Ulic Qel-Droma | |
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Info biografiche | |
Pianeta di origine | |
Descrizione fisica | |
Sesso |
Maschio |
Altezza |
1,7 metri |
Colore capelli |
Marroni |
Colore occhi |
Marroni |
Info cronologiche e politiche | |
Affiliazione/i |
Ordine Jedi |
Maestri |
Arca Jeth (Maestro Jedi) |
Apprendisti |
Vima Sunrider |
Ulic Qel-Droma (4.018 BBY - 3.986 BBY) è un umano, cavaliere presso il consiglio Jedi nella Vecchia Repubblica. Istruito inizialmente dal Maestro Jedi Arca Jeth, successivamente durante il conflitto Krath passò al lato oscuro sotto Exar Kun. Morì miseramente, con un colpo di blaster quando aveva ormai perso il suo legame con la Forza.
Biografia[]
Cavaliere Jedi[]
Ulic nacque su Alderaan da una madre che era una Maestra Jedi. incapace di rimuovere l'ostacolo delle emozioni, cosa necessaria per uno Jedi, la madre scelse di non addestrare Ulic e suo fratello, Cay, nelle vie della Forza. Il loro cugino, Duron Qel-Droma, era già un famoso Jedi. Vedendosi negato l'addestramento, Ulic decise di concentrarsi su ogni altra forma di competizione che trovasse.
In breve tempo, però, la madre non poté più negare la vera natura di Ulic. Nella speranza di vederlo crescere come Jedi, la madre lo mandò dal Maestro Arca Jeth, su Arkania, per cominciare il suo cammino come Cavaliere Jedi. L'apprendistato di Ulic era colmo di avventure ed intrighi, durante un periodo in cui i Maestri prendevano più allievi da mandare su diversi pianeti per scopi di pacificazione ed espansione. Ulic era in buona compagnia, addestrandosi insieme a suo fratello e a un Twi'lek di nome Tott Doneeta. Uniti, i tre vennero mandati in missione solitaria da Arca. La missione consisteva nel riportare pace al mondo di Onderon, dove si stava svolgendo una guerra civile in corso da un secolo, tra i Cavalcabestia (Beast Rider) e la gente di Iziz.
Il gruppetto arrivò ad Iziz, e con il Re Ommin che si stava riprendendo dalla malattia, i Jedi dovettero contattare la Regina Amanoa e la sua figlia, Principessa Galia. In meno di poche ore, i Cavalcabestia erano riusciti a sgombrare il palazzo reale, rapendo Galia. Ulic tentò di salvare la Principessa, pilotando il suo mezzo nella giungla di Onderon, e si addentrò nel territorio dei Cavalcabestia per cercare Galia.
Ripulendo la cittadella dei Cavalcabestia cavalcando un Boma dopo che la sua nave venne abbattuta, lo Jedi interruppe il matrimonio cerimoniale tra Galia e il Principe Cavalcabestia Oron Kira. Ulic capì che il vero ideatore della guerra era stata la città Iziz, non i Cavalcabestia. Con Galia che professò i suoi sentimenti per Oron, Ulic venne a sapere che la Regina Amanoa era una discendente del Signore Oscuro dei Sith Freedon Nadd, che aveva portato la corruzione del Lato Oscuro ad Iziz. I Custodi Jedi si allearono con i Cavalcabestia per porre fine al regno corrotto di Amanoa.
Nel palazzo, i Jedi chiesero che ad Amanoa di rinunciare al trono. Con il suo rifiuto scoppiò una nuova battaglia. Avvertendo un disturbo nella Forza, Arca Jeth arrivò e usò la sua potente Meditazione da Battaglia in favore dei Cavalcabestia e di Ulic. La battaglia si concluse con la vittoria degli Jedi e dei Cavalcabestia, anche se Cay Qel-Droma venne ferito in modo serio. Arca Jeth riuscì a bandire l'oscurità da Iziz, ma non era contento delle azioni compiute dai suoi tre studenti. Era deluso dal comportamento di Ulic, che non aveva percepito l'aura del Lato Oscuro sul pianeta. Ulic era in disaccordo, mostrando arroganza e supposizione.
Ad Iziz, Galia sposò Oron Kira, e Onderon vide una unione della propria popolazione. Comunque, non tutti erano d'accordo sull'avere come regnante un Cavalcabestia. Cominciò la Insurrezione Naddista, che si oppose al regno di Galia. Presi nel mezzo della ribellione, Ulic e i compagni Jedi, tra cui Nomi Sunrider, vennero forzati ad agire ancora. Arca Jeth venne bloccato dal Re Ommin, che era gravemente malato, e si fermò ad aiutarlo. Ulic usò questa opportunità per guadagnare prestigio agli occhi del suo mentore. Qel-Droma uccise il Re, ormai troppo corrotto dal Lato Oscuro, e inaspettatamente Freedon Nadd reclamò la sua vita. Il Signore Oscuro dichiarò che Ulic sarebbe diventato uno dei più potenti Sith di quel periodo. Nadd rivelò che aveva portato su Onderon delle persone sensibili alla Forza dal sistema della Imperatrice Teta - un processo che secondo lui avrebbe generato una casta di Sith potenti. In quel periodo, Satal Keto e suo cugino Aleema cominciarono a fondare la segreta società dei Krath, e riuscirono a spodestare i loro genitori dal sistema di Teta. Ulic e la nuova compagna, Nomi Sunrider, vennero mandati ad investigare questi eventi allarmanti.
