandati a controllare tutti i pianeti più isolati della galassia per cercare qualcuno, che stesse costruendo qualcosa di cui non si sapeva nulla. Noia.
Adesso stavano controllando il pianeta D'Qar , e naturalmente non trovavano nulla, almeno trovassero qualcosa, avrebbero scoperto cosa stava tramando l'Impero, sarebbero potuti intervenire, magari attaccando le fabbriche, oppure inviando dei Droidi di sorveglianza e cose del genere.
Al loro ritorno alla Liberty, dopo le solite battute, si misero a controllare i loro caccia ed a fare manutenzione, Kendy si avvicinò a Thane e gli disse che le missioni segrete erano molto meno avvincenti di come se le era immaginate, Thane le rispose che quelle avvincenti, con molta probabilità erano quelle in cui ci si lasciava la pelle, e che lui era disposto a fare molte cose, ma non a suicidarsi.
" A dire il vero, è proprio quello che ha detto Ciena. "
" Che cosa ha detto ? "
" Che probabilmente ti eri tolto la vita su Jelucan. Ho sentito alcuni ufficiali che ne parlavano,così le ho inviato un olomessaggio perchè non riuscivo ma crederci. Ciena però non voleva parlarne. Ho pensato che stesse soffrendo molto.Quando ho scoperto che ti eri unito alla Ribellione, ho pensato che avevi coperto bene le tue tracce. Ma poi, ripensandoci, mi sono detta che avresti potuto ingannare chiunque, ma non Ciena. Voi due vi conoscete troppo bene. Ti ha coperto, vero ? "
" Gia. " " Proprio così. "
" Ciena Ree che infrange un giuramento ? "
" A volte si può essere leali a più persone. Nel caso di una guerra, bisogna decidere a chi essere più leali. Suppongo... suppongo che Ciena abbia scelto me. "
Non lo aveva tradito, non lo aveva denunciato, lo aveva coperto, chissà quanto doveva esserle costato, si sentì improvvisamente più leggero, come se gli avessero tolto un enorme peso dallo stomaco.
Però adesso stava anche peggio di prima, la sua rabbia era l'unico scudo che lo proteggeva dal pensiero di averla perduta, ora invece.... .
Kendy invece era furibonda, non riusciva a capire perchè Ciena non avesse disertato anche lei, perchè fosse rimasta al suo posto.
Thane cercò di spiegarle che Ciena era stata leale nei suoi confronti, ma non aveva tradito l'Impero, Kendy non capiva, ma lei non era di Jelucan e non conosceva Ciena come la conosceva lui, cercò di spiegarle che a volte anche persone buone possono finire al servizio del male, ma Kendy non lo seguiva, era convinta che se una persona si accorge che sta servendo la causa sbagliata, deve andarsene, se non lo fa, significa che quello che fanno le va bene, non sono più le persone che conoscevamo.
Thane si rese conto che quello che Kendy voleva dirgli era che la Ciena che lui conosceva, la Ciena che lui amava, quella che lo aveva salvato, forse non esisteva più. Non l'avrebbe mai saputo e forse era meglio così.
Quella sera, sentiva il bisogno di stare da solo, La solitudine era una merce rara per i piloti, ma se ci si impegnava ..... Thane si impegnò parecchio quella sera, cercò una postazione libera nell'hangar, si sedette e lasciò che la mente vagasse senza controllo; era inutile, tornava sempre li, cosa sarebbe accaduto se si fossero incontrati di nuovo, l'avrebbe coperto ancora ? Era sicuro di no, Doveva dimenticarla.
Si scosse, accese il terminale e caricò le notizie di Jelucan, lo faceva ogni tanto, la vista di come l'Impero aveva ridotto il suo pianeta gli faceva capire quanto aveva fatto bene ad andarsene, le immagini fluivano dinanzi ai suoi occhi, ma era come guardare qualcosa che non esisteva, ma poi si fece improvvisamente attento, fece tornare indietro l'ologramma, aveva capito bene ? Stavano per processare Verina Ree , stavano per processare la madre di Ciena ? Impossibile, doveva esserselo immaginato, invece no, eccola li, la foto di Verina Ree, sotto l'immagine la scritta imputata, Appropiazione indebita, impossibile, era contro tutti i loro principi, contro tutto quello in cui credevano, lui li conosceva bene.
Cosa avrebbe fatto Ciena? Non era affar suo, lui doveva dimenticarla, per sempre.
Jelucan, Thane scese dal Ridgecrawler che aveva noleggiato dinanzi alla casa dei Ree, prese l'asta con il drappo rosso, si guardò attorno, nessuna bandiera nel cortile, beh se l'era aspettato, nessuno voleva correre il rischio di mettersi contro l'Impero, tutti avevano paura.
Ciena gli aveva spiegato che quando una famiglia era in difficoltà, i vicini e gli amici, partecipavano ad una veglia che durava tutta la notte, era un modo per esprimere la propria solidarietà, chiunque si presentasse, piantava un'asta con le proprie insegne davanti alla casa, più aste c'erano, più amici c'erano.
Se qualcuno non aveva insegne, usava un drappo rosso, come il suo per l'appunto. Avanzò di un passo, infilò con forza l'asta nel terreno, poi si mosse verso la porta, non fece in tempo a bussare che la porta si aprì, Thane rimase impietrito sulla soglia, Ciena, gli aveva aperto Ciena.
Rimasero in silenzio per un lungo momento, poi il padre di Ciena gli chiese chi fosse, Thane si presentò, spiegò che aveva sentito della madre di Ciena e voleva fare la veglia assieme a loro, se erano d'accordo, chiese se volevano che restasse o se doveva andarsene, ma la domanda implicita era un'altra, " Mi denuncerai ? Mi consegnerai all'Impero ? "
Ciena aveva giurato a sé stessa che lo avrebbe denunciato, specie dopo che Thane era passato alla Ribellione, erano passati tre anni dall'ultima volta che lo aveva visto, gli aveva detto che se fosse tornato su Jelucan sarebbe stato arrestato, imprigionato e molto probabilmente ucciso, ma lui era tornato lo stesso, non poteva sapere che lei fosse li, ed allora perchè ?
Si fece da parte e Thane entrò.
Dopo le frasi di rito, Thane chiese cosa doveva fare, il padre, indicò il tavolo e gli offrì la cena, la sua presenza era sufficiente, l'atmosfera era tesa, il padre di Ciena sapeva quanto fossero stati amici, anche se lui aveva sempre considerato Thane un ricco ragazzino viziato, quei due dovevano parlare, e lui doveva farsi da parte.
Anche Ciena si rendeva conto che dovevano parlare, doveva sapere, anche perchè averlo lì di fronte era .... non sapeva cos'era, così decise di parlare d'altro, lo ringraziò di aver deciso di sostenere la sua famiglia, Thane colse la palla al balzo e chiese dove fossero gli altri vessilli, e Ciena dovette rispondere che non ce n'erano altri, nessuno era venuto, solo lui.
Thane disse di sapere che la madre era innocente, che nessun abitante delle valli farebbe una cosa del genere e in membro della sua famiglia men che meno.
I loro sguardi si incrociarono, rimasero così a guardarsi negli occhi prima che entrambi li distogliessero., Ciena disse al padre di andare a dormire, la veglia l'avrebbe fatta lei, ma Thane intervenne, l'avrebbe fatta lui.
Tacquero finchè il padre di Ciena non ebbe chiuso la porta della sua camera, Ciena si sedette accanto a Thane, le ginocchia le tremavano, lo guardò, non era più un ragazzino, si era fatto uomo, spalle larghe, fianchi stretti, muscoli compatti, ed una barba rossiccia gli scuriva la mascella.
" Lo sai che sei in pericolo ? "
" Sono stato attento, sono sceso dalla mia nave con il buio, ho noleggiato il ridgecrawler con un nome falso e sono venuto subito qui. Me ne andrò di notte. In questo modo dovrei riuscire ad evitare chiunque non sia diretto qui. Sono al sicuro... se non mi denunci tu. "
" A questo punto dovresti aver capito che non lo farò. "
" Perché la vostra famiglia ha il dovere di proteggermi ? "
" Questa notte farò la veglia io. "
" Sei stanca morta, ho dormito durante il viaggio, sono riposato "
" Non posso lasciartelo fare. "
" Il rituale non c'entra, vero ? Tuo padre l'avrebbe detto. Qual'è il problema ? "
" Non voglio aver debiti nei tuoi confronti. "
" Mettiamola così, sono io in debito con te, dato che hai detto che mi sono suicidato, anziché denunciarmi. Se faccio la veglia, saremo pari. Niente debiti, d'accordo ? "
Ciena si alzò, gli diede la buonanotte e se ne andò in camera sua, era stato l'unico ad esserle accanto, e per farlo lui stanca com'era pensava di addormentarsi subito, invece stava li, pensava a lui, sentiva i suoi passi per la stanza, avrebbe dovuto odiarlo, l'aveva abbandonata, aveva infranto il suo giuramento di fedeltà all'Impero, si era unito alla Ribellione, tuttavia quando nessuno l'aveva fatto, lui le era accanto, e per farlo rischiava la vita.
Sapeva che non sarebbe entrato in camera, lei stessa non lo voleva, ma stava ad ascoltare i suoi passi, voleva sapere dov'era, essere sicura che fosse vicino.