Conflitto Krath[]
In un assalto a sistema Teta, Aleema usò il Lato Oscuro per nascondere le forze Krath. In uno stato di confusione le forze di Ulic non erano preparate per affrontare la difesa Krath, e dovettero ritirarsi. In quel primo attacco, Ulic venne ferito leggermente. Nomi riuscì a curarlo in breve tempo.
Su Deneba, i Jedi cercarono di trovare una soluzione per combattere questa minaccia. Ulic suggerì un piano che lo avrebbe mandato verso un sentiero pericoloso. Credeva che, a causa dell'influenza Krath che si stava allargando, uno Jedi si poteva infiltrare nei loro ranghi e distruggere l'oscurità dal loro interno. i Maestri non approvarono la sua decisione; il percorso del Lato Oscuro non doveva essere preso alla leggera. Prima di poter decidere, un attacco Krath uccise molti maestri, incluso Arca Jeth, il mentore di Ulic.
Disperato, Ulic si credete colpevole della morte del Maestro. Accecato dalle emozioni decise di mettere in azione il proprio piano. Dopo aver studiato uno Holocron Sith, Ulic Qel-Droma si incontrò con suo fratello Cay, che non credeva che Ulic potesse uscire vivo dal suo piano, se l'avesse messo in atto. Non convinto, Ulic non vide alternative, e si infiltrò nei ranghi Krath.
Ulic vide che si stava svolgendo una sentenza di morte, iniziata da Aleema. L'uomo che era stato imprigionato si liberò e attaccò Aleema; Ulic lo uccise prima che potesse far male ad Aleema, per dimostrare la sua lealtà ai Krath. Anche se Aleema era grato del servizio resogli, Satal Keto non si fidava di questo misterioso nuovo arrivato Keto mandò Ulic a Cinnagar per essere torturato e interrogato. Durante la tortura, il sangue di Ulic venne avvelenato con componenti chimici Sith - veleni non facilmente rimovibili.
Nomi, Cay, e Tott Doneeta andarono a Cinnagar per cercare Ulic, che era sopravvissuto alla tortura. Ulic ordinò che Nomi venisse improgionata, per comunicarle informazioni in segreto. Il ragazzo disse che voleva stare ancora un poco tra i Krath per capire di più sui loro piani, ma sfortunatamente la conversazione venne sentita da Satal, che condannò a morte i due. Nomi riuscì a scappare e chiamò Cay Qel-Droma e Tott Doneeta per il salvataggio. I Jedi distrussero le difese Krath e liberarono Nomi, ma Ulic decise di rimanere indietro. In un impeto di rabbia, Ulic uccise Satal Keto, chiedendo vendetta per la morte di Arca Jeth. L'odio di Ulic continuò a essere potente anche quando suo fratello gli disse di tornare con loro e fuggire dal pianeta, e rispose a Cay dicendo che l'avrebbe ucciso, se non l'avesse lasciato solo. I Jedi andarono via, lasciando Ulic nella corruzione del Lato Oscuro.
Aleema continuò a corrompere Qel-Droma, dandogli un antico amuleto Sith. Con una invasione Jedi che stava sopraggiungendo, Ulic si preparò a rinnegare i suoi insegnamenti Jedi. Cay e Nomi incontrarono Ulic nella Cittadella di Ferro di Cinnagar, e tentarono di riportarlo indietro al Lato Chiaro. Ulic rifiutò, dicendo che Nomi e suo fratello erano semplici pedine degli Jedi. Cay era riluttante riguardo al lasciarlo solo, ma venne in seguito costretto ad andarsene, lasciando Ulic preda del Lato Oscuro.
Apprendista di Exar Kun[]
Kun venne a Cinnagar perché aveva percepito un disturbo nella Forza, capendo che c'era ualcuno in grado di sfidare il suo potere. Exar e Ulic duellarono per decidere chi sarebbe stato degno del posto di governatore della Galassia. Gli amuleti Sith che essi indossavano cominciarono a sprigionare visioni di un vecchio Impero Sith, che era esistito 1.000 anni prima. Lo spirito del Signore Oscuro Marka Ragnos apparve ai due avversari, e proclamò i due Jedi come creatori di un nuovo Ordine Sith, con Exar Kun al posto di Signore Oscuro, e Ulic al posto dell'apprendista.
La Grande Guerra Sith era cominciata, e Ulic Qel-Droma si alleò con Aleema per avere un controllo anche sul sistema dell'Imperatrice Teta. Il capo dei Mandaloriani, "Mandalore the Indomitable", contestava il sistema di governo di Ulic. In uno scontro tra i due Ulic vinse la resistenza del Mandalore, che giurò fedeltà al suo nuovo Signore.