Il mattino seguente, dopo che il padre di Ciena si fu alzato, Thane andò a dormire, era stanchissimo, tutta la notte aveva cercato di dare una risposta alle domande che lo perseguitavano: perché Ciena ce l'aveva tanto con lui, aveva forse scoperto che era passato alla Ribellione, sarebbe stata una pessima notizia, ma il vero problema era: come l'aveva saputo, c'era forse un infiltrato tra i Ribelli?
Al suo ritorno, sarebbe potuto tornare alla sua squadriglia, sembrava una domanda stupida, ma in realtà non lo era, naturalmente aveva informato il generale Rieekan della sua assenza, ma non gli aveva specificato il motivo, naturalmente Rieekan non gli aveva chiesto nulla, ma non avevano neanche preso nessun accordo, facilmente avrebbe ritrovato la Liberty dove l'aveva lasciata, ma se per un qualsiasi motivo si fosse spostata, ritrovarla sarebbe stato un grosso problema.
Ma la vera domanda difficile era la terza, cosa ci faceva lui li ? Lui doveva sapere se Kendy aveva ragione, doveva sapere se Ciena era ancora la donna che lui amava oppure era divenuta una caricatura di Palpatine . Quando aveva visto la notizia della madre, aveva capito che Ciena sarebbe tornata su Jelucan, ma allo stesso tempo si era reso conto che doveva tornare anche lui, doveva capire, se l'Impero l'avesse plagiata completamente, se ne sarebbe fatto una ragione, ma se così non fosse, avrebbe cercato in tutti i modi di portarla nella Ribellione.
Ma aveva ormai capito che le due ipotesi erano errate, il suo grande cruccio, era di non riuscire più a capirla, Ciena era divenuta un enigma che lui non sapeva decifrare.
Si alzò verso mezzogiorno, Ciena era in sala da pranzo, seduta su un cuscino, al suo ingresso alzò lo sguardo su di lui, non si era fatta le trecce, i capelli riccioluti le incorniciavano il volto come una nuvola, non riusciva ad immaginarsela come un rigido e severo ufficiale imperiale, era così garbata, gentile, anche delicata, Thane sapeva bene che non era così, si ricordava fin troppo bene i muscoli sodi e......
Ciena non lo salutò, non lo fece neppure lui, le chiese invece dove fosse suo padre, gli rispose che era al lavoro, non poteva assentarsi, lo disse con un tono acre, che fosse arrabbiata con l'Impero ? Non riusciva a capirlo.
Il giudice non l'avrebbe ascoltata, cioè non glielo aveva detto, non le aveva neppure risposto. Avevano la giornata libera e non sapevano cosa fare, Thane sapeva cosa voleva fare:
" Vola con me. "
" Vuoi volare ? Adesso ? Oggi ? "
" Possiamo raggiungere l'hangar della mia famiglia con il ridgecrawler, scommetto che il vecchio V-171 è ancora lì. "
" Se i tuoi genitori ti vedessero...."
" Ho controllato, sono dall'altra parte del pianeta per affari. Non avremo problemi. "
" Il V-171 potrebbe non funzionare più, sono passati molti anni "
" Andiamo a controllare, se non vola.... pazienza, lasciamo perdere. "
" E va bene "
Si vedeva lontano un miglio che non le andava, aveva accettato perchè le aveva respinto tutti i ma ed i se, ma se avesse potuto......
Thane non sapeva se avesse fatto bene ad insistere tanto, ma solo quando erano in volo erano davvero vicini, e Thane aveva un bisogno disperato di sapere, di capire.
Arrivare all'hangar fu un tormento, i sentieri nascosti che una volta non venivano mai utilizzati erano ora di uso comune, ogni volta che incrociavano qualcuno, Thane si metteva in allarme, in realtà nessuno badò a loro, giunsero finalmente all'hangar, erano anni che non veniva aperto, la serratura era persino arrugginita, riuscirono ad aprire, il V-171 era li, Thane lo accese, il pannello di controllo si illumino, sembrava tutto a posto, disse a Ciena che potevano decollare, lei senza pensarci allungò la mano per giocare a lucertola-rospo-serpente, era il vecchio giochino che facevano per decidere chi dovesse pilotare, poi arrossì per l'imbarazzo, Thane tese la mano e giocarono, Thane giocò il rospo, ma Ciena scelse il serpente che mangia il rospo, aveva vinto lei.
Thane si lamentò del fatto che era sempre fortunata, Ciena sorrise che le spiaceva, quel sorriso era debole, ma sincero. Mentre preparavano il velivolo al decollo cominciarono a parlare, poi decollarono, Ciena come pilota, Thane come secondo.
Sfrecciarono verso il sole, si erano sincronizzati immediatamente, riuscivano a volare come fossero una persona sola, volarono a lungo, si innalzarono fino a superare le nuvole di inquinanti che coprivano il pianeta come una cappa, acrobazie su acrobazie, fecero il giro delle montagne, avrebbero dovuto tornare, ma continuavano a rimandare, poi scoppiò una tempesta, a quel punto furono costretti a ritornare.
Thane fantasticava, riviveva tutti i momenti passati con Ciena, sembrava impossibile che fossero passati anni, che si fossero persi, ritrovati e persi ancora, ed ora, ora cosa sarebbe accaduto ?
Riportarono il V-171 nell'hangar, l'incanto era finito, si diressero ai loro ridgecrawler, ma Ciena si fermò dinanzi ad un sentierino roccioso, era il sentiero che portava alla loro Fortezza, Ciena si girò verso Thane, come per sfidarlo a seguirla, poi si avviò, Thane la seguì.
Giunsero alla Fortezza, nessuno dei due aveva parlato lungo il tragitto, Ciena accese le lampade che vi avevano lasciato, Thane si guardò intorno, era tutto pulitissimo, neanche un filo di polvere, le coperte immacolate, le loro astronavi giocattolo appese al mobile che avevano montato quando erano bambini, era sorpreso; Ciena gli spiegò che appena arrivata, non era riuscita a stare in città un minuto più del necessario, a casa non c'era nessuno, allora era venuta li ed aveva fatto un po' di pulizia.
Thane le si avvicinò, con l'intenzione di parlarle, ma Ciena scattò come vipera, tutto quello che si era tenuta dentro uscì, fu come se un fiume avesse rotto gli argini.
" Ti sei unito alla RIBELLIONE. COME HAI POTUTO. SONO TERRORISTI ! Hanno ucciso JUDE ! "
" Non siamo terroristi. Se c'è un terrorista, quello è Palpatine, visto che governa con la paura....."
" Avevi detto che non ti saresti unito ai ribelli, ME LO HAI DETTO IN FACCIA. "
" Poi mi sono reso conto di quanto malvagio sia l'Impero. I ribelli non sono perfetti, ma qualcuno deve pur fare qualcosa. "
" E così hai deciso di odiare l'Impero. Sei disposto ad uccidere le persone con cui hai studiato.... gli altri ufficiali, i tuoi amici. SEI DISPOSTO AD UCCIDERE ANCHE ME ! "
" Non capisci che il pensiero mi distrugge ogni volta che vado in battaglia ? Lo sai che preferirei morire prima io ? É solo che non riesco a starmene in disparte senza fare niente, Ciena. Non ci riesco. "
" Dovevi smettere di fare il cinico proprio adesso ? "
" E' tutto quello che hai da dire ? Mi hai trascinato qui solo per rimproverarmi "
" No "
" Allora perché ? "
Ciena non rispose, gli si avvicinò, gli prese il volto tra le mani e lo baciò con passione.
A Thane sembrava di vivere in un sogno, sentiva le sue mani che gli accarezzavano il petto sotto la camicia, il sapore delle sue labbra, la sensazione di stringerla nuovamente tra le braccia. Thane la strinse così forte da sollevarla dal pavimento, la spinse contro la parete e poggiadosi a lei con tutto il suo peso, le restitui il bacio.
Si separarono per riprendere fiato,
" Non azzardarti a smettere. "
E Thane non si azzardò.
Qualche ora dopo, Ciena, avvolta in un lenzuolo, sedeva all'ingresso della Fortezza, osservava la fine della tempesta, si sentiva bene, la pioggia continuava a cadere anche se il vento era cessato, era bellissimo stare lì, si alzò e rientrò, le gambe le tremavano un po' ma stava bene, troppo bene, si fermò a guardare Thane, sonnecchiava a pancia in giu, quasi completamente nudo.
Si appoggiò alla parete e sussurrò : " Guarda con i miei occhi. "
Thane si girò, le rivolse un sorriso stanco ; " Fai vedere a tua sorella anche questo ? "
" Dovrei mostrarle i momenti più belli e straordinari della mia vita. Questo è uno di essi. "
Thane le porse un braccio, Ciena si rannicchiò al suo fianco, coprendo entrambi con il lenzuolo, faceva freddo, ma Thane la riscaldava alla perfezione, avessero potuto dimenticare il mondo che li circondava, avessero potuto rimanere lì, assieme.
" Ti amo ancora, probabilmente lo avrai gia capito. "
" E io amo te, non smetterò mai, qualsiasi cosa accada. "
" Se hai deciso di unirti alla Ribellione, sei cambiato più di quanto credessi. "
" Sei ancora convinta che siano terroristi, come sostiene l'Impero ? Più che altro sono idealisti. Credono che la Nuova Repubblica, sarà grande e gloriosa, e non corrotta come la Vecchia. Non sono così sciocco, non lo sarò mai. Ma l'Impero deve cadere. "
" Hai fatto un giuramento..... "
" BASTA CON I GIURAMENTI, CIENA ! Scusa, so quanto ci tieni all'onore. Il problema, però, non è essere leali nei confronti dell'Impero, è l'Impero che dovrebbe essere leale nei nostri. "
Ciena nascose il volto nel petto di Thane, quanti ufficiali morti per niente, l'ultimo grido di Penrie nel campo di asteroidi, Alderaan, Jude, sua madre.
" Ho visto con i miei occhi, l'oscurità che si cela nell'Impero. Come potevo non vederla ? "
" Se te ne sei accorta, non capisco come tu possa continuare a servire l'Impero solo perchè l'hai giurato anni fa, quando non conoscevi la verità. "
" Nessuno conosce tutta la verità. Per questo le promesse sono importanti. Se così non fosse, sarebbe troppo facile dare la propria parola. Affrontiano il futuro ignoto e giuriamo di essere fedeli a qualunque costo. Per quanto mi importi del mio giuramento, non è certo l'unica ragione per la quale sono rimasta. "
" L'Impero, non è fatto solo di corruzione e violenza, è l'unica struttura che impedisce alla galassia di ripiombare nel caos. Per ogni schifoso burocrate che si arrichisce a spese degli altri, c'è qualcuno che sta cercando di fare la cosa giusta. "
Continuarono a parlare ed a Thane venne spontaneo chiederle come avesse saputo che era passato alla Ribellione, Ciena gli rispose che non l'aveva saputo, l'aveva visto su Hoth. Thane si sentì stringere lo stomaco, era su Hoth, aveva combattuto contro di lei, Ciena lo rassicurò, non aveva corso alcun rischio, l'aveva riconosciuto osservando i filmati della battaglia, aveva visto la sua manovra tra le zampe dell'AT-AT , Thane sorrise, Ciena era l'unica persona in tutta la Flotta capace di riconoscerlo da come volava.
Rimasero così, a lungo, abbracciati, parlarono ancora, Thane cercò di convincerla a disertare, ma Ciena non accettò, tornarono a casa, Thane doveva partire, salutò formalmente il padre, poi Ciena lo accompagnò al ridgecrawler, si baciarono così a lungo che il giorno dopo, Ciena, in tribunale aveva le labbra ancora gonfie, ma andava bene così.
Preludio a Endor[]
" Molto bene. A proposito Kyrell; sappi che la galassia è piena di donne che non stanno dalla parte dei nostri nemici. "
- Il generale Rieekan a Thane Kyrell
Thane rientrò al Liberty poche ore prima che la squadriglia Corona si trasferisse su una nuova base, ignorando i commenti dei suoi compagni e della Contessa , la caposquadriglia, si diresse verso il generale Rieekan.
Il generale era super impegnato, notò con la coda dell'occhio la presenza di Thane e si complimentò per il fatto che fosse arrivato in tempo, si partiva entro due ore, ma Thane rimase li, impalato sull'attenti, Rieekan lo guardò con aria interrogativa, Thane allora spiegò cosa aveva fatto durante il suo permesso, che aveva aiutato una sua amica, che questa amica era un' ufficiale imperiale, che non avevano discusso di questioni operative.
I suoi compagni si fecero attenti, si levarono dei brusii di disapprovazione, Rieekan gli chiese se avesse rivelato di essersi unito alla Ribellione, Thane rispose che lo sapeva già. Rieekan si mise in allarme, chiedendosi se ci fosse una talpa tra di loro, Thane lo rassicurò, il capitano Ree lo aveva riconosciuto dal modo di volare, vedendolo in un filmato della Battaglia di Hoth . Rieekan parve accettare la sua spiegazione, si limitò a dirgli di far controllare il suo caccia e se stesso per scoprire se aveva delle microspie addosso.
Per Rieekan la faccenda si chiuse lì, ma non per i suoi compagni che cominciarono a dirgliene di tutti i colori, Thane rispose per le rime e se ne andò a farsi controllare, ma si ritrovò Kendy dinanzi che sottovoce gli disse che avrebbe finito soltanto per soffrire.
La nuova base, si trovava su un piccolo pianeta disabitato, così piccolo ed insignificante da non avere nanche un nome, ma solo un numero,5251977 , aveva un periodo di rotazione molto lungo, i suoi giorni e le sue notti duravano settimane, Thane vi giunse di notte, e subito si rese conto che avevano costruito un hangar enorme, appena superò le porte corazzate di protezione, si accorse che il numero di navi e velivoli presenti era almeno il doppio del solito, cercò di saperne di più, ma le risposte furono molto vaghe, si sapeva solo che c'era in ballo qualcosa di grosso, di veramente grosso.
La Contessa gli disse che avevano delle nuove reclute, Thane si guardò attorno ed effettivamente, vide parecchie persone senza uniforme, con semplicemente gli stemmi della Ribellione cuciti addosso, vide anche parecchie navi irregolari, un po' di caccia stellari, un paio di cannoniere dorneane ed una nave mercantile che sembrava costruita con i pezzi di almeno una decina di navi diverse.
Thane la guardò incredulo, poi la guardò ancora, poi scoppiò in una enorme risata e si mise ad urlare che era la Mighty Oak Apocalypse, i suoi compagni si voltarono, pronti ad intervenire nel caso si fosse rivelato pericoloso, ma Thane stava gia correndo verso l'equipaggio appena sbarcato, Brill , con la sua pelliccia rosa, JJH2 che rotolava fischiettando nella sua direzione, Methwat con il suo caratteristico sorriso e dietro a tutti una Wookiee gigantesca ricoperta da una candida pelliccia che lanciava dei terrificanti ruggiti di benvenuto, Lohgarra .
Lohgarra lo strinse in una morsa possente e cominciò a rimproverarlo perchè era dimagrito, nel contempo Brill gli spiegava, con malcelato orgoglio, le modifiche che avevano fatto alla nave: nuovi scudi deflettori, nuovi smorzatori, un sacco di armi, erano pronti a combattere, e Thane era felice di avere i suoi migliori amici al suo fianco. e nel momento in cui ne aveva maggior bisogno.
La squadriglia Corona, ricevette i nuovi ordini solo poche ore dopo, dall'Ammiraglio Mon Calamari Ackbar in persona.
Mentre parlava li passava in rassegna, era un bestione gigantesco, l'intere squadriglia ne era intimidita, erano state rilevate delle strane attività nel Sistema di Hudalla , non vi era nulla in quel sistema che potesse interessare gli Imperiali, allora cosa ci facevano gli imperiali ? La loro missione era: andare nel Sistema di Hudalla, spiare le attività Imperiali, raccogliere più informazioni possibile e tornare indietro, vivi.
Thane non sapeva se classificare l'ammiraglio Ackbar come una persona a cui non impotava nulla della vita dei suoi piloti od un ottimista senza speranza; quando Ackbar li congedò con la frase: " La Forza sia con voi. " decise che era un ottimista senza speranza.
In quel momento, Thane amava il pianeta Hudalla , il gigante gassoso, rosso e viola, possedeva degli enormi anelli formati da miriadi di detriti, molti dei quali erano della grandezza giusti per nascondere gli X-Wing, lui ed i suoi quattro compagni si erano agganciati a dei piccoli asteroidi, la lenta rotazione degli anelli li stava gradualmente portando nel raggio di scansione dei sensori, erano quasi sicuri che fosse impossibile individuarli, quasi, non assolutamente.
Thane non si fidava troppo del fatto che non potessero individuarli, sapeva quanto fossero precisi e pignoli gli ufficiali imperiali.
Avevano dinanzi una flotta enorme, e nuove navi continuavano ad arrivare, cosa avevano in mente ? Che scopo poteva avere radunare una tale potenza in un posto del genere ? Sembrava quasi che volessero mettersi in mostra, ma per chi ? Thane imprecò sottovoce, non riusciva a capire, poi improvvisamente capì.
Gli imperiali, ostentavano navi ed armamenti per fare colpo sui propri superiori, e più navi venivano radunate più importanti erano i comandanti in questione, ma chi poteva essere così importante da meritare una simile ostentazione di forza ? Ovvio, il più importante di tutti: l'Imperatore.
Era un bel po' che si trovavano in posizione, per non farsi tracciare volavano a potenza minima, ma il problema era che con tutto al minimo nella cabina di pilotaggio si gelava, dovevano rimanere per un'altra ora, poi se ne sarebbero andati, ormai avevano raccolto abbastanza dati, dovevano solo attendere che la rotazione li allontanasse dalla flotta.
Thane non aveva ancora detto a nessuno della sua idea sull'Imperatore, non voleva parlarne sul loro canale di comunicazione, però più ci pensava, più gli sembrava una conclusione plausibile, poi improvvisamente i sensori iniziarono a lampeggiare, c'erano quattro caccia TIE in avvicinamento, attesero, forse erano solo in pattuglia, ma era improbabile, venivano dritti su di loro, sembrava sapessero che erano li.
I caccia continuavano l'avvicinamento, Contessa decise che la miglior difesa era l'attacco, i cinque X-Wing , diedero massima potenza, uscirono dai loro appostamenti e puntarono sui TIE.