I Mandaloriani diventarono parte della nuova armata Sith. Con questi nuovi alleati, il Signore dei Sith disubbidì al suo Maestro e portò in guerra le sue truppe fino a Coruscant, dove nella battaglia oltre i cieli Ulic venne catturato e portato davanti al Senato Galattico per rispondere dei suoi crimini.
Ulic Qel-Droma, arrogante come sempre, si rifiutò di scusarsi per le azioni compiute. Parlò al senato di una nuova Era d'Oro dei Sith, dove Exar Kun li avrebbe portati alla vittoria. Exar Kun arrivò durante il processo e uccise tutti membrio del Senato che erano presenti.
Dopo il massacro di Coruscant, Ulic ed Exar decisero di convincere Aleema a far esplodere le stelle del Grappolo Cron, portando distruzione verso Ossus in modo da distruggere la biblioteca Jedi e molte delle loro conoscenze. I Signori dei Sith andarono sul pianeta per recuperare gli artefatti Jedi prima che la biblioteca venisse completamente distrutta. Sul pianeta Ulic duellò con il fratello Cay, uccidendolo. Questo atto gli provocò una scossa emotiva molto forte; e intanto Nomi usò tutto il suo potere per usare una tecnica proibita della Forza e tagliare Ulic dalla Forza stessa, impedendogli di percepirla e usarla.
Il declino di Ulic[]
Ulic andò in esilio. Per circa 10 anni cercò di capire che cosa gli fosse successo e che cosa era diventato. Ulic si fece strada e costruì una propria dimora su Yavin IV con l'aiuto di un pilota chiamato Hoggon. Exar Kun, che si era legato ai templi Massassi, continuò a infestare quel luogo selvaggio, e Ulic decise di spostarsi in un luogo più isolato. Hoggon portò Ulic sul mondo di Rhen Var, dove visse in maniera semplice.
Hoggon, che era entrato in contatto con la figlia di Nomi, Vima, portò lei a cercare Ulic. Anche se Hoggon era colpito dal fatto che avesse portato un criminale ricercato sula sua nave, portò comunque Vima su Rhen Var. Vima parlò a Ulic e disse di voler essere addestrata nelle vie della Forza. Ulic rifiutò all'inizio, pensando che i suoi insegnamenti le potessero fare male; ma quando Vima le ricordò il suo vecchio amore, Nomi Sunrider, decise di addestrarla.
Insieme, anche se Ulic non percepiva più la Forza, costruirono molte spade laser e alcune statue in ricordo dei Jedi morti in battaglia, come Arca Jeth e il padre di Vima, Andur Sunrider.
Dopo che Ulic completò l'addestramento di Vima, Nomi arrivò su Rhen Var in cerca di sua figlia. Nomi vide le statue che avevano costruito, e scoprì che il suo vecchio amore stava riscoprendo la pace. Anche una Cathar Jedi di nome Sylvar arrivò su Rhen Var; ma la sua era una missione di vendetta, perché Ulic aveva ucciso il suo amante tanto tempo fa. Ulic rifiutò di combattere, e cercò di convincere Sylvar a metter giù la spada.
In quel momento anche Hoggon sopraggiunse. Rispettando l'Ordine Jedi e vedendo in Ulic niente di più che un criminale, puntò il Blaster verso il ragazzo, sparandogli. Nomi prese il corpo di Ulic, il quale diede in punto di morte la sua collana a Vima, in segno di gratitudine. In una accecante luce, la forza vitale di Ulic aveva abbandonato il suo corpo, e scomparve diventando uno con la Forza. Nomi disse che solo un Maestro Jedi avrebbe potuto dissolversi in quel modo, e capì che Ulic aveva raggiunto la maturità e la saggezza di un Maestro, nonostante non potesse più sentire la Forza.
Il suo spirito rimase in quiete per 4.000 anni, finché non venne risvegliato dal giovane Cavaliere Jedi Anakin Skywalker, durante le Guerre dei Cloni. Anakin era andato al sito tombale di Qel-Droma su Rhen Var, in cerca di guida e saggezza per trovare l'arma chiamata Dark Reaper, riattivata da Darth Tyranus. Qel-Droma insegnò molte cose ad Anakin e gli disse di stare molto attento al Lato Oscuro e di avere sempre fiducia nella Luce, per non commettere gli stessi errori che aveva fatto lui migliaia di anni prima.
Curiosità[]
- Ulic Qel-Droma è il protagonista della maggior parte delle storie di Tales of the Jedi, che sono le fonti più vecchie dell'universo espanso di Guerre Stellari, essendo nate nel 1995. La sua storia è simile a quella di Anakin Skywalker: un Jedi dotato e leggermente arrogante che viene corrotto, ma in seguito si redime grazie a coloro che lo amano. Questo argomento viene visto in Star Wars: Clone Wars, dove Anakin parla allo spirito di Ulic.