Improvvisamente un segnale multi frequenza, su banda larga si udì in ogni abitacolo: " A tutti i velivoli non identificati, non siete autorizzati a volare in questo settore. Siete pregati di comunicare i codici di identificazione delle vostre astronavi ed i permessi dei vostri sistemi, altrimenti dovremo prendervi in custodia. Non opponete resistenza o sarete distrutti. "
Thane riconobbe subito la voce di Ciena, ed un attimo dopo rispose " Certo che la galassia è davvero piccola. " Ciena era terrorizzata, nessuno lo sapeva, ma aveva ricevuto degli ordini segreti, almeno uno dei Ribelli doveva sopravvivere per riferire la posizione della Flotta Imperiale, Ciena non sapeva cosa ci fosse sotto, facilmente stavano preparando una trappola per la Flotta Ribelle, ma nella sua mente era chiaro che il pilota che si sarebbe salvato era Thane. Il problema era come.
Nash Windrider era uno degli altri piloti, appena sentì la voce di Thane, gli si precipitò contro, voleva ucciderlo quel traditore, Thane stava cercando di raggiungere il punto prestabilito per l'iperguida, ma era difficile, Nash lo seguiva e continuava a sparare, Ciena capì doveva fare qualcosa, si portò sopra i contendenti e si lasciò cadere a picco, in quel modo avrebbe attraversato la rotta di Nash, distogliendolo da Thane.
Thane zigzagava tra gli asteroidi, ma Nash non lo mollava, i suoi colpi erano sempre più precisi, pezzi di roccia colpivano il suo caccia, sentì di essere stato colpito, ma non era nulla di grave, poi un caccia TIE piombò su di lui, talmente vicino che Thane poteva vedere il pilota in cabina, si interpose tra lui e Nash, Thane capì che era Ciena, stava cercando di salvarlo, per salvare la faccia, Ciena aprì il fuoco contro Thane, sbagliandolo grossolanamente, Thane si stava avvicinando al punto di iperguida, Ciena lo seguiva su una rotta che sembrava di intercettazione, ma in realtà ostacolava il tiro di Nash, ma Nash sparò lo stesso e per poco non colpì Ciena, Thane approfittò dell'opportunità e saltò.
Pochi istanti dopo riemerse nello spazio normale e contattò la propria squadriglia, avevano perso uno dei loro, Smikes , Yendor gli chiese se quella era la sua amica Ciena, Thane assentì, Yendor gli disse che aveva visto cosa aveva fatto per aiutarlo e che adesso capiva perchè fosse tornato su Jelucan, Kendy aggiunse che aveva ragione, era sempre la Ciena che conoscevano.
Endor[]
" Chi diamine è il generale Solo ? "
" Scherzi ? Han Solo ! Il capitano del Millenium falcon ! "
" E dai ! E' il tipo che ha salvato la principessa Leia sulla Morte Nera. Non ti ricordi neanche quello ? "
" Non mi ero ancora unito alla Ribellione. Sono arrivato poco prima di Hoth "
" Ah. Mi pare che il capitano Solo sia stato catturato da un cacciatore di taglie proprio poco dopo Hoth. Deve essere per questo che non l'hai mai incontrato..... comunque è uno dei migliori. "
- Thane e Yendor
Era un incubo, doveva essere un incubo, non poteva essere altrimenti, ora si sarebbe svegliato e ci avrebbe scherzato sopra, magari, il freddo acciaio della panchina sulla quale era seduto, la puzza di grasso, di carburante, di ozono, gli fecero capire che era perfettamente sveglio.
Era tutto vero, tutto orribilmente vero, l'Impero aveva costruito un'altra Morte Nera .
Il generale Madine li stava aggiornando sulla situazione, Thane voleva imprecare, conosceva parolacce in una trentina di lingue diverse, ma non poteva farlo, troppo scurrili, anche se descrivevano alla perfezione i suoi sentimenti.
Kendy chiese come avrebbero potuto distruggere il generatore dello scudo che si trovava sulla luna di Endor , doveva essere pesantemente difeso. Madine ribatte con fermezza che una squadra al comando del generale Han Solo si sarebbe occupata del generatore di scudi, ma che in ogni caso, lei, aveva gia abbastanza problemi con il suo incarico, senza pensare a quello degli altri.
Per Thane, Han Solo era un perfetto sconosciuto, chiese lumi a Yendor, che lo guardò come fosse un cretino congenito, poi cominciò a spiegare chi fosse, le sue parole vennero confermate da Madine che aggiunse dei particolari, Leia Organa e Luke Skywalker l'avrebbero affiancato in questa missione. Thane alzò gli occhi al cielo, Luke Skywalker, il salvatore del mondo, Leia la conosceva, se c'era qualcuno di cui poteva fidarsi, questa era lei.
Poi venne la loro parte, avrebbero dovuto coprire il generale Calrissian che alla guida del Millenium Falcon e seguito dalle squadriglie Oro, Rossa, Verde e Grigia, si sarebbe infiltrato nella Morte Nera per cercare di colpire il reattore principale.
Calrissian ? Un altro sconosciuto, ma in fondo non erano affari suoi, aveva gia i suoi problemi, affrontare nugoli di Caccia TIE, fuori, intorno e dentro la stazione spaziale, senza contare il fuoco delle navi imperiali, guidati da quelli che lui considerava dei generali incompetenti. C'era da impazzire.
L'unico lato positivo di tutta la faccenda era che la Morte Nera non era ancora operativa, così almeno avevano assicurato i servizi di informazioni.
Il problema era che non potevano permettere che ci fosse un altro Alderaan , quella maledetta stazione doveva essere distrutta, a qualunque costo. Quella battaglia non solo era la più importante che avrebbero dovuto combattere, era l'unica che contasse veramente.
Finita la riunione, scese nell'hangar, era in piena attività, c'era chi ricontrollava per l'ennesima volta il proprio caccia, c'era chi salutava gli amici, passò a salutare i suoi compagni del Moa, poi salì sul suo caccia, si sedette nella cabina di pilotaggio ed attese l'ordine di decollo.
Decollare contro la Morte Nera, sapeva tanto di suicidio, l'Alleanza Ribelle era riuscita a distruggere la prima Morte Nera, ma sapeva anche che avevano avuto un colpo di fortuna, che difficilmente si sarebbe ripetuto, avrebbe potuto andarsene, in fin dei conti era un volontario, ma non avrebbe mai abbandonato i suoi amici, i suoi compagni nel giorno della loro battaglia più difficile.
Se l'Impero avesse vinto, non ci sarebbero state più speranze, la galassia sarebbe stata condannata per sempre, mille volte meglio morire combattendo.
" Che la forza sia con noi "
- Il generale Ackbar ai suoi uomini prima di iniziare la Battaglia di Endor .
Ora, la vedeva, non era un incubo, esisteva davvero, era ancora incompleta, molte sue parti erano ancora in costruzione, forse non sarebbe stato così difficile, lo scudo, era stato distrutto o no ? Dovrebbe essere stato distrutto, tra pochi attimi avrebbero attaccato, i suoi sensori non gli segnalavano nulla, erano forse guasti ? Allora, si va o non si va ? La voce di Calrissian proruppe dal comunicatore, diceva di sospendere l'attacco, lo scudo era attivo, tutti i caccia dovevano sparpagliarsi e tornare indietro.
Cosa stavano combinando quei maledetti incompetenti sulla luna di Endor, giocavano a sabacc ? Thane diede la stura ad una sfilza di imprecazioni, fecero dietro front, si preparavano a fuggire nell'iperspazio, non potevano fare altro, ma Kendy lanciò l'allarme, erano attesi al varco, Thane vide che almeno meta della Flotta Imperiale, con decine di Star Destroyer si era materialzzata dal nulla davanti a loro.
Bene, stavano per essere annientati, l'Alleanza Ribelle stava per essere annientata, Poi la Morte Nera aprì il fuoco, il Liberty sparì in una nube di fumo e fiamme, bene, ormai lo sapeva, quel giorno sarebbe morto, ma perdio, l'avrebbero pagata cara la sua pelle. Avevano detto che non era ancora operativa. I maledetti !
Calrissian ordinò a tutti i caccia di avvicinarsi il più possibile agli Star Destroyer , a Thane venne da ridere, sarebbero stati protetti dai colpi della Morte Nera, ma chi li avrebbe protetti dalle artiglieria degli Star Destroyer, però forse..... .
Contessa chiamò la squadriglia, aveva intenzione di attaccare i motori, gli scudi proteggevano la nave dal fuoco delle armi pesanti, ma non i motori, protetti all'interno dello scafo, ma i motori dovevano scaricare, Thane sapeva esattamente dove colpire, si ricordava perfettamente i progetti olografici studiati all'Accademia, lui colpiva, ma Kendy colpì meglio, uno dei motori eruttò scintille, fumo e si spense.
Un nugolo di Caccia TIE attraversò la loro formazione, Thane sparò d'istinto, un TIE si mise in vite fuori controllo, emettendo scintille azzurrine. Ed ora ? Arrivò una comunicazione, lo scudo era stato distrutto, i maledetti bastardi ce l'avevano fatta, sperò che Leia fosse sopravvissuta, anzi era convinto che fosse stata lei a distruggere il generatore, poi Calrissian diede ordine a tutti i caccia di seguirlo, si andava all'attacco.
Si precipitarono verso la stazione spaziale, era sempre più grande, era enorme, tre TIE gli si pararono davanti, Thane non tentò nemmeno di schivarli, aprì il fuoco e passo attraverso tre palle di fuoco.Non pensò nemmeno per un attimo che uno dei tre potesse essere Ciena, ma non c'era tempo per pensare, erano dentro, la squadra d'attacco ed il Millenium Falcon erano dentro.
Thane si rese conto che forse quella battaglia potevano vincerla.
C'erano riusciti, avevano colpito il reattore principale, giunse l'ordine di allontanarsi il più velocemente possibile, stava per saltare tutto.
Il motore del caccia di Thane ululava, lo stava spremendo, si stavano allontanando dalla Morte Nera alla massima velocità possibile, ma erano sempre troppo vicini, per essere al sicuro dall'esplosione avrebbero dovuto raggiungere il lato opposto di Endor, troppo tardi.
Contessa gridò nell'intercom di prepararsi all'impatto, Thane si costrinse a non girarsi, il lampo l'avrebbe accecato, in quel momento raggiunsero il pianeta e lo misero tra loro e la Morte Nera, ora potevano tirare il fiato, poi il cielo si illuminò come fosse una giornata di sole.
L'onda d'urto generata dall'esplosione della stazione fu di una potenza inaudita, tutto quello che si trovava nelle vicinanze fu spazzato via, Ciena era a bordo di un caccia TIE, fu colpita, perse completamente il controllo del velivolo, riuscì all'all'ultimo istante a dirigersi verso una nave , entrò nell'hangar, rimbalzò sul pavimento corazzato ed andò a schiantarsi contro una paratia, sentì il rumore del metallo contro il metallo, poi, provò un dolore atroce ed il mondo svanì.
Sulla superficie della Luna di Endor si faceva festa, nel cielo notturno c'era ancora la luce generata dall'esplosione, sembrava una supernova, Kendy ballava con Calrissian, tutti bevevano, mangiavano, ballavano, facevano festa, Wedge Antilles e Methwat , muovevano le mani simulando il movimento di due caccia, Thane si trasse in disparte, appoggiò la schiena ad un tronco e cercò di metabolizzare quello che era accaduto, Ciena doveva essere morta, era a bordo dell'Executor , la nave ammiraglia di Vader, quella che si era schiantata sulla Morte Nera.
Voci incontrollate dicevano che l'Imperatore era morto, che Darth Vader era morto, molte navi imperiali erano fuggite, molte erano state distrutte, l' Executor era stato distrutto.
Doveva essere morta, non c'era alcun dubbio, e la luce di quell'esplosione sarebbe stata la sua lapide ed il suo epitaffio, sperava almeno che tutto questo fosse servito a qualcosa, se la distruzione dell'Impero fosse servita a dare vita a qualcosa di migliore, allora la sua morte non sarebbe stata vana.
Preludio a Jakku[]
Thane non aveva mai pensato che dopo la Battaglia di Endor , la guerra fosse finita, come avevano creduto tanti suoi compagni, non era così ingenuo,ma non avrebbe creduto che dopo quasi un anno la lotta fosse ancora così accanita.
Stavano sorvolando la superficie di Naboo , il giorno prima una forza d'attacco imperiale aveva attaccato il pianeta, per gli imperiali Naboo aveva un valore particolare, infatti oltre ad essere ricco e prospero, era anche un simbolo, era il pianeta natale di Palpatine, fortunatamente la Flotta della Nuova Repubblica aveva ricevuto informazioni da alcuni disertori, e così, quando la Flotta Imperiale era uscita dall'iperspazio si era trovata il comitato di accoglienza.
Ormai avevano quasi finito, questi TIE dovevano essere gli ultimi, gli imperiali erano stati distrutti, restava solo da rastrellare le ultime sacche di resistenza, vide un TIE esplodere sotto i suoi colpi, e poi altri due, avevano fatto un buon lavoro, era soddisfatto, ma era una soddisfazione cupa, tetra, tutti quei morti inutili, ormai era finita, perchè non se ne rendevano conto ? Oppure era lui ad essere cambiato ?
Atterrarono, la squadriglia era cambiata, Contessa era tornata al suo pianeta di origine per candidarsi alla presidenza, Yendor era il nuovo capo squadriglia, c'erano un paio di piloti nuovi, non erano male, erano simpatici.
Yendor lo invitò ad andare con loro a Otoh Gunga , la città subacquea dei Gungan , avevano trovato un localino...., Thane respinse l'offerta, voleva restare solo, si offrì di fare il turno di guardia all'hangar.
Era passato quasi un anno da quando Ciena era morta, gli aveva parlato una volta dei particolari riti funebri dei Jelucani della prima ondata, avrebbe voluto costruirsi un braccialetto e portarlo sempre al polso, in modo che Ciena potesse vedere attraverso i suoi occhi, ma non poteva, solo i famigliari potevano farlo, portava unafascia legata al braccio, l'avrebbe portata per un anno intero, passati sei mesi aveva preparato un pasto a base di pane e vino che aveva lasciato fuori la notte per saziare gli spiriti, doveva passare alcune ore alla settimana in meditazione.
I gesti simbolici non erano il suo forte, però doveva ammettere che avevano una loro valenza, lo avevano aiutato, non aveva pensato solo a Ciena, aveva ricordato anche tutti quelli che avevano combattuto con lui e che non erano più tornati, Dak Ralter , Smikes , i Mon Calamari della Liberty , Jude Edivon e tutti i suoi amici di accademia che erano morti sulle Morti Nere ed in tutte le altre battaglie, e si era accorto di una cosa, una cosa cui non avrebbe mai pensato di poter affermare, era valsa la pena, valeva ancora la pena di combattere per la Nuova Repubblica .
Thane non era mai stato un idealista, ma doveva ammettere che, pur con difficoltà di ogni genere, una guerra ancora in corso, e tutti i problemi che c'erano, le cose cominciavano a girare per il verso gjusto, era stato eletto il nuovo senato, con i voti dei cittadini, erano state promulgate le prime leggi, che avevano annullato le peggiori leggi imperiali; qualcosa funzionava, e Thane dovette, pur malvolentieri, asserire che la cosa gli piaceva.
Ma tutti sapevano che non era finita, la resa dei conti stava per arrivare.
" Stiamo per affrontare un'importante battaglia contro i ribelli. Impegneremo gran parte della Flotta, e quella stramaledetta Ribellione dovrà fare lo stesso, si prospetta come il più grande scontro dopo Endor. "
" Questo è il pianeta desertico di Jakku. Anche se adesso è totalmente inutile, presto diventerà famoso per essere il pianeta su cui l'Impero ha sconfitto la ribellione una volta per tutte "
- Gran Moff Randd ad una riunione con i comandanti di Star Destroyer
" Jakku, e sia. "
- Ciena Ree
Ciena non era morta, c'era andata vicina, fegato spappolato, ferite dappertutto, mesi di cure, immersioni nelle vasche di Bacta , riabilitazione, lavori d'ufficio, dolore, tanto dolore, ma ora era quasi a posto, era finalmente rientrata in servizio, era stata nominata comandante, le avevano affidato uno Star Destroyer, l'Inflictor , e non aveva ancora venticinque anni, non avrebbe mai immaginato di poter arrivare a tanto, ma ora non era altro che l'ennesimo peso in più.
Jakku[]
" PORTA IL TUO CULO RIBELLE FUORI DALLA MIA PLANCIA ! "
" Riuscirò a salvarti, che tu lo voglia o no. "
- Ciena Ree e Thane Kyrell nella plancia dell'Inflictor.
La battaglia infuriava, le forze Imperiali stavano perdendo, anzi più precisamente stavano per essere annientate, nonostante la potenza dispiegata, le tattiche della Flotta della Nuova Repubblica si erano rivelate nettamente superiori, sia nello spazio, sia a terra.
Ora, sicuri di avere la vittoria a portata di mano, i comandanti Repubblicani cominciavano a pensare al bottino, avevano bisogno di navi, i loro cantieri non erano sufficienti per i bisogni della flotta, le navi Imperiali facevano gola, il problema era prenderle.
A Thane quella missione non piaceva, era un pilota, non un maledetto scavafango, la missione, una bazzecola, abbordare e catturare uno Star Destroyer, l'aveva detto al generale Rieekan, ma quello non aveva inteso ragioni, il discorso filava, era semplice, avevano bisogno di navi e non potevano aspettare che i cantieri le costruissero, anche perchè la maggior parte dei cantieri era in mano all'Impero.
Thane ed il tenente Kendy Idele, come ex ufficiali imperiali, conoscevano quelle navi e sapevano come muoversici, dovevano abbordarle ed occuparle. Thane aveva fatto ricorso a tutta la sua pazienza, nessuno era mai riuscito a rubare uno Star Destroyer , l'equipaggio era composto da decine di migliaia di persone e.... Rieekan aveva tagliato corto, Thane conosceva i punti nevralgici della nave, bastava occupare una plancia ausiliaria, la sala motori ed un paio di postazioni di artiglieria, avrebbero dovuto combattere per giorni , ma potevano riuscirci.
A Thane quella missione non piaceva, punto e basta, ed infatti eccolo li, chiuso in una navetta, lui, Idele, Kendy ed il resto della squadra d'assalto, vestiti come per fare un'escursione nei boschi, con uno stupido elmetto allacciato sotto il mento da uno scomodissimo cinghiolino, gli mancava la sua tuta di volo arancione, il suo casco, il suo X-Wing, Dio com'era depresso.
Non sapeva neppure come si chiamasse, lo Star Destroyer che dovevano abbordare, lo chiese in giro, qualcuno rispose: " Inflictor ", mai sentito nominare.
Arrivò la comunicazione di prepararsi all'impatto, Thane strinse le cinghie della sua imbragatura, controllò la posizione dell'equipaggiamento. C'erano.
Non era semplice come aveva detto Rieekan, erano penetrati, avevano iniziato a cercare gli obiettivi, Rieekan aveva detto che gli equipaggi erano demotivati e non avrebbero opposto questa gran resistenza, col cavolo, questo equipaggio era fin troppo combattivo, lui doveva escludere il sistema di autodistruzione, ma per farlo doveva raggiungere una delle plancie ausiliarie, era a pochi passi, ma un gruppo di assaltatori imperiali li aveva bloccati, doveva passare prima che il comandante della nave attivasse il sistema, doveva passare. Passò.
Poi sentì la voce, la voce che comunicava via intercom l'ordine di abbandonare la nave, tutto l'equipaggio doveva abbandonare la nave entro dieci minuti, Thane si sentiva come paralizzato, quella voce, era Ciena, era viva e sapeva benissimo cosa avrebbe fatto, avrebbe fatto schiantare la nave sul pianeta e sarebbe rimasta a bordo, lo sapeva, ma lui non l'avrebbe permesso.
Chiamò Rieekan, gli disse di ordinare a tutti di abbandonare la nave, i suoi compagni, appena sentite le sue parole, avevano iniziato a correre, in fin dei conti avevano meno di dieci minuti, lui non si mosse, Kendy si fermò a chiamarlo, lui le disse di andare avanti, li avrebbe raggiunti, Kendy non era convinta, ma corse via.
Thane rimase solo, ora doveva raggiungere la plancia di comando, riuscire ad entrarci e portare via Ciena.
Raggiunse l'estremita della plancia ausiliaria, apri lo sportello del condotto di manutenzione, richiamò la piattaforma, digitò il codice che lo avrebbe portato al ponte principale. La piattaforma schizzò verso l'alto e Thane ebbe il suo da fare per non precipitare giù.
In pochi istanti raggiunse il corridoio che portava alla plancia di comando, la raggiunse, ma la porta era chiusa dall'interno, c'erano parecchi modi per bloccarla, ma Thane sapeva che Ciena doveva aver usato una password, il problema era ; quale ? poi si rese conto di conoscere la parola d'ordine, posò la mano sul pannello di controllo manuale, appoggiò la fronte alla porta e sussurrò: " Guarda con i miei occhi. "
La porta antiblaster si aprì, e la vide, gli dava le spalle, sprofondata nella sua poltrona, appena sentì la porta aprirsi si alzò di scatto, portandosi la mano alla cintura, come a cercare il blaster che non aveva, lo fissò incredula, Thane sospirò, poi avanzò verso di lei che si ritrasse.
" Ciena. " " Va tutto bene. Ti porterò via di qui. "
" Io non me ne vado. " " Voglio restare con la mia nave. "
" Sai una cosa ? Parleremo del dovere e dell'onore più tardi. Tra poco saremo in pieno rientro atmosferico, dobbiamo andarcene subito. "
" Raggiungi il guscio di salvataggio più vicino, Thane. "
" Non senza di te. "
" Ti rendi conto che dovrei arrestarti ? Forse dovrei proprio spararti. "
" Credo che il regolamento non conti più nulla, ormai. "
La nave sussultava, la temperatura esterna aveva raggiunto valori altissimi, sarebbe aumentata sempre di più, man mano che l'Inflictor fosse penetrato negli strati più densi dell'atmosfera, gli allarmi risuonavano e lampeggiavano in tutta la plancia, gli schermi sfarfallavano, i sensori esterni tra poco si sarebbero fusi.
Thane cercò di mantenere la calma, anche se ogni istante che passava il rischio che gli alloggiamenti dei gusci venissero deformati dal calore aumentava, la nave vibrava sempre più violentemente, cercò di convincerla, ma non ci fu nulla da fare, Ciena era irremovibile. La nave sobbalzò, Thane quasi cadde e Ciena dovette aggrapparsi alla poltrona.
" Te ne devi andare Thane. " " Devi prendere subito un guscio di salvataggio. "
" Non ti lascerò qui. "
" Non ti lascio. "
La nave si inclinò, gli schermi mostravano le immagini della superficie di Jakku sempre più vicina, poi le immagini presero a ruotare, stavano precipitando a spirale.
Ciena si mosse verso Thane, un passo due passi, gli fu dinanzi,si guardarono negli occhi, Thane pensò di avercela fatta, il pugno che ricevette nello stomaco e che lo fece cadere, gli fece capire che non sarebbe stato facile, Ciena si chinò su di lui e gli prese il blaster, Thane le frerrò un calcio alla gamba che la fece cadere, il blaster le cadde ed a causa del pavimento inclinato, scivolò lontano.
Si rialzarono, Ciena lo caricò, Thane non riuscì a schivarla del tutto e cadde di schiena, Ciena gli si sedette a cavalcioni sul petto, inchiodandolo a terra.
" PORTA QUEL TUO CULO RIBELLE FUORI DALLA MIA PLANCIA ! "
" Riuscirò a salvarti, che tu lo voglia o no. "
Se la scrollò di dosso, facendola scivolare contro una paratia, Ciena gli tirò un calcio, colpendolo al mento con il tacco, Thane le afferrò una gamba, la trascinò al suolo, le bloccò i polsi con le mani, lei lo colpì con una ginocchiata al fianco, poi liberatasi le mani, lo colpì al volto con i due pugni uniti.
Thane, nonostante il dolore al volto, vide gli schermi sfuocarsi e spegnersi, non c'era più tempo, caricò il pugno e lo scaricò in piena faccia a Ciena che barcollò e cadde sul pavimento, ma si riebbe subito e colpì Thane all'addome con una spallata che gli tolse il fiato, caddero tutti e due sopra un pannello di controllo.
Si udì un rumore di lamiere che si deformavano per effetto del calore, sembrava l'urlo di una belva titanica ferita a morte, attraverso gli oblò si vedevano solo fiamme, mentre rotolavano sul pavimento, Thane riuscì a prendere il blaster, sentì i passi di Ciena nella sua direzione, ormai ce l'aveva, tolse la sicura, regolo su colpo stordente, si girò, Ciena era su di lui, sparò.
Ciena fu colpita in pieno, cadde priva di sensi, assicuratosi di non averla uccisa, se la caricò a spalle e corse verso gli alloggiamenti dei gusci di salvataggio, sperando che il calore non avesse deformato le ganasce di tenuta, che l'equipaggio non li avesse usati tutti; il primo alloggiamento era vuoto, Thane si sentì prendere dal panico, il secondo c'era, mentre deponeva Ciena al suo interno, si spensero tutte le luci, non c'era più energia, si sarebbero chiusi i portelli ? Sarebbe stato espulso ?
Premette il pulsante di lancio, il guscio fu espulso lontano dall'Inflictor. Erano troppo vicini alla superficie, non sarebbe stato un atterraggio facile, Thane strinse forte Ciena, doveva proteggerla dall'impatto.
Il guscio impattò violentemente, rimbalzò più volte, poi scivolò sulla sabbia, vennero sbalottati contro le paratie, non tanto forte, ma abbastanza da far male, il guscio si fermò, Thane cominciava a pensare di avercela fatta, quando improvvisamente il guscio balzò verso l'alto, con tanta violenza che Thane subito pensò che fosse scoppiata una mina o qualcosa di simile, poi sentì un rombo lontano, era l'Inflictor che impattava al suolo, generando un'onda di sabbia e polvere che travolse il guscio e lo trascinò come un fuscello.
Finalmente si fermarono, erano sopravvissuti, ora c'era da sperare che il localizzatore funzionasse, lo accese, luce verde, funzionava correttamente, ora si trattava solo di aspettare.
La prese tra le braccia, ormai era fatta, niente avrebbe più potuto dividerli, era incredibile, di tutte le navi che c'erano in giro, era salito proprio sulla sua, le bendò un taglietto sulla fronte con la fascia che aveva portato come lutto.
Forse Ciena, Ackbar , Lohgarra e persino Luke Skywalker avevano ragione, forse c'era davvero un potere che univa la galassia e decideva del loro destino. La Forza c'era e l'aveva guidato da lei affinchè potesse salvarla e vivere assieme a lei. Per la prima volta in vita sua si sentiva felice, appagato, stava bene.
Improvvisamente sentì dei rumori sopra di loro, i portelli del guscio si aprirono mostrando le sagome in controluce dei soccoritori della Nuova Repubblica.
Sollevò Ciena e la passò ad uno dei soccorritori, poi uscì a sua volta e si sdraiò sulla sabbia, il dottore gli si inginocchiò accanto,ma lui lo mandò da Ciena, poi si girò e vide con orrore che i soccorritori avevano estratto i blaster e li puntavano su Ciena, mentre il loro capo la ammanettava.
Thane stava per protestare, quando si rese conto che Ciena era un alto ufficiale imperiale ed i soldati facevano solo il loro dovere. Aveva pensato di averla salvata, invece era solamente riuscito a farla cadere prigioniera.
Una nuova speranza[]
" Se la Nuova Repubblica sceglierà la via della libertà anzichè quella della vendetta, uscirai da questa cella prima di quanto credi. " " Sia come sia, lo sai che ti apetterò, vero ? "
" Non dovresti. "
" Tu lo faresti, se fossi al mio posto ? "
" ..... sì, lo farei. "
- Thane Kyrell e Ciena Ree
Thane aveva chiesto di vedere Ciena, ma lei si era rifiutata, poi era andato in missione, al suo ritorno aveva chiesto nuovamente di incontrarla, lei finalmente aveva accettato, ora era lì, erano vicini, separati dal campo di forza di contenzione, Thane sorrise, anche se gli faceva male vederla così, la salutò, lei annuì, poi lo rimproverò per averla salvata, Thane le rispose che se si aspettava delle scuse, poteva scordarsele, ma in ogni caso aveva capito cosa voleva fare, perchè voleva restare sulla nave, voleva compiere il suo dovere e nello stesso tempo lasciare l'Impero, l'unico modo era quello, ma era il modo sbagliato, l'Impero non si meritava il suo sacrificio.
Ciena ammise che aveva ragione, però avrebbe desiderato che lui avesse rispettato le sue scelte, Thane però insistette, non era forse contenta di essere viva ? Ciena lo guardò, poi gli rispose che era duro scoprire di aver lottato per tutta la vita per qualcosa che non c'era più, che in realtà non c'era mai stato, di aver lottato per una menzogna.
Thane la interruppe, dicendole che in fin dei conti, aveva combattuto anche per lui, Ciena si sentì un groppo in gola, non voleva piangere, ma era difficile, era difficile dirgli che quella era l'unica cosa che avesse mai avuto importanza. Era caduta in una trappola, la trappola perfetta, era così convinta del suo dovere, del suo onore da non rendersi conto di cosa stava diventando, una criminale di guerra; anche se in realtà non aveva commesso alcun crimine,il solo fatto di essere il comandante di uno Star Destroyer, la poneva tra i criminali di guerra.
Questo Thane lo sapeva, ma sapeva anche altre cose, ognuno aveva le sue trappole, anche lui, con tutto il suo cinismo, aveva sperato con tutto il cuore di salvarla, aveva cominciato persino a credere nella Forza, si era quasi convinto di aver contribuito a sistemare le cose nella galassia, al fatto che verità e giustizia avrebbero vinto, alla fine c'era riuscito a salvarla, ma per ottenere cosa, l'aveva fatta imprigionare.
Tacquero, pian piano ripresero il controllo, poi Thane le chiese come la trattassero; Ciena ammise che la trattavano bene, molto meglio di quanto si aspettasse, le avevano dato degli oloromanzi, dei giochi, le permettevano di fare ginnastica un'ora al giorno, anche se i medici avrebbero voluto che non faticasse troppo, non era ancora perfettamente guarita.
Thane trasalì, le disse che se avesse saputo che era stata ferita gravemente, sarebbe stato più cauto, Ciena gli rispose che ne era consapevole, ma in realtà pensava, che visto cosa aveva dovuto fare per portarla via dall'Inflictor, se fosse stato più cauto, sarebbero morti tutti e due, ma non glielo avrebbe detto mai.
Poi riprese il discorso, dormiva molto, era stata trattata con umanità, aveva creduto sarebbe stata interrogata e torturata, invece l'avevano curata ed informata dei suoi diritti, Thane le chiese se avesse riferito qualcosa di importante, poi spiegò che era convinto che sarebbero stati molto più clementi se lo avesse fatto.
Si pentì delle sue parole, non voleva che Ciena pensasse che fosse andato da lei per farla parlare, ma lei, anche se aveva avuto il dubbio, in realtà non lo pensava, in ogni caso, non sarebbe servito a molto, l'avvocato cui l'avevano affidata le aveva fatto vedere di cosa era accusata, era un elenco lungo parecchie schermate.
Thane si disse convinto che presto sarebbe stata libera, la Nuova Repubblica aveva bisogno di ufficiali in gamba, ed in ogni caso lui conosceva persone che avrebbero potuto aiutarla, ed aveva intenzione di andarle a trovare tutte.
Ciena protestò, non voleva che Thane chiedesse dei favori per lei, Thane assentì, ma in realtà si stava gia facendo l'elenco mentale di tutti coloro che avrebbero potuto aiutarlo.
Ad ogni modo, in qualsiasi modo andasse, lui l'avrebbe attesa. Ciena gli disse che non doveva, lui le rispose che lei avrebbe fatto lo stesso, se le parti fossero state invertite. Non era una domanda, era una affermazione, Ciena lo sapeva, l'avrebbe fatto, certo che l'avrebbe fatto, glielo disse.
Si avvicinò al campo di forza, alzò una mano e ce la poggiò sopra, Thane fece altrettanto dall'altra parte, rimasero così, uniti anche se divisi, l'uno il riflesso dell'altra.
Non ci sono al momento altre informazioni disponibili, per il momento la storia di Thane Kyrell si ferma qui, le informazioni ed i fatti riportati, provengono dai romanzi: " Tarkin " e " Lost Stars ".
Personalita e carattere[]
Thane Kyrell è un uomo, un uomo che si trova a vivere in un universo impazzito, travolto da una enorme tragedia che non risparmia niente e nessuno, quando pensiamo a Thane, ci sovviene in primo luogo, la sua storia d'amore con Ciena Ree, in realtà, questa storia, che fa da filo conduttore a tutta la vicenda, non è che lo sfondo di qualcosa di molto più importante.
La maturazione, la presa di coscienza di Thane, la serie di esperienze che portano una persona normale, a scegliere di combattere contro i suoi compagni, contro i suoi stessi principi, che portano un uomo a rinunciare alla donna che ama e da cui è riamato, che portano un uomo a dire basta, a divenire un disertore prima, un ribelle poi, questa è la parte veramente importante della storia.
A ben guardare, tutta la vicenda non è altro che uno spaccato, un affresco sulle condizioni, sulle motivazioni, sui casi della vita che spingono in un senso od in un'altro, i punti fermi non sono poi molti, a Thane piace volare, ha un senso innato per il volo, dopo l'incontro con Tarkin, vuole entrare nella Marina Imperiale, è molto intelligente, testardo, coerente con le sue scelte, con un grande senso della giustizia, è consapevole di dove vuole arrivare e di come arrivarci, è riflessivo e dotato di senso pratico, ma è anche un buon combattente, un buon tiratore, un buon tattico.
Ha i suoi momenti di crisi, anche profonda, ma ha la fortuna dalla sua, riesce in qualche modo o ad entrare in contatto con le persone giuste, o a fare le scelte giuste, il coraggio con cui affronta anche le situazioni più pericolose, che non sono necessariamente quelle di combattimento, basti pensare al suo ritorno su Jelucan, a come si comporta sull'Inflictor, non è un coraggio pensato, deciso, in qualche modo programmato, non deve fare l'eroe a tutti i costi, gli viene naturale, comportarsi in quel modo è, per lui, normale.
Certo, le esperienze maturate da bambino / ragazzo, hanno la loro importanza, i mesi passati a discutere con Ciena nella fortezza, il rapporto problematico con il fratello ed il padre, la consapevolezza delle proprie capacità, hanno il loro peso. Il periodo trascorso in Accademia, la formazione tecnica acquisita, l'inquadramento subito, tutto concorre a formare la personalità, ma concorrono anche a fargli vedere e giudicare il mondo con occhio disincantato.
Thane non è un credente, non è un fanatico, anzi, tutt'altro, animato da una buona dose di cinismo, fatica a sopportare gli entusiasti, gli esaltati ed in generale tutti coloro che devono in qualche modo farsi notare, non crede in un'entita superiore, per farla breve non crede nella Forza, il che a pensarci bene non è strano, in fin dei conti, Thane non ha mai visto uno Jedi, le storie in cui ne parlano gli sono state raccontate come favole, l'Ordine 66 e la Purga Jedi , la sistematica distruzione di tutti i manufatti su cui si è riusciti a mettere le mani, hanno in qualche modo cancellato nella memoria delle nuove generazioni la storia, quello che Palpatine voleva.
Thane rinuncia a Ciena, detto così sembra perfino banale, ma sviscerando i fatti, ci aiuta a capire il perchè di tante cose. Il rapporto tra Thane e Ciena non è il classico flirt tra adolescenti, è qualcosa di molto più profondo, sono cresciuti assieme, hanno perseguito assieme i loro obiettivi, hanno condiviso le stesse esperienze, sono arrivati a conoscersi profondamente, riescono ad anticipare le azioni l'uno dell'altra, è un rapporto cresciuto lentamente, segretamente, che esplode nel momento in cui pensano di essersi perduti, non a caso dopo la distruzione della Morte Nera.
Nel momento in cui Thane diserta, è convinto che Ciena farà altrettanto, torna su Jelucan e la aspetta, sicuro com'è che Ciena non può accettare di servire un'istituzione che non si fa remore di distruggere gli oppositori, governare con il terrore e schiavizzare intere etnie, nel momento del confronto, Thane si scontra con una realtà che in fin dei conti conosceva molto bene, il senso dell'onore e del dovere di Ciena.
E' in questo momento che avviene la scelta, una scelta dettata non da calcoli di convenienza, ma dal fatto di dover convivere con la propria coscienza, per Thane significherebbe tornare in servizio, come se nulla fosse, avrebbe Ciena, ma quanto ci metterebbe a ritenerla responsabile del fatto di essere costretto a fare cose in cui non crede, al servizio di un Impero che ormai vede come il nemico, non dico da abbattere, non siamo ancora a quel livello, ma come qualcosa da cui prendere le distanze ?
Ciena capisce il dramma di Thane, capisce che se Thane tornasse indietro con lei, non sarebbe più il ragazzo che lei ama, per questo non lo sforza, più di tanto almeno, per questo capisce che non può combattere contro la coscienza del suo uomo, per questo se ne va, facendogli credere che lo denuncerà, vuole dargli un motivo per odiarla, per trasformare l'amore in odio.
Non ci riuscirà.
E' questo il momento più importante di tutta la vicenda, Thane ama Ciena, e ne è ricambiato, ma rispetta le sue decisioni, come lui rispetta le sue, è questo che ci fa capire, al di la di qualsiasi altra cosa, quanto grande, quanto profondo, quanto importante sia il loro rapporto.
Thane e Ciena si amano, ma si rispettano, rispettano le idee, si sentono liberi di decidere, tanto sanno che l'altro o l'altra capiranno, sanno di essere liberi di esprimersi, sanno di avere la fiducia è forse la sublimazione del concetto di amore, Amore = Libertà = Rispetto = Fiducia. Possiamo cambiare i termini dell'equazione, ma il risultato non cambia.
Il concetto non sarà ben accetto, non sarà condiviso da molti che intendono amore come possesso, ma tant'è.
Una sola volta, Thane non rispetterà la decisione di Ciena, quando la porta fuori dall'Inflictor.
Thane non è credente, ma vive a contatto con persone che credono in qualcosa o in qualcuno, Ciena, Lohgarra, Kendy, Ackbar, solo per citarne alcuni, non sopporta o ascolta come fossero dei poveri creduloni chi ne parla o chi è convinto che esista un qualcosa che tira le fila delle nostre vite, il suo concetto cambia lentamente quando, convinto che Ciena sia morta nello schianto dell'Executor, si rifugia nei rituali funerari dei primi coloni Jelucani, dapprima come modo per ricordare Ciena, ma poi si rende conto che non solo aiutano la catarsi, cioè placano il dolore, ma permettono anche di guardarsi dentro, tanto che per la prima volta in vita sua, si sente sereno, per la prima volta in vita sua capisce di combattere dalla parte giusta, per le motivazioni giuste.
Questo, però pone un altro problema, perchè si unisce alla Ribellione ? Thane diserta perchè non riesce a sopportare la politica imperiale ed il comportamento delle truppe e dei comandi imperiali, non sopporta però neanche i Ribelli, da lui considerati terroristi, anzi arriva quasi a giustificare la distruzione di Alderaan come la necessità di dimostrare alla Ribellione la potenza che può mettere in campo l'Impero ed alla quale non potranno mai opporsi, furono i fatti di Zeitooine e di Oulanne che fecero la differenza.
Su Zeitooine assistette all'arresto di una famiglia e per la prima volta sentì il bisogno di fare qualcosa, ma non poteva fare nulla, era solo e disarmato, portò la MOA su Oulanne con un carico di medicinali e generi di conforto per la popolazione colpita da un fortissimo terremoto, ciò che notò, fu la totale assenza di aiuti imperiali, l'Impero considerava Oulanne un pianeta economicamente trascurabile, per cui non fece nulla per soccorrere, ma i Ribelli erano lì, stavano rischiando la vita, e non in senso lato, per aiutare la popolazione.
Il colloquio che ebbe con Wedge Antilles prima e con Lohgarra poi, furono decisivi, ma attenzione, Thane non si unisce alla Ribellione perchè ne condivide le motivazioni politiche, morali o etiche, ma perchè convinto che bisogna combattere l'Impero, molto tempo dopo, dopo Endor, si rende conto che ha fiducia nella Ribellione, nelle sue aspettative e nei suoi Responsabili, Mon Mothma in primo luogo.
Vi sono altri interessanti punti su cui riflettere, Thane è un soldato, ha una formazione da ufficiale imperiale, è un ottimo pilota ed un buon tattico, come soldato, crede nella squadra e nei compagni che la formano, perciò non riesce a sopportare Luke Skywalker, che considera un esaltato cui piace mettersi in mostra, quando viene a sapere che si considera uno Jedi, che usa come arma una spada laser, che crede nella Forza, lo considera ancor meno, pur ammettendo, a denti stretti, che ha ottenuto degli ottimi risultati.
Altra cosa da rimarcare è il fatto che Thane non conosca o conosca per sentito dire i capi della Ribellione, a parte la Principessa Leia, con cui ha ballato al ricevimento imperiale, e Mon Mothma, con cui ha avuto un incontro in condizioni che potremmo definire come non ottimali, non conosce Han Solo, non conosce Lando Calrissian, non ha mai, o per lo meno così risulta, incontrato Luke Skywalker. In parole povere, non conosce gli eroi della saga, conosce i suoi diretti superiori, il generale Rieekan, il generale Madine, Wedge Antilles, aveva incontrato l'ammiraglio Ackbar, a ben pensarci, non è molto strano, quanti soldati conoscono il comandante in capo ? Conoscono il loro comandante di compagnia, il comandante del battaglione lo conoscono di vista e cercano di stargli alla larga, i generali portano solo guai.
La guerra di Thane, non è la guerra di Han Solo o di Luke Skywalker, cioè è la stessa guerra, ma si svolge su piani completamente diversi, Thane è un soldato, un manovale della guerra, non è l'eroe delle grandi imprese, è uno dei tanti che combattono tutti i giorni, che con sacrificio e spirito di dedizione mandano avanti la baracca, un compito umile, ma indispensabile e normalmente sconosciuto, oltretutto, come abbiamo gia visto, non ha molta stima dei cosidetti eroi, non capisce come possano essere tutti generali, li giudica incompetenti, in fin dei conti, Luke è un contadinotto molto fortunato, Han Solo e Lando Calrissian degli ex fuorilegge, non hanno nessuna competenza tattica o strategica, ma, come lui stesso afferma, non sono affari suoi, lui ha da fare il suo lavoro.
Indipendentemente dalla sua storia personale, questo racconto ci permette di capire quali siano i rapporti gerarchici nell'Esercito della Ribellione, e scopriamo che sono per lo meno singolari, quando Thane decide di tornare su Jelucan, lo dice al suo comandante e la cosa finisce lì, nessuno gli chiede perché, per quanto tempo, cosa ha intenzione di fare una volta sul pianeta, in fin dei conti Jelucan è un pianeta ostile, controllato dall'Impero, lui è un Ribelle, un pilota, se venisse catturato potrebbe rivelare informazioni, non decisive, ma comunque preziose.
Al suo ritorno, stesso copione, ci si limita a prendere nota che è tornato, quando insiste per spiegare ciò che è avvenuto, si sente rispondere che essendo un volontario, non è tenuto a dare spiegazioni, l'importante è che sia tornato in tempo utile per il nuovo trasferimento. É Thane che insiste per raccontare dei contatti che ha avuto con un ufficiale nemico, dopo aver assicurato di non aver rivelato informazioni, l'unica cosa che gli ordinano è quella di far controllare il suo velivolo e se stesso, per controllare che non ci abbiano piazzato delle cimici.
Domanda, perchè deve far controllare il suo X-Wing, non sarà andato su Jelucan con quello, vero ? Gia è strano che un pilota se ne vada a zonzo nella galassia senza praticamente chiedere nulla a nessuno, che poi ci vada con il suo caccia stellare !
Nella battaglia di Endor, prima che inizi la battaglia vera e propria, Thane pensa che forse farebbe meglio ad andarsene, potrebbe farlo, tanto è un volontario, nessuno gli direbbe nulla. Teniamo conto che Thane è gia in volo, pronto per iniziare l'attacco alla seconda Morte Nera, situazione perlomeno singolare, che in qualsiasi esercito, si configurerebbe come diserzione di fronte al nemico o abbandono del posto di combattimento, ed in molti casi verrebbe punita con la pena di morte o lunghi periodi di detenzione, ovviamente Thane resta, ma non per paura dei provvedimenti che potrebbero essere presi a suo carico, che a quanto pare sono inesistenti, ma per non abbandonare i suoi compagni e perchè preferisce morire combattendo piuttosto che vivere in una galassia completamente assogettata all'Impero, cioè per cameratismo.
Altra cosa importante, i piloti eseguono la manutenzione ai loro velivoli, si nota chiaramente in diversi passaggi, non solo i controlli ordinari, ma anche la riparazione dei danni subiti in combattimento, non è proprio così strano, ma inusuale sì.
Tutto questo, ci porta a fare un parallelo con la Rivoluzione Americana , l'esercito ribelle era composto da coloni su base volontaria, che si ritenevano liberi di muoversi a loro piacimento, i famosi Minutemen , il poveroGeorge Washington non era mai sicuro di avere un esercito, o per lo meno non sapeva mai su quanti uomini potesse effettivamente contare, dipendeva dal tempo, dal periodo dell'anno, chiaramente al tempo della semina o del raccolto gli uomini andavano a fare i lavori nelle fattorie, dovevano pur vivere, no ?
Ecco, la situazione sembra abbastanza simile, è un caso oppure, conoscendo la passione di Lucas per la Storia, è voluto ?
Dietro le quinte[]
> Thane Kyrell è uno dei due protagonisti principali, l'altro è Ciena Ree , del romanzo Lost Stars , scritto da Claudia Gray nel 2015 .
> Il romanzo era parte di un progetto multimediale che comprendeva venticinque tra romanzi e fumetti, il progetto aveva il compito di raccontare quello che era accaduto nel periodo susseguente la Battaglia di Endor , ( Star Wars: Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi ) ed il nuovo episodio Star Wars:Episodio VII: Il Risveglio della Forza .
> L'episodio in cui Thane e Ciena incontranoWilhuff Tarkin si trova anche nel romanzo Tarkin scritto da James Luceno edito nel 2016.
>Per la descrizione di Thane Kyrell Claudia Gray si è ispirata all'attore Sam Reid.